Se parliamo della serie Trine, non possiamo che dire Frozenbyte. Lo sviluppatore finlandese è conosciuto soprattutto per le avventure del mago Amadeus, della ladra Zoya e del cavaliere Pontius, che sin dal 2009 ci hanno accompagnato con tre episodi usciti su diverse piattaforme. Marchio di fabbrica della serie sono gli enigmi basati sulla fisica, una comparto grafico di qualità che spicca sul lato artistico e un'ambientazione fiabesca con una storia pregna di momenti umoristici che non si prende troppo sul serio.
A sorpresa, proprio Frozenbyte ha annunciato nella prima parte dell'anno il quarto episodio. Diciamo a sorpresa, perché dopo il mezzo passo falso con il terzo episodio, lasciato praticamente a metà, non ci aspettavamo un nuovo gioco della serie. Questa volta lo sviluppo è stato supportato da un editore - Modus Games - e quindi il budget a disposizione è stato ben diverso, infatti fin da subito possiamo già dirvi che ci troviamo al miglior lavoro dal punto di vista tecnico ed artistico mai realizzato dalla softco finlandese.
Anche se ufficialmente è il quarto episodio della serie, in realtà si tratta di un titolo in un certo senso “a se stante”. Non solo è staccato dagli altri episodi, ma addirittura possiamo vederlo come una sorta di reboot. Ci sono degli accenni agli episodi precedenti con alcuni riferimenti sul passato dei personaggi che li collega al misterioso artefatto Trine, ma non c'è altro. E' come se Frozenbyte abbia voluto ripartire con tutta l'esperienza accumulata per applicarla in un nuovo titolo allo scopo di garantire un'esperienza più solida, completa e moderna.
Nell'ottimo tutorial iniziale (che, comunque, si protrarrà per tutta la durata del gioco), i tre protagonisti verranno guidati da un misterioso messaggio allo scopo di indagare sul principe Selius, alle prese con pericolosi esperimenti di magia che lo condurranno fuori dall'Accademia Astrale, storica sede e simbolo della serie Trine. Il mago Amadeus, la ladra Zoya e il cavaliere Pontius uniranno energie e poteri per trovare e convincere il principe a tornare all'accademia e scoprire i motivi dei suoi strani “incubi” che si materializzano in forma reale attraverso pericolosi nemici che andranno sconfitti.
Si è tornati alle origini riabbracciando il 2,5D elevando all'ennesima potenza le meccaniche platform, dei puzzle basati sulla fisica con un'estensione dei poteri e delle caratteristiche dei tre eroi per offrire un'esperienza più matura, più cervellotica, con un gameplay più fluido e alla portata di tutti. Il tutto farcito da una storia in pieno stile fiabesco accompagnata da un comparto tecnico, grafico e artistico di grande qualità. Anche se con qualche piccolo passaggio a vuoto e un po' di ripetitività di fondo, l'obiettivo è stato raggiunto confezionando il miglior gioco della serie e probabilmente il progetto più ambizioso dello sviluppatore finlandese.
Questa volta ci troviamo davanti un gioco fatto e finito che si estende per cinque atti per un totale di 17 livelli pieni di enigmi e combattimenti contro gli incubi del principe Selius. I tre eroi hanno poteri differenti tra loro, ma potremo controllarne uno alla volta. Potranno essere scambiati agendo sui tasti dorsali in base alle esigenze dell'enigma o del combattimento che si sta affrontando. Man mano che si avanza ognuno degli eroi acquisirà delle abilità con l'esperienza accumulata durante i combattimenti che arriveranno a intervalli regolari. Tali abilità si attivano automaticamente ed in precisi punti del gioco, atti a farci capire l'uso in tempo reale della nuova potenzialità legato all'enigma da superare.
Non ci sono solo le abilità, ma anche delle speciali estensioni di alcune di esse che si ottengono prendendo delle gocce di cristallo sparse per tutti i livelli. Ottenendo questa speciale esperienza avremo delle facilitazioni allo scopo di completare il gioco dopo aver evoluto tutti i personaggi. Infatti, in alcuni livelli ci sono dei punti non subito raggiungibili, ma ci si potrà arrivare più avanti dopo aver acquisito delle speciali abilità, di conseguenza una volta completato il gioco, ci si potrà dedicare a ciò che si è mancato trovando le restanti gocce di cristallo e tutti i collezionabili.
Gli eroi, a loro volta, hanno nuove abilità e poteri che estendono la complessità degli enigmi basati sulla fisica. Ad esempio Amadeus potrà evocare nuovi oggetti e lanciarli addosso ai nemici, oltre ad agire su quelli presenti nello scenario come degli speciali specchi riflettenti. Zoya ora può utilizzare la corda per camminarci sopra se ci sono appigli e oggetti, inoltre le frecce di ghiaccio e di fuoco fanno parte integrante degli enigmi ambientali e saranno importanti nei combattimenti contro i cattivi. Pontius, invece, possiede una schiacciata per rompere alcune parti dello scenario e il suo scudo potrà essere usato per riflettere i raggi di luce attivando speciali meccanismi, dirigere l'acqua, deflettere gli attacchi dei nemici e alcuni getti di fuoco.
Se avete giocato alla serie Trine vi troverete subito a casa ma non potrete non notare una maggiore pulizia nel gameplay e nel codice relativo alla fisica adesso più fluida e realistica grazie anche alla maggiore potenza computazionale dell'attuale generazione di console che, comunque, darà il cambio a quella successiva alla fine del 2020. Trine 4: The Nightmare Prince è sviluppato appositamente per le attuali macchine, e si vede!
Come accennato nei paragrafi precedenti ci troviamo davanti al miglior capitolo della serie dal punto di vista del gameplay e dell'uso della fisica negli enigmi ambientali. Dove Frozenbyte si è superata è nel comparto grafico con scenari mozzafiato aventi una profondità di campo davvero elevata, mantenendo fluidissima la struttura poligonale senza nessun tentennamento. Se la grafica è di alto livello, lo è ancora di più il lato artistico che dona agli scenari maggior potenza visiva, grazie ai giochi di luce, alle animazioni e alla pulizia di ogni anfratto... anche quello in apparenza più insignificante. Niente è stato lasciato al caso.
L'impatto grafico lascia letteralmente senza fiato, ed anche il gameplay non è da meno rappresentando il summa dei tre episodi precedenti con ulteriori miglioramenti che elevano la qualità dell'esperienza di gioco ad un livello più alto. Ovviamente non è tutto rose e fiori: ciò che si nota subito è una certa ripetitività nei combattimenti che sono praticamente uguali dall'inizio alla fine. Gli scontri con i Boss - comunque pochi - sono ben fatti, ma non rimarranno di certo negli annali. Inoltre per chi non ama troppo ragionare, gli enigmi di Trine 4 sono un po' più complessi e potrebbero spazientire una buona fetta di utenza. Non si tratta di un vero e proprio difetto, ma in sede di valutazione va considerato anche questo aspetto. Comunque dopo alcuni minuti gli eroi daranno degli indizi su come superare l'enigma (anche il sottoscritto è rimasto bloccato in alcuni di essi apparentemente insormontabili, per poi risolverli in pochi minuti. -NdR). Ciò che serve è un pizzico di “pensiero laterale” in base agli strumenti che si hanno. Chiudiamo con il finale che comunque premia le nostre fatiche, ma dal nostro punto di vista poteva essere più coinvolgente.
Altro punto a favore dell'opera magna di Frozenbyte è la localizzazione completa in italiano ed anche di una certa qualità. Di questi tempi non è così facile soprattutto per un titolo indipendente, ma ne siamo più che contenti perché fa sempre molto piacere vedere che anche il mercato italiano non è poi di secondo piano. Gli effetti sonori e la colonna sonora sono a tema e mai fastidiosi, la musica aumenta di qualità verso la fine dell'avventura aumentando il coinvolgimento. La longevità si attesta tra le 5 e le 8 ore di gioco in base a come si affrontano gli enigni e se si vuole ragionare con calma senza correre.
Trine 4: The Nightmare Prince porta con sé 40 trofei suddivisi in 30 di Bronzo, 4 d'Argento, 5 d'Oro e l'immancabile e ambito Platino. Per ottenerli tutti servirà completare il gioco al 100% risolvendo tutti i livelli, trovando tutte le gocce di cristallo ed ottenere tutti i collezionabili.
Dal punto di vista tecnico Trine 4: The Nightmare Prince è un gioellino tecnologico, grazie ad un grafica dal grande impatto visivo che colpisce l'occhio anche sulle console base (in questo caso PlayStation 4, oggetto della nostra prova) con una risoluzione di 1080p aggiornata a 60 fotogrammi al secondo senza il minimo tentennamento. Per i possessori di PlayStation 4 Pro e Xbox One X, la risoluzione si estende fino a 4K, mentre i possessori di Nintendo Switch dovranno “accontentarsi” di una risoluzione di 900p e 30 fps in modalità “fissa” e 720p e 30 fps in modalità “portatile”.
Il gioco è aggiornato alla versione 1.01, ovvero rappresenta la patch del day one, che ha risolto alcuni problemi relativi al gameplay, alla grafica, all'interfaccia di gioco e alla localizzazione ottimizzando l'esperienza di gioco su tutte le piattaforme. Per chi lo desidera è possibile acquistare la Trine Ultimate Collection, sia in versione digitale che fisica, che integra oltre al quarto capitolo della serie anche Trine: Enchanted Edition, Trine 2: Complete Story e Trine 3: The Artifacts of Power.
Trine 4: The Nightmare Prince punta molto sul multigiocatore. Gli enigmi variano se giochiamo da soli o insieme ad altri: è possibile collaborare sia in locale che online fino ad un massimo di quattro giocatori. La cosa bella e interessante (com'è accaduto al sottoscritto. -NdR) è trovare alcuni partner pronti a fare squadra nella risoluzione degli enigmi e andare avanti per diverso tempo. Non sarebbe stato male avere un modo di poter comunicare a gesti o magari una semplicissima chat con parole o frasi pre-impostate.
L'ultima fatica di Frozenbyte vale il prezzo del biglietto. Alcuni piccole sbavature non gli permettono di toccare vette di eccellenza, ma ci troviamo davanti ad un gioiello per cui vale la pena tornare a vivere le avventure dei tre eroi.
Modus Operandi:
Siamo tornati a impersonare gli Amadeus, Zoya e Pontius in questa nuova avventura sviluppata da Frozenbyte grazie ad un codice datoci da Cidiverte.