Era il lontano 1986 quando Arkanoid fece la sua comparsa sul mercato. Ispirato al capostipite Breakout (risalente addirittura al lontano 1976), apportava una serie di modifiche non indifferenti in grado di vivacizzare un gameplay basato esclusivamente sull'abbattimento di mattoncini a colpi di palla da colpire con una racchetta. Adesso era possibile vedere su schermo figure disegnate appunto dagli stessi mattoncini, la nostra racchetta poteva beneficiare di alcuni power-up in grado di permetterne l'allargamento, la capacità di bloccare la palla e direzionarla meglio, dei cannoni laser in grado di sparare direttamente ai mattoncini e tantissimi altri potenziamenti interessanti. Inoltre dopo i 33 livelli necessari per completare tutto il percorso faceva la sua comparsa il cattivo di turno, Doh, un alieno da neutralizzare a colpi di palla.
Era un valzer di rimbalzi, traiettorie e gioco adrenalinico condito da un elevato livello di difficoltà, soprattutto quando la pallina prendeva velocità e, in alcuni cabinati da sala giochi, dall'immanovrabile manopola con la quale avremmo dovuto spostare la racchetta con precisione chirurgica. Naturalmente, manco a dirlo, il gioco ebbe un successo insperato e si conquistò un posto di rilievo non solo tra i classici dei videogames ma anche fra tutti gli altri "cloni di breakout" che nel frattempo avevano fatto la loro comparsa sul mercato (DX-Ball su tutti... -NdR). Ad enfatizzare il tutto c'era un comparto grafico molto colorato e musiche di accompagnamento di alto spessore.
Dopo i tanti sequel usciti nel frattempo (ne parliamo in un box più avanti), Arkanoid ritorna tra le nostre mani, cercando di riuscire dove altri hanno fallito e dove si inciampa di solito quando si vuol proporre un classico di questo calibro a un pubblico completamente diverso. Una volta installato il gioco avremo a disposizione quattro modalità. La Retro ci metterà di fronte al gioco originale, con tanto di cabinato apposito e con i suoi 33 livelli quasi impossibili da completare. La modalità Neo invece ci permetterà di cominciare una campagna in single player, naturalmente con un numero limitato di vite, adattata in chiave moderna con lo scopo di giungere fino a Doh e di sbalzarlo fuori dal suo trono.
Naturalmente ci sono tutti i power-up e le difficoltà proprie del gioco originale. Man mano che colpiremo i mattoncini questi potranno rilasciare degli item che, se raccolti, aggiungeranno pepe alla partita influenzando la nostra racchetta o la stessa pallina. Giusto per fare un esempio, la lettera T attiverà uno scudo alle nostre spalle che rimbalzerà una pallina che ci ha superati salvandoci dalla perdita di una vita, ma solo per una volta. La C attiverà una calamita sulla racchetta consentendoci di bloccare la palla e di poterla poi rilanciare dove vorremo. La E estenderà la nostra racchetta, mentre la D triplicherà le palline sullo schermo (ne potremo perdere due, ma perdendole tutte e tre ci verrà tolta una vita). La G trasformerà la nostra pallina in un meteorite con più potere distruttivo, mentre la L attiverà il laser e così via. Anche i mattoncini sono di tipologia diversa: alcuni esploderanno se colpiti, devastando anche quelli limitrofi, altri necessiteranno di più di un colpo per scomparire, altri invece (quelli gialli) sono proprio indistruttibili. Così come sono presenti i vari alieni su schermo che, se colpiti, rimbalzeranno la nostra pallina con imprevedibili traiettorie.
Vera novità di tutto il gioco riguarda il comparto multiplayer. Nella modalità Versus ad esempio potremo cimentarci in una sfida fino a 4 giocatori in locale con lo split sullo schermo. Si vince al meglio dei 5 round e per conquistare un punto sarà necessario completare il livello prima che lo faccia l'avversario. Oltre ai power-up già citati scenderanno giù altri item a forma di esagono colorato che, se raccolti, danneggeranno temporaneamente il nostro avversario. Avremo ad esempio la possibilità di restringergli la racchetta, di mandargli un freeze sullo schermo, di modificargli la consistenza dei mattoni e molto altro che lasciamo a voi il piacere di scoprire. Naturalmente vale anche il viceversa, quindi vincerà chi sarà più bravo e più reattivo. Fortunatamente nella modalità Versus affronteremo scenari sempre diversi dal momento che questi vengono di fuori in maniera assolutamente "random", rendendo di fatto ogni partita diversa dall'altra.
Il divertimento è comunque assicurato, grazie soprattutto alla semplicità del concept alla base di Arkanoid che lo rende adatto veramente a tutti. Fondamentalmente parliamo di un gioco centrato sui riflessi e sulla velocità di movimento, non c'è nulla da imparare né tantomeno complicati comandi da padroneggiare. L'altra modalità innovativa riguarda Eternal Battle: lo stile è quello dei Battle Royale con dei giocatori (fino a 25 online) che, livello dopo livello, si affronteranno a distanza in una classifica mondiale. Man mano che si procede gli ultimi classificati vengono man mano eliminati finché si arriva alle semifinali (per gli ultimi 4 rimasti in gioco) dove si affronterà Doh. Lo scopo è quello di totalizzare più punti possibili e non di ripulire lo schermo come invece avviene nelle altre modalità. Ogni pallina persa non ci toglierà una vita ma ci sottrarrà dei punti.
Ecco tutta la saga ufficiale di Arkanoid:
Arkanoid (1987) - per coin-op e tantissime piattaforme
Tournament Arkanoid (1987) - arcade, prodotto in licenza da Romstar, presenta una nuova serie di livelli.
Arkanoid: Revenge of Doh (1987) - arcade e per molti computer.
Arkanoid: Doh It Again (1997) - SNES, remake del gioco originale.
Arkanoid Returns (1997) - Arcade, PlayStation.
Arkanoid R 2000 (1999) - versione avanzata di Arkanoid Returns.
Arkanoid DS (2008) - Nintendo DS.
Arkanoid Evolution (2009) - dispositivi J2ME.
Arkanoid Live! (2009) - Xbox 360.
Arkanoid Plus (2009) - WiiWare.
Arkanoid (2011) - Dispositivi iOS.
Arkanoid Rising (2019) - Dispositivi Android.
Arkanoid: Eternal Battle (2022) - PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series, Switch, e PC.
Sicuramente Arkanoid Eternal Battle è un gioco semplice da comprendere e da padroneggiare e forse questo è stato sempre il suo punto di forza. Ciò non vuol dire che sia anche semplice da completare: la pallina a volte prende traiettorie davvero imprevedibili, complici soprattutto i vari alieni che passeggiano sullo schermo, anche se sempre giustificate dalle reali regole di rimbalzo per non parlare di quelle volte che vediamo scendere in contemporanea pallina e power-up e, manco a dirlo, facciamo la scelta sbagliata.
È un gioco esclusivamente basato sulla abilità del giocatore, senza scuse né attenuanti. Molto colorata la grafica, belli gli effetti speciali, chiaramente in chiave moderna e molto bella la colonna sonora dinamica composta sapientemente da Xavier Thiry. Completare la campagna in singolo sarà tutt'altro che semplice, sia per i tanti livelli da superare, che per le poche vite a disposizione e anche per l'imprevedibilità del gioco in grado di mandarci tutto all'aria in meno di un attimo (bastano un paio di rimbalzi sfavorevoli). Mentre la modalità Retro la vediamo adatta solo per i nostalgici, le due modalità in multiplayer invece si rivelano molto interessanti e in grado di ridare vitalità al brand. Giocare 1 contro 1 (1Vs1) in locale è veramente divertente, ma anche l'Eternal Battle è in grado di catturarvi e incollarvi sullo schermo per ore e ore.
Di conseguenza, malgrado il prezzo non proprio economicissimo, possiamo concludere che il gioco vale la candela. Avete la possibilità di portarvi a casa un classico ottimamente riadattato a tempi moderni e in grado di intrattenervi tutte le volte che vorrete passare un po' di tempo senza pensare a nulla. Se poi avete un amico o familiare a fianco è ancora molto meglio.
Modus Operandi:
abbiamo affrontato nuovamente Doh grazie a un codice gentilmente fornitoci da Microids.