Redattore: Corrado 'Sakurambo' Micheli Pubblicato il: 09/06/2014 | | | Se durante il secondo conflitto mondiale l'ascesa tedesca si fosse concretizzata, come sarebbero andate le cose... Fra atroci verita' e miti scopriamo insieme questa rivisitazione storica. | | FRA STORIA, MITO E BRUTALITÀ
Prima di parlare del gioco è bene fare un excursus temporale sulla sua ambientazione e sugli eventi che andremo a vivere affianco del nostro protagonista. La seconda guerra mondiale è stata causata da un regime soverchiante e totalitario, quello tedesco, in cui oltre a volersi erigere a conquistatori e dominatori del mondo, incarnarono quello che da tempo era universalmente riconosciuto come antisemitismo. L'ascesca di questo esercito ha causato il versamento di un fiume infinito di sangue, pagato tanto fra le file dei soldati quanto fra quelle dei civili, oltre al pesantissimo dazio pagato dal popolo ebraico (anche se effettuato in un periodo immediatamente precedente e poi contestuale al conflitto) attraverso specifici campi di concentramento.
Ambientato nel 1946, il gioco ci vede indossare i panni del soldato americano B.J. Blazkowicz (il noto protagonista di Wolfenstein 3D per MS-DOS! -NdCJ). Ci schiereremo insieme agli alleati, andando a sferrare il colpo decisivo all'esercito tedesco, proprio nel covo e bunker del temutissimo generale Wilhelm Strasse, a Deathshead. La nostra missione fallirà miseramente, perderemo un nostro compagno a causa di una scelta dettata dalla necessità e durante la fuga verremo feriti alla testa talmente gravemente da rimanere in coma per tredici lunghi anni. Il nostro eroe malgrado il coma continuerà ad essere vigile, nel frattempo i Tedeschi attaccheranno con l'atomica gli Stati Uniti costringendoli alla resa e affermando universalmente il proprio potere.
In questa trama alternativa verranno inseriti dei cameo quali le scoperte di Tesla (usate dall'esercito tedesco per potenziare le proprie armi di offesa), la figura del dottor Mengele ed altri ancora che lasciamo a voi il piacere di scoprire.
FORSE, POSSIAMO ANCORA FARCELA!
Il periodo di coma verrà trascorso dal nostro eroe all'interno di un manicomio, soggetto di tanto in tanto alla visita dei soldati tedeschi col mero scopo di procurare cavie ai fini dei loro orribili esperimenti genetici. Arriva il momento in cui tale struttura non ha più ragion d'essere per tali scopi e proprio mentre i soldati si liberano dei degenti nel peggior modo possibile, prendiamo il controllo della situazione dando il via ad una rocambolesca fuga. Durante la nostra corsa salveremo la tanto amorevole infermiera che si prese cura di noi e troveremo un ripario provvisorio presso la casa dei suoi nonni. Questo rappresenta il punto d'inizio del nostro viaggio, nonché punto d'arrivo per una saga che ormai ha raggiunto i 20 anni di età essendo partita originariamente su PC.
GAMEPLAY DA FPS
Come accennato Wolfenstein ha una storia di vent'anni alle spalle ed è nato con dei canoni che hanno fatto da guida nello sviluppo dei giochi sparatutto a venire. In questo nuovo capitolo della saga parte della dottrina classica è stata conservata pur andando ad integrarsi con le novità che altre case, il pubblico ed infine il tempo hanno imposto. Nudo e crudo, come sempre, in questa nuova versione potremo scivolare durante la corsa, sfruttare gli spazi sotto le porte e tutta una serie di novità che intratterranno il giocatore nel corso degli eventi. Tali caratteristiche verranno in un primo momento illustrate durante la prima ora di gioco e risulteranno fondamentali per l'attraversamento di alcuni passaggi obbligati.
Allo stesso modo saranno gestite scene in cui l'azione avrà ruolo predominante, così come le sezioni stealth ci garantiranno l'anonimato laddove gli avversari saranno troppi per attaccarli nei canonici corpo a corpo. Il nostro viaggio si articolerà all'interno di una Berlino moderna ma al tempo stesso attendibile riguardo quanto il regime nazista avrebbe potuto concepire (la cosiddetta Welthauptstadt, cioè "capitale mondiale", progettata da Albert Speer, il tristemente noto "architetto del Terzo Reich", su progetto dello stesso Hitler, e mai realizzata -NdCJ). spostandoci sin sulla Luna e per profondi oceani. Affronteremo una marea di avversari, fra soldati tedeschi, boss e strane macchine dalle fattezze umanoidi, perfino i pastori tedeschi a loro volta subiranno delle alterazioni aberranti dettate dalla follia bellica!
Come anticipato in fase di prefazione, la scelta del compagno da salvare risulterà incisiva nell'evolversi della situazione: se da un lato decideremo di soccorrere Wyatt diventeremo abili nell'arte dello scassinare, dall'altro se salveremo Fergus acquisiremo l'abilità di manomissione e ripristino della salute.
L'arsenale cui potremo attingere, così come la capacità di usare due armi contemporaneamente, rappresenteranno un tuffo nel passato degli sparatutto in prima persona, così come le scene nei punti chiave e la grande trama riporteranno in auge un genere che negli utlimi anni aveva troppo sentito della mera pubblicazione a fini commerciali caratterizzandosi soltanto per titoli scialbi e dozzinali.
DEFINIRE WOLFENSTEIN
Pubblicare l'articolo di questo gioco ci ha richiesto tempo e un profondo spirito autocritico. La durata è all'incirca di otto ore, ma per conoscerne appieno i risvolti andrà rigiocato due volte salvando il differente compagno d'armi. Di primo acchito non abbiamo riscontrato punte di eccellenza per quanto riguarda l'intelligenza artificiale dei nostri avversari, punto questo che avrebbe potuto giocare a svantaggio per un titolo votato unicamente al single player.
Malgrado ciò, l'andamento della storia ha saputo catturarci per profondità e spessore: un protagonista combattuto nel suo animo e marchiato profondamente dagli orrori della guerra, un esercito e un'ascesa tedesca alternativa ma convincente, un intelligente misto di storia e mitologia moderna (vedi le scoperte di Tesla, di cui alcune ancora oggi da confermare) e tutta una serie di comprimari con pensieri e drammi che hanno saputo accompagnare l'ascesa del nostro protagonista. Questo gioco è riuscito a rapirci, entusiasmarci, farci sorridere, amareggiare di fronte alla cattiveria gratuita e spietata dei personaggi; il tempo è diventato relativo e dettato dal voler avanzare nella trama con l'intento e la voglia di sapere come stavolta andrà a finire!
Ringraziamo Laboratorio comunicazione per averci fornito la copia di questa fatica Bethesda che oggi come allora ha saputo lasciare la propria impronta nel mondo videoludico, regalandoci una storia che merita di essere vissuta.
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