Recensione PC
Titolo del gioco:
Outcast
Anno di uscita:
1999
Genere:
Action-Adventure-FPS
Sviluppatore:
Appeal S.A.
Produttore:
Infogrames (ora Atari)
Distributore:
Infogrames (ora Atari)
Multiplayer:
No
Localizzazione:
Solo testo, no audio
Sito web:
Requisiti minimi:
Windows 95/98/XP (Vista/Seven); CPU Intel Pentium 200 MHz (Pentium II 300hz); 600 MB spazio su disco (1.3GB); Lettore CD-Rom 4x (8x); Scheda Audio compatibile Windows 9x (XP/Vista/Seven); Scheda Video 2 MB (4MB)
  •  Il logo degli sviluppatori Belgi autori del gioco
  •  Il famoso opossum, simbolo della francese Infogrames!
  •  Il logo del gioco
  •  Quel Daoka in fondo è la porta verso l'inizio della nostra avventura! Infatti siamo nella terra di Ranzaar
  • La nevosa Ranzaar: la terra dove ci risveglieremo e impareremo le basi per affrontare l'immane compito che ci attende!
  •  Qui siamo in un luogo pieno di macchinari enormi! A cosa serviranno?
  • Il primo incontro con un Talan che Cutter Slade ha fatto nel mondo di Adelpha. E' il capo della terra Ranzaar
  •  Ecco addirittura due Daoka che conducono a due terre diverse! Quale scegliamo?
  •  Stiamo ingaggiando uno scontro a fuoco con l'esercito di Fae Rhan. Doveremo essere ben armati ed equipaggiati se vorremo resistere!
  •  Anche con una risoluzione di soli 512x384 Outcast sfoggia scenari splendidi come questo!
  •  Anche questa immagine non è da meno
  •  Che dire altro se non è immagine splendidamente poetica. Cosa raccontereste alla vostra ragazza se vedrete qualcosa di simile?
  •  Di certo con tutte le cose da fare ci sarà ben poco di cui annoiarsi
  •  No avremo solo l'esercito di Fae Rhan da affrontare, ma anche questi enormi bestioni!
  •  La mappa della terra di Ranzaar: servirà da tutorial per apprendere i rudimenti di gioco
  • La mappa di Shamazaar: la nostra prima destinazione. Da qui partono i collegamenti con le altre terre
  • La mappa della desertica Talanzaar: centro per lo più commerciale. Non andate troppo nel deserto o morirete!
  •  La mappa della paludosa Okaar: terra misteriosa e irta di pericoli, ma anche di tesori!
  •  La mappa di Motazaar: terra vulcanica e quindi abbastanza calda. Stiamo attenti a non scottarci!
  •  La mappa di Okasankaar: non sappiamo cosa celi al suo interno, ma vi invitiamo ad entrarci. Altrimenti come facciamo a salvare sia Adelpha che la Terra?
  •  Ecco il contenuto di quella che doveva essere la Collector's Edition del gioco! Notiamo i 2 CD, la Colonna Sonora, il Manuale e la confezione voluminosa!
  • La colonna sonora del gioco: magnifica e monumentale quanto basta!
Redattore:  Roberto 'New_Neo' Sorescu                        Pubblicato il:  09/06/2011
Facciamo un salto nel passato con questa perla d'inestimabile valore che ha molto da insegnare ai videogiochi moderni

Oramai siamo abituati a prodotti dall'alto livello qualitativo da quasi ogni punto di vista. C'è l'alta definizione (HD) che grazie alle capacità di calcolo delle macchine di oggi, è possibile creare scenari al limite del fotorealismo. Ma, ahinoi, stiamo andando verso una minore sostanza dal lato dell'esperienza di gioco.
Tranne alcuni titoli, c'è una sostanziale stagnazione che sta rendendo i giochi moderni (soprattutto gli FPS) troppo simili l'uno all'altro. Si segue un filone già scritto per semplificare l'esperienza che rischia di relegare il videogioco stesso al livello di un film qualsiasi.
In poche parole il divertimento elettronico è cresciuto enormemente dal punto vista tecnico e di coinvolgimento grafico-sonoro, ma si sta impoverendo da quello della struttura di gioco e non si ha il coraggio di innovare.

Per questo abbiamo deciso di fare un salto nel passato di ben 12 anni, andando a ripescare un titolo che più di ogni altro rappresentò un cambio di tendenza nel modo di giocare di quei tempi. Stiamo parlando di “Outcast”, che forse i giocatori di vecchia data hanno potuto apprezzare come uno dei giochi più belli e innovativi della fine del secolo scorso. Girando per i portali italiani più importanti, non abbiamo trovato moltissime notizie o recensioni approfondite di questo titolo.
Siamo ben lieti di colmare questa lacuna facendo conoscere ai nostri lettori questo diamante grezzo dal valore inestimabile.

Realizzato dai belgi Appeal, Outcast uscì sotto etichetta Infogrames (ora Atari) il 31 Luglio del 1999, dopo 4 anni di sviluppo. Possiamo definirlo tranquillamente come il precursore dei moderni titoli dalla struttura open-world.
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CUTTER SLADE ALLA SCOPERTA DI ADELPHA
Prima di entrare nel mondo di Outcast crediamo sia doveroso introdurre la storia narrata dalla sequenza introduttiva . Nel 2007 il governo americano lancia una sonda per provare l'esistenza di un mondo parallelo, ma un abitante di quel mondo spara alla sonda danneggiandola e causando sulla Terra un buco nero che rischia di portare all'estinzione l'intera razza umana.
Vestiremo i panni di Cutter Slade, in forza all'esercito americano, che insieme a Marion Wolfe, William Kauffman ed Anthony Xue verrà inviato in questo mondo parallelo, chiamato “Adelpha”, per ritrovare la sonda e cercare di chiudere il buco nero.
Arrivato a destinazione, il protagonista si risveglia in una casa nella regione innevata di Ranzaar . Verrà a sapere che della navicella e dei suoi compagni di viaggio non c'è traccia, così come dell'attrezzatura. In compenso, il popolo di Ranzaar e delle altre terre lo riconosce come “Ulukai”, termine messianico che indica colui che salverà la popolazione Talan da Fae Rhan, che sta cercando di dominarla.
Accettato suo malgrado questo “fardello”, Cutter Slade s'imbarca in quest'avventura aiutando il popolo di Adelpha nella ricerca dei “Mon”, ben nascosti in ognuna delle terre che dovrà visitare e necessari per porre fine al periodo buio che le attanaglia. In cambio, riceverà aiuto per trovare la navicella e i compagni dispersi. Il povero Cutter Slade si troverà a dover salvare non uno, ma due mondi!

UN MONDO INCREDIBILMENTE DINAMICO
Outcast è formato da sei terre liberamente esplorabili senza soluzione di continuità. Ognuna di loro è collegata tramite un portale chiamato "Daoka". Partiremo, come abbiamo precedentemente detto, da Ranzaar, che fungerà da addestramento per iniziare a prendere confidenza con le numerose azioni che Cutter Slade potrà compiere: sarà in grado correre, saltare, nuotare, strisciare, sparare con diverse armi o combattere a mani nude, posizionare esplosivi e farli detonare a distanza. Potrà utilizzare diversi gingilli, tra cui un cannocchiale che permette di vedere attraverso muri, rocce, alberi e qualsiasi cosa ostacoli la vista. Per l'esplorazione sfrutterà speciali occhiali capaci di mappare il territorio circostante ed un ricercatore elettronico. Inoltre avrà a disposizione uno zaino che rimpicciolisce oggetti, armi e quant'altro, permettendogli di avere un inventario pressoché infinito.
Ogni Regione che visiteremo è profondamente diversa dalle altre non solo per la caratteristiche geografiche, ma anche per gli usi e costumi. Per esempio, la desertica Talanzaar è per lo più dedita al commercio, mentre nella verde Okaar trovano maggior spazio le attività contadine. Tutto questo si rifletterà anche sulla tipologia delle numerosissime quest che saremo liberi di intraprendere. Alcune di esse ci faranno viaggiare tra un territorio e l'altro.

La visuale preimpostata per l'esplorazione è quella in terza persona, liberamente zoomabile, ma nessuno ci vieta di giocare in prima persona come in un FPS: ci tornerà utile durante i combattimenti con l'esercito di Fae Rhan, presente in tutte le terre.
Da qui prendiamo spunto per parlare dell'aspetto dell'inventario di Cutter Slade e della gestione delle armi. Il nostro alter ego partirà con una sola arma e pochi oggetti nel suo zaino. Durante l'esplorazione dell'immenso mondo di gioco, grazie all'aiuto dei Talan Ricreatori, dei mercanti e del nostro fidato ricercatore elettronico, lo zaino si riempirà molto velocemente consentendoci in breve tempo di avere una certa dimestichezza con la varietà di oggetti, di munizioni, di armi, di sostanze organiche, di metalli e quant'altro ci tornerà utile per la nostra avventura. Potremo, ad esempio, divertirci a mandare un nostro ologramma in mezzo al nemico e vederlo agitarsi sparando al vento mentre noi potremo fuggire o colpirlo alle spalle. Avremo a disposizione anche un complesso meccanismo in grado di teletrasportarci nelle zone a noi più utili. Difficilmente ci si annoia!

Con il pulsante sinistro del mouse potremo saltare e parlare con i personaggi di gioco, con i tasti numerici potremo selezionare le armi in nostro possesso. Per sparare dovremo tenere premuto il pulsante destro e cliccare con il sinistro. Il livello di potenziamento delle armi in nostro possesso parte da zero e arriva ad un massimo di 2.
OUTCAST OGGI

Per chi vuole acquistare il gioco, possiamo dirvi che è disponibile su GOG (Good Old Games) al prezzo di €5.99 completamente aggiornato e compatibile con Windows XP/Vista/Seven. Nell'offerta è compreso il manuale, la colonna sonora (che da sola vale il gioco!), il video del making of e altro materiale.
Il gioco è completamente in inglese rispetto alla versione scatolata che ha anche i sottotitoli in italiano.

Per il resto ci verrà in aiuto la tastiera: con “I” accederemo a 4 voci di cui due dedicate alla quest principale e a quelle secondarie (accessibili premendo anche il tasto “N”) e al vocabolario (premendo il tasto “L”) che si riempirà man mano che esploreremo il mondo di gioco. Le altre due sono riservate all'inventario (accessibile direttamente col tasto “B”) e alla situazione delle nostre armi ed il numero di munizioni.
Tramite i tasto “TAB” attiveremo/disattiveremo la mappa di gioco, la quale può essere zoomata con i tasti “+” e “-”. In alto a destra dello schermo troveremo l'energia di Cutter Slade. Apparirà un ulteriore barra che indicherà la riserva d'aria quando nuoteremo sott'acqua.

UN IA CHE HA MOLTO DA INSEGNARE OGGI
Non solo Outcast da al giocatore una notevole libertà di esplorazione grazie alle tante cose che potrà fare, ma il vero fiore all'occhiello è l'IA che ha il nome di G.A.I.A. (acronimo di Game’s Artificial Intelligence with Agent). Gli sviluppatori di Appeal hanno fatto un lavoro incredibile se pensiamo che il gioco ha 12 anni sul groppone. In ogni regione vedremo ogni personaggio agire liberamente in base a quello che è: ad esempio un mercante esce di casa, va a prendere delle casse e la va a posare sul bancone. Vedremo un raccoglitore di riss stare vicino alla palude della regione di Shamazaar per poi spostarsi e andare in un altro posto per continuare il suo lavoro. Inoltre alcuni di loro si porteranno appresso un carro con un Twon-Ha. Questi bipedi possono essere utilizzati anche da Cutter Slade per velocizzare l'esplorazione. Ricordatevi sempre di salire dalla parte sinistra dell'animale!
Pensate tutto questo moltiplicato per decine e centinaia di personaggi che agiscono liberamente! Vedrete un mondo pulsante che vive “veramente” di vita propria! Questa sensazione è forte dando al gioco un sapore unico che nemmeno i titoli multimilionari di oggi riescono a restituire al giocatore. Basta che vi mettiate sul tetto di un palazzo con una buona visuale ed utilizzate il cannocchiale. Capirete perfettamente cosa cerchiamo di dirvi!
Durante le nostre ricerche ci capiterà spessissimo di trovare un determinato personaggio. Potremo chiedere in giro a chiunque di aiutarci; ebbene quest'ultimo ci darà l'esatta posizione tramite i punti cardinali e se è a vista ci indicherà con la mano dove sta!
Se saremo costretti ad imbracciare un combattimento vedremo il nemico agire coscientemente a seconda della situazione: se verrà attaccato cercherà di chiedere aiuto e quindi scappare in attesa dei rinforzi. Se ci trovano staranno alle nostre calcagna.
Se cercheremo un approccio stealth (ampiamente fattibile) dovremo stare attenti che non ci vengano addosso: infatti se per caso un nemico sbatte su di noi s'insospettirà e tornerà indietro. Se ci ha scovati ci ammollerà un bel calcione prima di rimpirci di piombo!! Questo video è esemplificativo di quello che stiamo dicendo.
Possiamo tranquillamente affermare che siamo difronte una tra le migliori IA mai implementate in un videogioco commerciale, in grado di mettere in crisi i titoli Tripla A di oggi. A questo punto è facile interrogarsi su come sia possibile che Outcast possieda un IA del genere con una tecnologia nettamente inferiore rispetto a quella mangia calcoli di oggi.

UN MONDO PIENO DI QUEST DA FARE
Outcast è infarcito di tantissime Quest. Ci sarà il classico filone di missioni legate alla trama principale e tantissime missioni secondarie che saremo liberi di intraprendere. Possiamo tenerle sotto controllo accedendo al Notepad (tasto “N”) che mostrerà quelle della regione dove ci troviamo attualmente. Per vedere quelle di tutte le regioni e quelle principali basta premete il tasto “I” e accedere all'opzione in alto. Da questo punto di vista sapremo sempre cosa fare anche se ci siamo dimenticati alcune quest in una determinata regione.
In genere, per capire cosa fare, bisogna andare dallo Shamaz del luogo e chiedere del Mon. Lo Shamaz è come il mago saggio che non solo può guarire le nostre ferite, ma ci parlerà del modo di vivere dei Talan, della loro religione e dei loro riti. Anche da questo punto di vista Outcast è un prodotto eccezionale e ben confezionato con una mole di dialogo impressionante. Gli amanti delle storie profonde ed articolate ci andranno a nozze.

CHE MUSICA MAESTRO!.....E TUTTO IL RESTO
Di certo non abbiamo dimenticato il comparto grafico-sonoro. Ma dal titolo di questa sezione la parte de leone la fa senza dubbio la parte sonora.
Le musiche di Outcast sono stata composte da Lennie Moore ed eseguite dall'Orchesta Sinfonica di Mosca. Sembrava un esborso un po' oneroso per quei tempi, ma se ascoltiamo quello che è stato realizzato possiamo solo che applaudire a scena aperta. Siamo di fronte a qualcosa di monumentale: già dalla sequenza introduttiva rimaniamo estasiati per cotanta magnificenza sonora, la voce del coro è splendida e si adatta perfettamente alla situazione drammatica del protagonista. Ogni regione ha la sua composizione e basta ascoltare quella di Shamazaar o quella di Talanzaar per capire che gioco abbiamo tra le mani!
Quando il nemico sarà nelle vicinanze la musica cambierà con un'altra incalzante che illustra ottimamente il pericolo d'imbatterci in uno scontro a fuoco.
GIOCARE AD OUTCAST E VIVERE FELICI

Per chi ha la versione CD o DVD possiamo già dirvi che se non avete Vista o Seven difficilmente potrete giocarci, infatti su XP non sembra voler funzionare. Per non incappare in fastidiosi rallentamenti vi consigliamo di disabilitare l'UAC (User Account Control) in Vista/Seven.

Per sapere di più sul mondo di gioco andate sul Forum di Hardware Upgrade dove viene spiegato non solo l'universo di gioco e come farlo funzionare sui PC moderni, ma anche come patcharlo e poterlo giocare in alta definizione!
Infine vi lasciamo ad alcuni portali dedicati ad Outcast dove troverete moltissimo materiale nonché il progetto Open Outcast grazie a Oasis, una total conversion per Crysis Wars. I portali di riferimento sono Planet- Adelpha.net , Outcastii.net e Outcast-Spain.ya.st
Dopo esserci deliziati le orecchie andiamo ad analizzare la parte grafica. Di certo il titolo Appeal non può lontanamente essere paragonato con i giochi di oggi e nemmeno con quelli di 5-6 anni fa. A testimoniare il tutto è la grafica stessa: risoluzione massima di 512x384. A quei tempi le schede video dedicate iniziavano la loro ascesa. Quelle della storica 3dfx si stavano affermando, ma gli sviluppatori belgi decisero di utilizzare una tecnica che rese famosa la serie Comanche di Novalogic, ovvero il Voxel. Questo particolare motore poligonale sfrutta moltissimo la CPU e la RAM di sistema essendo di tipo software. Di conseguenza la risoluzione ne risentiva scendendo a valori non proprio eccezionali. Ma questo non limitò affatto un impatto grafico più che buono e con una resa dell'acqua e delle trasparenze davvero interessanti. Le onde e l'increspature dell'acqua sono ancora oggi degne di nota.

Se volete far girare il gioco sui computer moderni vi rimandiamo al box apposito anticipandovi che molto difficilmente girerà su Windows XP. Se avete Windows 7 o Vista allora non dovreste avere problemi di sorta.

UN'ESPERIENZA STRAORDINARIA
Siamo giunti alla fine di questa lungo articolo. Se siete arrivati fin qui, forse siamo riusciti ad accendere in voi una luce nel vostro cuore di appassionati di questo media. Vi invitiamo caldamente a rispolverare un gioco che forse non ha avuto il successo che meritava.
Outcast è un'esperienza che ogni giocatore degno di questo nome deve assaporare. A quei tempi serviva un PC potente per farlo girare, ora basta un PC di 6-7 anni per giocarlo al massimo senza problemi.
I giochi moderni dovrebbero prendere esempio da Outcast. Ma in un contesto moderno come il nostro e la massificazione del videogioco, difficilmente avremo giochi profondi che danno un vero senso di libertà al giocatore senza attanagliarlo con vie astruse e scelte di design discutibili. A voi l'ardua sentenza...
Outcast è stata la riscoperta di un modo di giocare quasi nuovo! A dispetto di una grafica che oggi possiamo definire minimalista, nel capolavoro Appeal possiamo trovare tutto quello che serve per divertirci ed entrare in un mondo pulsante di vita propria, con una trama lunga e complessa farcita da miriadi di quest secondarie. Il giocatore ha la libertà di esplorare come meglio crede e di combattere avendo a disposizione molti strumenti che gli permettono di approcciare il pericolo in modi diversi. Il comparto sonoro è la pietra angolare di un gioco monumentale che ogni appassionato di questo media non può perdersi.
Vi domandate perché non abbiamo parlato degli aspetti negativi? Non perché il gioco non ne abbia, ma perché a nostro parere semplicemente non ce ne bisogno. Quando sarete immersi nel mondo di gioco ci passerete tranquillamente sopra! Trovateli voi e fateci sapere!
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