Guardando i riconoscimenti di Soulstice, leggere tutti quei nomi italiani ci ha dato una sensazione tale da affermare che finalmente il nostro paese non solo ha grandi potenzialità creative e di talento... ma inizia ad aver anche le risorse economiche per poter produrre titoli di qualità con budget di un certo rilievo. Di certo non mancano ancora ostacoli da superare, sopratutto quelli culturali, in parte ancora radicati, ma la strada imboccata è quella giusta.
L'action hack'n slash alla Devil May Cry di Reply Game Studios dimostra che anche noi italiani sappiamo fare videogiochi e confezionarli con un certa meticolosità e cura nei dettagli. Come dimostra la schermata delle opzioni con un video di sfondo ed una musica di qualità che accompagna il giocatore nella navigazione delle opzioni volta a preparare l'avventura che, di lì a poco, coinvolgerà le due protagoniste in un scontro senza esclusione di colpi con le pericolose entità terrene e spirituali che hanno invaso la città di Ilden all'interno del regno di Kaidos.
Una breccia si è aperta nel cielo scaraventando sulla terra mostruosità di ogni tipo e spettri in grado di impadronirsi del corpo degli abitanti riducendoli a gusci senz'anima. Dopo l'opening e un breve gameplay allo scopo di presentarci Briar e Lute siamo pronti ad esplorare la città “infestata” per conto dell'ordine a cui appartengono, in attesa di quello che accadrà nell'immediato.
Scopriamo cosa ha in serbo quest'action hack'n slash che prende spunto dalla saga di Devil May Cry nella nostra recensione!
Come abbiamo appena scritto, la città di Ilden è stata invasa da orde di creature soprannaturali dopo l'apertura di una misteriosa breccia nel cielo. I suoi abitanti sono stati spazzati via o corrotti dagli spettri che li hanno trasformati in carne da macello. Ed è quello che trovano le nostre Chimere non appena giunte in città: case distrutte, macerie da tutte le parti e un ambientazione decadente e “morta”.
Briar e Lute sono sorelle unite da un rito formando un'unione intima nella quale Briar brandisce la sua spada e Lute l'aiuta con poteri indiretti durante le battaglie. Lute è in forma di spirito ed è in grado di avvertire le aure dei nemici più potenti e di proteggerla impedendo che sua sorella possa essere colpita e contrattaccare.
Le basi del combattimento, dell'esplorazione, degli oggetti e dell'acquisizione dei poteri vengono man mano spiegati durante il progredire dell'avventura fino nelle fasi più avanzate. È possibile consultare ogni cosa attraverso il Diario - agendo sul touchpad del DualSense -, che ci aggiorna sul bestiario, sulla storia e sulle altre voci per non perderci nulla se magari torniamo in un secondo momento. Inoltre nella sezione Abilità potremo far evolvere le due protagoniste: Briar nell'abilità con le armi e Lute nei poteri soprannaturali.
Durante gli scontri verremo valutati dal tempo impiegato ad eliminare tutti i nemici, dai punti ottenuti e dai danni subiti. Si va dal Diamante (giudizio massimo) al Ferro (giudizio più basso), volti a testimoniare la nostra capacità sul campo e ottenuti man mano che ci si inoltra nella città. L'ambientazione dark fantasy ci ha immediatamente proiettati nel remake di Demon's Souls con alcune costruzioni imponenti respirando la sua atmosfera oscura e decadente.
Andiamo ora ad analizzare il frenetico combat system di Soulstice, ispirato dalla saga di Devil May Cry ovviamente facendo leva sul quinto capitolo (qui la nostra recensione di Devil May Cry 5), ma andando per la sua strada con la fusione delle abilità fisiche di Briar e quelle spirituali di Lute dando agli scontri una certa unicità.
Apparentemente più semplice nell'utilizzo dei comandi e nella creazioni di combo, con l'acquisizione di nuove abilità delle armi e i poteri di Lute il combat system il gioco si farà man mano più complesso dovendo gestire orde di nemici differenti con le giuste armi e poteri in base a chi avremo di fronte. Ad esempio la prima arma speciale in dotazione è efficace contro i nemici più aggressivi, mentre non lo è contro quelli volanti. L'arma di base è la spada di Briar agendo con il tasto triangolo, per le armi speciali andrà usato il tasto quadrato.
Il combat system si focalizza sul sapiente uso degli attacchi con la spada, dell'arma speciale e del contrattacco premendo al momento giusto il tasto cerchio una volta che appare su schermo. Ciò bloccherà temporaneamente l'avversario di turno che potrà essere in balia dei nostri colpi e combo. Sarà possibile, una volta acquisite le relative abilità, allungare il tempo di blocco, mandare in aria i nemici e colpirli in salto così come sbatterli violentemente a terra. La valutazione in tempo reale sale se gli attacchi sono vari ed efficaci, eliminando in sequenza i nemici e al contempo subendo meno danni possibili. Il tempo sarà un riferimento importante ai fini della valutazione finale degli scontri. Più la valutazione sarà alta, maggiore sarà la ricompensa alla fine di ogni capitolo nel ricevimento dei cristalli rossi e blu.
Le bossfight saranno quasi all'ordine del giorno con scontri con midboss presentati come boss per poi far parte dei nemici più forti assieme a quelli di classe bassa. Invece i veri scontri con i boss saranno duri e pesanti se non si utilizzerà la giusta strategia in base alle loro caratteristiche e punti deboli sfruttando tutto l'armamentario a disposizione, tra cui i consumabili.
Molto importante è l'utilizzo della fusione tra le due sorelle, disponibile se tra loro ci sarà empatia combattendo al meglio e contrattaccando con i poteri di Lute. Arrivando ad un preciso livello sarà possibile attivare l'attacco sinergico della rispettiva arma (una volta acquisito nella sezione abilità di Lute) con effetti devastanti sui nemici sia di classe bassa che alta, e anche con i boss. Più avanti, tramite un preciso consumabile, si potrà attivare la furia di Briar grazie alla fusione. La furia è strettamente legata alla condizione di Lute, con un colpo finale che potrà essere sempre diverso. La fusione stessa può portare Briar alla pazzia. In questa situazione la paladina sarà devastante ma agirà per contro proprio col rischio di un game over se non seguiremo le indicazioni a schermo per riportarla alla ragione, sventando una fine prematura.
Durante le fasi di esplorazione della città si potranno ottenere i cristalli rossi e blu abbattendo gli elementi in strada e usando i campi di Lute: quello rosso permette di colpire blocchi di cristalli, di aprire una strada eliminando specifiche radici cristalline e quindi di colpire nemici sensibili a questo campo. Con il campo blu si potranno scoprire ed eliminare i cristalli e blocchi di cristalli blu, e colpire nemici sensibili a questi campo. Inoltre sarà possibile saltare su specifiche piattaforme blu per arrivare in punti nascosti od obbligatori per proseguire nella strada principale.
L'esplorazione è guidata e non libera, sarà possibile muovere la telecamera solo orizzontalmente e verticalmente per un breve tratto. I muri invisibili delimiteranno il cammino delle due chimere dando un sensazione inizialmente poco realistica e ricordandoci i titoli delle precedenti generazioni, tuttavia dopo esser entrati nel suo gameplay e nella sua atmosfera non ci farete più molto caso. Non sarà facilissimo orientarsi tra cambi d'inquadratura, punti nascosti e macchinari da attivare. Tale tipo di esplorazione è quello della serie Devil May Cry e degli action hack'n slash in generale, dove non bisogna cambiare direzione durante i cambi d'inquadratura: un modo di semplificare la parte esplorativa.
In alcuni punti legati alla storia Lute sarà in grado di leggere alcuni fatti avvenuti prima in modo da conoscere gli eventi che hanno dato luce alla tragedia avvenuta nella città di Ilden e poter avvertire le auree di alcuni esseri molto potenti. Inoltre dovrà aiutare Briar a non cedere alla corruzione che si trova dentro di sé esplorando i suoi ricordi, i quali li legano in modo quasi viscerale. Spettacolare la fase d'inseguimento che dovremo subire con un “trasceso” molto potente nella parte centrale del gioco, resa davvero benissimo.
Senza arrivare a chissà quale picco, il gameplay di Soulstice è ben fatto e divertente, nonostante un combat system agevole da imparare ma difficile da padroneggiare rischiando di diventare frustrante per chi non è avvezzo al genere. Per chi è abituato a questo genere il titolo Reply Game Studios sarà in grado di dare soddisfazioni tentando di ottenere il diamante in tutti i capitoli in ogni livello di difficoltà.
Come si comporta Soulstice dal punto di vista tecnico? In primis fa un buon uso dell'Unreal Engine 4 senza farci gridare al miracolo. Graficamente si vede che ha radici della precedente generazione, poiché non spicca in chissà quali virtuosismi grafici. Ma quello che c'è è più che funzionale all'occhio grazie anche al buon livello artistico legato alla rappresentazione della città di Ilden con le sue imponenti costruzioni e le sue semplici e fragili case ridotte ad un cumulo di macerie e di cenere.
Come di consueto (anche se i 30 fps di Gotham Knights, e anche di A Plague Tale: Requiem, hanno aperto un caso da non sottovalutare) è possibile scegliere tra due settaggi grafici: quello che predilige la risoluzione fino a 4K nativi e 30 fotogrammi secondo e quello dettato dalla fluidità, dove avremo 60 fps pressoché granitici anche se in qualche sporadico caso abbiamo avuto un calo della fluidità. Essendo Soulstice un titolo fortemente dinamico, basato sui combattimenti e riflessi, consigliamo caldamente la modalità prestazioni.
Il comparto poligonale e abbastanza ricco e variegato, ma mai complesso con texture nella norma e in alcuni casi più semplici. Le animazioni dei protagonisti sono buone, insieme al loro aspetto che in un primo momento può sembrare cartoonoso, ma che poi si rivela più legato all'ambientazione di gioco. Ogni tipologia di attacco esalta l'abilità del giocatore nel capire al momento giusto come alternare combo, armi per eliminare i nemici nel modo più vario e veloce possibile. Il bestiario con cui avremo a che fare è ben realizzato e animato, con boss fight ben realizzate e congegnate atte a costringere il giocatore a mettersi d'impegno per averne ragione. I caricamenti sono davvero rapidi e in pochi secondi saremo nel pieno dell'azione.
I livelli di difficoltà sono vari, e se pensate che il novizio (ovvero quello normale) sia una passeggiata di salute vi sbagliate di grosso: dovrete sudare le proverbiali sette camicie se non approfondirete il combat system e le caratteristiche delle armi e abilità, faticando non poco. Quindi fate bene i vostri conti.
La localizzazione nella nostra lingua è legata ai sottotitoli, all'interfaccia di gioco e alle scritte a schermo. La qualità è ovviamente ottima essendo un titolo italiano, mentre il doppiaggio è in lingua inglese con una buona qualità nella recitazione e intonazione della voce. La voce di Briar e di Lute sono di Stefanie Joosten, conosciuta in Metal Gear Solid V. Buona la colonna sonora, a tema con i combattimenti e durante l'esplorazione sottolineando l'ambientazione pesante e decadente a causa delle atrocità compiute dai mostri usciti dalla breccia.
Il titolo Reply Game Studios ha 41 trofei suddivisi in 26 di Bronzo, 10 d'Argento, 4 d'Oro è l'immancabile Platino. Per ottenerli tutti dovrete tirare fuori tutta la vostra bravura, capacità e pazienza. In primis completare il gioco ad ogni livello di difficoltà e con una valutazione Platino o superiore, ottenere tutte le abilità di Briar e Lute, potenziare la salute e l'entropia al massimo e altro che lasciamo a il piacere o la volontà di scoprire.
Tecnicamente Soulstice si lascia guardare, anche se - come abbiamo spiegato - non spicca in chissà quale virtuosismo grafico. L'Unreal Engine 4 è ben sfruttato, e durante la nostra prova non abbiamo assistito a bug che ne pregiudicavano la giocabilità o rimandi alla dashboard. Segno di una profonda fase di playtesting che ha preservato questi rischi, piuttosto comuni con titoli oramai molto complessi a sfaccettati di oggi.
Sousltice, oltre che sulla nuova ammiraglia Sony, è disponibile anche su Xbox Series X|S e PC.
Soulstice rappresenta una delle prime opere italiane di stampo AA, e alla fine della nostra analisi siamo rimasti piuttosto soddisfatti da quello che abbiamo visto e giocato. Pur non splendendo dal punto di vista tecnico, il gioco è stato realizzato con cura e professionalità testimoniando che anche noi italiani siamo più che in grado di produrre titoli di qualità. Il prezzo con cui viene venduto rappresenta correttamente il suo valore e il budget con cui è stato sviluppato.
Modus Operandi:
Abbiamo affiancato il duro cammino di Briar e Lute nella sofferente città di Ilden grazie ad un codice gentilmente fornitoci da Laboratorio Comunicazione.