Redattore: Stefano 'Tyrant' Peracchi Pubblicato il: 12/02/2009 | | | Un'avventura grafica che ai suoi tempi è stata considerata meno di quanto avrebbe meritato, nonostante la sfilza di recensioni positive da parte delle riviste specializzate... | | Tra le avventure grafiche più famose comparse su PC (vedi le serie Monkey Island, Space Quest, Alone in the Dark, e così via), ce ne sono alcune che, pur essendo molto meno conosciute, possono ambire allo stesso "status" per quanto riguarda qualità ed atmosfera. Beneath a Steel Sky è sicuramente una di queste...
TRAMA E AMBIENTAZIONE A carattere fantascientifico, BASS ha un'ambientazione cupa, grigia, ma non per questo triste o noiosa. Voi interpretate il ruolo di Foster, un "autoesiliato" dalla civilità che ritorna, non volontariamente, in una città formalmente perfetta ma nella quale tutto è controllato dallo stato, e nella quale non potete fare quasi nulla senza che venga preventivamente autorizzato dalle autorità ("IN ITALIA!!"...ehm, scusa Tyrant ma non ho resistito NdBoZ) Mentre esplorate questa città, scoprirete di essere misteriosamente "protetti" da un'entità sconosciuta, per motivi a voi ignoti; il vostro compito sarà quello di scoprire la vostra verà identita, e nel contempo rivelare il segreto di questa entità. Non entreremo in maggiori particolari dato che la trama è veramente ben fatta, come si addice ad una avventura grafica di qualità, e ci sembra giusto non togliervi la sorpresa: fatto stà che la 'consecutio' degli avvenimenti vi permetterà di apprezzare uno svolgimento della trama davvero interessante, e vi farà incuriosire al punto da farvi completare l'avventura anche se vi doveste trovare fermi in qualche punto senza riuscire a scoprire la soluzione del puzzle.
CARATTERISTICHE POSITIVE La difficoltà degli enigmi delle avventure grafiche è sempre il metro di giudizio principale di qualsiasi gioco di questo tipo: nel caso di BASS, bisogna dire che essa è stata calibrata alla perfezione: assolutamente non troppo difficile, nè troppo facile, il livello si orienta su enigmi logici, relativamente intuitivi e (quasi) mai frustranti; ad essere sinceri chi scrive è rimasto bloccato in un punto fino a quando non si è reso necessario guardare il walkthrough per andare avanti, ma col senno di poi possiamo dire che la soluzione era comunque logica, quindi nessuna colpa si può dare ai programmatori. Un'ulteriore caratteristica positiva di BASS è che il protagonista può morire, con conseguente necessità di caricare una posizione salvata precedentemente, ma solo in casi in cui effettivamente la situazione è problematica: ad esempio, cosa pensate che succeda, se, in una società come quella dipinta in BASS, provate ad accedere ad un'area riservata, usando un badge non di vostra proprietà, e stando in piedi su un pavimento-scanner che rileva la fisionomia della persona? Ecco, in casi come questo è semplicemente normale che facciate una brutta fine. Nonostante BASS sia un'avventura dall'ambientazione fantascientifico/cupa, i vari personaggi (compreso il protagonista) hanno forti caratterizzazioni sarcastiche ed umoristiche, e lo stesso accade per alcune scene, davvero esilaranti: esempio lampante, la scena in cui Foster ascolta un tecnico completamente vestito con una tuta anti-radiazioni che parla con una scienziata: il tecnico emette solo gorgoglii incomprensibili, a causa del casco, ma la scienziata fa finta di capire cosa lui le stia dicendo e risponde con frasi a tono! Queste gag avverranno anche tra voi e il vostro robot personale, al quale (idea intelligente da parte degli ideatori di BASS) dovrete far compiere alcune azioni indispensabili per proseguire l'avventura: il robot, del quale all'inizio avrete conservato solo la motherboard, verrà attivato in almeno 3 "corpi" differenti, e non potrete fare a meno di ridere quando gli monterete il primo (anche in questo caso non vi rivelerò nulla: starà a voi scoprire cosa fornirgli, NdTyrant)! L'ennesimo punto a favore di questa avventura grafica è la versione "talkie", ovvero la versione su CD-ROM che, come succedeva a metà anni '90, contiene le tracce audio delle voci dei personaggi, ovviamente assenti sulla versione floppy: ebbene, ascoltare i personaggi parlare con vere voci di attori, e con accenti tra i più disparati (americano, inglese, francese, e australiano) è un'esperienza che non ha eguali e che contribuisce enormemente a creare un'atmosfera viva e realistica: questo è il classico esempio di miglioramento "estetico" che permette di avere un gioco più interessante e coinvolgente. Infine, come in ogni avventura cyberpunk che si rispetti, vedi Neuromancer (della quale preparerò una recensione nei prossimi mesi, NdTyrant), non può mancare la connessione al cyberspazio, fase di gioco molto affascinante ed onirica, che è in pratica una mini avventura grafica all'interno dell'avventura: un ulteriore tocco di classe che mostra la cura per i particolari (quelli importanti) riservata a questo gioco da parte degli addetti ai lavori.
I POCHI DIFETTI Dopo aver completato il gioco, abbiamo trovato al suo interno un unico vero difetto (mentre risulta trascurabile la differenza occasionale tra le frasi dialogo scritto e parlato), ovvero la "longevità": in pratica l'avventura ci è sembrata leggermente breve rispetto agli standard ai quali eravamo abituati con giochi come Zak McKracken o Monkey Island, tanto per citare due nomi "importanti". Forse sarebbe stato il caso di approfondire alcune parti della storia, ad esempio la scena finale: qualche ora di gioco in più avrebbe reso questo gioco ancora migliore di quanto già non sia.
CONCLUSIONE L'ambientazione grigia ed "uggiosa" di cui si parla nel titolo (Beneath a Steel Sky si riferisce proprio all'elemento "grigio" presente sia nel cielo che nella società in generale), riprodotta egregiamente, insieme alla tremenda burocrazia con la quale vi ritroverete a lottare in alcune occasioni, vi farà desiderare di non vivere mai in una società di questo tipo: fortunatamente questo è solamente un videogioco, e la vostra unica preoccupazione sarà quella di salvare Foster da chi lo vuole uccidere e/o sfruttare per i suoi biechi scopi. Degli accenni ad alcuni elementi della trilogia di Terminator rendono la trama e gli accadimenti ancora più complessi e sorprendenti, e la varietà dei vostri incontri e delle situazioni fanno di BASS un'avventura grafica particolarmente ben realizzata, che rivaleggia senza problemi con i mostri sacri degli anni '90.
DULCIS IN FUNDO... Un'ultima annotazione: Beneath a Steel Sky è diventato freeware alcuni anni fa, grazie alla "magnanimità" dei proprietari del copyright. Potete quindi scaricare liberamente il gioco dal Sito Ufficiale di Good Old Games (sito molto interessante che vende a pochi dollari molti retrogiochi che ai tempi avevano fatto faville)...e non vediamo perchè non dovreste farlo immediatamente!! |
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