Recensione PSVita
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Titolo del gioco:
Ultracore
Anno di uscita:
2020
Genere:
Action / Platform / Shooter
Sviluppatore:
Digital Illusions (build originale), Strictly Limited Games (adattamento)
Produttore:
Strictly Limited Games, ININ Games, United Games Entertainment
Distributore:
Sony Interactive Entertainment Europe
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Console PS Vita - una connessione a banda larga - un account PlayStation Network - 1 GB di spazio libero sulla memory card - Prezzo: €19,99
Box
  • Abbiamo fatto solo qualche passo, qui troviamo l'omaggio agli sviluppatori di Digital Illusions (ora DICE, gli autori della saga Battlefield).
  • Uno dei boss che troveremo lungo il nostro cammino. Se capite i suoi movimenti e il pattern d'attacco la sua fine &egrave; segnata!
  • Uno dei &quot;luoghi segreti&quot; per ottenere monete e vite extra, magari nascoste tra qualche crepa sul muro...
  • Il suo gameplay ricorder&agrave; i capostipiti dell'epoca a 16bit come la saga di Turrican.
  • Per poter aprire porte e altro lungo i livelli dovremo accedere ai terminali. Senza le card potremo far ben poco.
  • Direzionando il fuoco potremo abbattere i nemici volanti.
  • Sempre dai terminali potremo accedere ad una schermata per comprare munizioni per le armi speciali, smart bomb e energia.
  • Questo boss &egrave; abbastanza resistente, ma se usate i razzi cadr&agrave; gi&ugrave; abbastanza velocemente. Occhio alla sua piattaforma e ai razzi che lascia cadere in determinati momenti.
  • Qui il logo ufficiale di Digital Illusions ai tempi dei computer e console a 16bit. Ora sono gli autori della saga Battlefield, di strada ne hanno fatta davvero tanta...
  • Quando troveremo il nostro comandante, capiremo il perch'e ci troviamo qui e quale sar&agrave; il nostro nemico.
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 16-08-2020
Scopriamo come si comporta questo platform shooter di Digital Illusions (ora DICE), mai arrivato su computer e console a 16bit e riesumato da Strictly Limited Games sul gioiello portatile di Sony.

Nelle recensione della versione console, ci eravamo lasciati non avendo ancora una data d'uscita della versione PS Vita. Inizialmente Ultracore sarebbe dovuto uscire solo su PS4 e PS Vita, ma con la rapida diffusione di Nintendo Switch il gioco sarebbe stato perfetto per una fruizione sia “fissa” che “portatile”.


A sorpresa il titolo sviluppato negli anni '90 da Digital Illusions (ora DICE), e mai arrivato su SEGA Megadrive, SEGA Mega CD e Commodore Amiga e riesumato da Strictly Limited Games, è ufficialmente disponibile per il gioiello portatile di Sony dal 24 luglio 2020. Non vi spieghiamo per filo e per segno la struttura e il gameplay, ampiamente approfonditi nell'articolo che trovate nel paragrafo appena sopra. Ci soffermeremo soprattutto sull'adattamento ai comandi e sulla risposta dello schermo, per un titolo nato e sviluppato per computer e console a 16bit.

AZIONE, PIATTAFORME E PROIETTILI IN EDIZIONE PORTATILE

Come sicuramente saprete PS Vita è ormai prossima alla pensione. Letteralmente lasciata al suo destino proprio da Sony, la console portatile è mantenuta in vita dai publisher e sviluppatori indipendenti e dai giocatori giapponesi (la console è ancora diffusa nel Sol Levante). A più di nove anni dalla sua uscita abbiamo visto tanti titoli che ricordano - per struttura, grafica e gameplay - il mondo degli 8 e 16bit che ha imperversato tra gli anni '80 e '90. Tuttavia Ultracore, insieme a 1993 Space Machine, è un caso più unico che raro: un gioco mai uscito all'epoca delle console e computer a 16bit e riesumato per girare sugli hardware di oggi.


Come scritto per l'edizione PS4, la struttura del gioco potrebbe essere fortemente limitante per un giocatore di oggi. Effettivamente 25 anni fa avevamo una situazione videoludica completamente diversa e proprio per questo bisogna avvicinarsi a quest'opera con un “occhio diverso”, altrimenti si correrebbe il rischio di "bollarla" semplicemente come il solito giochino indipendente.


Entreremo in campo senza alcun tutorial e accenno alla storia (che si svilupperà più avanti, ma sarà caratterizzata solo da schermate statiche con le scritte che riempiono lo schermo), dovendo capire da soli i comandi. Rispetto al controller di PS4, l'adattamento dei comandi su PS Vita deve tener conto della mancanza di due tasti dorsali. Questa scelta è, tutto sommato, indolore, infatti il tasto dorsale destro - insieme al tasto “X” - è dedicato al salto mentre quello sinistro alla smart bomb. Usando il tasto triangolo potremo scorrere tra le armi speciali disponibili, mentre con quadrato e l'analogico destro potremo sparare in ogni direzione. Con cerchio potremo interagire con leve e porte, e con l'analogico sinistro e i tasti direzionali potremo muovere il nostro alter ego. 

Se volete un area visiva più grande o più piccola, con il tasto “select” si potrà regolare lo schermo a due differenti grandezze. Con il tasto “Start” sarà possibile mettere il gioco in pausa mentre non c'è alcuna opzione per tornare al menu principale. Non esiste alcun salvataggio se non quello di trascrivere un codice alfanumerico di 16 caratteri per riprendere a giocare dall'inizio dei livelli successivi dopo il primo.


Grazie allo schermo OLED di PS Vita la visione di gioco è più gradevole rendendo meno evidente la sua natura pixellosa. Inoltre il coinvolgimento sarà maggiore se indosseremo le cuffie, infatti la portabilità ci permette di giocare in qualunque angolo della casa o magari anche fuori. Nel menu principale sarà possibile scegliere tra due versioni della colonna sonora: l'originale in synthwave e quella CD appositamente realizzata per il gioco. Entrambe ben realizzate, la prima piacerà ai nostalgici con più anni sulle spalle (come il sottoscritto), mentre l'altra si avvicina ai tempi odierni con un sound elettronico pompando sul lato del ritmo. 

Ultracore ha gli stessi trofei della versione PlayStation 4, ma sono indipendenti. Se volete giocare l'edizione PS Vita dovrete sbloccarli dall'inizio. Secondo noi un modo in più per rigiocarlo e magari scoprire tutte le vite e le monete nascoste. Di conseguenza il gioco non è Cross-Play.


La nostra sensazione, giocando con il gioiello portatile di Sony, è stata quella di un'esperienza identica alla controparte PS4, caratterizzata da una visione più pulita grazie allo schermo OLED con una risposta ai comandi leggermente meno precisa legata all'analogico destro per forza di cose più piccolo e con un raggio d'azione inferiore a quello del DualShock 4. Basta comunque essere più sensibili e delicati a direzionare l'analogico per giocare senza problemi. Lo abbiamo completato senza faticare troppo, anche se lo scontro finale non è una passeggiata.


Ultracore è anche disponibile in edizione fisica, realizzata per le versioni PlayStation 4 e Nintendo Switch.

UNA GIOCABILITA' DI UN'ALTRA EPOCA

Ultracore ha un gameplay d'altri tempi e non può essere paragonato ai titoli di quest'era dove il prossimo arrivo di PS5 e Xbox Series X permetterà un nuovo salto tecnologico (e speriamo anche di gioco... -NdR), grazie alle loro caratteristiche tecniche e con le TV e schermi a 4K ormai accessibili a tutti. Di conseguenza la valutazione va fatta sotto un'ottica diversa e alternativa, ovvero di come si giocava all'epoca di console e computer a 16bit.


Il giudizio che trovate a fondo pagina è più che altro simbolico. Ultracore mette in luce un comparto tecnico, artistico e di gameplay che riflette perfettamente il mondo dei 16bit di allora. Sarebbe stato un buon gioco anche se avrebbe potuto lottare con i capostipiti del genere, che furono la saga di Turrican - il primo e il secondo episodio - e altri titoli come ad esempio quell'incredibile capolavoro tecnico di Lionheart. Si sarebbe comunque ritagliato una fetta di appassionati grazie alla sua solidità di gioco.

Il prezzo con cui viene venduto è un po' altino. Sarebbe stato meglio un prezzo più basso com'è avvenuto per un titolo simile come gameplay e tecnica, uscito alla fine del 2019 su PS4, ovvero Gunlord X venduto ad un prezzo più aggressivo.


Per chi ama il retrogaming o è un nostalgico dei 16bit, Ultracore sarà un ottimo modo per rivivere i fasti degli anni '90 dove i platform shooter erano - così come gli shoot'em up, gli action e le avventure grafiche - i tripla A di oggi. 

Modus Operandi:

Abbiamo testato la versione per il gioiello portatile di Sony di questo action shooter sviluppato da Digital Illusion (ora DICE) ai tempi dei 16bit, grazie ad un codice gentilmente fornitoci da PR Hound.

L'esperienza di Ultracore sul gioiello portatile Sony è identica alla controparte PlayStation 4. Il vantaggio della portabilità è che si può giocare dove si vuole e lo schermo OLED rende la grafica più pulita. Comunque abbiamo una risposta dei comandi leggermente inferiore a causa dell'analogico destro più piccolo e meno sensibile di quello del DualShock 4. Detto questo se volete tornare indietro di venticinque anni e assaporare i vecchi tempi dei 16bit, con questo action shooter riesumato e adattato per girare sugli attuali hardware, sarete accontentati ma non aspettatevi un capolavoro.
  • Esperienza identica alla controparte PS4
  • Lo schermo OLED permette una visione migliore e più pulita
  • Risposta ai comandi leggermente inferiore al DualShock 4
  • La sua giocabilità d'altri tempi potrebbe non attrarre i giocatori di oggi
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