Alla fine della seconda guerra mondiale, la Cortina di ferro divise l'Europa in due zone politiche, abbattendosi come una mannaia sulla popolazione e trovando nella costruzione del muro di Berlino il suo punto di forza. Da una parte comunisti e socialisti, dall'altra i capitalisti, i primi sotto l'influenza dell'Unione Sovietica, gli altri manco a dirlo sotto quella degli Stati Uniti. L'inizio della guerra fredda quindi rappresenta un dramma di separazione con intere famiglie divise loro malgrado e, parlare di un argomento così ostico con ironia, è naturalmente un compito arduo per tutti. Diciamo fin da subito che gli sviluppatori polacchi di Artifex Mundi sono riusciti perfettamente nel loro intento, con uno stile narrativo scanzonato ma mai offensivo e con una comicità mai sopra le righe che alla fine riesce ad accontentare tutti quanti.
Il gioco si intercala nel contesto descritto già a partire dal titolo che è poi la traduzione di Cortina di Ferro in inglese (Iron Courtain), con un piccolo adattamento e lo stesso vale per il termine Matryoshka che, anche se ricorda le bamboline russe, è uno stato socialista situato agli antipodi di Chicago (che per l'occasione diventa Chickgo). Noi vestiamo i panni di Evan Kolovsky, un giornalista autodidatta che prova a diffondere il socialismo in occidente senza riscuotere molto successo: in realtà attira l'attenzione delle forze dell'ordine nei panni della FIA (un surrogato inventato dell'FBI) che lo bolla come spia e lo spedisce in Russia. Qui gli verrà attribuito il nome di Ivan e inizieranno quindi le nostre peripezie per venire a capo della situazione. Le citazioni e le storture rispetto alla realtà sono davvero tante e tutte comunque divertenti: a casa nostra non useremo i dollari ma i collar, mentre una volta giunti nel paesino socialista russo assisteremo all'esasperazione della rigidità comunista dal momento che avremo bisogno di autorizzazioni anche per andare in bagno. È molto carino come i pass, vecchi e logori diventino ass e quindi sentirsi dire "I watch your ass" dalle guardie ci strapperà più di una risata. Ad ogni modo la trama si dipana in azioni da spionaggio vero e proprio, mantenendo però la natura intrinseca tipica delle avventure "punta e clicca".
Chi ama questo tipo di giochi sa che ci sono degli standard assolutamente inviolabili: la bontà degli enigmi, difficili ma non impossibili e sempre guidati dalla logica, la semplicità del gameplay e una storia che tenga botta anche dopo qualche ora di gioco sono ingredienti imprescindibili per un'avventura punta e clicca. Dal punto di vista del gameplay le cose sono fatte per bene. Avremo bisogno infatti di pochissimi comandi per muoverci sullo scenario, grazie anche all'opera di semplificazione messa in campo dagli sviluppatori. Con il puntatore sinistro e il movimento del mouse diremo sempre al nostro personaggio dove andare, mentre una volta raggiunti i punti d'interesse (evidenziati dal puntatore del mouse che assume la forma di una matriosca), un ulteriore click sinistro ci darà la possibilità di osservare un oggetto oppure di interagire con esso. L'inventario presente nella parte alta dello schermo, scomparirà ma sarà richiamabile avvicinandosi al bordo alto con il puntatore oppure usando la rotellina del mouse.
Naturalmente per risolvere alcuni enigmi sarà necessaria la combinazione di più oggetti, ma questa avviene in modo molto semplice attraverso il trascinamento degli stessi. L'uso della barra spaziatrice invece ci indicherà su schermo tutti i punti di interesse presenti sullo scenario, rappresentando un valido aiuto soprattutto quando non sappiamo più come muoverci. Si tratta solo di una lieve indicazione e nulla più dal momento che, nei momenti di difficoltà, per farci aiutare a superare un ostacolo saremo costretti a telefonare. In ogni livello del gioco infatti è sempre presente un telefono con un interlocutore dall'altra parte (spesso il numero è indicato sulla cabina stessa) che ci darà qualche dritta molto utile. Il dialogo avviene, come di consueto, con la solita formula della risposta multipla. Per quanto riguarda gli enigmi questi non sempre saranno intuitivi e alle volte saranno necessari più tentativi come all'inizio quando ci mancava l'antennina per la radio e non ci eravamo accorti di averla già nel nostro inventario: niente di preoccupante comunque dal momento che il filo logico la fa sempre da padrone e, una volta risolto un enigma, ci troveremo spesso a chiederci come mai non ci fossimo riusciti prima.
Una volta iniziata la partita noteremo l'assenza di un tutorial, salvo accorgerci che è inglobato nel prologo del gioco e che in realtà i comandi sono così semplici da non sentirne affatto la mancanza. Un punto debole della produzione invece è l'assoluta mancanza della localizzazione in lingua italiana, sia per il parlato che per i testi impressi a schermo. Di conseguenza chi non ha dimestichezza con la lingua inglese finirà con il perdersi gran parte del divertimento. Il gioco infatti è stracolmo di citazioni, easter egg, doppi sensi e tantissimo altro che chi comprende l'inglese a malapena rischierà di perdersi.
Non si può comunque non apprezzare la cura nella realizzazione, basti pensare all'ottimo doppiaggio che accompagna tutti i dialoghi. A parte i nostri interlocutori inglesi, sentire l'accento russo nella pronuncia di alcuni personaggi è davvero divertente ma è un motivo in più per rimpiangere la mancata localizzazione del gioco nella nostra lingua. In un'avventura di questo tipo, la pecca della mancata localizzazione non può non influire purtroppo sul voto finale.
A parte la problematica della localizzazione, Irony Curtain: From Matryoshka with Love è un'avventura che scorre via molto bene. La trama è intrigante, coinvolgente e sembra tirar fuori un coniglio dal cilindro anche nei momenti più lenti quando sopraggiunge un pizzico di noia. A patto di comprendere bene la lingua, ci sono tantissimi spunti di divertimento, con alterazioni della realtà che sono davvero studiate a tavolino e che ci strapperanno più di un sorriso. Basti citare il tipo che canta alla stazione che, sulle note di Katjusa, ci spiega l'importanza della barra spaziatrice per ottenere aiuti a video. È apprezzabile il tentativo di sdrammatizzare su uno dei periodi più bui del secolo scorso, con un gioco che, prendendo in giro tutti quanti, finisce con il non offendere mai nessuno.
Di conseguenza gli amanti delle avventure punta e clicca, un po' bistrattate dalle software house negli ultimi anni, hanno a portata di mano un gioco in grado di offrire qualche ora di divertimento senza richiedere un grande esborso monetario, sempre che siano in grado di saltare l'ostacolo della mancata localizzazione.
(Il gioco è previsto anche su console - nello specifico su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Gli sviluppatori hanno voluto prendersi il tempo necessario per rilasciare il prodotto nelle migliori condizioni possibili, in modo che l'avventura grafica sia perfettamente a portata di Pad. Dovrebbe essere disponibile dopo l'E3 2019. -NdNew_Neo)
Modus Operandi:
siamo entrati nella Cortina di ferro grazie a un codice fornitoci dagli sviluppatori.