Recensione PC
Titolo del gioco:
Ember
Anno di uscita:
2016
Genere:
RPG
Sviluppatore:
N-Fusion Interactive
Produttore:
505 Games
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 7 - Processore: Core 2 Duo 2.5 GHz or equivalente - Memoria: 2 GB di RAM - Scheda video: ATI Radeon HD 2000 Series o NVIDIA 8000 series - DirectX: Versione 9.0c - Memoria: 4 GB di spazio disponibile - Scheda audio: Nessun hardware audio accelerato richiesto - Prezzo: €9,99
  • La mappa dell'intero mondo di gioco. Non è molto esteso, ma è pieno di missioni e tanti NPC con cui interagire
  • L'aspetto grafico, nonostante i 10 anni di sviluppo, non sfigura sia nelle configurazioni più avanzate che in quelle di vari anni fa
  • Siamo all'interno di una taverna che sarà importante ai fini della trama principale
  • Il ciclo giorno/notte fa accendere le luci nelle città ed anche il comparto musicale ed effettistico cambia
  • Andremo anche in terre fredde con questi giganti che la popolano. Saranno ostili?
  • Dovremo affrontare nemici di stazza più grande... ma a volte l'apparenza inganna
  • Quando saliamo di livello potremo aggiungere due punti alle quattro caratterisiche di base. Per un attacco e abilità diversificate puntate su Forza, Intelligenza o Destrezza!
  • La gestione dell'inventario è agevole. Se superiamo i 99 slot avremo delle difficoltà. Ci vengono in soccorso dei sacchi aggiuntivi... ne abbiamo trovati quattro nel corso dell'avventura, più che sufficienti allo scopo!
  • Il Crafting: il punto di forza di Ember
  • Le zone principali avranno le loro mappe locali. Controllate il radar in basso a destra che indica diversi oggetti e punti per il crafting
  • Ci imbatteremo anche in orsi davvero enormi, ma se abbiamo l'equipaggiamento giusto cadranno sotto i nostri attacchi!
  • Cosa sta succedendo? Forse è un portale... avremo il coraggio di entrare?
Redattore:  Roberto 'New_Neo' Sorescu                        Pubblicato il:  06/10/2016
Un RPG non complesso, ma pieno di cose da fare che funge da ottimo viatico per far entrare i meno avvezzi al genere all'interno di questo universo.
Il mondo dello sviluppo indipendente su PC ha dato, è da ancora, molta libertà sia di tempo che di espressione senza le continue pressioni dei publisher, i quali impongono tempi a volte fin troppo ristretti per rispettare la data d'uscita per poi ritrovarsi un prodotto incompleto o mancante di quelle caratteristiche annunciate in precedenza.
Di esempi ne avremmo molti, ma non è questa la sede e il momento. Qui, invece, abbiamo l'esempio opposto dove gli anni non sono serviti per produrre un gioco da ricordare negli annali, ma di trasformare una passione in realtà.

E' il caso di Ember, un GdR dove i lavori si sono susseguiti per 10 anni (avete capito bene... -NdR). Il 10 settembre lo sviluppo è ufficialmente terminato con la pubblicazione su Steam grazie al supporto di 505 Games.

Il titolo N-Fusion Interactive non è l'unico esempio, Inquisitor e The Age of Decadence sono la prova che i tempi di sviluppo molto lunghi non vanno sempre a pregiudicare la qualità finale di un gioco. Di certo non parliamo di titoli tripla A dove i mezzi, come ben sappiamo, sono molto diversi.

La libertà di sviluppo e di creatività non può essere limitata dalle imposizioni economiche, da un'uscita obbligata o di un incanalamento di sviluppo che potrebbe minare la bontà di un titolo. L'industria dei videogiochi non deve cadere sotto quest'egida che sta, purtroppo, livellando verso il basso la qualità media dei titoli di maggior richiamo.

GLI EMBER STANNO MORENDO...

Per molti può essere solo una fantasia, ma il mondo di Domus è in pericolo. Gli Ember hanno portato luce durante la creazione del mondo e della vita. Questi particolari esseri luminosi erano, tanti anni fa, ricercati dai una razza primordiale ormai divenuta leggenda. Parliamo dei Lightbringer che hanno sempre cercato di creare l'equilibrio tra la natura e la vita. Ma oggi tutto questo è stato dimenticato e la gente usa questi esseri di luce come abbellimenti negli anelli, nelle collane e in tutto quello che è esteriore.
Se non si fa qualcosa il mondo andrà verso la distruzione. Per fortuna un monaco della città di Radiance, seguendo una profezia, esegue un rituale facendo resuscitare proprio un Lightbringer allo scopo di riuscire a salvare il mondo e ripristinare l'uso degli Ember.

Vestiremo i panni proprio dell'esponente di questa razza, esistita migliaia di anni fa, alla ricerca di “se stesso” con l'aiuto dei compagni che lo seguiranno per tutta la durata dell'avventura.

Proprio all'interno del tumulo dove siamo stato risvegliati, inizia il tutorial che c'illustrerà i meccanismi di combattimento e di gestione dell'inventario i quali, per rendere il gioco più accessibile a chi non avvezzo al genere, sono stato semplificati. Questo non vuoldire che i giocatori più esperti avranno vita facile. Infatti se sceglieremo la difficoltà massima, ovvero “difficile”, sarà abbastanza dura andare avanti se non se non si possiede il miglior equipaggiamento possibile. Anche a livello “normale” il tasso di sfida è discretamente elevato, ma più agevole.

LA LUNGA STRADA DEL LIGHTBRINGER

Una volta usciti dalla tomba sotterranea il mondo di gioco sarà a nostra disposizione, con un limite imposto dal livello necessario da avere per esplorare ogni zona senza correre eccessivi pericoli. La struttura di gioco verrà imparata gradualmente e con immediatezza senza creare particolari problemi.

Il combattimento costituirà l'asse portante di tutta l'avventura è sarà il risultato dell'equipaggiamento del party, composto al massimo di tre personaggi, che avremo con noi. Fondamentale sarà aggiornarlo continuamente ogni qualvolta scopriremo o acquisteremo nuovi oggetti.

Quando avremo di fronte un nemico o più nemici da affrontare, potremo mettere il gioco in pausa e valutare il da farsi. Le possibilità sono essenzialmente due: indirizzare ogni elemento del party ad attaccare uno o più avversari specifici; usare una delle tre abilità speciali date dalle armi, armature, anelli, amuleti, elmetti e cappelli che formeranno il nostro equipaggiamento. Si va dal guarire un personaggio o l'intero party, attacchi consecutivi con l'arma bianca, diverse magie di attacco, attacchi ad area e diversi altri. Non mancheranno le abilità passive presenti in buon numero.

L'immediatezza della struttura di gioco comporta addirittura di non intervenire durante i combattimenti con nemici più deboli tanto da avvicinarlo ad un hack'n slash e non a torto! Di converso i nemici più potenti richiedono un minimo di strategia e di spostamento di ogni elemento del nostro party per non uscire con le ossa rotte. Se un personaggio cadrà durante la battaglia, una volta terminata con la nostra vittoria si riprenderà tornando ad essere disponibile... ma andrà curato.

Davvero particolare è la gestione del sonno: in qualsiasi momento potremo dormire per 8 ore con la possibilità di guadagnare percentuale d'esperienza aggiuntiva fino ad un massimo del 100% (quindi il doppio del normale), la quale calerà ogni volta che elimineremo i nemici durante le battaglie. Servirà staccare un po' tra una dormita e l'altra altrimenti la percentuale aumenterà di poco o nulla.

GESTIONE DELL'INVENTARIO E UN CRAFTING MOLTO VARIEGATO

Ember non sarà un GdR complesso, ma nonostante tutto possiede una gestione dell'inventario che richiede un minimo di pratica dove ogni elemento dell'equipaggiamento e il livello di ogni personaggio sono in forte correlazione. Non esiste un albero delle abilità, ma la tipologia di ogni oggetto sfrutta una delle tre precise caratteristiche di ogni personaggio: Forza, Intelligenza o Destrezza. Consigliamo caldamente di elevare ad ogni membro del party una di queste qualità più delle altre, in modo da avere tre stili specifici di combattimento. E' come avere tre classi differenti che vanno potenziate attraverso gli oggetti e la crescita di livello. Ciò risulta di fondamentale importanza per acquisire armi e mezzi di difesa molto potenti che dipenderanno singolarmente da ognuna delle tre caratteristiche elencate sopra.

Detto questo passiamo al Crafting che rappresenta il vero punto di forza del titolo N-Fusion Interactive. Avremo ben sei modi per creare oggetti di diverso tipo tra cui cibo migliorato, oggetti realizzati in acciao, in pelle e vestiari per maghi. Chiudono il quadro la possibilità di creare pozioni di diverso tipo, tra cui quella della salute e del mana, fondamentali per ripristinare le forze durante un combattimento. Potremo crearne di altri tipi che saranno utili per i boss.
Per chi vuole ottenere gli achievement su Steam, Ember ne offre 22 legati per la maggior parte alla storia principale con qualche deviazione come al raggiungimento di un'arma specifica nel corso del gioco e poco altro.

Da alcuni giorni il titolo N-Fusion Interactive è stato aggiornato alla versione 1.03 tramite una patch cumulativa la quale è andata a sistemare un problema piuttosto fastidioso che mandava in crash il gioco dopo la sconfitta in un combattimento. Ora il tutto è più stabile, ma non sono mancati dei crash sporadici con conseguente uscita al desktop.
Dopo oltre 30 ore di test l'esperienza è stata comunque fluida senza intoppi di natura tecnica o bug che ne inficiavano il proseguimento dell'avventura.

La leggerezza di Ember possiamo testimoniarla con il test che abbiamo effettuato su un portatile Lenovo G50 avente un processore I3 di quarta generazione a 1,90 Ghz, 4GB di RAM con due schede video integrate: Intel HD Graphics 4400 e AMD Radeon R5 M230.
Non abbiamo fatto fatica a far girare il gioco con un framerate oscillante tra i 30 e i 60 fotogrammi al secondo alla risoluzione di 1366x768. L'esperienza è risultata fluida e appagante.

Ember è disponibile su Steam al prezzo di €9,99. Inoltre è disponibile anche per i dispositivi iOS allo stesso prezzo.

Ciò che servirà per dare il via a questi “mestieri” saranno le ricette che troveremo nei mercati e a volte anche nell'inventario dei nemici uccisi. Una volta memorizzati saranno a disposizione nel menu apposito con gli elementi da utilizzare che nella parte finale del gioco possono arrivare addirittura a quattro. L'operazione va eseguita manualmente per ogni “ingrediente” necessario alla realizzazione dell'oggetto desiderato; non c'è una modalità automatica.

Un problema può derivare dal limite dell'inventario (sempre condiviso con l'intero party): anche se 99 slot sembrano molti, più avanti si sperimenterà che non sarà così. Fortunatamente troveremo in giro sacchi aggiuntivi con altro spazio a disposizione tanto da poter ordinare in maniera precisa le tipologie di oggetti o magari suddividere gli elementi per eseguire vari tipi di crafting con più velocità e precisione. L'operazione è ampiamente fattibile (come ha fatto il sottoscritto. -NdR), un po' lenta ma sostanzialmente pratica grazie a più finestre apribili e gestibili in tempo reale.

Da questo lato Ember non ha nulla da invidiare i titoli tripla A che inseriscono questa caratteristica, ma che poi non viene curata a dovere. Di contro è il crafting stesso che potrebbe creare qualche grattacapo, nelle prime battute, ai giocatori meno esperti. Una volta fattaci la mano non ci saranno difficoltà particolari.

TECNICA E CONSIDERAZIONI FINALI

Visto i tanti anni di sviluppo Ember è un titolo, se avete letto i requisiti, molto leggero e adatto a configurazioni di diversi anni fa. Se andate nelle impostazioni grafiche troverete solo la risoluzione, l'antialiasing e il sync verticale. Anche un portatile di 350 - 400 Euro non farebbe fatica a farlo girare a dovere.

Dal punto di vista grafico il gioco fa il suo dovere, ma non sono presenti effetti di nessun tipo, nè shader elaborati o texture ad alta risoluzione. Per esempio l'acqua è realizzata in maniera davvero semplice così come le trasparenze, ma un gioco di ruolo non si fonda solo sulla tecnica. Le animazioni, ad esempio, sono di buona fattura come discretamente caratterizzati troviamo gli NPC (personaggi non giocanti) e anche le ambientazioni piuttosto diversificate.

Dal lato sonoro il titolo sfoggia musiche orecchiabili ed effetti sonori che rendono molto bene il ciclo giorno/notte che non ha nessuna ripercussione sul gameplay, tranne per alcune missioni secondarie che possono essere svolte solo di notte. Mancano i sottotitoli nella nostra lingua, ma l'inglese che abbiamo di fronte non è complesso e la mole di dialogo non è così elevata.

Una cosa che ci ha fatto arrabbiare è che durante i combattimenti alcune volte i personaggi del party non rispondono ai nostri comandi, magari cercando di scappare da una battaglia impegnativa, facendo i capricci costringendoci ad agire manualmente indicandogli la direzione su cui andare.

La longevità si attesta su buoni livelli con la storia principale che dura all'incirca una ventina di ore che si estendono ad oltre 30 se si completano tutte le missioni secondarie (come ha fatto il sottoscritto. -NdR).

In conclusione siamo di fronte ad un GdR più che discreto con una storia semplice, ma ben scritta anche grazie a tanti libri e manoscritti che potremo leggere nel corso dell'avventura donando più veridicità al mondo e al contesto di gioco.

Un ulteriore incentivo per prenderlo in considerazione è il prezzo davvero basso rispetto a ciò che offre, il quale lo pone tra i migliori titoli indipendenti con un buon rapporto qualità/prezzo.

Modus Operandi: abbiamo potuto intraprendere la strada della restaurazione del Lightbringer grazie ad un codice steam fornitoci da Halifax.

10 anni di sviluppo e il costo piuttosto basso per un RPG potevano creare più di un dubbio nel prenderlo seriamente considerazione. Ma una volta che ci abbiamo messo la mani sopra, giocato ed esplorato quasi ogni anfratto, possiamo dire che il titolo N-Fusion Interactive esce con un buona valutazione rappresentando un ottimo ponte per chi vuole approcciare il mondo dei giochi di ruolo su PC.

A patto di non pretendere nulla di speciale, questo titolo indipendente saprà intrattenervi più che bene per un periodo di tempo abbastanza lungo in modo veloce e immediato. Ottimo il crafting, semplice e complesso allo stesso momento.

Se volete iniziare con i GdR, Ember può fare al caso vostro.
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE