Recensione PC
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Titolo del gioco:
Etrian Odyssey Origins Collection
Anno di uscita:
2023
Genere:
Dungeon crawler / RPG / Adventure
Sviluppatore:
Atlus
Produttore:
SEGA
Distributore:
Steam
Multiplayer:
La sezione "Commercia" nel porto in Etrian Odyssey III HD
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 10 - Processore: Intel Core i3-540 or AMD Phenom II X3 720 - Memoria: 4 GB di RAM - Scheda video: NVIDIA GeForce GT 530 (1 GB VRAM) o AMD Radeon HD 5570 (1 GB VRAM) o Intel HD Graphics 4400 - DirectX: Versione 11 - Memoria: 3 GB di spazio disponibile - Prezzo: €39,99 (singolo gioco), €80,38 (l'intera collection)
Box
  • La key art ufficiale della Origins Collection.
  • Etrian Odyssey HD: stiamo registrando i nuovi avventurieri all'interno della nostra Gilda appena creata.
  • Etrian Odyssey HD: per risolvere tutti i misteri del Labirinto di Yggdrasil ci vorr&agrave; tempo... molto tempo!
  • Etrian Odyssey HD: uno scorcio dell'interfaccia di gioco che mostra la parte &quot;action&quot; sulla sinistra e gli strumenti per disegnare le mappe man mano che si formano. Davvero utile e divertente!
  • Etrian Odyssey HD: due misteriose figure si ergono di fronte al nostro gruppo. Tranquilli... sono benevoli!
  • Etrian Odyssey II HD: Il nostro party in azione contro tre nemici. Il combattimento avverr&agrave; in una singola schermata.
  • Etrian Odyssey II HD: il parco mostri &egrave; piuttosto variegato. Peccato che manchi qualunque tipo di animazione se non per gli effetti delle magie e degli attacchi.
  • Etrian Odyssey II HD: in questo luogo della cittadina, che funger&agrave; da hub, potremo vendere ogni bene ottenuto dai mostri e acquistare gli oggetti per migliorare l'equipaggimento del party.
  • Etrian Odyssey II HD: in questa schermata potremo gestire la nostra gilda, al fine di ottenere pi&ugrave; party a seconda della situazione. Questo implicher&agrave; un grinding un po' forzato per portare gli altri elementi ad un buon livello.
  • Etrian Odyssey III HD: nel terzo capitolo andremo ad esplorare non solo la classica foresta rigogliosa, ma anche il fondo degli oceani!
  • Etrian Odyssey III HD: rispetto ai due capitoli precedenti, qui potremo forgiare la armi che abbiamo tramite i Martelli per aggiungere attributi e quindi renderle pi&ugrave; forti.
  • Etrian Odyssey III HD: fate attenzione a quel &quot;sole&quot; davanti a noi... sono dei nemici particolarmente temibili. Siamo al cospetto di un mid-boss!
  • Etrian Odyssey III HD: nel terzo gioco della serie potremo salpare ed esplorare il mondo scoprendo tutto quello che ha da offrire.
  • Etrian Odyssey III HD: siamo in alto mare. Inizialmente avremo pochi turni a disposizione, ma pi&ugrave; avanti esploreremo con meno &quot;restrizioni&quot;.
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 17-07-2023
Il riadattamento dei primi tre giochi della serie dungeon crawler per Nintendo DS è ben curato e confezionato, venduto però ad un prezzo troppo alto.

Per immergersi nella serie Etrian Odyssey c'è bisogno di molta passione, pazienza, pianificazione e soprattutto disegnare i livelli mentre si esplorano... quasi come ai vecchi tempi. I titoli dungeon crawler più famosi come la serie Eye of the Beholder, Dungeon Master, Black Crypt e il mai dimenticato Lands of Lore (mi sembra di essere tornato ragazzo... -NdR) richiedevano molta dedizione nell'analizzare ogni singolo angolo o passaggio tra trappole, mostri, enigmi e punti interagibili sui muri. Ma la soddisfazione nel superare quel dato puzzle o una battaglia difficile non aveva pari.


La saga dungeon crawler di Etrian Odyssey è nata su Nintendo DS e successivamente passata su Nintendo 3DS, console più che adatte a gestire un genere non alla portata di tutti grazie al suo doppio schermo dove da una parte si esplora e si combatte, dall'altra si disegnavano i livelli man mano che prendevano forma.


Nata nel 2007 da Atlus e comprendente diversi capitoli, dovevamo esplorare pericolosi labirinti in 3D con movimento a caselle stando attenti ai pericoli e mostri che s'incontravano. L'hub è la cittadina dove ci si poteva riposare, rifocillarsi, organizzare il proprio equipaggiamento e preparare i personaggi legati alla classe per affrontare al meglio le amenità del labirinto suddiviso in vari strati e livelli.


Scopriamo meglio la riedizione dei primi tre capitoli, facenti parte della Etrian Odyssey Origins Collection, nella nostra recensione! 

LE ORIGINI DELLA SAGA

Per parlare di Etrian Odyssey dobbiamo spostarci in casa Nintendo, poiché tale saga non ha mai varcato altre macchine se non il PC con questa trilogia dei primi tre capitoli. La nascita della serie, come anticipato nel paragrafo precedente, ci porta ai fasti del Nintendo DS che si contendeva la palma di miglior console portatile con PlayStation Portable (PSP) di Sony. Pubblicato nel gennaio del 2007 in Giappone (in Europa giunse un anno e mezzo più tardi), il primo episodio della serie ha avuto un buon successo tanto da essere pubblicato in America due mesi dopo con un discreto responso di pubblico.


I due successivi capitoli, Etrian Odyssey II: Heroes of Lagaard e Etrian Odyssey III: The Drowned City, furono anch'essi portati in occidente ma mai giunti in Europa. Heroes of Lagaard fu pubblicato l'anno successivo (2008), mentre The Drowned City arrivò due anni dopo il precedente capitolo. 

Con l'avvento del Nintendo 3DS in Atlus fervevano i preparativi per l'arrivo della serie anche sulla nuova console portatile. Nel 2013 è stato rilasciato il remake del primo episodio denominato Etrian Odyssey Untold: The Millenium Girl, e l'anno successivo arrivò il remake del secondo capitolo intitolato Etrian Odyssey 2 Untold: The Fafnir Knight. Entrambi sfruttavano le caratteristiche avanzate (pur con i suoi limiti hardware) della macchina. La saga continuò con tre nuovi capitoli più e la serie Mystery Dungeon dove si abbandona la prima persona per affrontare livelli e dungeon, generati proceduralmente, con visuale dall'alto abbracciando di più l'azione.


Come potete constatare, la serie Etrian Odyssey è longeva avente il suo zoccolo duro di appassionati. Di certo sono titoli abbastanza di nicchia dove i giocatori conoscono bene il genere e amano disegnare mappe e preparare bene il party in base all'equipaggiamento e alla classe, il che da una notevole forza strategica nell'affrontare nemici particolarmente ostici. Atlus ha voluto pubblicare i primi tre giochi della serie attraverso una rimasterizzazione davvero ben fatta e più alla portata di tutti.

LA COLLECTION IN AZIONE

L'approccio di questa serie è diversa da quelli dei dungeon crawler più “spinti” come la serie The Legend of Grimrock (qui la recensione di Legend of Grimrock II). Infatti non ci sono enigmi astrusi, dungeon oscuri o nemici da eliminare sfruttando lo scenario, ma una rigogliosa vegetazione che porta con sé avversari che si combattono in una singola schermata e diversi punti in cui bisogna avere un buon spirito d'osservazione per trovare passaggi segreti per risparmiare svariate caselle e nemici. Non mancano enigmi e porte chiuse da sbloccare, ma la parte puzzle è piuttosto semplice.


In ognuno dei tre giochi della Origins Collection è presente una missione che funge da tutorial che ci chiede di disegnare la mappa del primo Stratum allo scopo di impratichirci con gli strumenti a disposizione. Se ad un primo approccio potrebbe essere fastidioso disegnarci noi i livelli, dopo un po' di pratica diventa addirittura divertente e stimolante. Il motivo è che la fase di esplorazione diviene più interessante e immersiva tenendo alto l'interesse per vedere cosa c'è più avanti, man mano che la mappa si forma sotto la nostra mano.


L'evoluzione dei personaggi coincide anche con una maggiore interazione con particolari punti dei livello dove si può prendere, scavare o tagliare (aventi le rispettive icone da posizionare) allo scopo di ottenere oggetti particolari. Inoltre non mancano particolari eventi o punti d'interesse dove si può scegliere cosa fare a rischio e pericolo dell'incolumità del singolo o del gruppo. Non mancheranno incontri con NPC che ci forniranno supporto in prossimità di punti più caldi senza dover tornare in città usando un apposito oggetto (il Filo di Arianna) o direttamente a piedi.

In qualunque momento potremo gestire l'equipaggiamento, le caratteristiche e le abilità di ogni membro del party, il quale è composto da cinque elementi suddivisi in due linee. Nella prima linea inseriamo quelle classi dove l'aspetto fisico e di attacco conta di più (come il Militare, il Cavaliere o il Cacciatore Oscuro), mentre nella seconda linea è meglio mettere le classi di supporto - come Terapeuti o Cantastorie - o quelle forti dalla distanza - come i Maghi o gli Arcieri. Nessuno ci vieta di gestire le linee come meglio crediamo, ma la descrizione della classe stessa ci indica in quale linea è più efficace.


I combattimenti sono esclusivamente a turni e dovremo stare attenti a quale nemico avremo davanti. Se alle prime battute non dovremo spremerci troppo, già dal secondo livello le cose inizieranno a farsi difficili con nemici speciali detti FoE (Field On Enemy), luminescenti come stelle che si aggireranno in precise aree e che sono, dei veri mid-boss. Se non si è di un certo livello e ben equipaggiati la dipartita è dietro l'angolo. Ognuno dei tre giochi della serie non ha pietà degli errori del giocatore costringendolo a tornare in città malconcio o ricaricare l'ultimo salvataggio nel labirinto (il resto si salva in città). Fondamentale è avere un party ben equilibrato tra potenza di attacco, di supporto e guarigione.


Man mano che si evolve ogni classe, le abilità diventano disponibili a supporto del membro stesso o di tutto il party. Magie particolarmente potenti possono farci uscire da situazioni difficili, così come una prima linea in grado di tenere testa ad attacchi potenti e ribadire con la stessa efficacia. Per chi non molta ha pazienza è disponibile un opzione che automatizza gli attacchi, ma senza l'uso della abilità, efficace contro i nemici più deboli.

LA CITTA' HUB

Ognuno dei tre capitoli della Origins Collection è strutturato in due parti: l'esplorazione del Labirinto e la Città. Quest'ultima è suddivisa in varie parti dove possiamo rianimare i membri caduti in battaglia, fare acquisti per migliorare l'equipaggiamento, riposarsi e gestire la propria Gilda. Quest'ultima ci viene chiesta, con tanto di nome, all'inizio del gioco per registrare ogni membro del gruppo allo scopo di formare un buon numero di party ben diversificati a seconda delle esigenze. I capitoli successivi espandono il numero delle classi e di opzioni aggiuntive volte a diversificare l'esperienza di gioco.


Ogni volta che torneremo in città porteremo diversi oggetti ottenuti dai mostri sconfitti o dalle casse sparse in giro per i livelli. Potremo rivenderli per ottenere nuovi oggetti per l'equipaggiamento rimpinguando il nostro erario. In Città tutto ha un costo... fin troppo! Dormire, conservare oggetti alla locanda avrà un costo man mano superiore che ci costringerà a gestire bene le nostre finanze e a fare un grinding un po' eccessivo per creare un party molto potente e variegato. Comprare gli oggetti per migliorare l'equipaggiamento diverrà la normalità anche se il denaro tenderà a mancare, ma con un po' di grinding si riuscirà a proseguire anche se ci vorrà molta pazienza e strategia.

In aiuto ci verranno le missioni proposte dai ristoratori che ci forniranno accessori e altri oggetti utili per migliorare il gruppo. Le missioni sono di vario tipo e vanno dall'uccidere uno specifico mostro, trovare un luogo preciso o di essere di un certo livello per poter soddisfare l'esigenza di qualcuno. Interessante la possibilità di esplorare il mare nel terzo capitolo della serie, il quale diviene un gioco nel gioco che può aiutarci nel far aumentare il denaro ottenuto attraverso la pesca, altre attività e missioni creando un ottimo diversivo se vogliamo fare un pausa tra un'esplorazione e l'altra nel Labirinto.


Il frutto dell'esplorazione è anche quello di creare un Compendium al fine di capire ogni caratteristica dei mostri incontrati, degli oggetti ottenuti e di quelli facenti parte dell'equipaggiamento. E di voci da riempire ce ne saranno parecchie, testimoniando una longevità piuttosto elevata che sommando i tre giochi può arrivare anche alle 100 ore.

TECNICAMENTE...

Dal punto di vista prettamente tecnico, vista l'origine della serie, Etrian Odyssey Origin Collection non ha certo bisogno di configurazioni spinte... tutt'altro. Infatti basta un PC o un portatile con 4 GB di RAM, una scheda video con 1 GB di VRAM anche piuttosto datata o una discreta scheda integrata per far girare la collection senza nessuna incertezza. La nostra prova si è svolta con un portatile da gaming Victus avente 16 GB di RAM, una Scheda RTX 3050 con 4 GB di VRAM supportati da Windows 11. Ovviamente non abbiamo avuto neanche un frame fuori posto, essendo il gioco fortemente scalabile e adatto a configurazioni piuttosto vetuste.


L'infrastruttura creata da Atlus abbraccia l'intera collection sfruttando le stesse opzioni di gioco e di configurazione, nonché scegliere tra tre difficoltà di gioco in modo che la saga sia accessibile anche a chi vuole approcciarsi per la prima volta al dungeon crawler. La rimasterizzazione è davvero ben realizzata in grado di essere giocata tramite l'accoppiata mouse e tastiera (come ha fatto il sottoscritto) e ovviamente tramite Controller (perfettamente supportati sia quello Xbox di Microsoft che il DualShock 4 di Sony). Il DualSense viene riconosciuto, ma l'audio si disattiva.


Un plauso va dato ad Atlus per la localizzazione nella nostra lingua, divenendo ufficialmente tra le principali scelte dopo la commercializzazione di Persona 5 Royal avvenuta nel 2020. L'abbiamo trovata, come al solito, di qualità con qualche piccola sbavatura. Ora non ci sono più scuse per non giocare le prossime produzioni o riedizioni dei titoli dello sviluppatore ed editore nipponico/americano.

Ognuno dei tre giochi della Etrian Odyssey Origins Collection ha i suoi achievement Steam per un totale di 72 da sbloccare. Per ottenerli tutti servirà molto olio di gomito e tanta pazienza, come sbloccare nuove classi, eliminare specifici boss alla difficoltà più alta e altro che lasciamo a voi il piacere di scoprire.


La saga di Etrian Odyssey, oltre ai primi tre giochi, conta altri seguito e spin-off che vi elenchiamo di seguito:


  • Etrian Odyssey IV: Legends of Titan (Nintendo 3DS) - 2012
  • Etrian Odyssey V: Beyond the Myth (Nintendo 3DS) - 2016
  • Etrian Odyssey Nexus (Nintendo 3DS) - 2019
  • Etrian Odyssey Untold: The Millenium Girl (remake del primo episodio) (Nintendo 3DS) - 2013
  • Etrian Odyssey Untold II: The Fafnir Knight (remake del secondo episodio) (Nintendo 3DS) - 2014
  • Etrian Mystery Dungeon (spin-off) (Nintendo 3DS) - 2015
  • Etrian Mystery Dungeon 2 (spin-off) (Nintendo 3DS) - 2017


Ricordiamo che la Etrian Odyssey Origins Collection è anche disponibile per Nintendo Switch.

CONSIDERAZIONI FINALI

Non abbiamo accennato a difetti o ad altro, anche perché c'è poco da dire sul livello della rimasterizzazione e della struttura di gioco. Chi ama i dungeon crawler non si farà problemi ad affrontare ogni difficoltà che incontra, mentre i meno avvezzi potranno giocare a difficoltà più bassa senza soffrire troppo le difficoltà intrinseche e di gestione del party.


Una problematica in effetti c'è: il prezzo... davvero troppo elevato e fuori portata soprattutto per chi vuole approcciarsi al genere per la prima volta. Spendere 40 Euro per ogni singolo gioco o 80 Euro per acquistare l'intera collection l'abbiamo trovato eccessivo. Non tanto per la qualità e la longevità intrinseca dei tre giochi, ma dal punto di vista tecnico che di certo non fa gridare al miracolo essendo la grafica ricreata da quella dell'accoppiata Nintendo DS e 3DS.


Per il resto ci troviamo con tre bei dungeon crawler che gli appassionati non posso perdersi e per gli altri scoprire una saga che può dare ancora molto a chi ama disegnare livelli e immergersi nel mondo di gioco e la lore di un titolo fantasy.

Modus Operandi:

Abbiamo testato le tre prime avventure della saga di Etrian Odyssey su PC grazie ad un codice gentilmente fornitoci da Cosmocover.

Questa speciale raccolta che comprende i primi tre giochi della serie Etrian Odyssey ha il suo fascino, poiché possiamo mettere le mani su un serie nata e cresciuta su Nintendo DS e proseguita su Nintendo 3DS. Per la prima volta è possibile giocare la prima parte della saga su PC (e su Switch ovviamente) apprezzandone le sue indubbie qualità di gestione del party, della strategia di combattimento e dell'esplorazione; ora divenuta più alla mano e alla portata di tutti grazie a tre livelli di difficoltà con un'infrastruttura che permette di essere fruito via mouse, tastiera e controller e da configurazioni tra PC e portatili davvero vetuste. Il suo più grosso problema è il prezzo, davvero troppo alto.
  • Tre titoli della serie Etrian Odyssey arrivano su PC
  • Buona qualità della rimasterizzazione
  • Requisiti molto bassi
  • Tutti i giochi localizzati in italiano
  • Il genere dungeon crawler è abbastanza di nicchia
  • Chi non ama la strategia e la gestione del party non si troverà a suo agio
  • Tecnicamente datato
  • Prezzo di vendita fuori dal mondo
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