La guerra è finita, a Torch City, e i Pelliccittadini [Furtizen in Inglese. - NdTAZ] l'hanno persa: la Legione robotica degli Iron Dogs ormai detta legge e la resistenza è limitata a poche sparute sacche che si nascondono nei vicoli. Il coniglio Rayton – per tutti Ray – ha perso la Vis Pugnandi da quando il suo compagno d'armi Cicero è morto in battaglia ed ormai ammazza il tempo fagocitando noodles o ubriacandosi di succo di carota fermentato. Ma quando il suo ultimo vero amico, il meccanico Urso, viene imprigionato dai robocagnacci Ray si scuote dal suo torpore e dopo essersi messo in spalla il braccio meccanico del suo mezzo da combattimento si attiva finalmente per prendere a cazzotti il regime... e i suoi cani.
F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch [da ora solo F.I.S.T.] è il nuovo gioco della software house cinese TiGames: si tratta sostanzialmente di un metroidvania con ambientazione dieselpunk in cui il buon Ray dovrà rivoltare come un calzino Torch City e circondario, saltando da una piattaforma all'altra, arrampicandosi sui muri e scazzottando gli Iron Dogs. Per chi non lo sapesse “metroidvania” indica quella tipologia di giochi che fanno capo – appunto – ai brand Metroid e Castlevania e che si differenziano dai classici platform bidimensionali per la presenza di una componente di combattimento più marcata, una progressione del personaggio a tratti assimilabile a un RPG e, nei tempi più recenti, un corposo backtracking grazie a una struttura dei livelli non lineare.
Malgrado la realizzazione grafica interamente in 3D – sulla quale ci soffermeremo più avanti – il gioco ha un'impostazione totalmente bidimensionale: controlleremo Ray tramite lo stick analogico sinistro essenzialmente per muoverci verso destra o sinistra, scattando con R1 e saltando con Croce (il “doppio salto” si sblocca abbastanza presto); Ray è inoltre in grado di appendersi alle pareti in modo da arrampicarsi balzellon-balzelloni. Cerchio, Triangolo e Quadrato sono i tasti d'attacco, corrispondenti più o meno a colpo veloce, colpo potente e presa; diciamo “più o meno” perché gli effetti di ciascuno di questi cambia a seconda delle combo che avremo sbloccato e dell'arma equipaggiata. Oltre al Pugno di default, infatti, Ray metterà col tempo le sue zampe anche su una Trivella/Turbina e su una Frusta elettrificata: per ciascuna di queste armi saranno presenti particolari tecniche da acquistare col denaro di gioco presso appositi terminali; con la Trivella sarà inoltre possibile muoversi più velocemente sott'acqua (occhio a non esaurire l'ossigeno), mentre la Frusta permetterà di darsi lo slancio tramite gli appositi punti a cui appendersi.
Alcune tecniche particolarmente potenti richiederanno la spesa di “punti spirito”, rappresentati da alcune barre blu visibili sotto a quella più evidente rossa della vita; i punti spirito si ricaricheranno poi combattendo o tramite oggetti particolari. R2 è il tasto dedicato all'item equipaggiato, sia esso la boccetta curativa o un'arma speciale da selezionare tramite analogico destro; è importante segnalare che ogni uso di questo tasto richiede la spesa di un'unità di succo di carota, preziosa risorsa che è però possibile recuperare eliminando un avversario tramite una “esecuzione”. L1 ed L2, infine, permettono di cambiare l'arma principale in uso – ovviamente una volta che si sono ottenute Trivella e Frusta. A questa mappatura di tasti azione si aggiunge infine il touchpad che apre direttamente il menù alla pagina della mappa, utilissima sia per orientarsi sia per individuare aree e tesori segreti.