Ormai non si fa altro che parlare di Cyberpunk 2077. L'attesissimo gioco di CD Projekt RED è in dirittura d'arrivo con l'uscita sulle attuali console e PC fissata per il prossimo 19 novembre. Nell'attesa possiamo dilettarci con la versione console di Cloudpunk, titolo indipendente sviluppato da Ion Lands e prodotto da Merge Games.
Uscito ad aprile su PC e dopo l'annuncio dell'uscita su console, finalmente possiamo mettere le mani su quest'opera indipendente che ci introduce ad un mondo molto avanti di migliaia di anni nel futuro rispetto al nostro, dove il traffico veicolare non è in strada ma in aria e gli androidi convivono con gli umani, assaporando quell'odore cyberpunk avente un'ambientazione non lontana da quella di Blade Runner,
Cloudpunk è “costruito” attorno ad una tecnologia alquanto originale, il voxel. Tale “motore grafico” era in voga tra le fine degli anni '90 e l'inizio del 2000. Quando metteremo piede nella città di Nivalis vedremo palazzi, personaggi, veicoli, parchi, alberi e tutto il resto del mondo di gioco con una forma squadrettata. Questo potrebbe far storcere il naso ai puristi della grafica e, al contempo, alzare l'immaginazione di chi ama le storie grazie all'ambientazione futuristica impreziosita da un ottimo sonoro in grado di farci comprendere come il genere cyberpunk sia in grado di appassionare attraverso libri, film e lungometraggi animati.
Nel gioco vestiremo i panni di Rania, arrivata dalla Penisola Orientale in cerca di fortuna nella città di Nivalis. Grazie al lavoro ottenuto come corriere saremo alle dipendenze della Cloudpunk e la nostra mansione sarà quella di consegnare pacchi da un punto all'altro della città. Non dovremo fare domande o scrutare il contenuto di ogni consegna ma ci verrà assegnato un Hova, una sorta di veicolo volante che guideremo per svolgere al meglio il nostro lavoro. Tutto qui, niente di più e niente di meno, ciò che faremo per tutto il corso del gioco.
A legare ogni consegna, che ci verrà assegnata da Controllo - così si chiama il nostro diretto superiore -, è la storia che man man prenderà forma vedendoci (nostro malgrado) sempre più coinvolti all'interno di un mondo difficile, sfaccettato dove le corporazioni la fanno da padrone decidendo il destino di umani e androidi. Tutta la storia avrà luogo in una sola notte e ci accompagnerà per circa 10 ore di gioco. Non aspettatevi miracoli dal punto di vista della sceneggiatura, ma quello che c'è è ben fatto, frutto di una scrittura ben articolata che fa sentire il peso della vita di umani e androidi all'interno di una città dove c'è “qualcosa” che agisce di nascosto proveniente da un luogo non frequentato quasi più da nessuno.
Non vogliamo svelarvi oltre ma se andrete oltre le dinamiche open world fin troppo semplicistiche, la storia sarà in grado di tenervi incollati fino alla sua conclusione. Durante il gioco si potranno fare delle scelte che potranno cambiare il destino di alcuni personaggi che s'incontreranno, ma che non modificheranno il plot da seguire messo in campo dagli sviluppatori.
Le meccaniche di Cloudpunk sono davvero semplici: la città di Nivalis è strutturata come un open world suddiviso in alcune macro aree che potremmo definire i classici quartieri e distretti delle nostre città. Con l'Hova potremo esplorare ogni angolo della città sfruttando il percorso azzurro per andare più velocemente raggiungendo prima i distretti che andranno esplorati a piedi. Per farlo servirà parcheggiare il veicolo in una delle apposite aree, contrassegnate dalla mappa con una “P”. Da qui potremo incontrare alcuni personaggi e ascoltare le loro storie; più avanti alcuni di essi ci proporranno delle missioni secondarie, mentre altri vorranno degli oggetti particolari che potrebbero far parte del nostro inventario.
Ogni quartiere contiene alcuni oggetti utili per la vendita (loot) e particolari schede perforate (il loro utilizzo verrà svelato nella prima parte della storia). Inoltre si potranno trovare particolari oggetti che andranno consegnati a specifici personaggi per soddisfare le loro richieste, come ad esempio ad un'appassionata di videogiochi. Non mancheranno situazioni in cui Rania sarà coinvolta direttamente, come con l'androide Huxley che parla in terza persona quasi fosse all'interno di una storia che poi vive sulla sua pelle. Da questo punto di vista Cloudpunk è in grado di destare l'interesse del giocatore grazie ai dialoghi ben confezionati aventi i portrait ben realizzati, i quali ci mostrano il volto di ogni personaggio dietro alla loro forma cubettosa dettata dalla tecnologia voxel applicata a tutto il gioco.
Dovremo gestire il nostro Hova facendo carburante nelle apposite stazioni di servizio che si trovano nel percorso azzurro, nonché passare per i garage dove il meccanico metterà a posto il veicolo se avrà subito danni per scontri con altri veicoli o cozzando con parti dello scenario.
Potremo prenderci una pausa andando nel nostro appartamento nel quartiere di Midtown, con la possibilità di arricchirlo facendo acquisti dal terminale ma le migliorie saranno disponibili man mano che andremo avanti con la storia. L'esplorazione con l'Hova sarà solo in terza persona, mentre quella a piedi avrà tre inquadrature diverse. Con il tasto “quadrato” vedremo Rania muoversi all'interno del suo piano con lo scenario che "scrolla" orizzontalmente come se stessimo all'interno di un gioco in 2.5D (due dimensioni e mezzo). Premendo di nuovo il tasto quadrato si attiverà la visuale in terza persona e agendo poi sul tasto direzionale “su” arriveremo ad esplorare i distretti con gli occhi di Rania, ovvero in prima persona.
Cloudpunk è davvero un'esperienza molto particolare che non tutti potrebbero apprezzare. Il grosso macigno da superare è quello di un struttura di gioco semplice, quasi elementare. Come corriere svolgeremo sempre le stesse e identiche missioni: consegnare un pacco, prelevare una persona e portarli da A a B - guidando e parcheggiando il veicolo - giungendo poi a destinazione a piedi in uno dei vari distretti. La raccolta degli oggetti è sempre la stessa, a causa della limitata tipologia degli stessi che si contano sulle dite di una mano. Di conseguenza anche le (poche) missioni secondarie sono limitate alle solite consegne di pacchi o magari andare in qualche luogo più “nascosto” e meno frequentato.
L'aspetto grafico è un altro punto interrogativo che potrebbe far storcere il naso a chi ama esperienze più “realistiche” con un livello d'interazione maggiore. In Cloudpunk c'è poca interazione se non con alcuni personaggi, con gli oggetti, con gli ascensori e con il nostro Hova. Tutto è davvero ai minimi termini. Tecnicamente il motore Unity, sfruttato dagli sviluppatori per ricreare la tecnologia voxel, è ben utilizzato dando luce ad una città viva e pulsante con tante insegne luminose varie e ben realizzate, ma ciò che rende l'esperienza degna di essere portata a termine è la parte sonora, davvero eccezionale. Qui Ion Lands non ha badato a spese confezionando una colonna sonora ed effetti sonori di grande spessore, capaci da soli di reggere il gioco e condurre il giocatore alla fine grazie ad un storia non epica, ma ben scritta e abbastanza interessante. Ci si sente parte di un mondo davvero cyberpunk, in preparazione dell'arrivo del capolavoro annunciato di CD Projekt RED.
Cloudpunk si avvale di 31 trofei suddivisi in 14 di Bronzo, 10 d'Argento, 6 d'Oro e l'immancabile Platino. Per ottenerli tutti non servirà molta fatica, anche se uno di essi si può mancare se non si è “veloci” con l'Hova. Abbiamo notato comunque che per ora nessuno ha Platinato il gioco, probabilmente a causa di un trofeo d'oro anch'esso non ottenuto da nessuno. Stiamo parlando di “A Song about Home”, che dovrebbe ricollegarsi quando Rania suona il flauto all'interno del suo appartamento dando il via al finale. Potrebbe trattarsi di un bug o di un qualcosa che non sappiamo. Fatto sta che per ora nessuno ha ottenuto questo trofeo (come il sottoscritto che ha finito la storia. -NdR).
Il titolo Ion Lands è aggiornato alla versione 1.01 dove è ora possibile cambiare lingua dal menu di gioco, la grafica è stata migliorata e sono stati corretti alcuni bug minori. Di certo rimaniamo meravigliati che per uscire dal gioco bisogna forzare la chiusura dalla console tornando alla dashboard.
Se siete amanti delle edizioni fisiche, Merge Games ha messo a disposizione due distinte versioni del titolo Ion Lands: la Standard e la Signature Edition, quest'ultima decisamente più ricca che potrebbe far gola agli appassionati grazie anche al prezzo non troppo elevato.
Cloudpunk è disponibile anche su Xbox One e Nintendo Switch. La versione PC è già disponibile da fine aprile di quest'anno. Il porting della versione console è stata eseguita da Stage Clear Studios.
Dal punto di vista prettamente tecnico Cloudpunk è un titolo leggero senza fronzoli e con il voxel che rende tutto quanto cubettoso con texture pressoché inesistenti, proiettandoci quasi vent'anni indietro. Il framerate è sbloccato ed è piuttosto variabile non scendendo comunque mai sotto la soglia dei 30 fotogrammi al secondo volando con l'Hova, mentre l'esplorazione a piedi darà la possibilità di arrivare fino ai 60 fps all'interno dei distretti non di grandi dimensioni e in particolari luoghi legati alla storia.
Se non vi aspettate nulla dal punto di vista tecnico e non amate le meccaniche complesse, Cloudpunk potrebbe fare al caso vostro. Il titolo Ion Lands sarà in grado d'intrattenervi anche grazie ai dialoghi completamente parlati (in inglese). Il tutto sarà tranquillamente comprensibile grazie alla localizzazione in italiano che abbraccia i sottotitoli, l'interfaccia e le scritte a schermo.
Chiudiamo la nostra analisi con una particolarità che non abbiamo trovato in quasi nessun gioco dell'attuale generazione: in Cloudpunk non si può salvare e non è possibile tornare al menu principale. Per uscire dal gioco bisogna forzare la chiusura dalla console con l'opzione per tornare alla dashboard. Tranquilli, una volta avviato il gioco vi ritroverete nello stesso punto dove eravate, il gioco salva automaticamente in diversi punti, creando dei checkpoint in base alla nostra posizione se stiamo con l'Hova o a piedi.
Modus Operandi:
Abbiamo esplorato la città di Nivalis attraverso consegne e guidando con l'Hova grazie ad un codice datoci dagli sviluppatori attraverso Terminals.io.