Recensione PC
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Titolo del gioco:
The Plucky Squire
Anno di uscita:
2024
Genere:
Avventura / 2D / 3D / Indie
Sviluppatore:
All Possible Futures
Produttore:
Devolver Digital
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 10 x64 Bit - Processore: Intel Core i3-4160 / AMD FX-4350 - Memoria: 8 GB di RAM Scheda video: GeForce GTX 960 (4096Mb) / Radeon RX 460 (4096Mb) - DirectX: Versione 12 - Hard disk: 27 GB di spazio disponibile - Prezzo € 29,99
Box
  • Davanti al nostro libro? &Egrave; come trovarsi davanti il proprio mondo.
  • Seguiamo i consigli di Page, ci saranno utili una volta fuori dalla fiaba.
  • Ci sono dei pericoli qui per noi, meglio muoversi con circospezione.
  • Seguiamo i movimenti del coleottero e poi di corsa... un balzo verso la salvezza.
  • Entrare nelle pagine ci permetter&agrave; di superare ostacoli impossibili nel mondo reale.
  • Humgrump non si rassegna e continua a scagliarci contro i suoi scagnozzi.
  • Ci serve quella chiave. Forse l'unico modo &egrave; fare il giro pi&ugrave; largo.
  • E una volta presa possiamo tornare indietro.
  • Ci sono anche delle semplici sessioni platform.
  • Ahhhh la forza delle parole.
  • Una bella visuale d'insieme ci vuole. Certo che i disegni sono davvero belli nella loro semplicit&agrave;.
  • Nemici dentro e nemici fuori... Ce n'&egrave; per tutti i gusti.
  • Il nostro eroe ha sconfitto il mago cattivo. Ma sar&agrave; cos&igrave; la prossima volta?
  • Il nostro Jot in bella mostra con la sua fida spada!
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 26-09-2024
Il prode Jot è un potente e coraggioso guerriero e un bravissimo scrittore in grado di scrivere storie su storie dove però vince sempre lui. Sempre?

Dopo aver provato in anteprima il gioco di Devolver Digital (potete leggere qui le nostre prime impressioni) The Plucky Squire è finalmente uscito nella sua forma completa, confermando quanto di buono avevamo già detto un po' di tempo fa e, purtroppo, portandosi dietro anche le note negative. D'altronde il gioco ci era sembrato già ben ottimizzato a qualche settimana prima dell'uscita sul mercato, tanto che anche allora non notammo bug particolari e problematiche di sorta, anzi lo giocammo dall'inizio alla fine dei 4 livelli allora disponibili senza alcun intoppo.


Riguardo il lato negativo, fondamentalmente il problema della localizzazione questo purtroppo è stato confermato, sicuramente per scelta gestionale degli sviluppatori, per mancanza di risorse o chissà che cosa ma, come vedremo nella nostra recensione, è purtroppo un ostacolo grande quanto un macigno. Siete pronti a vivere questa splendida avventura? Preparate carta e penna e immergetevi in The Plucky Squire!

NE FERISCE PIÙ LA PENNA CHE LA SPADA

The Plucky Squire è un libro per bambini: farcito di disegni semplici e molto colorati ci racconta le avventure della fantastica terra di Mojo. Qui vive Jot, il protagonista del gioco, un impavido e coraggioso guerriero ma anche un valente scrittore. Sono sue le storie scritte e raccontate agli abitanti del luogo (e quindi a noi) dove, tra foreste, ponti sospesi e grandi castelli il nostro eroe vince sempre in un modo o nell'altro. Ci sono poi i compagni di Jot, veri comprimari spesso relegati al ruolo di semplici comparse proprio dal nostro eroe/scrittore e dalle sue manie di protagonismo: la maga Violet, il troll Thrash e lo stravagante stregone Moonbeard sempre pronto a dispensare consigli a Jot su come proseguire nelle sue avventure. E poi ci sono tanti altri personaggi, incontrati sul percorso sottoforma di stravaganti animali o sassi o tutto ciò che la fantasia può generare. Dal momento però che non può esserci avventura senza il cattivone di turno, ecco Humgrump il malvagio mago costretto dall'autore della storia a perdere sempre. Non ci sono possibilità per Humgrump per cambiare le cose se non quella di eliminare l'autore della storia, il buono, il guerriero, colui che lo ha sbeffeggiato per tantissime avventure. Ecco quindi che con una magia riesce a buttarlo fuori dal libro.

UN CONTINUO DENTRO E FUORI

Da quel momento in poi il nostro Jot dovrà, anche grazie alla magia che contraddistingue le fiabe per bambini, confrontarsi anche con il "mondo reale" e cioè con la scrivania di Sam, vero possessore del libro e autore a sua volta di tante storie fantastiche che vedono Jot come protagonista. Il gioco, quindi, è un alternarsi di parti in 2D (quelle del libro per l'appunto) e parti in 3D. L'obiettivo è quello di trasportare oggetti dentro e fuori dal libro per superare alcuni semplici enigmi ambientali e poter andare avanti nella riscrittura della storia. Tuttavia, mentre all'interno del libro Jot si difende abbastanza bene contro ranocchi e altri animali fantastici grazie all'uso sapiente della sua spada, nel mondo in 3D Jot è costretto a nascondersi perché i pericoli presenti vanno oltre la sua portata. Sulla scrivania infatti il tasto RT o B del controller ci farà muovere con circospezione per non farci sentire ad esempio da alcuni coleotteri pronti a farci fuori con un semplice contatto. L'obiettivo, sia dentro il libro che fuori, è quello di andare continuamente avanti, superando ogni barriera, fino alla fine della storia.

IL POTERE DELLA MAGIA

Dopo qualche livello Jot otterrà la capacità di poter scegliere quando entrare o uscire dal libro, ma non solo. Potrà una volta fuori sfogliarne le pagine all'indietro per andare a recuperare ad esempio, qualche oggetto o qualche parola utili per superare l'ostacolo che lo blocca in quel momento. Giusto per fare un esempio (ma vi diciamo solo questo) se c'è un enorme animale a sbarrarci la strada, basterebbe andare a cercare la parola "piccolo" (tiny ?) e sostituirla al posto di enorme (huge ?) e, come per magia l'ostacolo sparirà. Effettivamente gli enigmi basati sulle parole sono la parte più interessante di tutto il gameplay: Jot infatti può modificare lo sfondo delle pagine del libro liberandosi il percorso giocando con le parole che sono impresse sulle pagine stesse. Ci saranno anche altri ostacoli come alcuni personaggi che andranno nutriti (provato a cercare cibo nel mondo reale?) o interruttori da attivare e così via: tuttavia la sfida non è mai troppo impegnativa e si riesce a proseguire senza particolari intoppi.

ESPLORAZIONE LIBERA?

Il messaggio che passa al giocatore, e di questo va dato pieno merito agli sviluppatori, è quello di un'esplorazione libera, rafforzata dalla possibilità inoltre di entrare e uscire dal libro andando avanti e indietro nelle pagine e interagendo anche con il mondo reale. Un occhio attento però finirà con il notare che è solo illusoria questa libertà dal momento che potremo muoverci solo in alcune pagine e seguire solo determinati percorsi. Il tutto è quindi abbastanza lineare e l'esplorazione è quasi sempre fine a se stessa, oppure per raccogliere le varie Art disseminate in giro che ci permetteranno di completare il nostro album. Alcune di queste, però, le troveremo esclusivamente nel banco vendita di Martina che al costo della moneta locale (le lampadine raccolte facendo fuori nemici e piante) sarà ben lieta di vendercele oppure di cederci alcuni potenziamenti per la nostra spada. Sotto questo aspetto i combattimenti con i nemici (boss compresi) non sono quasi mai impegnativi e ci permetteranno comunque di proseguire nell'avventura senza troppi patemi anche se alcuni scontri sono estremamente stravaganti e divertenti.

MA C'È TANTA MAGIA

Effettivamente però The Plucky Squire è un gioco intriso di atmosfera magica, in grado di trasportarci indietro nel tempo quando, da ragazzini, riuscivamo a far volare la fantasia. Questo è possibile grazie alla delicatezza dei disegni e delle musiche di accompagnamento (e del doppiaggio) in un contesto nel quale anche l'eccessiva facilità del gameplay diventa un punto di forza e non di debolezza. Siamo davanti a una bella fiaba interattiva all'interno della quale immergerci e lasciarci trasportare lasciando fuori il mondo reale. Questo lo si nota anche nelle scene in 3D quando il gioco perde parte della sua atmosfera magica trasformandosi quasi in "uno dei tanti" già visti e rivisti. Non vogliamo dire che quando Jot va fuori dal libro la scrivania di Sam sia realizzata male, semplicemente è un pochino meno magica. Molto carina quindi l'idea di cambiare la storia modificando le frasi sui fondali così come è azzeccato che negli scontri veri e propri non ci sia mai vera violenza (siamo in una fiaba per bambini in fondo). The Plucky Squire ci trasporta in un mondo diverso, magico, molto più leggero e genuino di quello vissuto nella vita reale e se era questo l'obiettivo degli sviluppatori ci sono riusciti in pieno.

CONCLUSIONI FINALI

Non possiamo, alla fine delle nostre prove, non confermare quanto di buono avevamo scritto nell'anteprima di The Plucky Squire. Siamo davanti a un bel gioco, sapientemente realizzato sia dal punto di vista della trama che della realizzazione tecnica. Come dicevamo prima la parte in 2D è enormemente più magica della controparte tridimensionale ma comunque, il tutto è ben realizzato e profondamente amalgamato con il contesto bambinesco e degno di una bellissima fiaba. Sotto questo punto di vista anche la semplicità degli enigmi ambientali si sposa a meraviglia con tutto il resto perché in fondo gli sviluppatori vogliono farci vivere una fiaba interattiva in grado, se glielo consentiremo, di trasportarci in un mondo fatato e regalarci delle ore di sano e puro intrattenimento.


In totale ci vorranno dalle 9 alle 10 ore per portarlo a termine ma durante i livelli giocati uno dopo l'altro, non abbiamo mai provato quel senso di ripetitività o di eccessivo deja vu segno di una buona scrittura di tutta la storia. Purtroppo il lato negativo, come accennavamo all'inizio, rimane la mancata localizzazione in italiano. In un gioco che fa delle manipolazioni del testo il suo punto di forza non comprendere la lingua può rappresentare un vero ostacolo: problematica questa amplificata dall'uso di un inglese abbastanza avanzato in grado di mettere in difficoltà chi mastica qualche parola ogni tanto. Queste persone andranno avanti a tentativi, provando una parola dietro l'altra e perdendosi però parte del divertimento. Peccato perché purtroppo la valutazione finale dovrà tenerne conto obbligatoriamente.

Modus Operandi:

abbiamo vissuto le avventure di Jot grazie a un codice steam fornitoci da Cosmocover.

The Plucky Squire è un gran bel gioco, a testimonianza di come il mercato Indie possa essere una vera fucina di idee e di piccoli capolavori. Tutto è avvolto da un'atmosfera magica, dai personaggi, ai disegni, alla colonna sonora e perfino alla storia. Ci viene messo davanti un mondo in grado di catturarci e di intrattenerci senza pensieri per tutta la durata dell'avventura riportandoci alle storie fantastiche di quando eravamo piccolini. Merita sicuramente il prezzo del biglietto, senza neanche stare a pensarci due volte, a patto però di conoscere una delle lingue supportate perché in un gioco simile la mancata localizzazone in italiano può rappresentare un vero problema
  • Bellissima atmosfera
  • Tutto è magico dall'inizio alla fine
  • Tecnicamente ben realizzato
  • Per qualcuno potrebbe sembrare anche troppo semplice
  • La mancata localizzazione in italiano è un serio problema
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