Redattore: Paolo 'NEGs' FraniPubblicato il: 16/01/2017
La console e' stata presentata in pompa magna, eppure tra gli appassionati s'e' diffusa piu' l'ombra lunga che non la sensazione di trovarsi davanti ad una nuova alba.Tra il grave fardello di Wii U o la ricchezza delle IP del 3DS.
Lì verso il millenovecentonovantaquattro sulle riviste di settore si respirava un'aria piuttosto apocalitica. La generazione del 16 bit rapidamente andava a spegnersi, schiacciata dallo spettro incombente dei nuovi sistemi a 32 bit e dalla grafica poligonale che avanzava indomita su PC.
Nintendo si difendeva con il suo chip Super FX integrato in alcune cartucce, SEGA applicava al suo Megadrive estensioni per aumentare la potenza di calcolo e resa grafica, ma erano solo, come avremmo visto poi, palliativi dell'inevitabile. Si udivano ad est sussurri di una "PlayStation" che avrebbe cambiato tutto, un'oscurità dilagante che s'insinuava con sempre maggiore insistenza sospinta da venti di entusiasmo generale in chi seguiva il progetto.
SONY, un colosso dell'elettronica di consumo. Nintendo, la casa che nell'8 bit era leader indiscussa e suprema di mercato. SEGA, l'audace rivale che ne aveva rosicchiato la leadership fino a ritagliarsi ben più della metà della fetta di torta (almeno sul mercato americano). In questa sorta di "tempesta perfetta" delle intenzioni future Nintendo lanciò Donkey Kong Country. Chi c'era, e seguiva la scena, ricorderà la forza di quel momento dove la grande N sbatteva in faccia a tutti che non c'era nessuna fretta, nessuna corsa al futuro ed alla potenza, bisognava solo saper programmare e saper fare ottimi giochi. Rimarcò il concetto portando Killer Instinct su Super NES ed allora si percepì distintamente una rinnovata fiducia nella casa di Kyoto e nelle sue capacità, nel suo impegno verso il cliente, nel suo supporto verso il prodotto seppur a fine ciclo vitale.
Si susseguirono le generazioni, tra alti e bassi assoluti, tra veri tonfi e momenti di successo ogni oltre aspettativa che cambieranno Nintendo accompagnandola nella sua marcia alla gloria perduta e mai riconquistata.
Al di là del prezzo e delle caratteristiche tecniche, se c'è qualcosa che è mancato nel passaggio di consegne tra Wii U e Switch è stata proprio la sensazione di fiducia che Nintendo sapeva instillare nei suoi affezionati clienti.
Switch è stata presentata tra applausi ed un susseguirsi di OOOOH ed AAAAAH al trailer di Legend of Zelda: Breath of the Wild. Ci siamo forse tutti dimenticati delle promesse fatte su quel titolo ai tempi di Wii U? Ci siamo già dimenticati che si tratta dello Zelda U che potevamo giocare tranquillamente già un anno fa e che ci è stato letteralmente congelato per avere qualcosa da offrire al lancio di Switch che non fosse un due tre stella cioè, 1-2 Switch e Super Bomberman R?
Magari molti di voi in quel lontano "apostrofonovantaquattro" non c'erano, comprensibile. Magari molti di voi sentono Nintendo come la casa del DS e della Wii, ma per chi c'era, per chi aveva sentito Nintendo dire loro: "guardate cosa possiamo fare sui sistemi vecchi e SOGNATE ciò di cui saremo capaci sui prossimi", questo è molto, MOLTO amaro.
La sensazione è che non sappia nemmeno la stessa Nintendo cosa trasmettere con la loro console, se hanno bisogno di derubare se stessi per offrire un barlume di futuro.
Fortunatamente, ARMS e sopratutto Xenoblade Chronicles 2.
ARMS è la voglia di divertire, intrigare, appassionare con un concetto semplice ed efficace allo stesso tempo: tanto lucido quanto ricco di personalità. Appena visto il sistema di controllo di ARMS ho pensato a quanto sarebbe dello applicato ad un mecha. Questo, crea speranza.
In Xenoblade Chronicles 2 c'è coraggio, molto coraggio, molta testardaggine. Il primo capitolo su Wii è un gioco figlio di una passione infinita eppure raccolse accoglienza freddina sul mercato, laddove gli appassionati lo amavano, lo amano e lo ameranno. La presentazione del sequel significa che non temono il mercato, che si rivolgono al vero appassionato, che AMANO la loro creatura più della volontà di svenderla al miglior offerente. Solo bene.
La cosa estremamente destabilizzante di questa presentazione, di questo circo mediatico incomprensibile che si destreggia impacciato tra caratteristiche tecniche e propositi futuri è che Nintendo stessa non è in grado di spiegarci efficacemente cos'è la macchina, cosa farà ed a chi si rivolge. Se da un lato la paura che sia l'erede di Wii U è forte, fortissima, dall'altro la possibilità di fusione con le IP adottabili dal 3DS e che rappresenti, di fatto, l'unificazione di due sistemi è veramente STELLARE.
Ci troviamo nell'assurda condizione in cui la macchina risulta accattivante nei propositi ed è Nintendo stessa, nella sua dubbiosa titubanza, a generare perplessità!! Se a ciò si unisce il timore dell'assemblea degli azionisti a cui la ditta risponde ed alla quale deve presentare profitti tali da non spingere il direttivo a concentrarsi unicamente sul mercato mobile/phone (i risultati di "Pokemon GO" e "Super Mario Run" sono sotto gli occhi di tutti), beh, il quadro generale non può che risultare ovviamente incerto per l'appassionato e futuro acquirente. Oltre i fanboysmi e le prese di posizione.
Discorso a parte meriterebbe tutto il supporto delle terze parti (al momento piuttosto massiccio... -NdNewNeo), cui dovranno confrontarsi con una macchina concettualmente (ed estremamente) diversa rispetto a ciò su cui sono soliti lavorare.
Io, aspetto...
Aspettare è il segreto, in casi come questo. Che le acque si calmino, che i giochi escano, che i prezzi si abbassino.
Per un ragazzone come me, che ha passato la maggior parte della sua vita con almeno una macchina Nintendo in casa, la sensazione è diametralmente opposta.
Switch potrà essere veramente il sistema capace di conciliare home e mobile oppure rappresentare il canto del cigno di una casa storica.
Solo il tempo ce lo dirà, il tempo ed i piani di marketing.
Sperate per il meglio, ma preparatevi al peggio...
IL PARERE DI NEW_NEO
Nintendo Switch è un pericoloso rischio per la casa Kyoto. Non lo dico perché voglio essere fatalista, ma la sensazione che ho avuto è stata proprio questa. Nella mia vita da videgiocatore non ho mai avuto la possibilità di giocare o possedere una console Nintendo. Per cui ciò che esprimo è un mio parere da "distaccato", cercando di essere più sobrio e realista possibile, ma con il cuore da giocatore.
Le novità ibrida tra casa e portabilità (la durata della batteria non senbra essere granché), nonché l'interessante tecnologia che sta dietro ai Joy-Con è un segnale positivo.
Il grosso errore di Nintendo è l'hardware: non è possibile nel 2017 creare una macchina, che rispecchia in pieno stile e la visione della grande N che tutti abbiamo imparato a conoscere, con una potenza computazionale praticamente di una generazione fa!! Una volta passato l'effetto "wow" cosa succederà? L'effetto novità che ha avuto Wii non credo che potrà ripetersi... erano altri tempi.
Per ora il supporto delle terze parti è ottimo e al momento ci sono oltre 80 titoli in sviluppo. Tale supposizione sembra essere lontana: il nuovo Legend of Zelda, Super Mario Odyssey, Splatoon 2, Xenoblade Chronicles 2, Skyrim, FIFA 17, NBA 2K18, il ritorno di Rayman, lo sviluppo di un nuovo Shin Megami Tensei e i tanti giochi annunciati non fanno che testimoniare il forte interesse che hanno sia gli sviluppatori che gli editori più importanti dell'industria dei videogiochi sulla console. E non dimentichiamo il mondo indipendente! Ma...
C'è un ma... diversi fattori mi indicano un futuro non chiaro e potenzialmente oscuro: il costo della console è troppo alto come gli stessi accessori (tra macchina e giochi che andremo ad acquistare ci porteranno via tra i €400 e i €500!); troppo per una console tecnicamente nata vecchia! Un prezzo aggressivo avrebbe sicuramente giovato. E non mi venite a dire che Nintendo non sa creare un hardware di tutto rispetto! Nintendo 64 e il GameCube, così come il NES e il Super NES erano delle signore console ai loro tempi. Allora mi domando: "perché a partire da Wii, la casa di Kyoto non è riuscita a sfornare una console uguale o superiore a PS3 e Xbox 360 ed ora con una macchina che sia alla pari o superiore a PS4 e Xbox One?". Wii U, purtroppo, è stato un buco nell'acqua e abbastanza rapidamente le terze parti l'hanno abbandonata lasciando sola Nintendo con i suoi grandi sviluppatori first party e tenerla a galla.
Ho paura che per Nintendo Switch potrebbe verificarsi lo stesso destino. In tempi dove il 4K è il futuro del gaming moderno e con PS4 Pro già disponibile da tre mesi e con Scorpio in arrivo a fine anno, quale sarà il posto si ritaglierà questa console? Non metto in dubbio la Nintendo Difference e la qualità di gameplay che i giochi avranno, ma dopo l'effetto iniziale avremo di fronte una macchina troppo vecchia per un utenza che oltre al gioco vuole vedere una grafica di un certo livello... e non lo diciamo per egoismo e perché la console non ci piace, assolutamente no! Volente o nolente è la realtà dei fatti. Una volta finito l'effetto wow con giochi che potrebbero assomigliarsi l'uno con l'atro, e con lo scarseggiare delle idee cosa accadrà?
Lo ripeto di nuovo, con Switch Nintendo si prende un rischio gigantesco che la potrebbe portare fuori dal mercato delle console. Spero con forza che questo non succederà, perché un marchio come Nintendo è di vitale importanza per l'industria dei videogiochi. La vendita della console ed i guadagni ci daranno un chiaro segnale sul possibile futuro della macchina.
Purtroppo vedo più dubbi che certezze...
IL PARERE DI MRIVAN
Ci sarebbe tantissimo da dire su questa nuova console targata Nintendo. Personalmente parlando, Switch rappresenta ciò desideravo di più da una console: un prodotto ibrido che funziona sia come fissa che come portatile, con l’enorme potenziale di portare con se tutti i vantaggi di ciò che ha rappresentato il Nintendo 3DS ma con una grafica vicina a quella di PlayStation 4 e Xbox One. La conferenza tenuta da Nintendo qualche giorno fa mi ha davvero fatto credere che Switch potesse essere una delle mie console preferite, sia come design che come giocabilità, senza parlare delle potenziali esclusive. Un enorme concentrato di positività che però si è distrutta e frantumata in mille pezzi dopo aver approfondito le singole meccaniche, con un turbinio di notizie davvero pessime e negative.
In primis la ridicola memoria interna della console di soli 32 GB che chiude ogni possibilità di avere in futuro titoli multipiattaforma sulla console di casa Nintendo, dettata dal fatto che gli sviluppatori odierni preferiscono correggere i propri giochi dopo l’uscita, tramite aggiornamenti che vanno quasi sempre sopra la decina dei GB. Una memoria del genere non potrà mai soddisfare l’esigenza del giocatore e le software house, a meno che non sviluppino a parte la versione Switch dei propri giochi, saranno riluttanti a continuare a lavorare per una console che limita tantissimo il loro lavoro. Certo la memoria sarà espandibile comprando delle micro SD, ma ciò significherebbe spendere una cifra non indifferente che si aggiunge alla spesa della console che già ammonta, senza giochi in bundle, a ben 329.99 Euro.
Ma possiamo anche parlare dei servizi online che diventeranno a pagamento tramite abbonamento, con Nintendo che ammortizza le critiche negative affermando che regalerà un gioco NES e SNES al mese che, senza nessun motivo logico, verrà tolto dopo un mese esatto facendovi più un prestito che un regalo. O si può anche parlare dell’aumento di prezzo dei giochi che, dai classici 45 euro, andranno a conformarsi ai prezzi standard della concorrenza (ben 70 euro) con la paura che i suddetti, seguendo la costante politica Nintendo degli anni precedenti, non verranno quasi mai scontati.
Si potrebbe continuare per un bel po’ ad elencare paure e lati negativi che la console porterà con se, ma il succo del discorso penso si sia già capito: Nintendo è riuscita a fare un passo avanti introducendo feature carine nella console, inclusa anche il fatto che Switch sarà, a differenza dei suoi predecessori, region free e quindi leggerà giochi importati da altri continenti, ma al tempo stesso ha fatto anche tantissimi passi indietro. Ciò ne risulta che la compagnia rischia di affossarsi da sola senza nemmeno entrare in competizione con le altre due aziende concorrenti. Tutt'ora la console mi piace tantissimo e, seppur la mia mente sia annebbiata da tanti dubbi, si cerca di essere speranzosi. Una cosa è certa: I videogiocatori hanno imparato la lezione con Wii U e ora staranno sull’attenti prima di proseguire con il voler dare fiducia a Nintendo che, se non agirà bene nei prossimi mesi, si vedrà davanti l’ennesimo fallimento che lo accompagna da un paio di anni.