Tombi! (Tomba! nella sua versione nipponica) ha catalizzato gli appassionati dei platform e delle avventure con l'annuncio del suo arrivo quest'anno su PlayStation 5, Nintendo Switch e PC. A suo tempo è stato un gioco quasi iconico quando usci in Giappone a Natale del 1997 sulla prima PlayStation. Allora le versioni occidentali erano lente ad arrivare, infatti negli Stati Uniti ha fatto capolino sei mesi dopo e in Europa a settembre del 1998.
Il nome della versione europea cambiò in Tombi!, e ancora oggi vige un po' di confusione. Tuttavia gli appassionati attendevano quasi con ansia il suo arrivo con la Special Edition annunciata da Limited Run Games, che conosciamo bene per la distribuzione delle versioni fisiche di titoli storici e di nicchia. Grazie al Carbon Engine, creato proprio dall'azienda, è possibile adattare velocemente i titoli di tanti anni fa alle attuali console e PC per rispondere alle richieste dei giocatori amanti di quei titoli che hanno giocato ai tempi dell'uscita, magari quand'erano più giovani.
Proprio Tombi! Special Edition era uno dei titoli più appetibili di questa calda estate e noi di GamesArk.it, che ha redattori che hanno vissuto quell'epoca fino a toccare i tempi gloriosi della console e computer a 8 e 16bit degli anni '80 e '90, non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione per mettere mano su questa versione di uno dei giochi più iconici della prima PlayStation.
Scoprite insieme a noi se il fascino del gioco è rimasto ancora intatto nella nostra recensione!
Il primo impatto non è male: nelle opzioni della schermata principale possiamo selezionare la colonna sonora originale o quella remixata con tanto di lettore al seguito oltre al museo per entrare nel mondo del gioco con bozzetti, immagini, video promozionali, manuali di gioco e la voce dei sviluppatori come quella di Tukiro Fujiwara di Whoopee Camp che ricordiamo è stato uno dei creatori di Ghost'n Goblins.
Una volta scesi in gioco con il tasto dorsale destro possiamo agire sull'adattamento dello schermo (4:3, originale o in 16:9), applicare il filtro CRT, aggiungere un'immagine di sfondo per riempire lo schermo e salvare in qualsiasi momento, oltre ai salvataggi già presenti nel gioco. Con il tasto dorsale sinistro si può riavvolgere il tempo, magari se si vuole ripetere un'azione fatta male, se si viene colpiti, dopo aver perso una vita o arrivati al Game Over.
Il gioco in sé è identico all'originale senza alcun tipo di cambiamento, anche minimo. Non si tratta di un porting, ma bensì di un'emulazione in grado di girare sulle attuali macchine senza particolari sbavature. Quindi l'ago della bilancia è di capire se il gioco è invecchiato bene oppure no. Dopo la nostra prova possiamo dirvi che la verità sta nel mezzo...
Tombi è un ragazzo selvaggio che porta con sé un braccialetto lasciatogli dal nonno deceduto. Un giorno nota un carretto assaltato da maiali antropomorfi e nel tentativo di scacciarli sbatte la testa su di un ramo e perde i sensi; al suo risveglio si accorge che il suo braccialetto gli è stato rubato. Durante il lungo cammino per riprendersi ciò che gli appartiene s'imbatterà in un qualcosa di molto più grande.
Tombi! è un platform adventure ambientato in un mondo fantasy in parte non lineare, poiché è pieno di elementi secondari. Infatti il nostro ragazzo dai capelli rosa ha una certa libertà di esplorazione degli scenari, pur con i limiti di un gameplay che sente il peso degli anni. Il marchio di fabbrica è l'attacco a morso che blocca il nemico di turno per poi lanciarlo orizzontalmente provocando una doppia eliminazione se davanti si trova un altro malcapitato. Tale attacco si applica anche agli scrigni di forma diversa che è possibile aprire man mano che il protagonista incontra i famosi “vecchi” ricevendo, da ognuno di essi, una chiave del relativo scrigno. Non aspettatevi un gameplay profondo e sfaccettato, stiamo pur sempre parlando di un gioco che ha oltre 25 anni sulle spalle.
Con l'avanzare nell'avventura il protagonista otterrà nuove capacità per superare ostacoli che prima erano insormontabili, dando quel tocco metroidvania che tiene vivo l'interesse. Uno di essi sarà il nuoto, fondamentale per poter proseguire, allo scopo d'imprigionare i maiali cattivi che stanno infestando diverse regioni con i loro poteri magici.
Lo scopo principale è di trovare sette sacchi per imprigionare i relativi maiali cattivi, per liberare ogni territorio dal loro influsso magico malefico. Per farlo Tombi dovrà entrare in una porta dimensionale che verrà svelata una volta che otterrà il relativo sacco. Lo scontro che ne deriverà può essere immediato quanto più lungo a seconda se una volta afferrato il maiale verrà lanciato nel sacco correttamente. Pur con i limiti di un gioco di diverse generazioni fa ha ancora quell'aura in grado di coinvolgere, grazie ai suoi elementi adventure e un pizzico di gioco di ruolo.
Ciò che contraddistingue l'opera di Whoopee Camp è il fatto di avere un numero davvero elevato di eventi presenti nell'avventura i quali parlando con personaggi non giocanti (NPC), trovando oggetti o altro si susseguiranno uno dietro l'altro. Anche se le descrizioni indicano cosa fare, buona parte sono abbastanza fumose. Non sarebbe stato malvagio appuntarsi qualcosa in modo da capire cosa fare. Dovremo usare gli oggetti su cose o persone in modo da concludere un evento con l'ottenimento di oggetti importanti ai fini dell'avventura o in connessione con altri eventi.
Questa spiccata identità adventure potrebbe creare qualche problema di orientamento, poiché non c'è una via tracciata. Bisognerà provare e sperimentare, magari facendo scoperte inaspettate in grado di guidarci sul da fare. Inoltre il nostro Tombi potrà ottenere nuove vite sia negli scrigni che negli scenari, nonché ottenere esperienza sconfiggendo tipologie diversi di nemici attraverso tre rami distinti. Così facendo si otterranno più vite extra e caratteristiche aggiuntive date da oggetti come pantaloni, cristalli e armi che permettono di dare un po' di varietà durante l'esplorazione e il combattimento.
La maggior parte degli eventi richiedono un oggetto specifico per essere completati, alcuni di essi legati alla trama principale. Da questo punto di vista si intuisce la strada da intraprendere, ma non è comunque così immediato... e con la pazienza di una società interconnessa come la nostra, basta davvero poco per cercare aiuti e guide per riuscire a sbrogliare la matassa.
Se lo rapportiamo all'anno di uscita con la release di oggi, questa speciale versione di Tombi! ci ridà paro paro lo stesso gioco del 1997 senza nessuna modifica se non nell'applicazione di alcuni filtri, il riavvolgimento e la libertà di salvataggio. Tombi! Special Edition è più un'operazione storica che una rimasterizzazione. Quello che fa il Carbon Engine è un'emulazione migliorata dell'originale permettendo di godere di un'esperienza più fluida. Possiamo dire che il nostro Tombi ha il suo fascino, ma sente il peso degli anni. Anche la localizzazione italiana è rimasta invariata con alcuni strafalcioni che ci faranno sorridere per la loro ingenuità. I caricamenti sono gli stessi, nonostante il gioco giri su hardware dell'attuale generazione (nel nostro caso su PS5, oggetto della nostra prova).
Tecnicamente si tratta di un gioco prettamente bidimensionale che applica alcune caratteristiche 2.5D e 3D per dare un senso di profondità agli scenari che vengono applicati ad un level design che rimane semplice, ma comunque ricercato in grado di destare l'interesse per la struttura adventure con gli oltre cento eventi che ci faranno girare in lungo e in largo. Non mancheranno alcuni spunti comici, relegati ad un aspetto visivo e tecnico che non possiamo paragonare al giorno d'oggi, in grado comunque di strappare qualche sorriso.
Per ottenere tutti i trofei di Tombi! Special Edition servirà completare gli eventi della storia principale, completare le tre tipologie di esperienza, sconfiggere tutti i maiali cattivi, completare tutti gli eventi ed altro che lasciamo a voi il piacere di scoprire.
Purtroppo durante la nostra prova sull'ammiraglia Sony, ci siamo imbattuti in un bug davvero strano nella Casa Stregata che impediva di aprire correttamente la porta sorridente e quella triste. Per farlo serve mangiare un fungo specifico che fa ridere o piangere. Nonostante lo avessimo fatto fatto non si attivava correttamente la sequenza del completamento dell'evento, ma in modo casuale impedendo di entrare nella porta. Ciò precludeva l'avanzamento del gioco essendo la porta sorridente fondamentale per proseguire. Dopo vari tentativi siamo riusciti ad attivarla, anche se in modo anomalo. Per la porta piangente non c'è stato verso di aprirla, anche con l'ultimo aggiornamento pubblicato mentre stiamo scrivendo l'articolo. L'unico dubbio che ci viene è quello di non avere nell'inventario il fungo normale, ma è solo una nostra supposizione.
Essendo prodotto da Limited Run Games, Tombi! Special Edition viene venduto anche in edizione fisica sia nella sua Standard Edition nelle edizioni PlayStation 5, Nintendo Switch e PC, che nella più imponente Whoopee Edition. Dal prezzo non indifferente di 149,99 dollari, all'interno di questa Collector's Edition troveremo: il gioco originale nella sua confezione PS1 americana (region free), 2 dischi con la colonna sonora originale e rimasterizzata, l'Artbook con copertina rigida e guida strategica di Max Burnette e Jeremy Parish, Poster 12x16 a doppia faccia, action figure di Tomba e del maiale Koma, Copertura Stellbook e un Art Print. Se volete pre-ordinarla potete farlo sullo store di Limited Run Games. Questa edizione viene prodotta per PlayStation 5 e Nintendo Switch.
Se non avete paura di una struttura di gioco non invecchiata bene e volete riassaporare uno dei titoli più iconici della prima PlayStation, allora non fatevi problemi e acquistatelo per il suo valore storico non indifferente. Se invece siete tra quelli che non hanno molta pazienza, allora vi consigliamo di aspettare un abbassamento di prezzo o provarlo da un amico per capire se può fare al caso vostro.
Ben vengano queste speciali riedizioni di giochi storici come Tombi! Special Edition, ma vorremmo una migliore cura e un trattamento più adeguato per dare ai giocatori opere del passato degne di essere fruite. Comunque l'opera di Whoopee Camp merita ancora di essere giocata nonostante i limiti di un gioco che oltre 25 anni sul groppone.
Modus Operandi:
Siamo tornati nei panni del ragazzo dai capelli rosa in lotta contro i maiali cattivi grazie ad un codice gentilmente datoci da Overload PR.