Dalle sue origini fino ai giorni nostri, il concetto di videogioco non è mai rimasto invariato ma è sempre mutato nel corso del tempo. Se prima videogiocare significava semplicemente divertirsi su una modalità basilare dove l’obiettivo principale era solamente fare il punteggio migliore, adesso le cose sono ben diverse e sono subentrate ulteriori metodologie di sviluppo: ad esempio ora si punta anche ad un immersione maggiore del videogioco, tendendo anche al fotorealismo e inserendo il più delle volte anche una componente narrativa importante. Insomma, il mondo dei videogiochi si è espanso così tanto che il suo obiettivo non è più solo il semplice “gioco” allo scopo di divertire, ma anche far riflettere su diverse tematiche anche complesse.
E’ l’esempio di Solo: Islands of the Heart, titolo sviluppato dal Team Gotham uscito precedentemente su PC il 26 Aprile 2018 e che è approdato su Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One il 1 Agosto 2019.
Solo: Islands of the Heart (che da ora in poi chiameremo semplicemente Solo) non ha una vera e propria narrativa da seguire ma cerca di essere un viaggio introspettivo per chiunque decida di giocarlo. Dopo aver scelto l’aspetto e il sesso del nostro personaggio, inizieremo immediatamente il nostro percorso all'interno di una piccola isoletta, con un omino pronto per imbarcarsi verso nuove zone.
Gli sviluppatori hanno voluto incentrare il loro gioco interamente sul significato e la comprensione dell’amore, mettendo in evidenza sia i lati positivi che le incertezze e i dubbi che nascono da ogni relazione. Questi argomenti vengono messi in mostra man mano che andremo avanti con il gioco, dato che durante il nostro cammino incontreremo diverse statue che, alla loro attivazione, ci faranno delle domande a cui potremo rispondere scegliendo tra varie opzioni. “Condividi attualmente la tua vita con qualcuno? Hai mai amato? Cosa cerchi di più in una relazione?” saranno alcuni degli interrogativi che ci verranno posti. Saranno davvero tante le domande che il gioco ci proporrà e, in base alle risposte che daremo, ci avvicineremo sempre di più alla meta finale, speranzosi di sapere che verità potremo mai trovare alla fine del nostro viaggio.
Si tratta di un gioco che vuole principalmente far riflettere sull'amore e su quello che gira attorno ad esso. Tramite le varie domande proposte, ci ritroveremo più e più volte a dover pensare attentamente a che opzione scegliere, scoprendo quanto l’amore possa portare tante gioie ma anche tanti sacrifici. Per tutta la durata del gioco permane quel senso di insicurezza e dubbio su cosa comporterebbe scegliere un opzione invece dell’altra, con il costante pensiero di cosa direbbe l’eventuale partner dinanzi a certe affermazioni. E viceversa, cosa sceglieresti di fare dinanzi ad una scelta del tuo partner che non condividi?
O almeno questa è la sensazione che noi di GamesArk.it abbiamo provato quando abbiamo giocato questa interessante esperienza. Solo è un gioco che vuole far riflettere su moltissime questioni legate all'amore. Essendo questo un argomento molto personale, l’esperienza potrebbe differire da giocatore a giocatore in base alla mentalità del singolo individuo. Detto questo, l’unica cosa che consigliamo di fare è di rispondere sinceramente alle domande che vi verranno proposte, così da godere appieno di quello che il gioco ha da offrire.
Solo è un gioco che combina elementi di puzzle e platform, con un gameplay che si basa principalmente sulla manipolazione di cubi che potremo spostare e posizionare liberamente nello scenario. Il nostro obiettivo sarà sempre quello di raggiungere e risvegliare la statua che ci proporrà successivamente una domanda. Nello specifico, la sfida consisterà nel riuscire ad utilizzare un numero limitato di cubi per creare un percorso verso questa statua che, quando verrà attivata, sbloccherà la prossima sezione di gioco. Il gameplay, man mano che si andrà avanti, diventerà sempre più complesso, aggiungendo sia strumenti utilizzabili dal nostro personaggio e che gli permetteranno, ad esempio, di planare in aria, sia implementando sempre più cubi dalle funzionalità diverse. Il tutto verrà collegato in un crescendo di sfida che andrà sempre ad aumentare.
Nessun panico perché il livello di sfida, complessivamente, è nella media e nonostante esistano momenti in cui dovremmo pensare attentamente a come procedere in un determinato puzzle, in generale si può andare abbastanza spediti nell'avventura. Da questo punto di vista, il gioco si mostra interessante e ben fatto, seppur i puzzle siano monotematici, infatti tutti i vari enigmi consisteranno sempre in sezioni di gioco in cui dovremo posizionare dei cubi per creare un percorso adatto e agevole. L’unica alternativa a questa routine saranno le sezioni al buio dove utilizzeremo questi cubi per formare un ombra particolare per sbloccare una porta e risolvere l’enigma. Non sarebbe stato male creare più puzzle e rompicapi con meccaniche nuove per spezzare un po’ la monotonia del dover sempre posizionare questi oggetti e, successivamente, attraversarli. Nonostante tutto, ripetiamo, i puzzle rimangono comunque molto simpatici da affrontare.
Un neo che vogliamo segnalare del gameplay sono i comandi in se. Non sono pessimi ma, in particolare nelle sezioni platform dove ci capiterà di dover saltare con particolare attenzione, i comandi risulteranno essere poco precisi e sarà molto facile scivolare e cadere, ritrovandosi molte volte a dover re-iniziare la mappa dall'inizio.
Un elemento molto simpatico e particolare di Solo che vogliamo discutere è la gestione dei puzzle secondari. Durante la nostra avventura, avremo la possibilità di affrontare degli enigmi secondari allo scopo di aiutare alcuni animaletti presenti nelle varie isole. Per esempio potremo aiutare un animaletto a tornare a casa dalla sua amata creando un percorso di cubi da fargli attraversare, oppure dovremo indirizzare per bene una fonte d’acqua verso delle piante affinché prosperino.
L’elemento particolare sta nel fatto che è letteralmente opzionale aiutare questi animaletti, perché soccorrerli non darà nessun tipo di ricompensa al giocatore se non il veder la felicità di queste creature per il buon gesto che abbiamo appena eseguito. Una scelta che molti giocatori troverebbero discutibile dato che eseguire o meno questi puzzle non cambierà assolutamente niente a livello di gioco, eppure va sottolineato che l’assenza di ricompense è voluta da parte degli sviluppatori per far trasparire il messaggio che un vero atto d’amore e di gentilezza non vuole nulla in cambio e, data la filosofia che il gioco vuole adottare, ci ha fatto sorridere in positivo questa scelta di game design.
Graficamente il gioco si presenta in maniera molto semplice e colorato, adottando uno stile grafico minimale e carino da vedere. Molto simpatica l’idea, in alcune scene, di poter cambiare il filtro grafico in base alle nostre preferenze per avere uno scenario esteticamente differente. In questo caso, l'unica pecca che dobbiamo segnalare è la presenza di un forte Aliasing che rovina un po' l'estetica generale del gioco, per il resto, si tratta sicuramente di una grafica che rende giustizia al prodotto
La stessa cosa non si può dire, invece, del lato tecnico che risulta essere parecchio fastidioso in alcuni frangenti. Sia in modalità fissa che in modalità portatile, saranno presenti nella mappa di gioco evidenti pop-up, con oggetti e pezzi di scenario che scompariranno appena ci allontaneremo anche solo leggermente da essi. Inoltre sono anche presenti diversi cali di framerate disseminati in tutta l’avventura, con alcuni picchi gravi in specifiche sezioni di gameplay. Un grande peccato da questo punto di vista, ma il lato tecnico è assolutamente da rivedere. Nulla da dire per quanto riguarda il comparto sonoro che consiste in ost ambientali che riescono a far immedesimare maggiormente il giocatore con lo scenario.
La durata del gioco, infine, si aggira sulle 5 ore complessive, un po’ di più se si vogliono completare tutti i puzzle secondari. Una longevità che tutto sommato è buona per quello che il gioco vuole offrire. Una maggiore longevità avrebbe causato al gioco di essere troppo ripetitivo data la composizione monotematica degli enigmi.
Modus Operandi:
Abbiamo intrapreso questo particolare viaggio introspettivo grazie ad un codice fornitoci da Merge Games tramite la piattaforma Terminals.io.