Recensione PC
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Titolo del gioco:
Beat Slayer
Anno di uscita:
2024
Genere:
Action / Adventure / Rhythm Game / Hack & Slash / Indie
Sviluppatore:
ByteRockers' Games
Produttore:
ByteRockers' Games, Paras Games
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Sito web:
Requisiti minimi:
Sistema operativo : Windows 8 - Processore: Intel Core i5 4570 (o quad-core equivalente) - Memoria: 5 GB di RAM - Scheda video: NVIDIA GTX 970 - DirectX: Versione 11 - Hard Disk: 3 GB di spazio disponibile - Prezzo: €19,99
Box
  • Siamo alle battute iniziali. Il tutorial &egrave; minimalista ma efficace.
  • Occhio alla scelta dei potenziamenti, molto importanti.
  • I vari dialoghi nell'hub serviranno per progredire al meglio.
  • Un indicatore ci suggerisce la strada da percorrere. Occhio ai botti per&ograve;!
  • I nemici sono cattivi, ma basta imparare come si muovono.
  • La pratica con Botty &egrave; fondamentale, almeno per capire i rudimenti del gioco.
  • Le boss fight non sono semplici, soprattutto se non sapremo andare a tempo.
  • Graficamente il gioco fa il suo dovere. Non fa gridare al miracolo, ma gli scenari sono gradevoli e ben colorati.
  • Anche le esplosioni sono ben riprodotte regalando tante soddisfazioni.
  • I punti esclamativi sul suolo ci indicano dove compariranno i nemici.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 17-04-2024
Dare legnate a ritmo di musica? Può essere un'idea!

I "giochi ritmici" fanno parte di un genere molto particolare, abbastanza di nicchia. Dopo l'exploit avuto in sala giochi nell'ormai lontano periodo degli anni 90 e 2000, hanno assaporato solo piccole e sporadiche puntate di successo con giochi come Guitar Hero e Dance Dance Revolution (giusto per fare un paio di esempi). In realtà quindi siamo davanti a un terreno abbastanza inesplorato e con largo potenziale di crescita. Gli sviluppatori di ByteRockers hanno provato l'esperimento abbinando a una "gestione ritmica" del gioco anche la componente roguelite e hack and slash. L'obiettivo è ovviamente quello di catturare una più ampia nicchia di videogiocatori fermo restando che parliamo comunque di un genere molto ma molto particolare. In sostanza bisogna andare in giro a distruggere tutto quello che ci si para davanti, ma bisogna farlo "a tempo": questo significa che dovremo colpire e schivare seguendo il ritmo che viene "pompato" sullo schermo. Una passeggiata per gli appassionati del genere, un probabile calvario per tutti gli altri.


Vediamo nella nostra analisi se Beat Slayer è per pochi, per molti, oppure per tutti.

E DOPO IL MURO... IL CAOS!

Tutto ha inizio a Berlino dopo la caduta del muro, in una città distopica anni '90, comandata dal nuovo cattivo di turno, un tale di nome Dietrich che decide bene di innalzare una torre attraverso la quale diffondere musica ipnotica su tutto il circondario. L'obiettivo è quello di soggiogare gli abitanti della città obbligandoli ad obbedire ai suoi voleri. La storia insegna però che ad ogni dittatura si contrappone presto o tardi una ribellione ed è qui che entriamo in gioco noi, nei panni della coraggiosa Mia che, oltre a rovesciare il regime del tiranno mira a liberare il caro fratello caduto vittima del ritmo ipnotico diffuso da Dietrich.


La narrazione non è molto articolata, in fondo si tratta del solito discorso cattivo che domina, eroe che si ribella. Tuttavia la presenza di un vero e proprio piccolo hub popolato dagli amici di Mia, un bel po' di dialoghi scritti e un buon doppiaggio contribuiranno a rendere il tutto molto interessante. Il da farsi invece è semplice: andare di livello in livello demolendo tutti i vari robot inviati da Dietrich cercando di riconquistare passo dopo passo il territorio fino allo scontro finale. Questo lo faremo seguendo dei percorsi che verranno generati di volta in volta sempre in maniera diversa e che suddivideranno tutto il gioco in tre grossi atti. Ogni percorso, come si vedrà dalla minimappa offrirà bonus di fine livello diversi i quali avranno un ruolo tutt'altro che trascurabile dal momento che senza i giusti potenziamenti non si va avanti.

TUNZ TUNZ E VAI COL LISCIO!

Una volta iniziato il gioco e dopo un breve filmato iniziale cominceremo dal primo livello nel quale ci faranno fuori a tempo di record, venendo catapultati all'interno di un piccolo ma carino hub, all'interno del quale faremo la conoscenza dei nostri amici: passeremo dai consigli di Dj Pocke, agli allenamenti di Donna, ai piccoli trucchi di Joe. Parleremo inoltre con Selin, vedremo le tre armi disponibili (delle quali due da sbloccare) e soprattutto ci alleneremo con il robot Botty 36. L'obiettivo dell'hub non è solo quello di fraternizzare con il sistema di controllo, ma anche di scegliere i giusti potenziamenti di volta in volta e all'hub torneremo sia alla fine di ogni livello che ogni volta che ci faranno fuori (il che avverrà molto spesso).


Riguardo le armi ce ne sono tre disponibili, tutte con caratteristiche diverse, partendo dalla equilibrata ascia fino a un grosso martello e a una ruota dentata da lanciare tipo shuriken. L'allenamento con Botty 36, però, ci metterà davanti alla cruda realtà: o impareremo a colpire (tasto X del controller) e schivare (tasto A del controller) a tempo oppure non andremo da nessuna parte. Le possibilità sono due: avere il ritmo nel sangue e seguire i forti bassi della musica che esce fuori dal "walkman" di Mia, oppure (meglio) attivare l'assistente ritmico che farà lampeggiare lo schermo dandoci una bella mano. La seconda opzione è comunque una piccola facilitazione e nulla più, di conseguenza chi non è portato verso giochi di questo tipo impiegherà un bel po' anche per superare la semplice fase di allenamento.

PIÙ RITMO PIÙ FORZA

L'obiettivo è presto detto. Con delle combo sempre più lunghe, che riempiranno un contatore su schermo che si azzererà quando andremo fuori tempo, saremo in grado di infliggere più danni ai nostri nemici. Inoltre dopo un certo numero di colpi senza sbagliare si attiverà la modalità Tanzrausch che attiverà varie azioni secondarie in base ai potenziamenti che avremo scelto man mano. Come dicevamo la scelta dei potenziamenti e soprattutto degli effetti del Tanzrausch saranno fondamentali per poter andare avanti perché se è vero che all'inizio ci verrà contro qualche sporadico robottino, andando avanti e soprattutto nelle boss fight le cose si faranno sensibilmente più complicate. Diventa fondamentale quindi cercare di apprendere i pattern d'attacco dei nemici e provare ad anticiparne i movimenti. Il gioco "consiglia" l'uso di un controller dando la possibilità comunque di gestirlo anche con tastiera e mouse.


Noi vi diciamo che il controller è quasi obbligatorio vista la frenesia dell'azione e la necessità di andare a tempo con i vari colpi/movimenti. Per fortuna il contatore su schermo non è proprio "fiscalissimo" e ogni tanto perdona qualche sbandata fuori ritmo senza penalizzarci più di tanto. Ciò non cambia il fatto che bisogna imparare un modo diverso di giocare anche se il tutto non è avaro di soddisfazioni soprattutto quando riusciamo a fare piazza pulita su schermo perché abbiamo tenuto il ritmo alla perfezione.

PICCOLO MA VARIO

La longevità del gioco è particolarmente bassa, lo finirete in poco tempo soprattutto se imparerete l'arte del ritmo, tuttavia va segnalata anche una certa inclinazione alla rigiocabilità favorita dalla generazione casuale dei vari livelli che ogni volta offrono una sfida sempre diversa. Certo non è tutto rose e fiori, capita che alcuni potenziamenti vengano messi in campo in maniera sbilanciata però in linea di massima il giocattolo funziona abbastanza bene.


Dal punto di vista tecnico c'è poco da dire: già inizialmente ci viene offerta la possibilità di giocare con le DirectX oppure con le API (application programming interface) Vulkan che, come i più smaliziati sapranno, sono open source e quindi un pochino più compatibili con i vari hardware anche se ad oggi ancora poco sfruttate. Il comparto grafico, con visuale isometrica, ha uno stile tutto suo comunque molto colorato e senza alcuna incertezza dal punto di vista delle animazioni. Disegni e colori richiamano un fumetto dark del secolo scorso. I comandi di gioco rispondono abbastanza bene, salvo qualche piccolo lag in certe occasioni, comunque compensato dalla buona tolleranza del contatore di combo su schermo. I brani suonati, veri protagonisti di tutta la produzione, sono adrenalinici, coinvolgenti e riescono a non stancare mai. Effettivamente la brevità delle varie sessioni aiuta molto da questo punto di vista anche se qualche livello in più nel gioco non avrebbe guastato, così come qualche altro potenziamento da aggiungere all'arsenale. Buono il doppiaggio in inglese e nei sottotitoli in italiano, non avendo evidenziato sbavature degne di nota.


In conclusione Beat Slayer è in grado di offrire il giusto divertimento a chi sa andare a tempo oppure è disposto ad imparare come farlo. Tenete presente però che è un gioco diverso dagli altri, questo è fondamentale anche perché potrebbe non essere nelle vostre corde.

Modus Operandi:

abbiamo menato botte a ritmo di musica grazie a un codice fornitoci da BXDXO.

Beat Slayer riesce ad intrattenere grazie alla complessità delle sue componenti. Le difficoltà iniziali nell'apprendere come andare a tempo ripagheranno con un certo grado di soddisfazione più avanti. Certo, come tutti i giochi "ritmici" si rivolge a un certo tipo di videogiocatori o almeno a quelli disposti a dargli una possibilità. Per il resto le componenti ci sono tutti compreso un buon comparto tecnico e una buona scarica di adrenalina. Può regalarvi diverse soddisfazioni, a patto che siate disposti a farvi catturare dal suo particolare stile di gioco.
  • Bello e adrenalinico
  • Se si apprende come andare a ritmo è dannatamente divertente
  • Buon grado di rigiocabilità
  • Un po' di longevità in più e altri potenziamenti non avrebbero guastato
  • Non è proprio adattissimo a tutti
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