Recensione X-Box One
<<
<<
Titolo del gioco:
Dragon Ball Z: Kakarot
Anno di uscita:
2020
Genere:
Action RPG
Sviluppatore:
CyberConnect2
Produttore:
Bandai Namco
Distributore:
Bandai Namco
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Sito web:
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox One (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X) - Una connessione a banda larga - Un account Xbox Live - 40 GB di spazio su disco - Prezzo: €69.90
Box
  • I primi amici.
  • La squadra....
  • Fratello...
  • Piccoli Vegetini crescono.
  • Pescando.
  • Addosso.
  • Forza B&ugrave;.
  • PFFFAHAHAHHAHAAH!!!
  • OH OH!!
  • Determinazione.
Redattore: Corrado 'Sakurambo' Micheli
Pubblicato il: 30-01-2020
Siamo di fronte ad un nuovo gioco di ruolo, ambientato nell'ormai conosciuto (ed in buona parte amato) coloratissimo mondo di Dragon Ball. Riviviamo insieme le gesta dei nostri eroi nel ramo della narrazione Z.
Un inizio scoppiettante

Parlare del mondo di Dragon Ball, che si è affacciato sul nostro continente una trentina di anni fa, può risultare sostanzialmente un passo inutile. Personalmente, in ottica redazionale, questo nome rievoca i fasti di un periodo adolescenziale ormai lontano e malinconico, a cui mediamente ognuno di noi è soggetto.


Abbiamo voluto rompere il ghiaccio per la stesura di questa recensione, esorcizzando immediatamente quel senso di nostalgia canaglia che tende ovviamente ad assalire i nostri ricordi: detto questo mettiamo le mani sul pad in un turbinio di ansia scoppiettante e possiamo sin da subito confermare, che ce l'hanno proprio messa tutta a colpi di Unreal Engine 4 e Cel Shading!

La minaccia vien dal cielo

Restanto fedeli all'incipit narrativo del creatore Akira Toriyama, questa edizione di Dragon Ball ci mette nei panni dell'allegra brigata costretta a confrontarsi con l'arrivo dei Sayan sulla terra sino alla battaglia con Majin Bu. A differenza dell'anime o della infinitamente prollissa versione animata, questo titolo non richiederà millemila ore per arrivare all'epilogo ma, per quanto le tempistiche di svolgimento non siano poi così estreme, ci porterà via diversi e diversi pomeriggi di divertimento.


Questo titolo riesce, sin da subito, a trasportarci nell'universo di Dragon Ball Z: Kakarot in modo fedele, colorato e con le corrette sonorità.

Unica nota stonata, che avrebbe portato il titolo realmente ad un altra dimensione, è la mancanza del doppiaggio in lingua italiana utilizzando gli stessi doppiatori della serie animata, in quanto per il resto la trasposizione è fedele al 100%!

Tuffiamoci nel mondo di gioco!

Quello che colpisce, pad alla mano, relativamente a questa nuova edizione, è la volontà degli sviluppatori di proporre qualcosa di diverso. Oltre a cogliere un periodo narrativo differente rispetto al passato, la deriva RPG è riuscita a dare una personalità tutta sua al gioco in questione. Non era facile, in effetti, proporre qualcosa di nuovo che non si rivelasse essere un semplice riempitivo ai fini dello svolgimento della storia. Quello che intendiamo esprimere, ponendo immediatamente l'accento, è come lo sviluppo sia stato capace di cogliere gli aspetti più incisivi e coinvolgenti/immersivi della serie a cartoni. Tutto è improntato sulla impersonificazione dei personaggi, lo sviluppo e la cura degli stessi.


Il mondo di Dragon Ball Z: Kakarot (come potrete verificare nelle immagini a corredo dell'articolo) è particolareggiato e fedele all'originale, non da meno e ai fini dell'immersività avremmo gradito un doppiaggio dedicato, con le corrispettive voci italiane della serie. Malgrado ciò, gli sviluppatori sono riusciti a centrare un obiettivo a tratti difficile e, se vogliamo, quasi irraggiungibile in un panorama videoludico ormai statico. Tutto è curato nel dettaglio, dalle missioni principali in giro per il mondo (non trattasi però di open world effettivo, quanto di mondo ripartito in mappe giocabili in base alla storia/missione/scopo), sino ad arrivare alla pianificazione delle sfide, il raggiungimento del livello gestibile di combattimento, sino all'alimentazione! Spesso infatti, potremo decidere di mangiare qualcosa durante il tragitto, sfruttando le risorse del posto, rispetto ad un pranzo al sacco preparatoci da Kiki. Inoltre potremo raccogliere le sfere del drago, ripristinate ogni 20 minuti di gioco effettivi, per richiedere denaro, punti esperienza od altri piccoli plus che ci consentiranno di far crescere in toto i nostri personaggi.


Dragon Ball Z: Kakarot infatti, ci consentirà di creare la nostra rosa lottatori curandone ogni aspetto, compreso il sociale, pianificando persino l'ausilio in battaglia (escludendo però gli scontri classici presi integralmente dalla storia, dove i nostri aiutanti saranno prestabiliti come da copione).

Questa scelta infatti metterà in condizioni il giocatore di porsi come protagonista dell'esperienza e non come un semplice spettatore, pur conoscendo a priori l'evolversi degli eventi.

Badiamo al sodo e alle botte

Comandi... ehm... discorso a parte possiamo fare in merito alla gestione del personaggio ed al suo "libero" vagabondare per il mondo di gioco. In effetti, da un lato dobbiamo seguire l'ordine degli eventi e le prime missioni hanno lo scopo di introdurci in un ottica di tutoraggio al mondo di gioco. Ci verranno innanzitutto spiegate le dinamiche, come gestire i personaggi e le relative attività secondarie, sino ad arrivare agli scontri effettivi e la giusta padronanza. Il pad in effetti avrà un ruolo fondamentale, sfruttato al 100% dei tasti, per gestire le sessioni di attacco/difesa, quelle di movimento sia sull'asse verticale che orizzontale, oltre alla possibilità di richiamare il supporto durante la lotta.


Da questo punto di vista, non risultando comunque uno scoglio ostico, ci vorrà un po' di pratica e di memoria al fine di gestire con la miglior sicurezza gli scontri del gioco. Va detto che, non risultando particolarmente importanti le missioni secondarie (anzi, a tratti ripetitive), consigliamo comunque di giocarle spesso, specie all'inzio del gioco, per non arrivare a determinati scontri che bisognerà rimandare per accrescere prima i parametri del proprio personaggio. Infatti potremo considerare le secondarie come una sorta di "riempitivo" per raccogliere le sfere del drago, oppure racimolare punti esperienza tramite i vari, ma molto sparsi, nemici secondari.

In sostanza

Dragon Ball Z: Kakarot a nostro avviso rappresenta una nuova formula di gioco, riproponibile anche per altre saghe, che si cuce addosso una nuova identità videoludica. Certo, non possiamo sicuramente affermare di trovarci di fronte ad un capolavoro, ma lo riteniamo un ottimo tentativo per proporre un sistema di gioco con delle dinamiche differenti rispetto al passato. Riesce a raggiungere picchi di immedesimazione molto alti da una parte ed a far storcere il naso per qualche sbavatura tecnica dall'altra.


Un gioco a tratti studiato, ragionato, dove effettivamente la cura del personaggio è importante ai fini della prosecuzione nella storia.

D'altro canto alcune animazioni, il non sempre ricco dettaglio dei paesaggi, alcuni combattimenti a tratti scialbi (specie con gli avversari random delle mappe) e sovente ripetitivi, non riescono a sollevarlo verso l'eccellenza. Graficamente Unreal Engine 4 e Cel Shading fanno il loro dovere, il mondo è colorato e gli scontri sono coinvolgenti ma... .se davvero volete un "esplosione gratificante" leggete il paragrafo a seguire.

Buttate un occhio a FighterZ

Vi spieghiamo subito ed in modo schietto, il perchè di questo trafiletto. Che siate o meno, appassionati della saga di Goku e soci, vi ricordiamo che è possibile scegliere il come ed il modo per approciarsi al mondo dei Sayan.


Da un lato abbiamo Dragon Ball Z: Kakarot, oggetto di questa recensione, gioco ragionato ed a tratti lento, open world ma con limitazioni, non sempre immediato ed a tratti macchinoso. D'altra parte abbiamo Dragon Ball FighterZ, titolo uscito in precedenza, che pone l'accento sull'immediatezza degli scontri, esplosioni e colori. Parliamo pur sempre di un picchiaduro rispetto ad un RPG, per cui non sono prodotti parallelamente paragonabili, ma trattano gli stessi argomenti. Per cui, se desiderate darvele di santa ragione senza fronzoli, vi invitiamo a valutare Fighterz senza remore, con in forza un completissimo roster personaggi ed anche una sua bella logica di scontro. In alternativa, se desiderate un gioco pianificato, con missioni secondarie, un personale sviluppo del personaggio e immedesimazione nel mondo di gioco, allora Kakarot è il prodotto per voi

Modus Operandi:

Abbiamo vissuto le vicende di Goku/Kakarot, nell'intero arco narrativo Dragon Ball Z nell'opera di CyberConnect2, grazie ad un codice gentilmente datoci da Bandai Namco Italia.

Dragon Ball Z: Kakarot riesce a riportarci, in modo sincero, nel mondo di Goku e compagni. Un gioco che richiede tempo, pratica e pazienza, ma che sà ripagare con un alto tasso di coinvolgimento e divertimento. Tutto, nel mondo di Dragon Ball, viene sfruttato all'interno del gioco! Malgrado ciò, non ci troviamo di fronte ad un prodotto che ha saputo esprimere una propria maturità ma siamo comunque di fronte a un gioco che saprà coinvolgere i novizi del genere, causare nostalgia agli affezionati della serie e dare quella spinta ad andare avanti malgrado le avversità. Un gioco che emoziona, godendo di uno storytelling solido, studiato e perchè no, ottimo insegnamento di vita.
  • Sembra il cartone
  • Coinvolge
  • Sfidante
  • Manca il doppiaggio in italiano del cartone
  • Alcune animazioni un pò troppo scialbe
  • Mondo di gioco bel lungi dall'effetto wow
GLOBALE