Sono passati due anni dal primo episodio della serie (potete leggere qui la nostra recensione), per un gioco che comunque rappresentò una ventata d'aria fresca nel mondo delle produzioni platform che in quel periodo viveva una fase di stanca. Il titolo di Playtonic Games, gruppo formato da buona parte dei componenti dell'ormai scomparsa Rare, produttrice di prodotti come Banjo-Kazooie oltre che della serie Donkey Kong Country alternava cose molto buone come il comparto tecnico a piccole problematiche come la gestione della telecamera e il gameplay che puntando ad un open-world finiva per perdere un po' il confronto se paragonato ad altre produzioni simili. Ecco, il problema di Yooka-Laylee è stato principalmente questo: si è cercato di accostarlo in ogni modo a prodotti eccellenti del genere (come Mario 64 ad esempio) con il risultato di snaturarne l'essenza vera e propria. In questo secondo episodio gli sviluppatori hanno deciso di cambiare radicalmente le carte in tavola e, se comunque non si riesce proprio ad evitare di fare assurdi paragoni, forse questo cambio di rotta radicale alla fine rappresenta la strada giusta che bisognava seguire.
Il primo cambiamento radicale riguarda proprio l'impostazione grafica del gioco, adesso in un canonico 2.5D con scrolling laterale invece del 3D open-world del primo episodio. Parlavamo prima di paragoni obbligati, ebbene fin dalle prime battute i richiami a Donkey Kong Country si sprecano, a partire dai barili esplosivi che ci sparano nella direzione da noi scelta. Chi ama il genere però troverà sicuramente altre citazioni sparse qua e là. Dovremo quindi zompettare fra i vari livelli controllando il camaleonte Yooka con il fido pipistrello femmina Laylee appoggiato sulle nostre spalle cercando di raccogliere tutto ciò che luccica e magari evitando di farci uccidere dai nemici, ma andiamo con ordine.
La trama di gioco è abbastanza semplice e serve da pretesto per giustificare poi il gameplay: ci troviamo nel Royal Kingdom quando il perfido Capital B, già affrontato nel primo episodio, ritorna per rapire tutte le api dell'esercito della regina Phoebee per assoggettarle alla sua volontà con l'Hive Mind.
Dopo le prime battute iniziali, utili per prendere confidenza con i comandi di gioco affronteremo Capital B solo per renderci conto che è troppo forte per noi. Avremo anche modo di provare l'incredibile scudo offertoci dalla regina ma solo per poco tempo dal momento che il perfido ce lo porterà subito via. Allora ecco l'idea: dovremo girare per i vari livelli allo scopo liberare tutti i soldati della regina intrappolati e poi farci aiutare per ottenere uno scudo molto potente e affrontare, stavolta da vincenti, Capital B. L'incontro/scontro con il boss può comunque avvenire in qualsiasi momento anche se più soldati avremo liberato, maggiori saranno le nostre probabilità di vittoria.
Dopo aver perso la nostra prima battaglia verremo catapultati in un altro mondo. Overworld, che rappresenta alla fine l'hub centrale di tutto il gioco. Noteremo subito che l'inquadratura sul gioco cambierà ancora una volta: passeremo infatti dal 2.5D dei vari livelli a un 3D con vista dall'alto (alla Zelda per intenderci). Overworld sarà stracolmo di piccoli puzzle, sfide e amenità di ogni altro tipo che ci permetteranno, una volta risolti, di sbloccare nuove sezioni e accedere a nuovi mondi. Come se non bastasse, alcuni eventi (che lasciamo a voi il piacere di scoprire) che interverranno sulla mappa principale finiranno per ripercuotersi su alcuni livelli che in questo modo cambieranno radicalmente la loro struttura: un'idea geniale per favorire la rigiocabilità di alcuni mondi.
Ogni livello potrà quindi essere giocato più volte, magari alla ricerca delle piume o delle monete (qualcuno ricorda i DK coin?) che rappresentano una vera e propria moneta di scambio per sbloccare successivi potenziamenti. I tonici, equipaggiabili fino a un massimo di tre e da acquistare con moneta sonante, possono permetterci di cambiare le sorti della sfida. Il nostro amico Laylee ci accompagnerà durante il viaggio, dandoci una seconda possibilità nel momento in cui commettiamo un errore, fermo restando che se siamo lesti a riprenderlo oppure troviamo una campanella sullo scenario ritornerà subito da noi. La mappa non sarà tutta disponibile fin da subito: oltre ai vari enigmi ambientali da risolvere su Overworld, bisogna anche recuperare delle pagine (come nel primo episodio) chiamate Paige che a loro volta propongono nuovi mini-giochi tutti da superare. Alcuni ostacoli inoltre possono essere rimossi pagando un corrispettivo in monete: ce ne sono cinque in ogni livello, per la verità non proprio semplici da trovare. In linea di massima non saremo costretti a rigiocare i vari livelli se ce ne sfugge qualcuna, ma se ne tralasciamo tante ci accorgeremo ben presto di non poter andare avanti nel gioco. Premendo il tasto Start su Overworld si aprirà una sorta di inventario che, oltre a mostrarci i tonici conquistati ci farà vedere anche quanti e quali capitani dell'esercito di Phoebee abbiamo liberato giusto per valutare se è il caso di provare ad affrontare Capital B oppure no.
I comandi da memorizzare sono davvero semplici anche perché in fondo stiamo parlando di un platform a scrollng orizzontale. Tutto il bello di Yooka-Laylee and the Impossible Lair risiede in questo continuo cambio di prospettiva tra Overworld e i vari livelli, giusto per rendersi conto che sono affascinanti entrambi. Con il tasto X ad esempio potremo rotolare o dare un colpo di coda ai nostri nemici, mentre il tasto A ci permetterà di saltare. Se in alcuni livelli rompiamo una cassa d'istinto e poi ci rendiamo conto che ci serviva per dare un'occhiata in alto, ci toccherà rigiocare il livello per rimediare all'errore: infatti i vari mondi del gioco sono disseminati di camere nascoste all'interno delle quali troviamo quasi sempre le famigerate monete. La combinazione del tasto A+LB ci consentirà di sfondare gli ostacoli sotto di noi mentre con il tasto RB tireremo fuori la lingua (siamo pur sempre un camaleonte!) per afferrare oggetti da scagliare contro i nostri avversari. Tralasciando i dialoghi che aggiungono molto poco alla trama di gioco, anche se li avremmo comunque preferiti con i sottotitoli in italiano, così come per il primo episodio, il tocco artistico nei disegni e nei vari fondali si vede tutto.
Graficamente il gioco di Playtonic è un tripudio di colori, uno spettacolo per gli occhi mentre le animazioni scorrono fluidissime senza troppi problemi. Forse deviare verso un concept più semplice rispetto al primo capitolo ha finito con il regalare una maggiore fluidità di tutto il gameplay. La ricerca dei vari Beetalion è accattivante poiché scandita da tante cose, sempre diverse, da fare: il gioco non è comunque semplice e ci farà sudare sette camicie prima di poterne vedere la fine.
La sensazione iniziale è quella di trovarsi di fronte un prodotto a basso budget: niente più open-world, né localizzazione nella nostra lingua e con un comparto narrativo ancora più evanescente. In realtà però, fin dalle prime battute di gioco, ci rendiamo conto che gli sviluppatori non hanno lesinato in quanto a impegno su tutti gli aspetti del gioco. Graficamente molto bello, con un gameplay accattivante, Yooka-Laylee and the Impossible Lair è in grado di divertire gli amanti del genere platform per tanto tempo, complice anche una certa rigiocabilità dei livelli anche grazie al dinamismo degli stessi che risentono di ciò che facciamo sulla mappa principale. L'importante è evitare i paragoni con i mostri sacri del genere, Donkey Kong Country su tutti, ma anche Rayman. Se siete in grado di dargli l'identità che merita allora dovreste dargli una possibilità senza pensarci due volte.
Modus Operandi:
abbiamo lottato contro Capital B grazie a un codice fornitoci da Team17.