Recensione PlayStation 4
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Titolo del gioco:
Tchia
Anno di uscita:
2023
Genere:
Avventura Open-World
Sviluppatore:
Awaceb
Produttore:
Kepler Interactive
Distributore:
PlayStation Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console della famiglia PlayStation 4 (PS4, PS4 Pro), PlayStation 5 - una connessione a banda larga - una account PlayStation Network per il download e i salvataggi - 8 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €29,99
Box
  • Ecco una della casse della caccia al tesoro: non solo servir&agrave; la chiave, ma Tchia dovr&agrave; anche trovare un modo per tagliare quelle catene.
  • Un enorme dente fossile.
  • Informazioni fondamentali sui Maano; nel gioco non mancheranno i tutorial, anche durante i caricamenti.
  • I tramonti sul mare ci regalano simili effetti di luce.
  • Yum! Che buono il frutto della Resistenza!
  • Cielo stellato nella notte oceanica.
  • La Costume: perle e ninnoli per presentarsi.
  • Strane iscrizioni in lingua Kanaki: Tchia le comprende, ma per evitarvi spoiler abbiamo rimosso il sottotitolo (non leggete il Kanaki, vero?)
  • Qualcuno qui ama i giochi da tavolo moderni...
  • Potrete personalizzare la zattera con le parti trovate nel gioco.
  • Il gioco delle pietre in equilibrio non &egrave; complicato ma richiede un minimo di pazienza.
  • Pronti a suonare l'Ukulele.
  • Per andare dove dobbiamo andare, da che parte dobbiamo andare? (cit. Tot&ograve;)
  • Tre (al centro) &egrave; il miglior amico del padre di Tchia (a destra) e loro unico contatto col mondo.
  • Tchia si arrampicher&agrave; con la grazia di un ragno.
  • Di ritorno verso l'atollo chiamato &quot;casa&quot;.
  • Con il salto dell'Anima Tchia potr&agrave; impersonare qualsiasi animale incontrer&agrave;.
  • L'immancabile planata degli open-world moderni.
  • La fionda non ha poi tanti utilizzi nel gioco.
  • I fondali marini sono ricchi e molto affascinanti.
  • La key art ufficiale del gioco.
  • La cover ufficiale del titolo Awaceb.
Redattore: Tommaso 'Tatsumaki' Alisonno
Pubblicato il: 22-03-2023
Awaceb ci fa conoscere flora, fauna e miti della Nuova Caledonia con una tenera favola moderna.
C'ERA UNA VOLTA, IN NUOVA CALEDONIA...

È il suo dodicesimo compleanno, e come ad ogni anniversario la giovane Tchia prova una grande malinconia che non sa spiegarsi. A lenire il suo malanimo è come sempre l'affettuoso padre, che le regala una fionda e l'aiuta a preparare “la Costume”, ossia il dono di benvenuto, per l'imminente visita di Tre, il loro pittoresco amico che costituisce l'unico contatto che i due hanno col mondo. Già: infatti Tchia e suo padre vivono da soli su un atollo sperduto ben distante dalla civiltà. Purtroppo la loro vita è destinata a subire uno scossone quando gli scagnozzi del terribile Maevora atterrano sull'isoletta e rapiscono il padre: Tchia dovrà dunque saltare sulla zattera di Tre e imbarcarsi in un viaggio che la porterà ad esplorare in lungo e in largo l'arcipelago dominato dalla sua nemesi. In questa sua avventura, oltre all'aiuto di tanti nuovi amici, Tchia potrà contare anche sul supporto degli spiriti della Natura in quanto portatrice di un potere magico noto come Salto dell'Anima.

Come esplicitamente dichiarato dal team Awaceb nell'introduzione e nel sottotitolo del gioco, Tchia è un'avventura open-world ambientata in un arcipelago ispirato alla Nuova Caledonia, la collettività francese d'oltremare situata a Nord-Est dell'Australia in cui i discendenti degli europei convivono col popolo autoctono dei kanaki. Cosa più importante ancora, il gioco vuole essere proprio una sorta di tributo a quel mondo cercando di riprodurre flora, fauna, musiche, tradizioni, miti e leggende, ma contemporaneamente si presenta come una favola moderna in un mondo di fantasia [le isole di Tchia non corrispondono a quella della Nuova Caledonia] in cui tutte le magie e le creature fantastiche sono vive e reali. Ma andiamo, come sempre, con ordine.

UN MONDO DA SCOPRIRE

Siamo al cospetto, come s'è detto, di un gioco open-world: sebbene Tchia abbia sempre una missione principale a cui fare capo, una volta superate le fasi di “tutorial” iniziali in generale la ragazza potrà esplorare liberamente le due isole principali e i vari atolli, isolette e scogli che le circondano. La protagonista potrà correre, arrampicarsi con l'agilità di un ragno, saltare, nuotare, scivolare sui declivi e planare tramite una sorta di paracadute portatile. In tutte queste attività dovrà però fare i conti con la sua Resistenza, la quale costituisce anche la sua “vita”: se la Resistenza scende sotto lo zero, Tchia sviene e si risveglia al più vicino falò visitato [non c'è dunque Game-Over]; la Resistenza massima aumenta permanentemente quando la protagonista mangia gli appositi frutti. Per quanto sia vero che la ragazza sia armata con una fionda dai proiettili infiniti, è pur vero che questa non sia una vera e propria arma quanto più uno strumento per interagire occasionalmente con oggetti specifici: quando si troverà a dover affrontare situazioni di combattimento, infatti, la fionda potrà al massimo stordire i nemici per qualche secondo.

Le vere armi a disposizione di Tchia saranno pertanto i vari oggetti che potrà raccogliere, conservare nello zaino e alla bisogna lanciare [molti sono infatti esplosivi] ma soprattutto il sopraccitato potere di Salto dell'Anima: tramite questo, infatti, la ragazza potrà penetrare magicamente dentro oggetti ed animali e controllarli direttamente. Questo le darà accesso a tutte le abilità proprie di quella creatura – un uccello vola, un pesce nuota senza consumare Resistenza, un cane può scavare buche per trovare oggetti nascosti, eccetera – oppure le consentirà di maneggiare e scagliare oggetti altrimenti inutilizzabili, come ad esempio un ciocco di legno ardente. Ovviamente un potere del genere è soggetto a dei limiti, nella fattispecie ad una Barra dell'Anima che, una volta spesa, si riempirà solo fino a metà, a meno di non mangiare qualcosa che la ritempri; per incrementare la Barra dell'Anima Tchia dovrà affrontare delle prove specifiche [leggasi: minigiochi] presso dei santuari incantati a cui potrà accedere con la giusta offerta.

TANTE COSE DA FARE

La ricerca dei santuari dell'Anima è di fatto solo una delle attività collaterali su cui Tchia potrà [dovrà] impiegare il suo tempo: le isole abbondano di “cose da fare” e le capacità della ragazza non si limitano al Salto dell'Anima. Tanto per cominciare, la protagonista è un'abile suonatrice di ukulele e oltre a potersi esibire con lo strumento insieme ai suoi tanti amici [non è in realtà l'unico strumento che suonerà nei vari minigiochi musicali] potrà usare questa sua capacità per ottenere degli effetti magici come il cambio di ora del giorno, l'evocazione di un animale, la capacità di respirare sott'acqua per un certo periodo di tempo e altro ancora: tutte queste capacità si sbloccheranno risolvendo i puzzle delle pietre in equilibrio. Sparsi qua e là ci saranno poi dei poligoni di tiro per la fionda, o dei punti di partenza per delle gare a tempo da svolgersi a piedi, in barca o nei panni di qualche animale.

E non è tutto qui: nel mondo abbonderanno i collezionabili come perle e ninnoli intrecciati da scambiare con indumenti e personalizzazioni, mentre altri oggetti cosmetici saranno riposti in apposite casse. Per chi ama l'azione, infine, gli accampamenti dei Maano, demoni costruiti da strisce di tessuto animato, costituiranno una piccola gradevole sfida a base di fuoco e fiamme. E che dire delle statue di Maevora da abbattere in maniera scoppiettante? Dulcis in fundo, ad un certo punto Tchia potrà imbarcarsi in una vera e propria caccia al tesoro a tappe in cui ogni mappa conduce a una cassa contenente la mappa e la chiave della cassa successiva. Ovviamente, come sempre accade in questo tipo di giochi, non mancheranno i punti di osservazione da raggiungere per far comparire sulla mappa tutti i punti di interesse.