Anche quest'anno il team di sviluppo Milestone ci ripropone, come di consueto, un prodotto tanto atteso dagli appassionati di un settore che, ad oggi, ha una gran fame di titoli come questo. Riuscirà la casa di sviluppo più importante in Italia ad esaudire l'attesa e le speranze degli sportivi nostrani e mondiali? Riuscirà l'Unreal Engine a lasciarci soddisfatti?
Il compito di questa recensione (se volete potete andare a consultare quella del secondo capitolo da noi pubblicata. -NdNew_Neo), sarà quello di porre fine alle vostre suddette domande. Ma definire la passione in ambito videoludico è difficile, così come la possibilità che un team di sviluppo possa accontentare proprio tutti, vuoi per la tipologia di gioco in esame vuoi perchè gli strumenti ed i mezzi non consentono una simulazione immersiva (come invece risulta possibile per i titoli di guida coadiuvati da volante e pedaliera). Malgrado ciò, e citando un tallone d'achille praticamente insormontabile per qualsivoglia sviluppatore (indifferentemente dalle risorse investite) bisogna puntare soprattutto sul resto, ovvero sullla diversificazione delle sfide, sul layout grafico e sulla fisica, unici elementi che, a nostro avviso, possono davvero fare la differenza.
Parafrasando quanto detto prima, ovvero l'impossibilità di riprodurre una simulazione di guida motociclistica (soprattutto con l'ausilio di un mero pad), il team di sviluppo ha investito tantissimo tempo e passione nel confezionarci un prodotto davvero ricco di contenuti. Non possiamo non menzionare il fatto che il gioco ci proporrà:
Più di 230 modelli di moto disponibili sin dal primo giorno, con oltre 70 nuovi modelli mai visti prima. 30 diversi brand, storici e contemporanei, di cui 9 completamente nuovi. 7 diverse categorie per soddisfare tutti i gusti ovvero:
Come se ciò non bastasse, saranno presenti i seguenti circuiti, disponibili in notturna, in diurno e con clima variabile dal sereno al coperto, passando per la pioggia:
Per rimpolpare un pacchetto già abbastanza ampio, Milestone ha ben pensato di consentirci di personalizzare le livree, scaricarne di nuove da internet, condividere le creazioni e personalizzare il nostro avatar (scelte attualmente disponibili sulla serie Forza per intenderci e con un layout grafico, ivi comprensive le tavolozze colore e adesivi, praticamente identico).
I numeri, come avete visto, sono particolarmente impressionanti. Considerando che si è cercato di valorizzare ogni singolo mezzo con le specifiche audio, riproponendo gli effetti dalle classiche pietre dentro la lattina per i 2 tempi anni 90 ai rombi più corposi e precisi dei mezzi 4 tempi moderni, non possiamo non manifestare plauso per il lavoro svolto dai programmatori. Inoltre e, non per ultimo, per ogni singolo mezzo verrà riproposta la storia dello stesso e della casa costruttrice, aneddoti e curiosità, offrendoci una panoramica ampia e completa sul mondo motociclistico. Come potrete vedere qui sotto, un video esplicativo del gameplay in notturna sul bagnato:
Citando termini relativi alla scherma, come inizio paragrafo, abbiamo cercato immediatamente di trasmettervi quella che è stata prima una sensazione e successivamente una convinzione, della resa del gioco pad alla mano. Appena avviato il gioco la prima sensazione è stata positiva, RIDE 3 è bello, scenografico e immersivo. Successivamente però, complice l'occhio smaliziato dell'età, abbiamo iniziato a vedere i lembi della coperta. Per intenderci le console attuali non permettono, per ovvi motivi tecnici, una resa a schermo particolarmente definita, né un IA stratificata.
Malgrado ciò ci siamo resi conto molto presto di come lato grafico e intelligenza artificiale, non corrano alla stregua della nostra motocicletta.
Capiterà sovente, nel corso delle prove e successivamente delle gare, di incappare in degli inciampi che avranno la pecca di saltare immediatamente all'occhio. Spesso infatti, ci è capitato di seguire il gruppo di testa (in media sempre suddiviso in gruppi di 4 il cui primo ha un distacco di 1,4 max 2 secondi): nulla di strano e simulativo, se non fosse che specie sui curvoni tutti i piloti che ci precedono effettuano la correzione della traiettoria in modo completamente sincronizzato. Se da un lato è vero che non ci viene proposta come una simulazione pura ma un mix di simulazione ed arcade, ecco in questo caso il lato arcade esplodere in modo preponderante durante la partita. Altrettanto vero è che, nell'impostazione delle traiettorie, il freno anteriore (ma soprattutto il posteriore), ci consentono di tenere il punto di corda e riaprire con piacere in uscita.
Per quanto riguarda il lato visivo non possiamo non citare le compenetrazioni poligonali tra pilota e mezzo in caso di caduta. Ii circuiti nel complesso sono ben realizzati ma con panorami particolarmente scarni (il ring non rende come su altri titoli con il medesimo tracciato) e, stranamente, abbiamo notato cali di frame rate su un Unreal Engine che, di fatto, si è già rivelato maturo su altre produzioni. Il titolo annovera inoltre una parca quantità di animazioni del pilota, cadute non credibili in ottica della fisica mezzo/pilota e sfondi poco curati. Dispiace perchè comunque parliamo di un prodotto che è arrivato alla sua terza edizione, di un team che già si occupa di altri titoli prettamente simili e per i qualii, questa edizione, avrebbe dovuto essere il classico compitino da portare a casa.
Da questo punto di vista RIDE 3 è un prodotto che non eccelle da un lato, ma che non difetta dall'altro, però d'altro canto un exploit come questo risulta meno plausibile non trattandosi di una prima edizione di un prodotto totalmente nuovo.
D'altro canto comunque, come citato in precedenza, compensa con una mole di contenuti tale da (fortunatamente) far digerire quegli aspetti che avrebbero invece potuto completarlo, portando finalmente la software house nostrana ai vertici degli staff videoludici.
Modus Operandi:
Siamo schizzati in sella, affrontando la terza edizione della IP di Milestone sul mondo delle due ruote - molteplici possibilità offertaci, insieme a qualche acciacco tecnico e di gameplay, grazie ad una copia mandataci da Koch Media Italia.