Ormai è chiaro come il panorama videoludico attuale si stia muovendo sempre più verso la riproposizione di vecchi titoli del passato. L’uscita di Remake e Remastered sono all’ordine del giorno e molte software house stanno sfruttando l’effetto nostalgia del momento per tastare il terreno per futuri progetti. Non a caso sono arrivate notizie di una possibile riproposizione di Medievil (e da quello che si percepisce è molto attesa dalla comunità, visto che dalla prime indiscrezioni dovrebbe contenere anche il secondo episodio. -NdNew_Neo), o del più recente annuncio del remake della trilogia di Spyro (qui, invece, sono uscite le prime critiche dopo il primo trailer ufficiale, alcune di esse eccessive secondo la mia opinione. -NdNew_Neo). Insomma, i giocatori che hanno vissuto le generazioni passate si troveranno letteralmente bombardati da una scarica di nostalgia. Sony ha ben deciso di riproporre anche qualcosa del suo parco titoli PSP, come ad esempio Patapon e LocoRoco.
Il titolo che andremo a recensire ora è LocoRoco 2 Remastered, esclusiva Sony rilasciato originariamente per la PSP nel lontano 2008 e riproposto il 9 dicembre 2017 su PlayStation 4 in alta definizione.
Non c’è tantissimo da dire sulla narrativa di LocoRoco 2. Dopo aver sconfitto il male nel primissimo capitolo, i LocoRoco si godono un attimo di relax che, purtroppo, dura poco. Infatti il capo dei Moja e tutta la sua schiera di seguaci ritornano nuovamente all’attacco per portare scompigli. Sarà compito nostro aiutare i LocoRoco a far tornare, ancora una volta, pace e tranquillità nel mondo. Questo è l’incipit della trama del gioco che, nell’arco di tutta l’avventura, rimarrà semplice e basilare al fine di rendere il prodotto adatto a tutti, sia grandi che piccini. Ma non fatevi ingannare da quest’ultima frase che abbiamo appena scritto. E’ vero, il gioco in questione offre una grafica coloratissima e dei personaggi che sembrano usciti da un programma televisivo per bambini, quindi è lecito pensare che il target di LocoRoco 2 Remastered siano, appunto, i bambini. Beh è un ragionamento giusto solo a metà, perché questo titolo nasconde al suo interno delle meccaniche che faranno contenti anche ragazzi e adulti che lo giocheranno. Ma andiamo con ordine e tuffiamoci direttamente nel cuore pulsante del gioco: il gameplay.
Nell’arco di questa avventura, noi giocatori controlleremo in modo indiretto una piccola pallina colorata di nome LocoRoco. Tramite l’uso dei due pulsanti L1 e R1 riusciremo ad inclinare l’ambientazione 2D del gioco, in modo che la nostra simpatica palla rotoli nella direzione che noi vogliamo. Inoltre sarà possibile anche farla saltare tramite la pressione simultanea dei due tasti. L’obiettivo principale è di superare il livello con il miglior punteggio possibile che sarà possibile accumulare raccogliendo i vari oggetti e, soprattutto, facendo mangiare il più possibile il LocoRoco. Infatti uno degli aspetti principali del gioco sarà quello di farlo ingrassare. Questa particolarità servirà non solo per avere una vita in più (visualizzabile nell’angolino dello schermo con un numero), ma anche per sbloccare percorsi segreti che, senza aver raggiunto un numero uguale o superiore di frutti mangiati, saranno inaccessibili. Inoltre con la pressione di un tasto sarà possibile dividere il LocoRoco in tanti suoi simili piccolissimi. Ad esempio se abbiamo mangiato 10 frutti nel corso del livello, premendo il suddetto tasto divideremo il protagonista in esattamente 10 piccole palline. Anche questo meccanismo servirà più volte per risolvere piccoli puzzle all’interno del livello.
Tirando le somme possiamo dire che il gameplay, dal punto di vista dei comandi, è molto semplice, basilare ed intuitivo. Ci vorranno veramente pochissimi secondi per padroneggiarlo al meglio. Unica nota negativa è che in alcuni frangenti, soprattutto nei livelli finali e avanzati del gioco, i comandi potrebbero risultare poco precisi per via di un level design leggermente più complesso. Stiamo parlando soprattutto del salto che, in alcuni istanti, dovrà essere calcolato in maniera molto precisa per superare delle sezioni di platform. Si tratta comunque di una piccolezza che non intacca per nulla l’esperienza di gioco.