La prima cosa che si nota rispetto al settimo capitolo è l'impronta decisamente più action e meno cadenzata. Il passo di Ethan è più veloce e la gestione e l'uso dell'armamento tende ad avvicinarsi più ad uno shooter che ad un adventure. Non a caso si sono fatti dei paragoni con Resident Evil 4, soprattutto legati all'esplorazione, ai tesori e al mercante... e dobbiamo dire che sono piuttosto fondati.
Se Resident Evil 7 era più “lento” e “classico” in grado di dare ansia al giocatore, con Resident Evil Village Capcom ha voluto accelerare i movimenti di Ethan e ampliare lo spazio di gioco per garantire sparatorie e attacchi ravvicinati più vari e spettacolari. Tolta la cassa che ci accompagnava nella villa dei Baker, ora lo spazio dell'inventario andrà gestito direttamente. Il salvataggio è, come sempre, ad appannaggio della macchine da scrivere. Gli strumenti di offesa sono in numero maggiore e più vari e potranno essere potenziati e modificati grazie al Duca, il mercante che ci accompagnerà per quasi tutta l'avventura.
La storia continua tre anni dopo i fatti accaduti nella villa della famiglia Baker (e dintorni), in Lousiana. Ethan e Mia vanno a vivere in un luogo decisamente più tranquillo e durante questo periodo nasce Rose, un dono del cielo dopo le terrificanti vicende passate. Mia non vuole più ricordare quello che è accaduto e, anche se ogni tanto c'è qualche discussione, la vita prosegue normalmente... fino a quando Chris Redfield e i suoi soldati, fanno irruzione nella casa di Ethan. Chris uccide senza pietà sua moglie sparandole più volte a distanza ravvicinata e prende con sé Rose portandola via.
Ethan dovrà affrontare un nuovo e più pericoloso incubo...
Dopo questo nuovo dramma, Ethan si risveglia solo e di notte in un luogo freddo e nevoso. A fatica cerca di capire il senso di ciò che è accaduto e vuole a tutti i costi trovare Rose, rimasto nuovamente solo senza più sua moglie.
Inizia a fare giorno e, dopo esser uscito da una costruzione che sta per crollare, trova più avanti in uno scenario quasi da cartolina un villaggio. È il momento di scendere e trovare qualcuno allo scopo di iniziare la sua nuova ricerca ma le cose non si mettono bene: il villaggio sembra essere invaso da creature non umane e le persone uccise all'interno di un solaio di un abitazione non fanno presagire nulla di buono. Poco dopo Ethan viene accerchiato da creature simili a Licantropi (Lycan) e deve fuggire prima di venire sbranato o divorato. Quando sembra che la morte stia per portarsi via il nostro Ethan, un “richiamo” ferma tutte le creature, una di esse di dimensioni imponenti. Ethan li vede andar sotto i suoi occhi... in qualche modo è stato risparmiato.
Appena entrato in uno spiazzo più grande del villaggio, ovvero il cimitero, incontra un'anziana e inquietante signora. Ethan le parla di sua figlia Rose, e la vecchia pare che sappia di lei. Andandosene, chiudendo il cancello dietro di se, lascia un messaggio poco rassicurante. Da qui in avanti sarà un nuovo e forse più terribile inferno ad attendere Ethan, ma lui non si piega e va avanti per la sua strada...
Cosa riserverà il suo destino e quello di sua figlia Rose?
Il cimitero del Villaggio sarà l'inizio di questa nuova avventura e, come accennato prima, la struttura di gioco si discosta dal settimo capitolo con una gestione delle armi, degli oggetti e dell'inventario un po' diversa. La prima parte del Villaggio servirà come allenamento per prendere confidenza con i comandi di gioco e sul come comportarsi con i nemici. Poco dopo entreranno in scena la misteriosa Madre Miranda e i quattro signori del Villaggio. Dopo una discussione tra di loro, il povero Ethan - catturato non appena messo piede al Castello -, verrà mandato al macello da Heisenberg (uno dei quattro) per affrontare una prova di sopravvivenza in un percorso mortale, irto di pericoli di tutti i tipi.
Una volta superato anche questo ostacolo potremo visitare il Castello, la dimora della famosa e altissima Lady Dimiterscu e delle sue tre vampiresche figlie. L'esplorazione delle stanze della dimora avrà i suoi momenti di calma e quelli di pericolo, anche perché le figlie non vedono l'ora di eliminare il povero Ethan. Una volta trovata la stanza del Duca potremo salvare e cominciare a gestire gli oggetti del nostro inventario.
Pur con una deriva più votata all'azione, Resident Evil Villlage è e rimane un Resident Evil abbastanza classico: lo dimostra la gestione degli enigmi e la suddivisione della mappa in stanze, piccole o ampie che siano. Ognuna di esse può contenere oggetti, enigmi, munizioni e altro; il solo modo per andare avanti è di trovare le varie chiavi che permettono di aprire una o più porte per esplorare una nuova porzione della dimora e, più avanti, dare accesso ad altre destinazioni. Una di queste chiavi dovrà essere migliorata in modo da dare accesso ad uno dei luoghi chiave del gioco, ma questo lo scoprirete più avanti.
Gli amanti che si aspettano una certa sfida dagli enigmi rimarranno abbastanza delusi, perché non si dovrà agire molto con il cervello. Ad eccezione di quanto appena detto, una parte del gioco (e non vi diciamo quale) potrà essere risolta a forza di enigmi e con gli oggetti giusti, infatti è composta solamente da puzzle più o meno ingegnosi. Abbiamo apprezzato questo strappo alla regola, perché va a staccarsi dai combattimenti con i mostri, dandoci la possibilità di rifiatare per poi buttarci di nuovo all'attacco contro nemici e boss di una certa stazza.
Dopo aver preso confidenza con tutto quello che offre la nuova fatica di Capcom, possiamo finalmente approfondire l'analisi sulla sua struttura e su come il gameplay riesce ad essere sì più veloce e frenetico, ma anche più esaltante. Laddove Resident Evil 7 era più claustrofobico e a corridoio, con combattimenti più lenti e ansiosi ma non per questo meno coinvolgenti, Village si stacca proponendo una maggior dinamicità, un bel campionario di armi ed una gestione dei danni che si regola in base alla difficoltà scelta. La combinazione degli oggetti per creare soluzioni mediche, vari tipi di munizioni, bombe rudimentali e mine è ben più estesa del capitolo precedente e va indissolubilmente a legarsi con la disponibilità delle armi che man mano il Duca ci metterà a disposizione. Questo garantirà un approccio sia dinamico che più strategico agli scontri.
La moneta di gioco, il Leu, sarà fondamentale per acquistare ciò che sarà utile per riuscire ad andare avanti trovando le giuste tattiche, le armi e le munizioni adatte per quel tipo di nemico e soprattutto per affrontare al meglio i boss. Ciò che arricchirà il nostro erario saranno i tesori che si potranno ottenere dai nemici, dai boss e all'interno di alcune stanze dove sono rappresentati da un puntino bianco luminescente. Per potenziare ulteriormente le armi, nel negozio del Duca ci saranno a disposizione diverse parti da poter combinare con quelle da noi in possesso. Anche da questo punto di vista i riferimenti a Resident Evil 4 sono abbastanza espliciti.
Una volta con l'arma in mano, per combattere i nemici servirà un minimo di dimestichezza e prendere la giusta mira per colpirli. In base a quale zona del corpo verrà colpita gli effetti saranno diversi: ad esempio in testa i colpi fanno più danno e ad un gamba cadono giù dandoci un vantaggio di tempo. Attenzione perché se li facciamo avvicinare troppo possono abbassarsi, scansarsi o attaccare prima che ce ne accorgiamo infliggendoci un certo quantitativo di danni. Se abbiamo scelto una difficoltà più alta l'energia vitale sarà inferiore e i danni subiti maggiori, di conseguenza ogni azione andrà ben ponderata prima di finire al tappetto subendo un game over poco piacevole. Tutto questo applicato ad un velocità di movimento maggiore, che da il giusto senso ad un gameplay che si fonda su quello del settimo capitolo, ma che male si sarebbe adattato se si fosse mantenuta la stessa struttura in Village. Crediamo che Capcom abbia deciso di rendere Resident Evil Village più accessibile allo scopo di offrire un gameplay che si adatti ad una maggiore cerchia di giocatori che magari hanno meno dimestichezza con i survival horror.
Per quanto riguarda le boss fight, queste sono varie e alcune davvero spettacolari. Non rimarranno nella storia della serie, ma sapranno coinvolgerci come non mai anche se non le abbiamo trovate particolarmente innovative. Una di esse è comunque originale e l'abbiamo particolarmente gradita.
Senza andare in profondità con la trama e fare spoiler, se ad una prima occhiata Resident Evil Village sembra distaccarsi ancor di più dalla trama a cui siamo abituati, questo nuovo capitolo apre la porta a nuovi risvolti che uniscono il vecchio al nuovo. È come se due trame distinte s'incontrassero, avendo più di un punto in comune, per poi abbracciarsi aprendo un nuovo percorso per il futuro della serie.
Uno dei punti che ci ha fatto pensare (lo capirete una volta arrivati... -NdR) è quello di un oggetto suddiviso in quattro parti aventi un simbolo, dove al centro ce n'è un altro che tutti noi conosciamo molto bene. Una volta compreso il motivo e letti certi appunti, capiamo come Capcom abbia in serbo ancora diverse sorprese per i fan della serie... e Village non è altro che un punto di raccordo che darà spazio a nuove e più importanti rivelazioni.
La parte finale porta con sé più di un colpo di scena e va a spiegare alcuni punti lasciati in sospeso nel capitolo precedente e in parte sull'identità di Ethan. I fatti accaduti nella villa dei Baker avranno una visione più chiara, ma al contempo molto altro dovrà essere spiegato... ed è per questo che siamo davvero curiosi su come Capcom continuerà la serie con un nono capitolo, il quale dovrà per forza di cose diventare un nuovo inizio.
Resident Evil Village possiede 50 trofei suddivisi in 40 di Bronzo, 6 d'Argento, 3 d'Oro e l'agognato Platino. Per ottenerli tutti servirà più di una run, soprattutto se volete completare il gioco entro 3 ore, completarlo alla difficoltà Estrema o Villaggio delle ombre, spendendo solo un tot di denaro, personalizzare tutte le armi, ottenere una valutazione S nella modalità Mercenari e altro che lasciamo a Voi il piacere di scoprire.
Una volta completato per la prima volta, e a qualsiasi livello di difficoltà, si sbloccherà la modalità Mercenari, che deriva proprio da Resident Evil 4. Dovremo affrontare una serie di livelli ambientati in un particolare scenario, cercando di eliminare più nemici possibili e sfruttare particolari bonus colpendo le sfere blu e guadagnare tempo colpendo le sfere gialle. Una volta abbattuto un numero preciso di nemici si attiverà l'uscita che dovrà essere attraversata per completare il livello.
Dobbiamo dire che questa modalità mette alla frusta l'abilità del giocatore, infatti solo ottenendo una valutazione A si andrà avanti con nuovi scenari. Dobbiamo dire che tale modalità risulta piuttosto ostica ma anche molto divertente, anche perché utilizzando e potenziando le giuste armi si potrà ottenere un punteggio elevato e quindi una valutazione migliore.
Tutti i possessori di Resident Evil Village potranno accedere a Resident Evil Re:Verse, la parte multigiocatore, ancora in sviluppo e che arriverà nei prossimi mesi. Scontri in deathmach fino a sei giocatori per riuscire ad emergere come vincitore, usando armi e oggetti all'interno dello scenario di gioco. Dopo esser stati uccisi il proprio personaggio si tramuterà in un'arma biologica che diverrà un pericolo per gli altri giocatori. Ci si potrà potenziare raccogliendo delle capsule virali trasformandoci in una vera e propria minaccia.
Ricordiamo che Resident Evil Village è disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC e Google Stadia.
Se dal punto contenutistico e di gameplay non possiamo di certo lamentarci, Resident Evil Village era atteso al vaglio sul comparto tecnico. Se il settimo capitolo era un gran bel vedere e da giocare, Village lo è ancora di più. Se da un lato è chiarissima la sua natura cross-gen (lo sviluppo è iniziato alcuni mesi prima dell'uscita di Resident Evil 7. -NdR), dall'altro non possiamo fare altro che applaudire la casa di Osaka per l'ottimo lavoro svolto. L'esperienza è eccellente su qualunque piattaforma lo si voglia giocare.
Il nostro test si è svolto su una PlayStation 4 standard, e se ovviamente non può avere gli effetti tecnici e risoluzione di PlayStation 5 e Xbox Series X|S (e anche di PS4 Pro e Xbox One X), il risultato che abbiamo avuto è stato comunque di grande impatto. Anche se la risoluzione nativa è di 900p, con framerate sbloccato, e in casi sporadici assistiamo a qualche rallentamento e in quelli limite - come nell'ultima parte - ad animazioni dimezzate sullo sfondo, il lavoro di ottimizzazione di Capcom su hardware datato è eccezionale. Come sappiamo il RE Engine è un grande motore grafico nonché scalabile, e in Village - crediamo - abbia data il massimo con una qualità visiva che ha pochi eguali nel panorama videoludico degli ultimi anni.
Resident Evil Village saluta le console old-gen e lo fa nel migliore dei modi, sfruttando fino all'ultima goccia gli attuali hardware che ormai possiamo definire pressoché obsoleti. E qui non possiamo non pensare alla qualità delle versioni PS4 e Xbox One di Cyberpunk 2077 di CD Projekt RED. Se in 4 anni Capcom ha confezionato un gioiello tecnico su queste console, non ci spieghiamo come il celebre sviluppatore polacco non abbia saputo sfruttarle a dovere. Se non siete passati alla nuova generazione e volete far vedere di che pasta è ancora fatta la vostra console base, sbandierate senza alcuna remora la seconda terrificante avventura di Ethan Winters.
Resident Evil Village potrebbe far storcere il naso ai fan più classici della serie. Laddove la parte action ha preso il sopravvento, avvicinandosi ad uno shooter, la sua struttura rimane comunque di stampo classico con gli enigmi e le chiavi ancora fondamentali per proseguire. Gli enigmi hanno perso quella sfida dei capitoli precedenti, ma svolgono comunque il loro lavoro; ciò fa capire come Capcom vuole aprire la serie a nuovi giocatori, magari poco avvezzi al genere del survival horror.
Rispetto al settimo capitolo ci sono alcune semplificazioni, ma sono tornate in auge le armi e il loro potenziamento e una storia che va ad aprire nuove possibilità con un nono capitolo tutto da scoprire.
Modus Operandi
Siamo tornati a vivere in prima persona la nuova terrificante avventura di Ethan Winters grazie ad un codice gentilmente fornitoci da Koch Media Italia.