Sistema Operativo: Windows XP / Windows Vista SP2 / Windows 7 SP1 / Windows 8 / Windows 8.1
CPU: Dual-core processor (Intel Dual Core 2.0 GHz o AMD Athlon X2 5200+ 2.6 GHz)
Memoria: 1024 MB RAM
Scheda Video: NVIDIA GeForce 6600 and superiore / ATI Radeon 9600 e superiore
DirectX: Versione 9.0
Hard Disk: 550 MB di spazio libero
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci SareriPubblicato il: 09/04/2015
Abbiamo appena conquistato la tanto agognata cintura nera. Adesso son legnate per tutti, belli, brutti e cattivi...
Inizia proprio da qui il nuovo gioco proposto da Crian Soft, un Team di sviluppo tutto italiano che ha deciso di cimentarsi per la seconda volta nel mondo delle arti marziali: il primo episodio del gioco infatti è stato prodotto sempre da loro ed è uscito nell'ormai lontano 2013. L'approccio al genere da parte degli sviluppatori è molto particolare dal momento che il gioco è ambientato negli anni '80, mentre la sua realizzazione richiama i motori grafici tipici dell'era a 8/16 bit. In quegli anni infatti uscirono tantissimi capolavori: le TV trasmettevano continuamente i film di Bruce Lee e dei suoi emuli e le software house cavalcavano l'onda sfornando tutta una serie di giochi ispirati al genere picchiaduro. Ancora i vari Street Fighters e Mortal Kombat non c'erano e i prodotti sulle arti marziali erano rigorosamente in 2D con schermate statiche spesso di ottima realizzazione: basti pensare alla serie Way of The Exploding Fist, o International Karate sul glorioso C64 oppure anche a Budokan: Martial Spirit per Amiga e si potrebbe continuare all'infinito.
INIZIA LA STORIA
In un gioco di questo tipo la trama è semplice, spesso banale anche se non è poi così necessario sia elaborata più di tanto: in Karate Master 2: Knock Down Blow tutto inizia non appena riusciamo a ottenere la nostra cintura nera: come sanno anche i sassi e come viene citato nel gioco stesso, è proprio da questo punto che inizia il vero Karate. Trapela fin da subito che per il nostro protagonista l'arte marziale più conosciuta al mondo è una vera e propria scelta di vita, al punto da litigare anche con chi gli sta accanto con il solo scopo di migliorarsi continuamente e raggiungere vette sempre più alte nella nobile art dello sport. Tutto questo viene presentato nel video introduttivo al gioco in puro stile cartonoso e con un impatto grafico che ricorda apertamente i computer a 16 bit. Di conseguenza lo scopo del gioco è piuttosto semplice, partecipare ai vari tornei, allenarsi per migliorare il proprio atleta e cercare di vincere quante più gare possibili. All'inizio il nostro personaggio è un povero squattrinato, e i tornei costano. Bisogna quindi andare a lavorare al porto per guadagnare qualche soldo da puntare poi su noi stessi. Un pizzico di pepe in più nella trama non avrebbe comunque guastato: è vero che dobbiamo comunque vincere tutti gli incontri, aumentare il nostro livello di fama, battere i maestri degli altri dojo e alla fine acquistare un dojo tutto nostro, ma gli avversari in questo modo rimangono piuttosto impersonali. Aggiungere un pizzico di rivalità contro qualche altro personaggio, magari avrebbe stimolato un po' di più a proseguire nell'avventura.
BOTTE, ALLENAMENTI E POI...
Una volta guadagnati i soldi per iscriverci ad un torneo, potremo scegliere fra quello dove sono vietati i pugni alla testa (mentre stranamente i calci si danno lo stesso...NdR) con i giocatori che non indossano alcuna protezione, oppure l'altro dove tutti i colpi sono possibili e in questo caso i giocatori sono muniti di protezioni. Vincere un torneo servirà a far accrescere la nostra fama, necessaria per andare avanti nel gioco: come si vede fin da subito nella mappa di gioco infatti buona parte dei tornei richiedono un livello di fama superiore per potervi accedere. Sono presenti poi diversi tipi di allenamenti, volti a migliorare la nostra prestanza fisica (forza, resistenza, velocità, ecc..) oppure la nostra forza interna (il famoso Ki). Inoltre accedendo al Dojo sarà possibile apprendere nuove mosse, da eseguire per un certo numero di volte e che, se ci riusciremo, potremo usare direttamente nei combattimenti. Le mosse comunque ci vengono presentate con il loro nome originale per la gioia di chi pratica arti marziali e sa di cosa si parla, un po' meno di chi è abituato solo ad allenarsi con la forchetta a tavola (chi mi ha chiamato?! Nd New_Neo). Forme di allenamento come il Kumite o il Kihon ci permetteranno di padroneggiare mosse più articolate e di conseguenza più spettacolari. Inoltre negli allenamenti per migliorare la nostra forza ci si ritroverà a spaccare mattoni, a resistere ai colpi avversari e così via. Sono in sostanza dei semplici minigiochi dove basta premere il pulsante giusto al momento giusto (tipico dei rhytm'n game..NdR). Da questo punto di vista il gioco si conferma anche un GDR, dal momento che tocca a noi seguire l'evoluzione del nostro personaggio e valutare poi l'influenza delle nostre scelte sul gioco stesso. Più avanti sono previste delle sessioni di allenamento speciali e che si sbloccheranno man mano che procediamo nell'avventura, come la lotta contro un grosso animale oppure evitare che un'auto veloce ci investa. E' anche vero che le vittorie ai tornei oltre alla fama ci daranno la possibilità di migliorare i nostri parametri statistici che saliranno man mano che vinciamo negli incontri oppure ogni volta che spendiamo i nostri piccoli "gettoni" in allenamento. Il mini-gioco per guadagnare quattrini invece è piuttosto semplice, dal momento che, alla guida di un muletto dovremo caricare dei barili su un camion in un intervallio di tempo predefinito: verremo pagati 2 soldi per ogni bidone caricato.
E INFINE SI COMBATTE...
I combattimenti sono ben strutturati: va detto fin da subito che caricare a testa bassa l'avversario non paga mai. Con l'uso del controller (nella recensione dell'articolo abbiamo testato il gioco con il pad della X360), ad ogni tasto è assegnato un arto del nostro colpo (A e B per i pugni, X e Y per i calci). Questo tipo di configurazione rende il gioco piuttosto semplice per i neofiti del genere a differenza di altri picchiaduro che richiedono mesi di allenamento. Le stesse combo sono in realtà una successione più o meno rapida di mosse, con la possibilità di eseguire mosse speciali, da apprendere come detto prima nel Dojo, spesso premendo due tasti contemporaneamente. In questo modo si migliora pian piano senza lasciare spazio alla frustrazione per delle mosse troppo difficili da apprendere. Oltre alla nostra energia, bisogna tenere conto della barra stamina che tende a diminuire man mano che assestiamo i nostri colpi con il risultato di rendere gli stessi poco efficaci quando si avvicina allo zero. Bisogna quindi imparare a dosare gli attacchi e soprattutto le nostre forze. Ogni combattimento dura circa due minuti e, in basso ci sono degli omini che rappresentano la nostra condizione e quella dell'avversario. Insistere su determinati punti (ad esempio su gambe, dorso o testa) fa cambiare di colore l'omino. Se ad esempio vediamo che il nostro avversario ha le gambe di colore giallo o meglio ancora rosso, è il caso di continuare a cercare di colpire sempre lì per causare un K.O. A volte poi dei colpi critici possono provocare una frattura o un danno grave all'avversario con il risultato di costringerlo ad abbandonare per infortunio. La stessa cosa può naturalmente succedere anche a noi con il risultato di trovarci in un letto d'ospedale a litigare con la nostra fidanzata perchè teniamo poco alla nostra salute. Premendo i quattro tasti in contemporanea, accelererà il nostro periodo di guarigione anche se, sarebbe stato auspicabile insistere su questo aspetto magari introducendo una serie di allenamenti di riabilitazione. Anche se il gioco ha uno stampo grafico tipico degli anni '90, le animazioni sono ben realizzate e quando si assestano i colpi si percepisce la sensazione della loro intensità, tutto a guadagno del realismo. Dimenticate in questo gioco combo alla Tekken con voli pindarici e tripli salti mortali. Il prodotto di Crian Soft è molto simulativo, quindi anche la realizzazione di un calcio volante richiede una certa dimestichezza con i controlli e, così come la realtà, non è poi così distruttivo.
UN BUON LAVORO?
Tecnicamente Karate Master 2 può far storcere il naso agli utenti che adorano una grafica da urlo con gli effetti speciali tipici dei giorni nostri. Va detto però che la sua concezione anni '90 può essere sicuramente gradevole per chi quei giochi di allora li ha vissuti. Inoltre grazie a questa scelta degli sviluppatori, può essere giocato con requisiti piuttosto bassi anche su PC abbastanza datati. Tuttavia qualche dettaglio in più e una maggiore definizione nel comparto grafico probabimente non avrebbe guastato. All'inizio si sono segnalati diversi problemi con i controller anche se durante le nostre prove (complici anche alcune patches correttive già rilasciate) non abbiamo avuto problemi di sorta. Di conseguenza è un gioco che divertirà sicuramente gli appassionati di arti marziali ma che si propone anche per chi non si è mai avvicinato al genere, proprio per la sua curva di apprendimento ben calibrata. Ad ogni modo non sarà facile arrivare fino in fondo, ci vuole tanta pazienza e soprattutto tanta tenacia, tutto a vantaggio della longevità. Di sicuro è un prodotto migliorabile, ma visto il prezzo (viene venduto su Steam a 9,99€, NdR) lo si può tranquillamente consigliare a chi vuole divertirsi un po' senza troppi pensieri, anche perchè (va ricordato) è stato realizzato da ragazzi italiani.
Karate Master 2: Knock Down Blow si presenta su Steam come un gioco in grado di intrattenere per un po' di tempo e, nello stesso tempo, di regalarci un tuffo nel passato. Dalla struttura semplice, tutto sommato accettabile, è un bel biglietto da visita per questa Software House tutta italiana. Sicuramente una trama più strutturata e una maggior cura al comparto grafico non avrebbe guastato, ma così com'è riesce comunque a intrattenere e divertire, senza richiedere un notevole esborso economico e senza dover spendere un botto in risorse hardware per potenziare il proprio PC.