Descrivere quello che è Final Fantasy XVI, dopo gli anni di attesa e l'arrivo nei negozi e sul PlayStation Store, è davvero difficile. La stampa italiana e internazionale lo ha analizzato al lancio con valutazioni più che buone, ma un po' contrastanti soprattutto a “causa” del combat system fortemente action e a fronte di un'interattività abbastanza limitata. Inoltre la componente RPG è ridotta all'osso con la gestione dell'equipaggiamento funzionale quanto elementare.
Dove non possiamo minimamente scalfire l'opera di Creative Business Unit III, capeggiata dal producer Naoki Yoshida (l'uomo che ha rialzato dalle ceneri Final Fantasy XIV per porlo tra i migliori MMORPG in assoluto) è senz'altro la storia. Un racconto che sfrutta le sequenze in-game per dare una forma più marcata e carnale ad una narrazione ben lontana dal romanticismo e dal “buonismo” dei precedenti capitoli della serie. Sfruttamento, schiavitù, uccisioni nel sangue e scene di nudo (anche se molto addolcite) riempiranno un percorso di avvenimenti così fluidi come mai avvenuto nella serie. Frutto di una sceneggiatura, creata nei minimi dettagli, di grandissima qualità che culminerà nella fase finale dove tutti i nodi verranno sciolti.
Un altro grande punto a suo favore è l'essere il primo Final Fantasy della storia ad essere completamente doppiato nella nostra lingua, e che doppiaggio! Non solo i protagonisti principali, ma anche tutti i dialoghi secondari sono completamente doppiati. Square Enix non ha badato a spese confezionando una localizzazione che non ha precedenti nel nostro paese, in barba a chi invece non ha voluto farlo temendo un mancato ritorno economico. Di certo non sappiamo se Sony abbia contribuito essendo il gioco esclusiva temporale PlayStation 5, con la versione PC che arriverà più avanti. Se i rapporti tra Square Enix e Microsoft sono quelli attuali, difficilmente vedremo il gioco su Xbox Series X|S cosi come sta accadendo con Final Fantasy VII Remake (qui la nostra recensione) e molto probabilmente con il prossimo Rebirth.
Altra particolarità di Final Fantasy XVI sono i combattimenti tra Eikon, spettacolari da vedere e da giocare anche se un po' meno “interattivi”. Il combat system ci sarà anche qui, ma meno pronunciato per lasciare spazio alla spettacolarità degli scontri tra questi giganti. Insomma, c'è tanta carne al fuoco da analizzare in un gioco che farà comunque discutere e, magari, non farsi piacere dagli amanti dei combattimenti a turni e dagli RPGisti più integralisti.
Bando alle ciance iniziamo l'analisi di Final Fantasy XVI nella nostra recensione!
Final Fantasy XVI è ambientato nel mondo di Valisthea, suddiviso in più continenti, all'interno del quale si ergono sei stati. La storia di dipanerà su più periodi temporali che racconteranno il passato e il presente di Clive Rosfield, primogenito dell'Arciduca di Rosaria uno degli stati all'interno di Valisthea.
Ciò che fa da sfondo ai regni e alla vita di tutti i giorni sono i Cristalli, sparsi per tutto il regno in grado di canalizzare l'etere per sfruttare la magia. L'etere è invisibile all'occhio, ma sfruttabile proprio dai cristalli per ogni tipo di utilizzo come tenere acceso il fuoco, raffreddare l'acqua, riscaldarla e cosi via. Al centro di tutto, però, ci sono i Cristalli Madre che sovrastano le capitali dei regni più importanti come la Repubblica di Dhalmekia, il Sacro Impero di Sanbreque, il Regno di Waloed e il Regno di Ferro. Purtroppo si sta diffondendo la Piaga, un male che sta degradando e uccidendo la natura circostante di Valisthea minacciando gli stati stessi e non sembra esserci modo di fermarla.
Partiremo con Clive giovane ma abbastanza adulto da far parte dell'esercito di Sanbreque, con lo scopo di trovare e uccidere la dominante del ghiaccio per indebolire il Regno di Ferro alle prese con Dhalmekia in uno scontro tra Eikon proprio tra Shiva (ghiaccio) e Titano (terra). Grazie all'influenza dei Cristalli tra le nascite non solo possono esserci dei portatori, persone in grado di usare la magia senza il cristallo, ma anche dei dominanti, individui capaci di portare con sé la potenza di un Eikon e quindi trasformarsi sia a livello intermedio che in veri e propri giganti sfruttando tutta la potenza del relativo elemento.
Dopo un evento in cui perde i sensi viaggeremo nel passato di Clive, che sta imparando l'arte del combattimento allo scopo di fare da scudo a suo fratello più piccolo Joshua, Araldo della Fenice e dominante del fuoco, prossimo erede al trono del Gran Ducato di Rosaria comandato rettamente dall'Arciduca e padre di Clive. Purtroppo con un attacco a tradimento Sanbreque entra nella tenuta dei Rosfield uccidendo a sangue freddo soldati e innocenti allo scopo di colpire il cuore del regno ovvero il dominante del fuoco, il quale vede suo padre trafitto e ucciso davanti ai suoi occhi. Quindi le cose precipitano con l'apparizione di un secondo dominante del fuoco, Ifrit, che costringe Joshua a trasformarsi per contrastarlo all'interno di un regno ormai caduto. La Fenice viene sconfitta con Joshua dato per morto, mentre Clive non può fare altro che guardare per poi venire sopraffatto. Poco prima di venir ucciso interviene Anabella, moglie dell'Arciduca e traditrice di Rosaria, che vuole sfruttare suo figlio Clive per il Sacro Impero.
Tornando 13 anni dopo Clive si riprende e dopo alcuni scontri trova la dominante del ghiaccio, dopo un duro combattimento. Sconfiggendola scopre che si tratta di Jill Warrick divenuta parte della famiglia Rosfield e confidente dei due fratelli anni prima. Clive cambia idea e si ribella ai suoi stessi soldati sconfiggendone il capo (Tiamath), ma purtroppo rischia di venire sovrastato dal gran numero di soldati. Proprio in quell'istante svariate saette travolgono i soldati del Regno di Ferro salvando Clive e quindi anche Jill. L'uomo che è intervenuto è Cidolphus Telamon, detto semplicemente Cid (un nome che ogni fan di Final Fantasy conosce bene), portandoli al Rifugio per curare le ferite di Jill e far riposare Clive aiutandolo col suo equipaggiamento.
Essendo un portatore, durante la sua permanenza al Sanbreque, Clive ha un tatuaggio sul viso in modo che venga individuato come marchiato. I marchiati vengono trattati al pari degli schiavi se non peggio a seconda dello stato in cui si trovano. Questa ribellione all'impero gli potrebbe costare cara, ma era anche stufo di fare i servigi in un qualcosa che non gli appartiene.
Da qui in avanti potremo finalmente guidare Clive in un'avventura lunga e appassionante attraverso una storia narrata in modo eccellente che rappresenta il punto di forza più grande di Final Fantasy XVI. Al momento opportuno arriveranno i tutorial che spiegheranno ogni elemento di gioco, tra cui il combat system fortemente action che ha diviso la comunità di appassionati.
Dopo aver appreso i primi rudimenti ed aver assaporato il combat system e la gestione dell'equipaggiamento, cominceremo ad esplorare il mondo di Valisthea. Tale mondo di gioco non è open world ma a compartimenti stagni: ovvero porzioni di regione da esplorare dove troveremo i mostri da poter combattere per guadagnare esperienza, luoghi e avversari che possono far parte delle missioni secondarie. Queste ultime si sbloccheranno quando giungeremo al rifugio, con le prime davvero elementari come consegnare dei piatti pronti ai tavoli e aiutare a consegnare delle assi per un carpentiere.
Le missioni secondarie, in effetti, hanno struttura molto semplice.. quasi banale. Sono state criticate proprio per la poca varietà e obiettivi. Ciò che da forza a queste missioni è la narrazione (ne parliamo più avanti), con alcune di esse quasi delle storie a se stanti ben sceneggiate. Le mappe delle regioni da esplorare non sono molto estese, tranne alcune aree più “larghe” aventi un maggior numero di nemici e casse da aprire contenenti materiale da consegnare al fabbro per migliorare l'equipaggiamento. Gli oggetti più rari verranno elargiti dai mostri più potenti, dai boss e dalle missioni secondarie, motivo per il quale queste non vanno sottovalutate ma risolte il più possibile.
I portali sono sparsi per tutta Valisthea, e man mano che si sbloccano con l'esplorazione consentono di tornare nei luoghi già esplorati. In genere sono posizionati non lontani dall'obiettivo di una missione secondaria. Li troviamo all'inizio di ogni nuovo luogo da esplorare relativo alla trama principale o vicino ad un punto non accessibile che si sbloccherà più avanti.
Le interazioni con gli interlocutori avverranno tramite un fumetto che si trova sopra la testa e tramite dialoghi veri e propri che si collegano portando all'evoluzione della trama principale o di una missione secondaria. I mercanti proporranno pezzi di equipaggiamento e oggetti che possono migliorare i parametri di attacco e vacillamento. Avremo tre slot per inserire gli accessori che daranno benefici di vario tipo, atti a creare delle build in base al proprio stile di gioco, e qui la varietà è davvero elevata, permettendo di preferire ad esempio l'attacco, la difesa o sfruttare al meglio gli attacchi speciali del combat system in base al tipo Eikon che vogliamo sfruttare.
Tra gli accessori troviamo specifici anelli in grado di automatizzare i combattimenti rendendoli molto più abbordabili. Ad esempio c'è quello delle rapide schivate che permette di evitare automaticamente gli attacchi (non valido per tutte le circostanze) e quello della rapida assistenza che farà attaccare automaticamente il nostro fidato cane Torgal per fornirci supporto. Questa inclusione ha fatto un po' storcere il naso ai puristi rendendo il gioco fin troppo abbordabile, ma crediamo che la scelta miri ad attrarre anche chi non hai mai toccato un Final Fantasy.
Ed ora entriamo nel combat system di Final Fantasy XVI, uno degli argomenti più dibattuti e chiacchierati sin dal suo annuncio. Come ben sapete i combattimenti sono fortemente dinamici alla stregua di un action game vero e proprio. Non a caso il team di sviluppo ha chiesto supporto nientemeno che a PlatinumGames per renderlo migliore possibile per come voleva applicarlo. E dobbiamo dire che da questo punto di vista è stato fatto un ottimo lavoro, non presentando alcuna sbavatura dando dinamicità e coinvolgimento agli scontri con ogni tipo di nemico.
Il combat system è suddiviso in tre parti: quello di spada premendo più volte il tasto quadrato e quello magico premendo il tasto triangolo. Si possono unire questi due attacchi per ottenere una combinazione tra spada e magia per fare più danno ai nemici. Infine l'ultima tipologia di attacco, la più importante, è quella costituita dall'abilità sull'uso dei poteri dell'Eikon. Clive ha la capacità di assorbire i poteri dell'Eikon degli avversati più importanti per poi usarli ampliando le possibilità e la varietà degli scontri sfruttandone i poteri. Si potranno equipaggiare fino a tre Eikon diversi, ognuno dei quali ha tre o più poteri da applicare. Inizieremo con l'Eikon del fuoco per poi estenderci a partire da quello del vento e così via fino alla fine dell'avventura.
Potremo mischiare attacchi di spada, magie e i poteri degli Eikon per dare vita a scontri decisamente spettacolari. Ogni potere dell'Eikon ha bisogno di un certo tempo per ricaricarsi, quindi nel frattempo si può passare ad un altro potere in attesa che torni disponibile. Per passare da un Eikon all'altro si usa il tasto L2, creando possibili combinazioni in grado ad esempio di tenere in aria gli avversati tramite Fiamme Ascendenti del Fuoco e Lacerazione del Vento. Quest'ultimo potere sfrutta l'aria, quindi maggiormente utile allo scopo. Man mano che si guadagna esperienza si ottengono punti abilità per coprire inizialmente tutti gli attacchi base di Clive e successivamente i poteri degli Eikon. Oltre a quelli base, ogni Eikon ha un attacco più potente in grado di sbaragliare più nemici contemporaneamente o di concentrarsi su quelli resistenti come i mini-boss e i boss veri e propri.
Le boss fight e i nemici più forti, oltre alla barra della salute presentano, quella gialla detta di vacillamento. Continuando con gli attacchi tale barra scenderà, arrivando a metà il nemico subirà più danni. Una volta esaurita questi cadrà giù inerme, e per un periodo di tempo sarà completamente alla nostra mercé subendo ogni possibile danno. Scaduto il tempo il vacillamento termina, vedendo i danni totali inflitti al nemico, con questi che torna ad attaccarci con i suoi pattern predefiniti.
Più avanti otterremo la Trascendenza, un particolare potere in grado di velocizzare enormemente gli attacchi con la spada. Una volta che il nemico è in vacillamento, l'uso di questo nuovo potere aiuterà a far calare più rapidamente l'energia usando nel frattempo i poteri degli Eikon per mettere alle strette il mini boss o il boss di turno. Le boss fight saranno più lunghe e impegnative, ma con il giusto equipaggiamento e l'uso dei poteri degli Eikon non avremo grossi problemi a proseguire.
La difficoltà degli scontri la determineremo noi. Saremo liberi di usare o meno gli anelli di assistenza per automatizzare gli scontri. Se si vuole farne a meno, per schivare gli attacchi al momento giusto va premuto R1. Se invece verrà premuto il tasto quadrato nel giusto momento si aprirà una breve finestra temporale dove il nemico è quasi fermo, così da essere attaccato ripetutamente. Negli scontri contro i boss veri e propri, così come contro gli Eikon, ci saranno i cosiddetti attacchi cinematici. Tali eventi saranno influenti in battaglia premendo il tasto indicato a schermo o premendo ripetutamente in base alla situazione, il classico Quick Time Event (QTE) applicato agli scontri. L'esito sarà positivo o negativo a seconda delle nostre azioni, quindi potremo fare danno come subirlo.
Come avrete avuto modo di comprendere, il combat system è ben fatto e molto versatile adattandosi alle esigenze del giocatore che può creare specifiche build sfruttando l'equipaggiamento e i poteri degli Eikon. Per chi non ama o non è pratico dei giochi d'azione, il gioco fornisce tutta l'assistenza possibile per rendere gli scontri più accessibili.