Caporale Jonlan ha scritto:Ciao,
in qualità di caporedattore (purtroppo poco presente per svariati motivi, ultimamente) ti do il benvenuto su GamesArk.
Ho letto il tuo articolo e l'ho trovato interessante per le riflessioni che contiene - anche se il mio punto di vista è assai meno ottimistico. Per farla breve, ritengo che ai videogiochi sia successo pressappoco lo stesso che col cinema: la maggioranza di quel che si produce è pura apparenza - grossi blockbuster pieni di effetti speciali, fatti per vendere alle masse l'ennesima minestra riscaldata, con qualche migliaio di poligoni in più magari - e sostanza, ossia coinvolgimento emotivo e cognitivo reale, in grado di far ricordare al giocatore l'esperienza negli anni a venire e di spingerlo a ripeterla, in proporzioni infinitesimali. Non è un caso che da anni ormai mi dedichi al
retrogaming, alla programmazione per piattaforma rétro (Spectrum, nello specifico) e alle produzioni indipendenti. Vedi ad esempio le ultime cose che ho scritto per GamesArk lo scorso anno: la recensione di
Xenonauts e lo speciale sullo ZX Vega.
Detto ciò, devo segnalarti una cosa che desidero sia chiara fin da ora: qui su GamesArk non facciamo articoli di nicchia per una ristretta cerchia di
fan, ma scriviamo con l'obiettivo di farci comprendere da un pubblico vasto ed eterogeneo. Per cui dobbiamo evitare di usare termini troppo tecnici senza spiegarne il significato, assumendo che solo perché ci è noto, lo conosca anche il nostro "lettore medio". Per esempio, quando scrivi:
Se giocate i souls farmando anime per potenziarvi sempre di più ed essere così in grado di superare le ostiche sezioni di gioco senza approfondire il sistema di combattimento ( e di sviluppo corretto del personaggio! ), il Souls diventa noioso, ciclico, antipatico. "
io per primo non riesco a capire ciò a cui ti riferisci, perché non so cosa siano i Souls, non so che cosa voglia dire "farmare", e a parte una vaga impressione del fatto che secondo te si tratta di giochi i quali rischiano di diventare ripetitivi, mi sento estraniato rispetto a quanto leggo. Ergo, spiegare (anche sinteticamente e tra parentesi) quello che potrebbe non essere immediatamente comprensibile a tutti diventa necessario.
Attenzione anche alle ripetizioni, specie di termini stranieri per i quali esistono gli equivalenti nella nostra lingua. Per es. alternare
gameplay con "meccanica di gioco".
In generale ti raccomando di leggere le
linee guida per la stesura degli articoli.
Buon lavoro