Sapevate che Ade, il fratello maggiore di Zeus nonché signore dell'oltretomba, avesse un figlio? In effetti persino gli dei dell'Olimpo si stupirono nello scoprire di avere un cuginetto Ctonio quando Zagreus – questo il nome del giovane nume – aiutato dalla materna Nyx decise di intraprendere la fuga dal Tartaro. Al principe dell'aldilà, infatti, un regno di anime cadute e di fiumi di dannazione sta veramente troppo stretto e così, dopo una veloce carezza al fedele Cerbero, il ragazzo ha imbracciato la prima arma che ha trovato e via in fuga con l'ausilio di Atena, Zeus, Ares e gli altri parenti Olimpici. Ma la strada sarà tutt'altro che semplice...
Ok: basta una piccola ricerca in rete per scoprire che il personaggio di Zagreo è protagonista di un mito classico ben differente [in cui il padre forse non era neppure Ade] ma ciò non ha impedito a Supergiant Games di riesumarlo per realizzare uno dei più accattivanti Roguelike Hack'n'Slash della scorsa stagione; così, dopo il meritato successo su PC e Nintendo Switch ecco arrivare Hades in casa PlayStation. Il gioco ci vedrà dunque impegnati nell'impersonare Zagreus nel suo tentativo di attraversare i 4 regni dell'aldilà pieni zeppi di creature asservite al suo tirannico padre, fino agli immancabili scontri-boss e, forse, alla meritata ricompensa. Trattandosi però di un gioco Roguelike, ogni volta che ci lanceremo delle finestre della nostra cameretta scopriremo che le stanze, i nemici e le ricompense che potremo ottenere saranno cambiate rispetto alla fuga precedente. Ma andiamo con ordine.
L'impostazione del gioco è quella di un Hack'n'Slash a visuale isometrica: controlleremo il movimento di Zagreus con la levetta analogica sinistra [o con la croce direzionale, se preferite], mentre la destra sarà inerte non essendo possibile ruotare l'inquadratura. Avremo a disposizione un tasto per l'attacco normale e uno per l'attacco speciale, i cui effetti cambiano a seconda dell'arma scelta per la run: nel caso della spada, prima arma disponibile, parliamo di fendenti veloci o di un colpo pesante che colpisce tutto intorno a Zagreus mentre l'arco, tanto per fare un esempio, alterna colpi diretti caricati e sventagliate a raffica. Gli altri due tasti frontali serviranno per lo scatto – ossia la tecnica evasiva di base, capace anche di superare baratri e attraversare ostacoli – e per il lancio: è questa una tecnica a distanza che permette di scagliare un potente cristallo rosso contro un nemico, ma i cristalli sono in numero limitato e andranno poi recuperati [spesso con la forza] dai corpi dei bersagli prima di poterli utilizzare di nuovo.
Su questa ossatura essenziale di gameplay si costruisce però una robusta sovrastruttura di modifiche che renderanno ogni run diversa dalle altre: tanto per cominciare, per ciascuna delle sei armi presenti nel gioco saranno disponibili vari “aspetti” che, se sbloccati, ne modificheranno anche sostanzialmente le forme d'attacco standard. In secondo luogo, al termine di ogni incontro [leggasi: “stanza con nemici”] otterremo un premio che potrà spaziare da oggetti e valute permanenti a potenziamenti temporanei validi solo per la run in corso. Nella prima categoria rientrano le gocce di Oscurità con cui Zagreus può migliorare i suoi Talenti, le chiavi Ctonie utili per sbloccare nuove armi o talenti e infine le gemme necessarie per implementare nuove stanze o bonus nel dungeon. Nella seconda categoria troviamo invece i doni degli Dei e il martello di Dedalo con cui potenziare o modificare l'arma in uso, nonché i pomi delle Esperidi che potenziano i succitati doni; anche le monete per l'obolo di Caronte avranno durata limitata. Un discorso a parte meritano le ampolle di Ambrosia, merce rara e preziosa tramite cui è possibile ingraziarsi le divinità e ottenerne dei Mementi.
Trattandosi di un gioco Roguelike l'accesso a questi premi sarà per lo più casuale ma al termine di ciascuna stanza potremo vedere sulle porte che permettono di continuare il tipo di dono disponibile nella stanza successiva corrispondente così da poter scegliere di che morte morire, cioè, quale porta aprire per proseguire il proprio percorso – questo ammettendo che la stanza appena superata abbia più di una uscita, ovviamente. In tutto questo discorso avrete sicuramente notato una certa nota fatalista: questo perché Hades è studiato in modo che, presumibilmente, la morte vi raggiungerà abbastanza frequentemente e ad ogni decesso Zagreus ripartirà dall'ufficio del sarcastico padre, il quale non è esattamente soddisfatto dei suoi tentativi di fuga. Saranno probabilmente necessarie svariate run e potenziamenti prima di arrivare allo scontro finale e sappiate che anche allora l'avventura non sarà affatto finita...