Che il mondo delle avventure grafiche punta e clicca stia tornando alla ribalta è un dato di fatto. La voglia di giocare in maniera rilassata, senza pensare all'azione e magari sorridere o seguire una storia ben narrata è sempre più una costante, viste le tempistiche dell'era moderna - tra mille cose da fare, social e smartphone -, ci si dimentica quasi che l'essere umano ha bisogno (e diritto) di rilassarsi e di assaporare momenti di tranquillità sia fisici che mentali.
Chi meglio delle “avventure” può soddisfare questo bisogno? I polacchi di Artifex Mundi sono diventati dei veri e propri specialisti del genere con un portfolio di titoli che vanno a collocarsi in un mix tra “risoluzione di enigmi” e “trova l'oggetto”. Ma l'ultimo loro lavoro scava più fondo facendoci tornare indietro al mondo delle avventure grafiche punta e clicca che ha visto storiche case come Lucasarts (ex Lucasfilm nei primi anni '90), Sierra, Cinemaware e via dicendo pubblicare capolavori senza tempo che sono rimasti nel cuore dei giocatori più attempati (come il sottoscritto! -NdR).
Il titolo in questione è Irony Curtain: From Matryoshka with Love. Uscito su PC a maggio, con la recensione firmata dal nostro Giuseppe (specialista del genere), e disponibile su console dal 25 giugno 2019. Abbiamo analizzato l'adattamento al Joypad (nello specifico la versione PlayStation 4) di un prodotto decisamente più a suo agio con mouse e tastiera.
Senza entrare troppo nello specifico sulla storia, vi anticipiamo che vestiremo i panni (non solo in senso lato... lo capirete più avanti. -NdR) di un giornalista fai da te dal nome Evan Kolovsky che all'interno di un mondo occidentale, fermamente capitalista, vuole rimarcare la sua fede rossa “social-comunista” diffondendola in un dibattito televisivo con risultati non proprio positivi. La sua abitazione, dove vive con i genitori, verrà messa a soqquadro da un'organizzazione governativa che ricorda la famosa FBI americana. Costretto a fuggire, viene poi contattato in segreto da una bella spia di nome Anna proveniente dalla culla del socialismo nello stato di Matryoshka. Involontariamente realizza il suo sogno, con addirittura un invito per vedere dal vivo il Leader della nazione dove viene venerato quasi fosse una divinità.
Da qui, capirà che forse - con una visione seria, ma raccontata con una vena molto ironica a nostro parere azzeccatissima - che questo mondo non è tutto rose e fiori come immaginava. Come prima conseguenza gli viene affibbiato il nome di Ivan, anziché Evan. Con una storia che si dipana in quattro capitoli per una longevità che si attesta all'incirca sulle 8 ore, saremo testimoni diretti delle (dis)avventure che lo coinvolgono tra situazioni al limite dell'assurdo ma sempre raccontate con quello spirito umoristico che farà quasi sempre stampare un sorriso sul volto del giocatore coinvolgendolo tra enigmi di difficoltà media, alcuni minigiochi e un plot ben scritto - non nella nostra lingua purtroppo - in una miscela mai stancante e riuscendo simpaticamente a proporre una versione alternativa della guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica.
Se saremo in difficoltà con gli enigmi o non sapremo cosa fare, potremo avvalerci dell'aiuto in-game attraverso interlocutori telefonici con tanto di numero da digitare e personaggi demenziali. Questi aiuti saranno sia soft che diretti a seconda del contesto e del luogo in cui ci troviamo.
Come si presenta Irony Curtain su console? Decisamente bene! E lo diciamo con forza, perché l'adattamento al Joypad (nel caso della famiglia di console Sony via DualShock 4, oggetto della nostra prova) del sistema di controllo è veloce, semplice e molto pratico. Muoveremo il nostro personaggio con lo stick analogico sinistro, mentre quello destro simulerà il puntatore del mouse vero e proprio indicando i punti d'interazione sulla schermata. Se saremo nelle vicinanze si attiveranno i punti sensibili con i quali interagire, selezionandoli col puntatore o passando dall'uno all'altro usando i tasti dorsali L1 e R1 e interagendo con il tasto relativo. L'inventario è sempre a disposizione, richiamabile con il tasto dorsale R2 e interagendo con gli oggetti in modo semplice e diretto. Le combinazioni potranno essere fatte sia all'interno dell'inventario stesso, con l'apposito tasto, che con lo scenario selezionando l'icona corrispettiva che farà aprire l'inventario per selezionare l'oggetto da far interagire.
Complimenti vivissimi agli sviluppatori per come hanno effettuato il porting, che possiamo definire a portata di Pad. La differenza tra mouse e tastiera non la sentirete nemmeno.
Irony Curtain: From Matryoshka with Love propone ben 43 trofei, suddivisi in 30 di Bronzo, 8 d'Argento, 4 d'Oro e l'ambito Platino. Per ottenerli tutti si dovrà seguire pedissequamente la storia e sperimentare alcune specifiche interazioni a cui, magari, non si aveva pensato. Ma niente di difficile se si esegue una seconda run testando le azioni non fatte in precedenza.
L'avventura grafica firmata da Artifex Mundi è stata aggiornata alla versione 1.01 che non solo ha raddoppiato praticamente le sue dimensioni sull'hard disk di PS4, ma va ad intervenire su alcune dinamiche di gameplay e apporta una modifica grafica al personaggio principale rendendolo visivamente più veritiero e pulito. Nonostante quest'aggiornamento abbiamo appurato che il bug che blocca il personaggio in alcuni punti del gioco è ancora presente, ma basterà uscire e rientrare dal gioco per riprendere il controllo di Evan.
Ricordiamo che il gioco in versione console è disponibile anche su Xbox One e Nintendo Switch.
Il passaggio dal punto di vista grafico su console è assolutamente indolore vista la natura bidimensionale del gioco e dei suoi requisiti leggerissimi su PC. La grafica è ben fatta e molto pulita e il tutto si mantiene stabile dal punto di vista della fluidità. Abbiamo incontrato qualche sporadico bug che ha bloccato il movimento di Evan costringendoci a ricaricare il gioco (soprattutto all'inizio), ma per il resto l'esperienza risulta essere ottima e appagante.
Un difetto, o meglio problematica, lo abbiamo trovato nell'unico slot di salvataggio disponibile: purtroppo non avremo la libertà di salvare quante volte vogliamo, ma andremo a sovrascrivere sempre lo stesso slot. Tale pratica l'abbiamo trovata abbastanza assurda, dal momento che mina la libertà del giocatore non facendolo tornare sui suoi passi o in locazioni passate magari allo scopo di ottenere qualche trofeo perduto o rivivere alcuni momenti divertenti dell'avventura. Speriamo in un prossimo aggiornamento atto a sistemare questo problema.
Chiudiamo la nostra analisi del titolo Artifex Mundi con il doppiaggio in inglese davvero delizioso (il gioco è localizzato anche in tedesco e in polacco, ma non nella nostra lingua) e le tante citazioni sul mondo delle avventure grafiche e di altri titoli che strapperanno più di un sorriso, a testimonianza della bontà dell'opera che vi consigliamo caldamente di fare vostra anche se non siete amanti del genere.
Modus Operandi:
Abbiamo testato l'adattamento su console di questa bella e simpatica avventura grafica punta e clicca grazie ad un codice datoci dagli sviluppatori.