Benvenuto nella tua nuova vita! Non è detto che la morte sia la fine infatti in questo gioco, la morte è l'inizio. Ci troviamo nei panni del "Beheaded", un prigioniero decapitato appena posseduto da uno strano blob verde. Veniamo introdotti al gioco da una cavaliera, che ci fa notare subito il fatto che siamo appena resuscitati e che non possiamo più morire definitivamente. Veniamo quindi lasciati da soli a combattere degli strani mostri mutanti e ad esplorare la prigione dove eravamo rinchiusi. Andando avanti nel gioco, possiamo uscire dalla prigione ed esplorare diversi biomi del regno e, tra un bioma e l'altro ci ritroveremo in una stanza di "checkpoint" dove possiamo ripristinare la vita, scambiare con un collezionista delle misteriore cellule che raccogliamo dai nemici e ricevere mutazioni per potenziarci. Non appena il Beheaded "muore", vediamo il Blob verde tornare alle prigioni e impossessarsi di un "nuovo" corpo senza testa identico al primo. La morte nel gioco è inclusa nella trama, quindi la storia non si ripete mai veramente.
Vagando per gli ambienti del regno, possiamo trovare diversi oggetti che possono essere esaminati dal Beheaded; le poche informazioni che ci forniscono queste interazioni non sembrano dirci molto nel singolo, ma proseguendo nel gioco possono contribuire alla costruzione di un filone narrativo molto curato: la storia di un regno che viene colpito da una piaga definita "il malessere" ("The Malaise" in inglese) che mette in ginocchio i suoi abitanti; ciò è reso nel gioco da fattori come la sua origine, come trasformi gli abitanti e come il terrore del popolo e del monarca stesso abbia portato ad eventi atroci all'interno dell'isola. I DLC forniscono nuovi biomi e nuovi indizi che chiariscono meglio questa criptica storia e allo stesso tempo portano nuove domande, introducendo nuovi elementi d'ornamento ad essa e, a livello pratico, diversi nuovi mostri e boss da affrontare. Viene richiesta molta pazienza e determinazione da parte del giocatore, per riuscire a ricostruire la storia per intero, ma possiamo assicurarvi che ne varrà la pena.
Durante le esplorazioni non sarà raro incrociare dei nemici sul nostro cammino: dobbiamo quindi essere sempre preparati allo scontro e il Beheaded, sotto questo punto di vista, non delude: oltre che al semplice movimento e salto, abbiamo la possibilità di scivolare per schivare gli attacchi nemici, arrampicarci sulle catene per salire e poter fare del basilare parkour. Con il proseguire della storia, si potranno ottenere delle rune, come la possibilità di creare rampicanti in punti specifici, telestrasportarci per mezzo di sarcofagi presenti negli ambienti e la possibilità di aggrapparci tra due pareti per scalare punti normalmente impossibili da raggiungere. Le rune sono potenziamenti permanenti, legate al file di salvataggio del gioco e il loro scopo è permettere al giocatore di scegliere percorsi alternativi nelle run, che possono portare a biomi normalmente nascosti al giocatore.
Durante queste run si possono trovare diversi portali che si attiveranno non appena il giocatore si avvicina ad essi e possono essere usati per teletrasportarsi in altri portali già attivi, per raggiungere più rapidamente punti del bioma ancora inesplorati. Sono estremamente importanti le armi che il Beheaded avrà a disposizione per difendersi dai mostri: di base abbiamo a disposizione 4 slot, 2 dedicati alle armi da mischia, agli scudi e agli archi e 2 dedicati ad armi da lancio e di supporto. Ogni arma è unica e potrebbe avere dei modificatori che ne influenzano la letalità. Alla fine di ogni livello le armi possono essere migliorate al costo di monete d'oro parlando con l'apprendista del fabbro, situato nei passaggi tra biomi. Le armi inoltre possiedono un colore caratteristico, che può essere rosso, viola o verde e non è una scelta casuale, perché si possono trovare in giro anche delle pergamente che permettono di potenziare uno dei tre colori, che corrispondono alla brutalità, la tattica e la sopravvivenza; il giocatore potrà scegliere solo uno dei tre tratti e ciò influenzerà il danno delle armi del colore corrispondente, la salute massima del giocatore e la potenza delle mutazioni.
I perk si possono ottenere parlando con il Gullain, che si trova assieme all'apprendista del fabbro e al collezionista nei passaggi tra biomi. La figura di quest'ultimo è importante per il giocatore, perché sarà lui a prendere le cellule blu rilasciate sporadicamente dai mostri uccisi nel bioma precedente; in cambio delle cellule, il collezionista offre di sviluppare progetti di armi che si possono trovare nei dungeon e potenziamenti permanenti al giocatore. Il motivo per cui il collezionista è interessato alle cellule è ignoto e non si può proseguire nel dungeon fino a quando non vengono spese tutte.
Una piccola nota va fatta per quanto riguarda i controlli del gioco perché, anche se può essere giocato da tastiera, abbiamo trovato l'esperienza con un controller decisamente migliore, come se il gioco fosse stato pensato originariamente per questa periferica. Da un lato è una cosa buona, perché rende la portabilità a console estremamente semplice per gli sviluppatori ed estremamente intuitiva per chi possiede il gioco su entrambe le piattaforme; dall'altro lato, però, l'esperienza per chi non possiede un controller potrebbe essere leggermente peggiore rispetto a chi lo possiede.
Dall'uscita avveuta nel 2018, gli sviluppatori di Motion Twin hanno continuato a supportare il loro gioco con ben quattro DLC. Andiamo a scoprirli insieme (chi non li ancora giocati, occhio agli spoilers!):
La grafica del gioco è estremamente curata, con uno stile a pixel scelto per gli sprite di gioco e gli ambienti, ma associato ad un'ottima cura nei dettagli degli sprite e degli sfondi, ad uno shading estremamente ben curato e ad una fluidità quasi anomala nelle animazioni: la grafica di questo gioco può tranquillamente competere con quella di altri giochi sviluppati in 3D e superarne pure molti!
Gli ambienti percorsi dal Beheaded trasmettono una sensazione surreale, quasi mitologici e fantastici, vengono collocati nel gioco in modo da coinvolgere il giocatore, associandoli anche a delle musiche fantastiche. Poche volte ho cercato una colonna sonora di un videogame al di fuori del gioco stesso e quelle di Dead Cells possono avere questo vanto. È sufficiente ascoltare le musiche di sfondo per potere immaginare l'ambiente in cui si ci trova e indovinarlo senza neanche bisogno di vederlo. L'audio è di una qualità molto alta e le musiche riescono a suscitare nei giocatori le emozioni che proverebbero se si trovassero nei panni del Beheaded; l'adrenalina mentre si combatte nelle prigioni, il senso di calma immediato appena si entra in un negozio, il fruscio degli alberi nel cortile, il senso di vertigini e il vento delle torri, giusto per citare qualche esempio.
Modus Operandi:
Abbiamo finalmente esplorato e sofferto nel mondo di Dead Cells e dei suoi DLC, grazie ad un codice gentilmente datoci dagli sviluppatori di Motion Twin.