La trama di Thief Simulator è abbastanza semplice, anche perché veniamo catapultati direttamente nell'azione senza alcun preambolo né cutscene esplicativa, niente di niente: ci troviamo nel retro di una casa durante la notte, all'improvviso uno sconosciuto ci chiama al telefono presentandosi e inizia a spiegarci cosa fare per superare ostacoli e persone senza farci scoprire. Vengono introdotte velocemente alcune meccaniche basilari del gioco come l'uso del piede di porco e l'utilità dell'accovacciarsi per fare meno rumore. Dopo essere tornato a casa, in auto, il protagonista si ritrova a parlare con lo sconosciuto che gli spiega l'uso del computer per acquistare e vendere oggetti attraverso il mercato nero, le quest che si possono accettare per un guadagno bonus e informazioni sulle misure di sicurezza e abitudini dei proprietari di varie abitazioni da rapinare.
Dal punto di vista della narrazione quindi Thief Simulator si propone come un gioco estremamente minimalista, ponendoci davanti a una situazione assolutamente anomala senza spiegarci il perché ci siamo trovati in quel punto o perché abbiamo deciso di fare determinate scelte. È come se un tizio ci incontrasse per strada dicendoci che rubando possiamo arricchirci e fare la bella vita e noi di punto in bianco accettiamo senza pensare alle possibili conseguenze. Stiamo parlando di un videogame, ci mancherebbe, e questo stile ci riporta comunque indietro negli anni quando i vari prodotti videoludici ci proponevano situazioni assurde da affrontare, chiedendo la nostra immedesimazione, senza però raccontarci un minimo di storia dietro le quinte. Notevole la differenza con i giochi moderni che comunque fanno del comparto narrativo, spesso e volentieri, il loro punto di forza.
Quando un ladro decide di rapinare un'abitazione non lo fa mai su due piedi, questo perché studia prima le abitudini degli inquilini, in modo da poter scegliere un orario adatto per non trovare nessuno in casa dato che non sempre le rapine sono fattibili di notte. In questo simulatore ci viene offerta la possibilità di usare il computer per ottenere, pagando una certa somma di denaro, informazioni proprio sulle abitudini degli abitanti, misure di sicurezza adottate e consigli vari per effettuare le rapine velocemente e senza rischi. Il computer offre anche la possibilità di acquistare attrezzi come grimaldelli e ottenerli istantaneamente quasi per magia.
Dopo avere effettuato le rapine si può decidere di vendere la refurtiva a un banco dei pegni per guadagnare subito anche se può capitare che non venga accettato qualche oggetto troppo "compromettente". In questo caso è possibile venderlo online grazie al computer, anche per evitare di tenere nella base robaccia inutile. È infine possibile, sempre attraverso il computer, accettare incarichi per altre persone, come rubare oggetti in particolare o distruggerne altri. Se questo viene fatto, si ottengono soldi bonus che si possono reinvestire per le nostre necessità.
Dal punto di vista grafico, il gioco mostra una realizzazione che punta al realismo senza particolari sforzi, riuscendoci però solo in parte. Le shader sono praticamente assenti, ma le texture e i modelli sono buoni, anche se non si può parlare di chissà quale capolavoro artistico. Accettabili anche le animazioni anche queste senza infamia né lode. Dal punto di vista della giocabilità invece ci sono diverse note da evidenziare. Prima di tutto le hitbox sono molto piccole e, mentre di solito questa è una scelta apprezzabile, con un controller in mano diventa difficile l'interazione con interruttori e altri oggetti sullo scenario. Inoltre alcuni pulsanti sono assegnati male e rendono impossibili le azioni veloci come nascondere il piede di porco per non insospettire i passanti.
Thief Simulator è chiaramente un port dalla versione PC ed evidenzia tutte le difficoltà di un sistema di controllo nato per un'altra piattaforma. Sotto l'aspetto della giocabilità ci troviamo quindi dinanzi a un prodotto che avrebbe potuto e dovuto essere convertito meglio almeno per quanto riguarda il sistema di controllo.
Le meccaniche di gioco sono, invece, molto sviluppate e curate. Durante i furti bisogna stare attenti agli allarmi, imparare a scassinare le serrature evitando gli orari sbagliati per evitare di farsi scoprire dagli inquilini, oltre che ad essere pronti a scappare in caso di imprevisti. Ma rubare di casa in casa in continuazione è sempre divertente? A livello oggettivo il gioco non è monotono, perché in ogni casa cambia quello che si deve rubare, le abitudini degli inquilini e molto altro... quindi ad ogni rapina, il giocatore dovrà ideare una strategia diversa per riuscire a non farsi beccare. Naturalmente mai come in questo caso il concetto di monotonia è soggettivo e dipende dal videogiocatore. Ci si trova davanti a una simulazione di furti e rapine e, sotto questo aspetto, forse sarebbe stato lecito osare un po' di più con missioni via via sempre più complesse; anche se la curva di difficoltà è comunque presente in ogni caso la solfa è sempre quella.
In conclusione il consiglio che ci sentiamo di dare ai giocatori è di provarlo prima dell'acquisto, tenendo presente che il "balordo" sistema di controllo fa preferire comunque la versione PC.
Modus Operandi:
abbiamo provato Thief Simulator grazie a un codice fornitoci da PlayWay.