Che la saga e la storia di Wonder Boy sia abbastanza conosciuta è un dato di fatto. È assodato anche che la serie è nata e cresciuta con SEGA e le sue console, fin dal Master System (la storica console a 8-bit che rivaleggiava con il NES tra la seconda metà degli anni '80 e l'inizio degli anni '90), fino ad arrivare al SEGA Megadrive - SEGA Genesis in America - dove i videogiochi della serie sono proseguiti.
Comunque Wonder Boy è approdato anche in altri lidi, come sui computer a 8 e 16-bit e anche su Nintendo ma col nome di Adventure Island che poi divenne una serie a se stante. La saga è tornata nuovamente in auge ai giorni nostri grazie a DotEmu con l'uscita nel 2017 di Wonder Boy: The Dragon's Trap, il remake in alta definizione di Wonder Boy III: The Dragon's Trap.
Non tutti sanno però che un gioco della serie, uscito nel 1994 su SEGA Megadrive, non varcò mai l'occidente. Parliamo di Monster World IV, dove interpretiamo una bambina di nome Asha che lotta per riportare la pace dall'oscurità che incombe cercando di liberare quattro spiriti elementali. Si tratta essenzialmente di un platform con elementi di avventura dove per proseguire servirà acquisire oggetti e armamentario sempre più forti per fronteggiare nemici e pericoli, nonché le boss fight, per riuscire a liberare il regno dalla pericolosa minaccia.
Ebbene, Artdink Corporation e ININ Games, insieme ad altri studi ed editori, hanno riesumato l'originale per proporre un remake. Dopo la presentazione alla Gamescom 2020 e il materiale pubblicato fino a qualche mese fa, Wonder Boy: Asha in Monster World è disponibile da fine maggio 2021 per i possessori di PlayStation 4 e Nintendo Switch sia in versione digitale che fisica.
Andiamo ad analizzare la qualità di questo remake.
La nostra Asha, una ragazzina dai capelli verdi e dagli occhi blu, vuole intraprendere la carriera del guerriero ed è pronta a partire per la città di Rapadagna. Salutata dai suoi familiari, arriva in città ed è subito accolta dalla regina che le affida una missione alquanto difficile e pericolosa. L'oscurità sta arrivando e quattro spiriti elementali devono essere liberati affinché questo male possa essere affrontato e sconfitto.
Il remake non va a rivoluzionare le meccaniche dell'originale Monster World IV, ma a svecchiare alcune rigidità in modo che anche i giocatori di oggi possono apprezzare un gioco che è comunque rimasto un platform 2D, accompagnato da un comparto grafico in 3D ma che nella sua funzione rimane bidimensionale. Il lavoro svolto è discreto, proponendoci un comparto visivo più al passo coi tempi ma non pensate a chissà cosa. La grafica in cell-shading fa il suo dovere, ma abbiamo di fronte una componente tecnica semplice e priva di effettistica moderna.
Potremo muoverci in profondità nello scenario in punti ben precisi, come porte, passaggi e altro (alcuni di essi nascosti), allo scopo di proseguire con l'avventura ma anche di trovare stanze segrete e scrigni per migliorare l'equipaggiamento e la salute di Asha.
La città di Rapadagna funge da vero e proprio hub: dopo ogni progressione potranno avvenire dei cambiamenti nel parlare con i cittadini, nei negozi con relativa merce e altro. Interagendo con una signora in carne, all'interno di un'abitazione, ad esempio potremo scambiare i lingotti d'oro trovati in giro per un bel quantitativo di denaro che tornerà utile per acquistare un arma, un scudo o un bracciale migliore.
Le meccaniche platform di Wonder Boy: Asha in Monster World sono di stampo classico, quindi dovremo saltare di piattaforma in piattaforma per arrivare da un punto ad un altro del livello. Così come nel titolo originale del 1994 saremo affiancati da un pepelogoo. Rinvenuto nella prima parte dell'avventura e schiuso l'uovo grazie alla preghiera fatta agli dei, il simpatico e originale animale volante starà al nostro fianco per buona parte dell'avventura per portare la pace e serenità a tutto il regno.
Percorreremo quattro mondi rappresentanti gli elementi: Terra, Luna, Sole e Vento. Ognuno di essi ha le sue peculiarità, e la nostra Asha dovrà equipaggiarsi al meglio per difendersi dagli attacchi dei nemici e dai pericoli dello scenario. Il pepelogoo ci ha aiuterà a planare e ad effettuare un doppio salto per arrivare in piattaforme poste ad un'altezza maggiore. Inoltre sarà in grado d'interagire con colate laviche, fungere da catapulta per raggiungere altezze inimmaginabili e premere dei bottoni per attivare piattaforme e altro. Insomma, senza di lui non ce la faremmo. Il tasto R1 serve a richiamare l'animale e lanciarlo, agendo con le frecce direzionali sarà possibile mandarlo in alto alla ricerca di pulsanti o aiutarci a prendere oggetti posti molto più in alto.
Le gocce di vita sono fondamentali per aumentare la salute di Asha. In alto a sinistra ci sono due tipi di cuori: quelli viola rappresentano la qualità del bracciale che indossiamo, più è costoso maggiore saranno i cuori. Quelli azzurri aumenteranno quante più gocce di vita otterremmo durante l'esplorazione dei mondi. Si ottiene un cuore azzurro ogni 10 gocce di vita trovate.
La nostra piccola guerriera può utilizzate la sua scimitarra in orizzontale tramite il tasto di attacco (quadrato o cerchio), ma anche in alto o in basso usando le frecce direzionali prima di attaccare. Per attaccare in basso occorre prima saltare o scendere da un'altezza maggiore. Lo scudo si attiva tenendo premuto il tasto giù (direzionale o analogico); selezionare quello col giusto elemento è il modo migliore per non subire danni ed essere pronti a contrattaccare. Asha avrà a disposizione un colpo magico dopo un tot di colpi andati a segno contro i nemici. Attivabile con il tasto dorsale L2 del DualShock 4, il colpo magico tornerà utile contro i combattimenti con i boss che sono in buon numero.
Le boss fight non saranno complicate o impossibili da affrontare, anzi... dopo aver compreso i pattern di attacco saranno anche piuttosto agevoli da superare, a patto che si sia ben equipaggiati. Un arma meno potente e avere meno energia vitale significa più tempo per terminare il combattimento con il rischio di morire, costringendoci a ripartire dall'ultimo salvataggio effettuato. Il sistema di controllo è funzionale, ma ancorato alle meccaniche dei platform più classici, per cui può capitare che alcune mosse non vengano eseguire correttamente, abituati come siamo ad eseguire tutto con la massima precisione.
Wonder Boy: Asha in Monster World è composto da 21 trofei suddivisi in 5 di Bronzo, 7 d'Argento, 8 d'Oro e l'immancabile Platino. Per ottenerli tutti servirà un po' di olio di gomito, ma con un po' di sforzo si riuscirà a trovare tutte le gocce di vita, ottenere tutte le armi, gli oggetti e i bracciali e altro che lasciamo a voi il piacere di scoprire. Un trofeo è legato nell'inserire un codice nascosto per abilitare un'opzione nel menu di gioco.
Wonder Boy: Asha in Monster World è disponibile anche in edizione fisica, all'interno della quale è possibile riscattare, attraverso un codice, l'originale Monster World IV per SEGA Megadrive. Scopriamo il contenuto di tutte e tre le edizioni disponibili tramite Strictly Limited Games.
Monster World IV non è mai uscito in occidente. L'adattamento su console risulta ottimo, grazie all'infrastruttura di emulazione realizzata da Ratalaika Games già utilizzata con Turrican Flashback. Il salto sugli schermi ad alta definizione è indolore, ed è possibile intervenire su un buon numero di filtri grafici per adattare il gioco ai propri gusti. E' comunque interessante giocare un pezzo di storia mai arrivato da noi per poi confrontarlo con il remake, facendosi un propria idea di come si giocava quasi trent'anni fa.
Wonder Boy: Asha in Monster World è disponibile anche su Nintendo Switch sia in edizione digitale che fisica.
Per chi ha un po' di anni sulle spalle e, al contrario, chi è un giocatore giovane il gameplay di Wonder Boy: Asha in Monster World può lasciare un po' dubbiosi. Non tanto per la difficoltà generale o per non riuscire a proseguire, ma perché il lavoro fatto da Artdink ha lasciato pressoché immutate le meccaniche platform non proprio invecchiate benissimo. Di conseguenza i giocatori potrebbero trovarsi inizialmente spiazzati nel sentire un limite di gioco fin troppo ancorato al titolo originale che ricordiamo ha ben 27 anni sulle spalle. Inoltre non abbiamo sentito molto quell'appeal che incita a proseguire fino alla fine.
Le differenze con Monster World IV stanno in un comparto grafico rifatto da zero, una generosa estensione degli salvataggi (solo due nell'originale), il poter salvare in qualunque momento e una difficoltà generale più bassa e la possibilità di entrare all'interno dello scenario, sfruttando la tridimensionalità della grafica. Questo ha portato ad inserire alcuni segreti e modifiche al gameplay, dando un po' di originalità all'esperienza ma che alla fine sono più che altro accessorie. È possibile rifare i livelli di nuovo per prendere tutte le gocce di vita allo scopo di completare il gioco al 100%, iInoltre nel remake sono state introdotte le scene d'intermezzo prima dello scontro con ogni boss e durante la progressione della trama principale. Un aggiunta di certo non rivoluzionaria, ma comunque gradita.
Il comparto tecnico non è nulla di sconvolgente con lo scenario 3D composto da texture molto semplici e con un cell-shading che fa il suo dovere nell'animare la nostra Asha, i personaggi non giocanti, così come tutti i nemici e i pericoli degli scenari. La fludità di gioco è ancorata a 60 fotogrammi al secondo che ogni tanto abbiamo visto non essere sempre stabili. Durante la nostra prova non abbiamo trovato bug o altri problemi, segno di un buon playtesting.
Chiudono il quadro una colonna sonora discreta, ma comunque orecchiabile e una localizzazione comprendente anche l'italiano. In quest'ultima sono presenti errori legati ai caratteri speciali (accenti e apostrofi) e qualche strafalcione, ma in generale riesce comunque a raggiungere la sufficienza.
La nostra esperienza con Wonder Boy: Asha in Monster World è stata senza infamia e senza lode, sicuramente verrà apprezzata maggiormente dai giocatori di vecchia data, anche se le meccaniche di gioco non sono invecchiate bene. Il prezzo di vendita è, secondo noi, un po' alto in base a quello che offre, soprattutto per la versione digitale che non comprende la possibilità di riscattare il titolo originale invece disponibile nelle edizioni fisiche.
Modus Operandi:
Abbiamo guidato la guerriera Asha in questo remake di un titolo per SEGA Megadrive mai approdato in occidente, grazie ad un codice gentilmente datoci da PR Hound.