Recensione PC
Titolo del gioco:
Half-Life: Opposing Force
Anno di uscita:
2000
Genere:
FPS
Sviluppatore:
Gearbox
Produttore:
Valve
Distributore:
Sierra
Multiplayer:
Lan-tcp/ip
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Pentium 200 Mhz, 32 MB di RAM, scheda video con 4 MB di memoria, scheda acceleratrice 3D
  • Finalmente sono riuscito ad abbattere l'elicottero dei black ops...
  • Mi sa che per abbattere questo bacarozzo ci vorrà  qualcosa di più potente di una deasert eagle...
  • Barney è ferito...devo cercare subito un medico...
  • Con il mio fido fucile di precisione, posso fare fuori quei maledetti black ops, senza che mi vedano...
  • Questa è una testata nucleare...maledetti black ops...cosa vorranno farci?
  • Armato del mio fido M60, ho appena fatto piazza pulita di schifosi alieni...
Redattore:  Alessandro 'Nharre' Mura                        Pubblicato il:  06/11/2006
Finalmente torniamo a Black Mesa...stavolta nei panni di un marine, per mettere a tacere Gordon Freeman e i suoi colleghi.
Dal diario personale del sergente Adrian Shepard: come ordinatoci, ci stavamo dirigendo verso la struttura di ricerca Black Mesa, nel Nuovo Messico, a bordo dei nostri elicotteri Black Hawk. Eravamo quasi arrivati al punto di sbarco, quando fummo attaccati da delle astronavi aliene, sbucate da chissà dove...uno ad uno i nostri elicotteri furono abbattuti...anche quello su cui mi trovavo. Da qui in poi i miei ricordi sono confusi: non ricordo come sia riuscito a sopravvivere al terribile schianto. In verità ora non mi interessa ricordare: mi interessa soltanto sopravvivere e riunirmi ai miei uomini...

Questo che avete appena letto è il riassunto del bellissimo filmato introduttivo dell'espansione di Half-Life: Half-Life Opposing Force. Questa espansione vide la luce agli inizi del 2000, a due anni di distanza dall'uscita dal gioco originale. Questa volta il giocatore vestirà i panni di un marine, inviato nei laboratori di Black Mesa con l'ordine di tappare per sempre la bocca agli scienziati, Gordon Freeman in primis, e di far piazza pulita degli alieni che ancora infestano i laboratori del centro di ricerche. Per far questo, i ragazzi della Gearbox hanno creato un arsenale di tutto rispetto che va dalla Desert-Eagle con mirino laser al devastante M60, senza contare i manufatti alieni. Purtroppo il piede di porco - nostro caro compagno di avventure nel precedente capitolo - è stato sostituito da una altrettanto valida chiave inglese (argh! Eresia… NdBoZ), mentre un visore notturno ha preso il posto della torcia; unico difetto di quest'ultimo: consuma molta energia e vi capiterà (o almeno a me è capitato quattro volte) (si ma tu per queste cose non fai testo.. NdBoZ) di rimanere al buio in situazioni molto pericolose...

Tra i nuovi manufatti alieni che ci capiteranno nelle mani ci sarà un lancia-spore (organismo simbionte che si attacca al nostro braccio), utile per abbattere gli elicotteri, e un rampino organico col quale dovremo attraversare alcune sezioni di gioco. Vi segnalo, inoltre, che tramite un 'cheat' potremmo mettere le mani su tutto l'arsenale del gioco originale...bello eh?
Per quanto riguarda il discorso mostri, torneranno tutti quelli che ci hanno fatto passare nottate insonni con Half-Life. Uniche differenze i vari boss che tenteranno di ostacolarci nel nostro cammino per Black Mesa, mentre durante il gioco potremo vedere in azione per qualche secondo il Gargantua e i tentacoloni verdi che lasceremo volentieri all'agguerrito Dottor Freeman. Altra novità di questa espansione è il fatto che esploreremo posti di Black Mesa che, con Gordon Freeman, non abbiamo potuto esplorare. Anche questa volta ci potremmo portare dietro i nostri commilitoni, scienziati e guardie di Black Mesa, per fargli compiere azioni che noi non possiamo fare. Per esempio, in un livello ci capiterà di dover salvare la vita a un geniere che ci sarà utile per aprire una porta. Per fare questo dovremo prima liberare la zona dagli alieni e dagli agenti dei black ops (altra nostra vecchia conoscenza), con l'aiuto di un soldato armato di M60, e poi, facendoci seguire dal medico, raggiungere il commilitone ferito per farlo curare. Dulcis in fundus, ritroveremo una vecchia conoscenza: l'imperturbabile G-Man, che seguirà le nostre mosse dall'inizio alla fine.

Non aspettatevi la frenesia di quake e soci: non affronterete più di 3-4 nemici alla volta, anche se, in alcune occasioni, i nemici potrebbero arrivare a decine. I combattimenti sono alternati a fasi di esplorazione e di risoluzione di enigmi; per enigmi intendo trovare il modo di far fuori creature che non possono essere eliminate con le nostre armi.

ASPETTI VIDEO-AUDIO
La grafica del gioco è - ovviamente - quella a cui ci ha abituato Half-Life: il motore grafico di Quake 2 (del lontano 1997) è stato tuttavia sapientemente modificato dai programmatori della Gearbox, e il risultato si vede. Le esplosioni delle armi sono realistiche, così come i bossoli che escono dalle armi quando spariamo. La grafica è pulita e fluida, i modelli dei personaggi non sono statici ma hanno animazioni proprie e possono interagire fra di loro e le texure sono realizzate perfettamente (con alcuni accenni di bump mapping). L'audio è pulito, il rumore dei bossoli che toccano il suolo, quando vengono espulsi dalle armi, aggiunge un tocco di classe a questo gioco. Inoltre il rumore dei nostri passi, cambierà col passare da una superficie metallica a una di legno o pietra. Anche i nemici fanno rumore, e questo ci permetterà di individuarli anche se siamo al buio o se sono dietro un angolo.

MULTIPLAYER-CHE-PASSIONE
Half-Life: Opposing Force mette a vostra disposizione molte nuove ed eccitanti mappe multiplayer. Ai personaggi di Opposing Force sono stati aggiunti nuovi modelli di giocatore, e tutte le armi presenti nella versione originale di Half-Life, insieme a quelle di questo nuovo titolo, sono a disposizione per le vostre partite via Lan oppure Internet.
Opposing Force mi ha davvero appassionato, soprattutto perchè al suo interno ho ritrovato le atmosfere e la tensione che avevo avvertito giocando ad Half-Life. Come ho scritto nella recensione, alcune sessioni di gioco mi hanno costretto a ricaricare più volte, sia perchè mi sono ritrovato con poche munizioni a fronteggiare orde di alieni incattiviti, sia perchè durante alcune sezioni platform ho messo un piede in fallo che mi ha portato ad una morte prematura. L'aspetto che mi ha colpito maggiormente sono stati i livelli "all'aperto" che hanno contribuito a spezzare la "monotonia" degli asettici interni della base. In generale, un titolo consigliato.
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