Un nome una leggenda... Turrican! Questo è quello che ha lasciato ai posteri questa saga storica, nata sul C64 ed esplosa su Amiga nel 1990 per proseguire nel 1991 con quell'immenso capolavoro che fu Turrican II. La sensazione che ho avuto rigiocando i primi due storici episodi (per stilare la recensione che avete davanti) è quella di vedermi gli stessi identici giochi prima da adolescente e ora da adulto che si avvia al mezzo secolo. Una sensazione strana, ma allo stesso tempo particolare, in grado di scavare nel mio passato da videogiocatore.
Fu proprio il primo storico capitolo di Turrican a inaugurare l'arrivo in casa di un fiammante Commodore Amiga 500 con 512 KB di RAM (che a quei tempi non era poco) nell'estate del 1990. Mi si aprì un mondo in cui volevo immergermi senza soluzione di continuità e fu da lì che la passione per i videogiochi esplose portandomi fino a oggi, ancora da appassionato ma con una mentalità diversa in attesa di vivere ancora forti emozioni con la next-gen partita da pochi mesi.
L'anno successivo, ricordo ancora, acquistai il secondo episodio al prezzo di 29.990 Lire non vedendo l'ora di provarlo. Ne fui talmente rapito che lo giocai tante di quelle volte per memorizzare ogni anfratto dei suoi immensi livelli (anche il primo episodio non era da meno) allo scopo di migliorare il punteggio finale. Tempi che ricordo con gioia ancora adesso, in un'era dove il gameplay e il comparto grafico erano predominanti. Un mondo diverso da quello che viviamo oggi, con le richieste - nel bene e nel male - di una comunità aumentata considerevolmente dai social. Negli anni '90 c'era solo il telefono fisso per comunicare.
Andiamo a scoprire cosa ci riserva Turrican Flashback, disponibile da fine gennaio 2021. Una collection che apre le porte alle due Antologie, annunciate durante la Gamescom dello scorso anno, che arriveranno più avanti.
Il titolo del paragrafo non è casuale, viene infatti dalla schermata del primo Turrican dopo la fine dei crediti che precedono la classifica dei punteggi. Turrican Flashback è una raccolta di quattro storici titoli, curata da Factor 5 (lo storico sviluppatore della serie), da ININ Games (l'editore indipendente) e da Ratalaika Games (che si è occupato del porting sulle attuali console). I titoli a cui possiamo accedere sin da subito sono:
I primi due, usciti sullo storico computer di casa Cammodore, sono quelli che conoscono un po' tutti. Ancora oggi vengono riconosciuti come i migliori giochi della serie. Mega Turrican è la conversione per la console 16bit di SEGA di Turrican 3 uscito su Amiga nel 1993, mentre Super Turrican ha pressoché gli stessi asset sonori del terzo episodio - migliori della controparte della console SEGA - con un'ambientazione, design e storia diversi.
Non appena superata la schermata iniziale ci ritroviamo nell'hub - creato ad hoc - dov'è possibile scegliere quale gioco far partire, con tanto di descrizione dettagliata di trama e storia di sviluppo, per poi entrare nelle opzioni di personalizzazione. Da qui è possibile accedere ad una serie piuttosto ampia di possibilità, come l'attivazione di vari tipi di filtri in modo da adattare la parte grafica e dell'interfaccia di gioco come meglio si crede, allo scopo di simulare le vecchie TV a tubo catodico e i monitor CRT. Sarà possibile scegliere vari tipi di schermo, dal 4:3 (quello più adatto) al 16:9 fino a quello pixel perfect per nascondere le icone di gioco attivandole con un tasto apposito. Oltre allo sfondo si potrà accedere anche alla sezione shader (attivabile o meno) per optare tra diverse variabili utili per modificare l'aspetto grafico come meglio si preferisce. Niente di trascendentale, ma ciò dimostra una cura e una volontà di dare ai giocatori la possibilità di personalizzare l'esperienza di gioco. Anche i tasti del Joypad sono personalizzabili.
Oltre alla personalizzazione è stata aggiunta l'opzione rewind, premendo il tasto di default L1, che permette di riavvolgere il tempo se si è commesso un errore che ha comportato, ad esempio, alla perdita di una vita per evitare l'amato/odiato trial & error, piuttosto comune nei titoli degli anni '90. Inoltre sono stati introdotti i salvataggi di stato che funzionano come un salvataggio moderno, così da riprendere esattamente da dove ci eravamo fermati. È possibile attivare anche una serie di trucchi - le famose cheat - per facilitare la vita, arrivando alla fine in grande scioltezza ma così facendo non si otterrà alcun tipo di trofeo. Soltanto selezionando Trophy Challenge sarà possibile giocare senza alcun tipo di aiuto e ottenere i trofei, contando solo sui continue.
Rimettendo mano a questi storici titoli dopo trent'anni sembra quasi che siano diventati più difficili. A suo tempo si giocava con un Joystick ad un pulsante, e si riusciva a fare tutto con una semplicità quasi disarmante. Riguardandola oggi, con un DualShock 4 in mano, tale semplicità pare essere una chimera.
Il paragrafo sopra non è casuale... il primo impatto con i comandi è stato davvero difficile. Si ha la sensazione di un gameplay meno facile da padroneggiare del previsto. Personalmente ho fatto molta fatica all'inizio solo per controllare il personaggio e cercare di non morire nel giro di poco tempo. Il primo Turrican sembrava lontano da quello su Amiga, non dal punto di vista del gameplay, ma dei comandi. Dopo la difficoltà iniziale, esce fuori la sua storica giocabilità e i comandi impartiti dal Pad (comunque personalizzabili) divengono parte di noi e tutt'uno con la storica opera di Manfred Trenz e della sua Rainbow Arts. Si va più speditamente e le vite collezionate aumentano, con i boss che iniziano a cadere con più facilità.
Sparare, saltare, agire a 360 gradi con il raggio direzionale, trasformarsi in un giroscopio, posizionare mine, usare le linee energetiche e tutto il resto diverrà più agevole ad ogni partita e i comandi predefiniti, alla fine, vanno più che bene. Serve un po' di pazienza e, una volta imparata questa base, anche gli altri “Turrican” saranno più agevoli da giocare.
Se Turrican e Turrican II sono molto simili tra loro (legati dall'esser stati sviluppati su Amiga), Mega Turrican e Super Turrican (sviluppati su console) hanno uno spirito e una giocabilità un po' “diversi”, dettati dal fatto che i Joypad del Megadrive e del Super Nintendo hanno due o più tasti. Di conseguenza l'impostazione di gioco deve adattarsi ad un output e una tipologia di giocatori differenti. Per questo Mega Turrican è più a “corridoio” e meno vasto dei due episodi su Amiga, mentre Super Turrican ha sì livelli di dimensioni inferiori, ma con più luoghi nascosti atti a favorire una maggiore esplorazione.
Se avete posseduto il Commodore Amiga vi accorgerete subito della differenza. Discorso inverso per chi ha giocato la saga su console. Ovviamente i più famosi e amati sono stati i due storici titoli su Amiga, con le versioni console basate sul terzo episodio, uscito prima sul computer di casa Commodore e successivamente sulla console Nintendo e SEGA. Comunque si tratta di una compilation abbastanza varia che sarà maggiormente apprezzata da chi ha vissuto l'epoca degli anni '90.
Anche se vecchio di trent'anni, il gameplay dei due Turrican per Commodore Amiga risulta ancora interessante e discretamente variegato. Se prendiamo poi Turrican II, il suo profumo di capolavoro è ancora presente ma va di nuovo ricercato e ritrovato. Non tutti comprenderanno la qualità sopraffina di un gameplay che mescola il platform, lo shooter e lo shoot'em up con un'eleganza e potenza che a suo tempo fece un botto clamoroso con un'eco ancora forte nel cuore dei vecchi giocatori (come il sottoscritto. -NdR), che si sono immersi di nuovo in questa saga... come se il tempo si fosse fermato.
Mega Turrican è la conversione del gioco uscito su Amiga nel 1993, ovvero Turrican 3. Anche se la qualità incredibile della colonna sonora di Chris Huelsbeck riecheggia ancora oggi, non è riuscito ad entrare nei cuori dei giocatori allo stesso modo dei due illustri predecessori. Su Megadrive la qualità tecnica è indiscutibile, ma dal punto di vista sonoro c'è un abisso, con il Paula di Amiga che faceva la differenza con una qualità audio fuori parametro per il suo tempo. Interessante l'introduzione del rampino, al posto del raggio direzionale, che permette di trovare zone nascoste e di proseguire aggrappandosi in precisi punti dove con un salto normale non si arriva.
Super Turrican è ancora più inedito, visto che si allontana dalla serie con una storia e un'ambientazione diversi. I livelli sono più piccoli dei primi due Turrican per Amiga, ma densi di luoghi nascosti con una difficoltà generale più alta. Questa volta non abbiamo il rampino, ma un raggio continuo a 360 gradi che paralizza temporaneamente i nemici in modo da eliminarli con un po' più di facilità. Non male dal punto di vista tecnico che metteva in luce le qualità del Mode 7 e la potenza grafica del Super Nintendo. Il gioco ha gli stessi asset sonori di Turrican 3, riadattati per essere riprodotti sul chip sonoro della console, il quale non era paragonabile al Paula del Commodore Amiga ma che comunque riusciva a dare un maggior impatto audio rispetto a Mega Turrican uscito l'anno successivo sul SEGA Megadrive.
Per gli amanti del genere questi quattro giochi potrebbero valere ancora il prezzo del biglietto. Ma non sappiamo se per gli altri l'effetto nostalgia potrebbe bastare. Anche perché il prezzo con cui viene venduta questa collection non è dei più economici.
Turrican Flashback si avvale di 19 trofei che si dividono in 3 di Bronzo, 6 d'Argento, 9 d'Oro e l'ambito Platino. Per ottenerli tutti bisognerà sudare parecchio. Non solo serve concludere tre dei quattro titoli senza utilizzare un continue, ma anche collezionare un determinato numero di vite e di diamanti, eliminare boss nascosti nonché trovare un livello nascosto in uno dei giochi. Per riuscirci servirà conoscere ogni anfratto e morire il meno possibile.
Stranamente Super Turrican non è stato considerato nei trofei, lo si capisce dall'hub perché non ha il Trophy Chellenge, ma si può affrontare solo in Standard Mode. Di conseguenza si può completare liberamente ricorrendo alle cheat, all'opzione rewind e con difficoltà più bassa - settandola da Options - nella schermata principale una volta avviato il gioco.
Su PlayStation 4, una volta lanciati dall'hub, i due Turrican per Commodore Amiga si avviano premendo il tasto “quadrato” (settato di default), mentre Mega Turrican e Super Turrican partono con il tasto “options” del DualShock 4. Anche se sembra strano, questo potrebbe creare qualche dubbio, com'è capitato al sottoscritto che non riusciva a giocare a quest'ultimi. Una volta compreso, l'intera compilation è a disposizione del giocatore.
Disponibile dal 29 gennaio 2021, Turrican Flashback è stato aggiornato alla versione 1.02, dove sono stati effettuati alcuni bug fix, anche se al sottoscritto è capitato un crash nel secondo mondo di Turrican II, con uscita alla dashboard. La compilation è disponibile anche su Nintendo Switch, come sulla console Sony, sia in digitale che in edizione fisica.
E' un quesito tutt'altro che facile da sciogliere. Se lo ponessimo ad un giocatore molto navigato, la risposta sarebbe sicuramente positiva. Ma quale reazione avrebbe un giocatore di oggi? La risposta dipenderà da quanto realmente ama questo media. Ripercorrere un viaggio a ritroso di trent'anni non è da tutti, conoscendo come si giocava negli anni '90, e potrebbe non dare i frutti sperati.
La saga di Turrican è una leggenda vivente, ma dal nostro punto di vista non serve solo riproporre le vecchie glorie, ma creare qualcosa di nuovo. Una nuova esperienza che faccia di nuovo innamorare sia i giocatori di vecchia data che soprattutto le nuove leve. Un'esperienza che ponga le basi per una rinascita della serie, che abbracci le nuove tecnologie, che faccia meravigliare come trent'anni fa con meccaniche anche diverse che, però, non snaturino i celebri predecessori. Di certo una grande sfida, affascinante ma a anche irta di difficoltà e ostacoli non indifferenti. Ma se si avrà il coraggio di intraprenderla, la saga di Turrican potrebbe tornare prepotentemente in pompa magna... con tantissimi giocatori e appassionati ad accoglierla a braccia aperte.
Modus Operandi:
Siamo tornati indietro di trent'anni, rigiocando i due storici titoli usciti sul Commodore Amiga e le versioni console, grazie ad un codice gentilmente datoci da PR Hound.