Aiuta Randi, Primm e Popoi a salvare il mondo da un incombente minaccia, mentre cercheranno di risvegliare il potere della spada del mana che li aiuterà nella loro impresa.
Tutti noi videogiocatori stiamo notando sempre più frequentemente come molte software house, dall’inizio dell’ottava generazione di console ad oggi, stiano spingendo sempre di più verso l’effetto nostalgia, riportando in auge vecchi titoli che hanno fatto la storia e che sono rimasti impressi nel cuore di molti giocatori. Sono uscite tante remastered, remake e anche dei reboot che hanno fatto letteralmente resuscitare vecchi brand ormai perduti nel tempo. Anche il titolo che andremo a recensire oggi fa parte di questa categoria.
Square Enix, con una rapidità disarmante, sta attualmente riportando in vita la serie
Mana, una saga nata inizialmente come spin-off di Final Fantasy nel lontano 1991 e che vanta diversi capitoli. La software house, oltre a rilasciare (
per ora esclusivamente in Giappone. –NdR) una collection dei primi tre giochi per
Nintendo Switch, ha ben pensato di realizzare il remake del capitolo che più è famosa e riconosciuta nel mondo:
Secret of Mana.
FUORI DA QUI!
Secret of Mana ci metterà nei panni di un ragazzo di nome Randi che, durante una piccola avventura giocosa insieme a due amici nei paraggi del suo villaggio, attraversa una cascata perde l’equilibrio e cade trovandosi improvvisamente da solo. Cercando un modo per tornare a casa, Randi trova una misteriosa spada incastonata nella roccia e, insieme ad essa, una figura misteriosa che lo chiama e, poco dopo, scompare. D’istinto il nostro protagonista prende la spada e la libera dalla roccia, per poi tornare a casa. Qui, purtroppo, cominceranno i primi guai. Infatti l’anziano del villaggio, insieme a tanti adirati paesani, spiega a Randi che quella spada serviva soprattutto per proteggere la città dai mostri. Rilasciandola dal suo sigillo, il ragazzo ha praticamente condannato a morte tutta la popolazione di quella cittadina che, indifesa, soccomberà agli attacchi dei mostri. Dopo una veloce riflessione l’anziano caccia via il povero ragazzo che, senza una meta dove dirigersi, seguirà il consiglio di un cavaliere chiamato Gemma che, al contrario degli altri cittadini, penserà che questo avvenimento non sia stato solo un caso o un incidente ma che il ragazzo possa essere il prescelto per salvare il mondo da un imminente male. Da qui inizierà l’avventura di Randi e dei suoi due compagni (che incontrerà in seguito), Primm e Popoi.
La narrativa di Secret of Mana non brilla certo per originalità. E’ una fiaba molto carina che, come nel più classico dei classici, mette in contrapposizione un eroe prescelto che combatterà contro il male. Da questo punto di vista il remake è praticamente identico in tutto e per tutto all’originale. Le uniche aggiunte apportate sono principalmente due: Un doppiaggio totale di tutti i personaggi del gioco, compresi quelli più secondari, e l’aggiunta di un paio di decine di scene extra che approfondiranno il legame tra Randi, Primm e Popoi. Queste scenette simpatiche e spesso comiche potranno essere sbloccate semplicemente andando a dormire alla locanda. La maggior parte delle volte tale scelta azionerà una conversazione tra i tre protagonisti. Si tratta di un’aggiunta molto gradita che, a differenza del capitolo originale che ne era sprovvisto, servirà a far affezionare di più i giocatori ai tre simpatici eroi del gioco.
Da sottolineare anche la presenza di cutscene in alcune scene chiave che, a nostro avviso, sono state realizzate in maniera molto coerente con lo spirito generale del gioco (seppur, purtroppo, manchino totalmente di labiale. –NdR). Nonostante ciò, ci sarebbe piaciuto vedere più enfasi in alcune particolari scene che, invece, sembreranno essere realizzate di fretta. Nulla di grave, essendo il titolo basato fortemente sul gameplay.