Breve storia simpatica: l'autunno scorso un ragazzo del team con cui abitualmente gioco online mi ha detto: “Taz ho finalmente finito Monster Hunter World!” Al ché io ho chiesto: “In che senso? Cosa hai fatto?” E lui ha risposto: “Ho sconfitto lo Xeno'Jiiva!” A quel punto ho concluso scherzando “Bravo: finalmente hai finito il tutorial!”. Sapevo per esperienza diretta, infatti, che ancora una volta il lavoro svolto da Capcom sul suo Hunting-Game per eccellenza fosse tutt'altro che limitato alla trama principale – di cui lo Xeno'Jiiva costituisce appunto l'ultima prova – ma offrisse invece un'esperienza post-credits talmente corposa da ridurre la trama a una mera punta di iceberg; esperienza che Capcom ha saputo inoltre tenere viva e interessante per oltre un anno tramite aggiornamenti gratuiti e collaborazioni con Sony, Square Enix e CD Projekt Red. Era possibile fare ancora di più?
La risposta sta nella prima [e sulla carta unica prevista] espansione “massiva”, denominata Iceborne, su cui abbiamo messo le mani lo scorso 6 Settembre. Cominciamo subito col dire che per poter accedere ai nuovi contenuti sarà necessario aver terminato, come il mio team-mate di cui sopra, la trama principale di MHW: i fatti narrati sono infatti successivi alla sconfitta dello Xeno'Jiiva e anche i nuovi elementi di gameplay introdotti esigono di aver sbloccato tutte le feature del gioco base. La nuova storia parte dalla sconcertante migrazione di uno stormo di Legiana, attirati oltreoceano da un misterioso canto: seguendo i Wyvern in questione i membri della Quinta Flotta – cioè sostanzialmente il giocatore e la sua Assistente – giungeranno su uno sconosciuto continente polare che battezzeranno Distese Brinose dove vivono varie specie ancora da catalogare, tra cui il Drago Anziano Velkhana che tutti consideravano solo una leggenda. Da questi fatti si dipanerà un plot che, pur essendo lineare al pari di quanto visto in precedenza, conterrà svariati elementi di originalità e – perché no? – qualche piccolo colpo di scena.
Per gestire i progressi del giocatore, Iceborne introduce una nuova classificazione da affiancare al Grado Cacciatore: il Grado Maestro (GM). Esattamente come il GC del gioco base, inizialmente questo nuovo indicatore crescerà solo superando le varie missioni di trama; solo dopo aver sconfitto il boss finale [che, beninteso, non è il Velkhana] la progressione diventerà “a punti esperienza”, salvo arrestarsi al raggiungimento di determinate soglie richiedendoci di superare missioni speciali. Una cosa importante da segnalare è il fatto che l'inizio della storia di Iceborne sblocchi automaticamente anche le feature che in MHW erano “CAPpate” al GC 29 e al GC 49. Il motivo è presto detto: i nuovi mostri sono settati ad un livello di forza e difficoltà decisamente superiore a quelli del gioco base, ed anche i vecchi mostri, una volta affrontati al grado Maestro [che poi, capiamoci, altri non è che il classico G-Rank] rappresenteranno una nuova sfida notevole; questo gap di difficoltà è ovviamente accompagnato dalla presenza di armi ed armature più potenti [il valore massimo di Rarità è passato da 8 a 12]. Ne consegue che le prime sfide di Iceborne saranno certamente più difficili per chi ha appena finito la trama di MHW rispetto a chi ha proseguito nel post-credits, ma anche che dopo aver raccolto i primi pezzi di mostro chiunque potrà avere un'arma e un'armatura nuove che gli permettano di proseguire nell'espansione; a quel punto, sottostare ancora ai vecchi vincoli avrebbe avuto poco senso...
Le armi disponibili saranno comunque ancora catalogate nelle 14 categorie del gioco base, costituendone di fatto l'evoluzione, ma i proprietari dell'espansione avranno accesso a nuovi moveset per ciascuna di esse; giusto per fare un paio di esempi: la Spada Lunga potrà essere rinfoderata al fianco per eseguire un contrattacco caricato, mentre l'Arco potrà essere potenziato coi proiettili della Fionda per eseguire un nuovo devastante attacco a ventaglio a cortissimo raggio. La Fionda, d'altronde, è ora estremamente più utile che in passato, e questo grazie alla meccanica del Rampino: qualsiasi personaggio è ora in grado di utilizzare questo strumento per aggrapparsi temporaneamente al mostro (senza bisogno di rinfoderare l'arma); una volta appesi al bestione sarà possibile indebolire la corazza in una specifica parte oppure far cadere dei frammenti utilizzabili, appunto, come proiettili per la fionda. Non solo: scaricando questi frammenti tutti insieme in faccia ad un mostro a cui ci si è aggrappati è possibile aizzarlo ad una corsa folle e cieca, culminante [con un po' di pratica] nello schianto contro un muro o contro un altro mostro, oppure con la caduta in un burrone.
L'ultima innovazione in termini di gameplay è in realtà una feature marginale, tanto marginale da essere stata messa immediatamente a disposizione anche degli utenti del gioco base: si tratta sostanzialmente della possibilità di spostarsi a cavallo di mostri piccoli (Jagras, Shamos eccetera) in modo da velocizzare la procedura di ricerca delle tracce e l'inseguimento dei mostri da una zona all'altra della mappa. Mostri che in Iceborne si sono moltiplicati: se è vero che i nuovi bestioni introdotti sono solo una manciata, tra i quali il già citato Velkhana [ma anche il Banbaro, il Beotodus e altri], assistiamo infatti al ritorno di altre creature famose della serie come il Tigrex, il Glavenus, lo Yian Garuga, a cui si affiancano numerose sottospecie come il Pukei Pukei Corallino o l'Odogaron d'Ebano. Naturalmente per alcune di queste sottospecie le differenze sono solo estetiche o di elemento [un po' come le forme Alola dei Pokémon], ma per altre comportano veri e propri moveset.
Sebbene non tutta la trama si svolga nelle Distese Brinose [farete infatti ritorno spesso ad Astera], è innegabile che la nuova locazione sia stata realizzata con una cura notevole: tanto per cominciare, l'estensione geografica è maggiore a quella di ciascuna delle locazioni precedenti [anche se non offre l'intrico della Foresta Antica]; in secondo luogo, vaste zone sono coperte da una spessa coltre di neve che ostacola il movimento mentre vi si lasciano sopra lunghe tracce; infine, i dettagli degli ambienti e dei fondali sono veramente molto belli: basta alzare lo sguardo verso i monti per assistere a uno spettacolo veramente suggestivo. Per l'occasione è stata anche inserita la nuova locazione di Seliana, nella cui Taverna Lunare – che sostituisce la Caccia Celeste – trovano posto anche strutture prima assenti come la Forgia e la Commissione di Ricerca. Infine, una volta terminata la Storia avrete accesso ad un'ulteriore nuova locazione: le Terre Guida, un put-pourri di biomi in cui è possibile cercare e incontrare qualsiasi mostro o quasi.
Per quanto riguarda il comparto audio è importante segnalare che ciascun mostro introdotto (che sia nuovo o ereditato da altri capitoli) è accompagnato dal proprio peculiare tema musicale, come sempre orchestrato alla perfezione secondo gli standard moderni. La trama propone un gran numero di dialoghi e cutscene, e salvo alcune scene di sommario il tutto è completamente doppiato in lingua Italiana con la medesima egregia qualità del gioco di base.
Ma la cosa più importante che bisogna specificare di Iceborne, se non si fosse già intuito dalla trattazione, è che i contenuti introdotti sono veramente tanti! Non parliamo di “un DLC con una mappa e qualche mostro”: parliamo di due locazioni assai vaste, un quantitativo di mostri quasi doppio tra novità, reintroduzioni e variazioni, nuove feature di gameplay, nuovi obiettivi post-credits, tantissimi nuovi trofei tra cui addirittura un nuovo Platino... parliamo insomma di nuove centinaia di ore di gioco in attesa. Capcom ha dunque lavorato egregiamente, rispettando e cullando la comunity ed offrendole un'espansione come non se ne vedono tutti i giorni [anzi: non se ne vedono proprio più!], qualcosa insomma che valga ogni singolo centesimo del prezzo di copertina, specie considerando che anche per essa è previsto un corposo programma di contenuti aggiuntivi gratuiti.
Se dunque siete tra quelli che nell'ultimo anno e mezzo hanno giocato incessantemente a Monster Hunter World, Iceborne è per voi un acquisto imprescindibile; se foste tra quelli che l'hanno abbandonato poco dopo i titoli di coda, è giunto il momento di risvegliare il vostro Felyne e di tornare a caccia; se infine ve lo foste perso, probabilmente è l'occasione giusta per recuperarlo in un'unica soluzione insieme all'espansione. In tutti i casi non ve ne pentirete!
Modus Operandi:
abbiamo analizzato quest'immensa espansione per Voi comprandola all'uscita non avendo ricevuto un codice review prima del lancio.