Dopo 8 anni dall'uscita del primo RAGE (qui la nostra recensione), la collaborazione fra Avalanche Studios e Id software ci ripropone un seguito altrettanto sconclusionato e psichedelico. Prima di scendere nel dettaglio e analizzare i contenuti che questo prodotto ha da offrire, scopriamo l'incipit che ci introduce al magico mondo del massacro. All'inizio del titolo vivremo una breve presentazione sul mondo post atomico nel quale andremo a calarci, scoprendo che la razza umana è divisa in due fazioni:
Il nostro sarà un eroe o eroina sincopata, inconsapevole del proprio ruolo sino alla morte della zia Erwina Prowley, nell'ultimo e tragico incontro. Da qui in poi, le arche, il progetto Daga ed i PNG principali (in tutto saranno 3) e secondari, ci coinvolgeranno in un crescendo narrativo tanto ritmato quanto immediato.
Pad alla mano, RAGE 2 fa dell'immediatezza il proprio cavallo di battaglia. Tutto si svolge in modo immediato, senza tempi morti, con una semplicità ed immediatezza tipica dei coin-op di un tempo. Accendi, prendi il pad, spari a tutto quello che si muove. Da questo punto di vista, il gruppo Id software ha fatto scuola dai lontani tempi del Pentium, prima con DOOM e successivamente con Quake, che diventarono un punto di riferimento nel mondo degli FPS, agli occhi delle altre software house.
Quest'impressione viene subito confermata affrontando le prime missioni di gioco che, introducendoci al nostro ruolo, ci consentono di prendere confidenza con dei comandi che, da buon FPS classico, ci consentono di padroneggiare l'arte "sterminicida" sin da subito.
Di primo impatto, un open world in chiave FPS, specie dagli autori Id software, ci ha lasciati un po' interdetti: infatti gli sviluppatori, oltre ad essere fra i precursori del genere, si sono sempre rivelati fra i protagonisti del settore, inoltre con questa collaborazione hanno creato un ibrido dotato di un'unica anima, nata da due stili differenti. Parliamo di un genere di gioco che, nel tempo, ha saputo annoverare titoli quali la serie Far Cry di Ubisoft, ed in modo marginale con Red Dead Redemption 2 che, anche se in salsa western, riesce a fornire la medesima immedesimazione se giocato in prima persona, senza contare i vari episodi di Battlefield e dell'ormai storica serie di Call of Duty.
Possiamo in prima battuta definire questo mondo di gioco e questa nuova edizione di RAGE all'altezza delle aspettative? La risposta è sicuramente si, ma solo in parte. Per intenderci, questo titolo non ha dei veri e propri punti deboli a vantaggio della concorrenza, ma d'altro canto non possiede quella personalità tale che gli consenta di primeggiare in modo netto e plateale sulla pletora di scelte a oggi disponibili.
Quali sono, allora, i punti forti che dovrebbero convincere l'utenza ad avvicinarsi al mondo Id? Sicuramente l'immediatezza, che rende tutto e subito disponibile, sia per partite veloci che per sezioni prolungate. Inoltre questo titolo può vantare una grande quantità di bocche da fuoco, ognuna oggetta a modifiche e miglioramenti, oltre ad un ampia scelta di veicoli, anch'essi customizzabili.
L'open world in cui abbiamo avuto modo di gironzolare ci è sembrato a tratti scarno, con alcune scelte di level design in parte discutibili (Vorrei qualcuno mi spiegasse come, ad esempio, nel mondo post apocalittico esistano le bombolette spray, riscontrando nel mondo di gioco tantissimi murales freschi freschi. -NdR). Buona parte del percorso che ci porterà a raggiungere gli obiettivi prestabiliti è un terreno brullo, scosceso ed esplorabile solo in parte, uscendo dalle strade in terra battuta disponibili, inoltre alcuni fiumi, in cui sono presenti overcraft e pontili, saranno comunque tranquillamente percorribili col nostro mezzo.
Capiterà spesso e volentieri di incontrare PNG casuali con i quali sarà possibile ingaggiare delle gare col nostro mezzo, oppure veicoli addetti al trasporto provviste da assaltare. Senza contare vari e mal asserragliati fortini approssimativi, in cui troveremo scorte custodite da ladri o da vagabondi. Avendo appurato che il lato open world compie un ruolo marginale, possiamo consolarvi confermandovi che il crafting e l'ampia gamma di personalizzazioni nonché la fisica e la resa delle armi in uso, sapranno soddisfarvi come non mai.
Senza scendere troppo nel dettaglio e per evitare spoiler indesiderati, vi basti sapere che essere un ranger non significa semplicemente portare avanti un ideologia, infatti il nostro fisico e la nostra tuta ci consentiranno tutta una serie di abilità che, buona parte della razza umana non può immaginare. Sono proprio queste caratteristiche, da scoprire tramite le arche e potenziabili, che ci consentiranno di soverchiare il sistema e ripristinare pace e serenità in un mondo ormai collassato. In questo senso inoltre, anche se in modo marginale, il lato esplorativo avrà una sua variabile sull'esperienza.
Esplorare il mondo di gioco tramite i vari mezzi disponibili, via terra, acqua o cielo, vale il prezzo del biglietto malgrado il controllo degli stessi sia ben lontano da un'esperienza di guida simulativa. Riscuotere le taglie dei vari fuorilegge (disponibili nei presidi), la scoperta di arche supplementari e fortini, ci consentirà infine di accumulare velocemente gli XP ed il denaro necessari per migliorare e fortificare il nostro equipaggiamento.
RAGE 2 è un giro di giostra che, ogni amante degli FPS (inclusi i nostalgici da nottate sul PC) dovrebbe necessariamente affrontare. Ci troviamo di fronte ad un mondo colorato, frenetico, con degli effetti particellari e di aliasing ben studiati. La resa delle armi, la loro animazione, così come le animazioni e mutilazioni delle nostre vittime, sapranno soddisfare i palati più fini. Da un lato l'open world non ci farà sicuramente gridare al miracolo ma, l'avventura single player di RAGE 2 non mira a questo. Il titolo ha una missione ben chiara ed ampiamente intuibile sin da subito.
Questa storia ci vuole divertire, a tratti sfinire le mani sul pad, ci spinge a craftare alla ricerca del risultato più devastante ma... un bel gioco dura poco! I nostri avversari, che a tratti strizzano lontanamente l'occhio ad alcuni elementi di Gears of War, sono ben realizzati nelle loro animazioni mentre i dialoghi e le espressioni facciali hanno un maggior impatto rispetto a quanto magari riscontrato su Metro Exodus e riescono, a modo loro, a risultare maggiormente convincenti e coinvolgenti. Da questo punto di vista l'audio del gioco risulta molto bello e avvolgente con un doppiaggio, nel complesso, discreto. In effetti siamo riusciti a terminare l'avventura principale in meno di 10 ore, sorvolando su diverse missioni secondarie ma limitandoci unicamente a seguire il filone principale e craftando il minimo sindacale. Ovviamente, tale scelta dettata al fine di recensire il titolo, è assolutamente consigliabile all'utenza finale.
A occhio e croce, considerando le tempistiche per gli spostamenti ed affrontando tutte le sfide casuali, non dovremmo discostarci molto dalle 15/20 ore. Tutto dipende da quanto vorrete essere puristi rispetto all'esecuzione di una semplice run.
Modus Operandi:
Siamo tornati dopo 8 lunghi anni ad esplorare il mondo di RAGE con questo seguito, realizzato da Avalanche Studios in collaborazione id Software, grazie ad un codice datoci da Laboratorio Comunicazione.