Recensione PC
Titolo del gioco:
Drakensang - the Dark Eye
Anno di uscita:
2009
Genere:
RPG
Sviluppatore:
Radon Labs
Produttore:
dtp entertainment AG
Distributore:
FX Interactive
Multiplayer:
No
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Windows XP/Vista; Pentium 4 2.4GHZ; 1.5GB di RAM; Scheda grafica da 256MB (Geforce 6600GT o superiore, ATI Radeon X800 o superiore); 9.5GB di spazio libero su hard disk; Lettore DVD-ROM; Scheda audio
  •  La schermata iniziale. Potremo configurare il gioco come meglio vorremo.
  •  Riceverete una lettera da Ardo che vi dirà che stanno accadendo fatti che non può più controllare...e più avanti scopriremo una brutta notizia!
  •  Come possiamo vedere Drakensang non è malaccio dal punto di vista grafico!!
  •  Questo è uno dei molti scorci che non hanno da invidiare a titoli più blasonati.
  •  La città di Ferdok è grande e ben popolata.
  •  Cliccando sul punto interrogativo in basso a sinistra apriremo questa finestra che ci aggiornerà su qualunque cosa faremo. Solo i veri appassionati useranno questa caratteristica...
  •  Le finestra di gestione del'inventario: bella a vedersi, semplice e pratica. l'ultimo sacco è quello degli oggetti missione. Difficilmente non sapremo cosa fare.
  •  La finestra di gioco che utilizzeremo di più: qui distribuiremo i punti esperienza tra le varie voci premendo il pulsantone rosso in basso a destra.
  •  La residenza di Ardo che potremo utilizzare per lasciare alcuni membri quando nel party si uniranno più di 3 personaggi.
  •  La finestra di gestione delle abilità sull'uso delle armi. Sfruttiamo per migliorare dove il personaggio eccelle anche se questo ci costa più punti esperienza da usare. Usate sempre accortezza...
  •  La finestra di gestione delle Abilità Speciali. Alcune le avremo altre le dovremo imparare da maestri sparsi per il mondo di Aventuria. Tutto questo avra un costo monetario e di esperienza.
  •  Qui abbiamo tentato di forzare la serratura di questo scrigno, ma ci è andata male. Non potremo subito riprovare perchè per 10 secondi avremo le "mani tremanti" (l'icona sul personaggio attivo) che fara calare drasticamente il talento "serrature%
  •  La finestra di gestione delle Magie. Potremo migliorare e gestire le magie e impararne di nuove se incontreremo un PNG che ce l'insegnerà. Sempre avendo denaro ed punti esperienza sufficienti
  •  Una delle tre finestre per i talenti da usare sul banco da lavoro. Qui abbiamo costruito in Grimaldello utile per scassinare scrigni e aprire porte. Servono gli ingredienti richiesti ed in numero sufficiente.
  •  Qui potremo gestire le nostre missioni. Un punto interrogativo verde sulla mappa ci indica la missione attualmente selezionata. E' tutto molto chiaro e difficilmente non sapremo cosa fare.
  •  Come si può constatare la parte grafica è più che buona. Con un PC di 3-4 anni fa potremo far muovere il tutto anche a risoluzioni superiori a 1024x768.
  •  La residenza di Ardo non è male per riposarci un pò dalle fatiche delle nostre ricerche!!
Redattore:  Roberto 'New_Neo' Sorescu                        Pubblicato il:  10/07/2009
Siete pronti per imbarcarvi in un RPG come non ne si vedeva dai tempi di Baldur's Gate? Aggiungete la terza dimensione e il set di regole di Uno Sguardo nel Buio e avrete Drakensang - The Dark Eye!
Parlare di maghi, guerrieri, elfi, classi armature, punti ferita, lanci e controlanci di dadi con più di sei facce fa ricordare un RPG che ha fatto epoca: quel Baldur's Gate che fece passare notti insonni a molti appassionati e non. Ebbene, pensate a questo storico RPG ma in 3 dimensioni, un universo di gioco ampio, una serie smisurata di caratteristiche da modificare e gestire, una storia che rispecchia l'essenza di un RPG fantasy ed un party fino a 4 personaggi gestibili separatamente. Ecco di cosa andremo a parlare in questo gioco sviluppato dai tedeschi Radon Labs che si basa sul regolamento di Uno Sguardo nel Buio.

TEMPI OSCURI STANNO PER GIUNGERE...
Fin dai tempi antichi i Draghi – guardiani dell'ordine divino – avevano governato il mondo di Aventuria. A causa del tradimento di un dio i draghi poi cominciarono a scontrarsi tra di loro, scatenando una sanguinosa guerra. Dalle ceneri di questa guerra nacque la razza umana, che ancora oggi venera il culto dei guardiani dragoni. Ma il male rimase in agguato per seminare odio e disprezzo; per eliminare i nemici che sarebbero sopraggiunti, e per ridare pace e tranquillità a Aventuria, venne quindi forgiata una spada speciale...
E ora Ardo, un nostro vecchio amico, ci manda una lettera che ci invita ad andarlo a trovare nella sua abitazione a Ferdok, e ci chiede aiuto perché stanno accadendo fatti che non si possono più trascurare.
Partiremo quindi da Avestrue, una cittadina vicino Ferdok, dove dovremo ottenere una raccomandazione da due persone influenti che ci permetterà di avere il lasciapassare per andare da Ardo. Questa è la prima fase di gioco che non è altro che un lungo tutorial che ci farà imparare tutte le caratteristiche ed entrare nello spirito del gioco.

ENTRIAMO NEL MONDO DI AVENTURIA
Per cominciare a giocare dobbiamo prima scegliere un personaggio tra quelli che ci vengono forniti. Nonostante non sia possibile crearne uno da zero, la rosa che ci viene presentata è molto ampia e variegata con 20 figure tra cui scegliere; queste vanno dal più classico guerriero al mago, al nano, al ladro, al brigante, al ciarlatano, all'alchimista, all'elementarista, al pirata e all'amazzone.
Per controllare le caratteristiche di ognuno basta cliccare su “modalità esperto” e si apre la finestra dove vengono elencate gli attributi ed i valori base (come carisma, intelligenza, vitalità, etc..), l'inventario, i talenti, i talenti di combattimento, le abilità speciali, la magia ed il libro dei metodi (ovvero l'abilità di forgiare armi, creare archi e usare l'alchimia). Questa è la finestra con cui avremo a che fare maggiormente nel corso del gioco: da qui potremo fare ogni modifica in base alle caratteristiche di ogni personaggio. Se vogliamo sapere ogni singola voce delle caratteristiche sopra elencate basta cliccare col tasto destro del mouse e verrà aperta una finestra che spiegherà la voce che vogliamo approfondire. In alto a sinistra noteremo i punti avventura ed i punti esperienza (disponibili da subito in un quantitativo che varia ad ogni personaggio): i primi servono per far avanzare di livello il personaggio, mentre i secondi (ottenuti in egual misura ai primi) servono a gestire i talenti del personaggio e le magie, distribuendoli tra le varie voci presenti. Queste voci sono: 1) Talenti: si dividono in fisici, naturali, di conoscenza, sociali e artigianali; 2) Talenti di Combattimento: ovvero l'abilità di utilizzo di vari tipi di armi (spade, daghe, asce, etc..), del corpo a corpo e dall'uso degli archi; 3) Magia: gli incantesimi in possesso del personaggio.
Le Abilità Speciali sono tecniche di attacco e di difesa che aiutano il personaggio durante il combattimento; alcune di esse (a seconda del personaggio scelto) sono già presenti, altre vanno imparate da alcuni personaggi non giocanti (PNG) che incontreremo durante i nostri viaggi. Il Libro dei Metodi include le abilità di forgiare armi, di creare archi e di usare l'alchimia in base agli “ingredienti” che troveremo in giro per lo scenario di gioco. Queste capacità sono legate ai talenti che contraddistinguono il personaggio: al contrario di un ladro, per esempio, un nano parte con la capacità di forgiare armi.
Ogni personaggio ha un bonus e un malus: ad esempio un Ciarlatano è molto bravo nelle abilità sociali ma ha una penalità sui talenti naturali. Quindi le possibilità di scelta sono ampie, e ricordiamo che durante il gioco incontreremo altri personaggi che chiederanno di entrare nel gruppo, quindi non preoccupiamoci molto per quale personaggio sceglieremo all'inizio.

IL MONDO DI GIOCO
E' normale che all'inizio ci si trovi un pò spaesati, ma seguendo l'ottimo tutorial e il manuale del gioco si sarà in grado di comprendere ogni aspetto del gioco in tempi molto rapidi.
Per orientarci nell'esplorazione potremo fare in due modi: 1) cliccare su un punto del terreno dove i personaggi andranno da soli; 2) utilizzare i tasti WSAD per spostare il nostro personaggio direttamente. Il primo metodo è consigliato se vogliamo giocare con una visuale più lontana, mentre il secondo è utile per avere un controllo più preciso per chi vuole giocare con una visuale in terza persona dietro al personaggio. Per spostare la visuale basta tenere premuto il tasto destro del mouse e muovere lo stesso nella direzione voluta. Per allontanare la visuale e avvicinarla viene usata la rotella del mouse.
La schermata per interagire con il mondo di gioco si presenta in 5 parti principali:
1) La mappa: si trova in alto a sinistra e rappresenta la porzione di scenario che stiamo esplorando. Potremo zoomare o ingrandire la mappa con i tasti “+” e “-” o premere il tasto M per vederla nella sua interezza fin dove abbiamo esplorato. Se clicchiamo sull'icona del mondo avremo la mappa del Principato di Kosh e le aree dove siamo stati o dovremo andare. Nella mappa appariranno non solo le icone base come i punti interrogativi (blu e verdi; indicano un personaggio che ha una missione da affidarci) o i cerchi rossi (che indicano un nemico), ma altri simboli in base ai talenti che il personaggio dispone. Per fare un esempio un amazzone è forte nei talenti naturali, i quali faranno apparire sulla mappa un cerchio verde che indica una pianta che si può raccogliere a fini alchemici. Il cerchio rosso scuro indica un animale di cui, una volta ucciso, si può estrarre la pelle, i tendini e altro per poterli vendere o per costruire archi. Un buon livello nella voce birbanteria permette di vedere il simbolo del fumetto che indica un personaggio con informazioni particolari da dare, il livello della mercanteria serve per vendere o comprare, quello del banco da lavoro per poter forgiare armi, costruire archi o usare l'alchimia. Se avremo un nano nel nostro party potremo sfruttare la sua caratteristica chiamata “olfatto da nano” che farà apparire sulla mappa un cerchio celeste con un punto esclamativo all'interno che indica un passaggio o una porta segreta nei dungeon che esploreremo.
2) Le 4 icone in basso a sinistra: indicano rispettivamente le opzioni per regolare gli aspetti tecnici, dei comandi di gioco e altro; le voci (che potremo filtrare) relative ad ogni azione che compieremo durante il gioco come parlare, combattere etc..; le missioni che abbiamo a disposizione che si dividono in aperte - che possiamo svolgere o che stiamo svolgendo, chiuse - quelle riuscite, e fallite - quelle che non abbiamo portato a termine; ed infine l'icona di gestione del personaggio-party.
3) Il riquadro delle abilità e magie del personaggio: diviso in 10 quadrati x 5 righe (richiamabili con le frecce indicate dopo l'ultimo quadrato) dove possiamo mettere, e richiamare con il tasto corrispondente indicato, tutte le abilità ed incantesimi che il personaggio selezionato possiede e che ha appreso.
4) Le Icone tattiche: dove potremo attivare la pausa che si attiverà automaticamente se c'è un nemico nelle vicinanze. Le tre icone successive indicano il tipo di camminata che potremo impartire al personaggio: quella felpata tipica dei ladri, camminata normale e corsa. Il rettangolo appena in alto serve per selezionare tutto il party in modo simile ad uno strategico.
5) Le icone di gestione dei personaggi: rappresentano i personaggi che potremo controllare. Quello selezionato avrà una coroncina in alto a destra della sua icona. Se clicchiamo sul simbolo in basso a destra imporremo al personaggio un atteggiamento offensivo (spada) o difensivo (scudo). La tipologia di selezione è valida durante le transazioni commerciali con i mercanti: infatti quando vogliamo comprare o vendere oggetti, pelli, armi, erbe, armature selezionando il personaggio appropriato contratteremo soltanto con quello selezionato. Vedremo come usare la moneta, o meglio, le monete di gioco che si dividono in ordine di valore in Ducati, Talleri e Reali. Sembra più complesso di quanto sembri, ma ci si abitua subito.

SGUAINIAMO LE SPADE!
Un RPG puro come Drakensang, che basa tutto sulle regole di un gioco da tavolo, deve tener fede a queste regole mettendole in pratica non solo nelle situazioni tranquille, ma soprattutto durante il combattimento: è qui che il lancio dei dadi e quello per evitare (in base ad alcuni attributi) attacchi critici, ferite gravi, avvelenamenti e magie è fondamentale. Se, ad esempio, un personaggio ha un alto valore di Volontà potrà avere la possibilità di lanciare un dado per evitare che subisca una ferita se ha subito un attacco critico.
La fase di combattimento (che è prettamente a turni) comincerà appena troveremo un nemico nelle vicinanze del party ed il gioco entrerà automaticamente in pausa dandoci la possibilità di preparare bene i nostri personaggi. Ognuno di loro è bravo in ciò che è di sua competenza, per cui controlliamo sempre la scheda di ogni membro del party per equipaggiarlo al meglio: un ladro sarà più abile a combattere con un coltello invece che con una spada. Un buona regola è di tenere dietro qualcuno in grado di curare per aiutare gli altri membri durante un combattimento impegnativo.
Durante la pausa potremo selezionare attacchi speciali, magie di attacco e di difesa nel riquadro delle abilità per ogni personaggio selezionato; una volta finiti i preparativi poi si preme spazio, e le scelte fatte andranno in campo. Vedremo lo svolgersi del combattimento e, in ogni momento, potremo mettere di nuovo in pausa il gioco per apportare cambiamenti alla tattica che avevamo impartito o selezionare, ad esempio, un medicamento o una magia curativa e somministrarla ad un membro del party ferito o in difficoltà. La fase del combattimento è quella che richiede meno intervento da parte del giocatore: se abbiamo di fronte un combattimento poco impegnativo basta un solo intervento per vincere. Questo non vuol dire che il gioco sia facile, tutt'altro! Quando ci imbatteremo contro nemici più forti di noi dovremo tornare più preparati e con una buona tattica se vogliamo sconfiggerli (come nella quest dei ratti sotto Ferdok).
Ogni volta che sconfiggeremo i nemici otterremo punti avventura e punti esperienza che ci permetteranno di salire di livello e di poter migliorare ogni elemento del party nei suoi attributi e caratteristiche, nei talenti, in quelli di combattimento e nell'uso delle magie. Ricordiamoci sempre di controllare lo stato di ogni personaggio per capire come gestirlo e, se serve, fargli imparare nuovi talenti, nuove magie e quant'altro serve per potenziarlo nelle sue caratteristiche migliori.

ALTRE CONSIDERAZIONI
Drakensang – The Dark Eye è vasto e garantisce oltre 30 ore di gioco seguendo le quest principali. E' diviso in varie macro-aree dove si svolge una parte dell'intricata vicenda (che avrà dei colpi di scena inaspettati). Una volta decisi a passare all'area successiva (da Avestrue a Ferdok ad esempio) il gioco ci avvertirà che non si potrà più tornare nell'area che si vuole lasciare. Controllate se avete delle missioni lasciate in sospeso perché all'area successiva il gioco vi dirà quali non avrete terminato e non potrete più tornare indietro! Una mappa presente nella scatola del gioco vi aiuterà a orientarvi.
Le regole del gioco da tavolo sono ben rispettate in ogni azione non combattiva che vorremo fare (raccogliere piante, aprire scrigni, parlare con i PNG, costruire archi, armi e fare pozioni, applicare un medicamento, lanciare una magia curativa): se non avremo il talento giusto ad un certo valore avremo poche probabilità di riuscire nell'intento.
Le fasi di dialogo sono semplici, ma lineari e chiare: se avremo uno o più talenti sociali ad un certo valore potremo risolvere qualche missione o far dire all'interlocutore delle cose particolari che ci permetteranno di ottenere esperienza aggiuntiva.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Il gioco ha un motore grafico (il Nebula2) che, pur non proponendo caratteristiche eccelse, se la cava più che bene a gestire un mondo complesso con un buon livello di dettaglio sia nelle texture che nelle animazioni, regalandoci scorci davvero interessanti. Chi ha un PC un pò datato sarà felice di sapere che il gioco gli girerà decentemente: sul PC di prova (un P4 3GHZ, Geforce 7800GS 256MB AGP, 2GB di RAM DDR, WinXP SP3) il motore ha dato discreti risultati a 1280x960 forzando il filtro anisotropico a 8x dai driver, applicando l'antialiasing a 2x e attivando le texture ad alta definizione e le fonti di luce esterne con la qualità delle ombre al minimo. Negli ambienti chiusi come grotte e fogne, ovviamente, il framerate si alza. Chi invece ha una configurazione di ultima generazione potrà giocare al massimo senza compromessi.
La componente audio è buona con bei motivi musicali che cambiano a seconda delle situazioni che avremo di fronte (esplorazione, nemici da affrontare, etc...) che non infastidiscono, contorniati da buoni effetti ambientali come il canto di uccelli, lo scorrere di un fiume etc. Tutto ciò fa sentire il giocatore a suo agio in un mondo ben fatto e congegnato.

UN RPG TROPPO TRADIZIONALE
Drakensang – The Dark Eye è un RPG solido che non ha nessuna pecca strutturale di rilievo, e rispecchia fedelmente le regole del gioco da tavolo su cui si basa. La velocità del party durante le fasi di esplorazione non è eccelsa, e durante gli scontri con i nemici dovremo agire sulla telecamera e sull'icona per richiamare l'intero party; se non lo faremo ci troveremo infatti a combattere in numero minore, perchè avremo perso alcuni membri per strada. L'interazione si limita a rompere barili e casse per prenderne il contenuto, forzare scrigni, parlare con i personaggi non giocanti e ai membri del party, sfruttare i talenti nonché avere transazioni con i mercanti; il tutto è comunque più che sufficiente per garantire continuità e divertimento senza rischiare di annoiarsi. Un bel tocco di classe è che vestiti, armature e armi che compreremo e indosseremo saranno applicate al personaggio dando un bel senso di realismo. Niente male!
Il vero problema del gioco viene dalla sua struttura troppo tradizionale che piacerà soprattutto agli appassionati del genere. La gestione del party è nel complesso semplice, ma se non si ha voglia di imparare e leggere ogni voce e il manuale di gioco si rischia di perdersi tra il marasma di parametri da gestire. Se supererete questo scoglio iniziale avrete molte soddisfazioni, con un gioco dotato di buona atmosfera, una bella storia e molte cose da fare. Il divertimento non mancherà di certo.
Il doppiaggio in italiano è nel complesso più che buono, ma con alcune mancanze (dal lato testuale) che sembrano dettate dal poco a tempo a disposizione per la traduzione. Sono presenti errori grossolani di alcune voci e dialoghi (e quando mai non lo sono? NdFallingwater), anche se il risultato finale è comunque più che apprezzabile.
Drakensang – The Dark Eye è una bella sorpresa. Un gioco di ruolo come non si vedeva da tempo: nudo e crudo senza fronzoli vari, e per certi versi inedito perché si basa sulle regole di Uno Sguardo nel Buio mai arrivato qui in Italia. E' un RPG solido, ma anche fin troppo tradizionale per piacere a tutti. Se avrete la pazienza e la voglia di superare le difficoltà iniziali troverete un prodotto che vi appassionerà! Pur non eccellendo in nessuno aspetto particolare ha nella sua solidità il suo pregio maggiore.
I requisiti medio-bassi danno la possibilità a molte persone di poterlo provare e, grazie alla politica di FX Interactive, di acquistarlo ad un prezzo competitivo (19.95 euro). Il doppiaggio in italiano (pur con qualche pecca) è più che buono e si guadagna in atmosfera e divertimento. Dategli una possibilità, non ve ne pentirete!
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