Recensione PC
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Titolo del gioco:
Sports: Renovations
Anno di uscita:
2025
Genere:
Simulazione / Sport / Indie
Sviluppatore:
Goat Gamez
Produttore:
Dear Villagers
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 7 64-bit - Processore: i5-2500 3.30 GHz - Scheda video: NVIDIA GeForce 780 GTX o AMD Radeon Radeon R7 260X series - Hard disk: 26 GB - Prezzo: €19,99
Box
  • Tutto comincia da qui: o risolviamo o la nostra sede &egrave; spacciata.
  • C'&egrave; anche un facile enigma iniziale, abbastanza guidato per la verit&agrave;.
  • Odiate pitturare le pareti di casa? Qui dovrete fare anche quello.
  • E una bella spazzolata per terra non guasta.
  • L'interfaccia dello shop non &egrave; proprio bellissima.
  • Tramite il nostro tablet potremo fare di tutto: anche acquisti e fotografie.
  • Eccola la nostra bella idropulitrice: magari durasse!
  • Quei guantoni hanno tanta storia da raccontare. Prendiamoli...
  • Il nostro Kurt ci intrattiene e ci racconta tante cose.
  • Ogni palestra ripristinata ci dona un souvenir da mettere in bella mostra.
  • Che spettacolo.
  • Il ring &egrave; completo. Ce l'abbiamo fatta!
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 30-03-2025
A volte per raggiungere grandi obiettivi bisogna partire dal basso... in ogni senso.

La nuova simulazione proposta da Goat Gamez è sicuramente atipica. Dovremo ristrutturare dei vecchi stadi per riportarli al loro antico splendore, ma il bello è che... dovremo fare tutto da noi. Sicuramente stiamo parlando di un gioco diverso, tra quelli che si possono inserire nel genere "relaxing game". Giochi buoni per passare un po' di tempo, senza alcuna pressione, senza frenesia e, in tempi nei quali lo stress abbonda in ogni casa, questo tipo di intrattenimento sta prendendo sempre più piede.


Eppure una sua storia Sports: Renovations ce l'ha, ovvero le tante storie che ci racconta durante i nostri "lavoretti": approfondimenti che, onestamente, solo i vari appassionati dei diversi sport potranno inserire in un contesto realistico o fantasioso ma che comunque sono belle da ascoltare. Segno inequivocabile di come ogni ambiente perso e semidistrutto possa, attraverso gli oggetti che vi sono rimasti, raccontare tante vicende passate, quando i loro "tempi d'oro" li facevano frequentare da milioni di persone. È la storia che ritorna per permetterci di mettere mano a un'area che poi racconterà nuove storie. Il tema ci piace e quindi via alla nostra recensione.

PER LA GLORIA DEI GOATS

All'inizio del gioco ci viene presentato un nuovo progetto: ristrutturare il campo di basket dei "famosi Goats". Ci troviamo a Laketown e abbiamo 160 giorni di tempo prima della nuova inaugurazione che non può assolutamente essere differita, dato che alcuni speculatori mirano a mettere le loro grinfie sulla nostra palestra per realizzarvi tutt'altro. Dal momento però che serviranno quattrini sarà meglio darsi da fare con altri lavoretti supplementari, sia per farci meglio le ossa che per recuperare le risorse adatte. Con questo pretesto, con una serie di telefonate e con il nostro primo incarico presso una derelitta palestra di boxe inizia il nostro lavoro. Diverse persone si metteranno in contatto con noi elargendo istruzioni sul da farsi ma anche e soprattutto accompagnando il nostro tempo, come nel caso di Kurt, un conduttore radiofonico che ci terrà compagnia raccontandoci storie e aneddoti sullo sport locale. Il gioco inizia con il nostro arrivo nel vecchio stadio dei Goats, ormai stracolmo di "monnezza" e di vecchi utensili che non servono più e i primi passi serviranno per farci prendere confidenza con il sistema di controllo (abbastanza intuitivo per la verità) e farci raggiungere l'ufficio.

RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE

Una volta a destinazione il telefono squillerà per assegnarci il primo incarico da scegliere in una mappa con le varie destinazioni tutte bloccate (come è normale che sia), eccetto una: una vecchia palestra di boxe da risistemare e da restituire al mondo dello sport. La visuale del gioco è tutta in prima persona, e i primi passi verranno guidati da un tutorial che ci spiegherà momento dopo momento come muoverci e cosa fare. Un po' di training lo faremo lavando il nostro furgone con un'idropulitrice che poi ci porteremo dietro insieme ad altri ferri del mestiere: avremo un sacchetto per la spazzatura utile per raccogliere i rifiuti disseminati in giro, un martello per distruggere tutta la vecchia roba che ci capita a tiro ma anche un pennello per ridipingere le pareti, uno spazzolone per togliere lo sporco da terra e la nostra fida pulitrice per lavare via tutto lo sporco che c'è in giro.


Gli attrezzi vengono alternati sfruttando una ghiera selezionabile con il tasto LB del controller (abbiamo usato al solito quello Xbox perfettamente supportato) e azionati con il tasto RT una volta puntato con l'analogica RT. I vari compiti non sono difficili e sono tutto sommato intuitivi anche come esecuzione anche se, naturalmente, passare da un compito all'altro trascina il ritmo di gioco verso una lentezza disarmante (stiamo parlando di un gioco rilassante no?)

MA CI SERVONO GLI STRUMENTI

Fin da subito la nostra idropulitrice ci abbandonerà costringendoci ad andare di spugna ed olio di gomito per pulire le varie superfici. Non c'è nessun timer a farci fretta, nessuna pressione, possiamo prenderci il tempo necessario. Qualche piccolo problemino c'è per la pittura a colpi di pennello (abbastanza noiosa per la verità), anche se una volta completato il 50% del lavoro il gioco ci permetterà di dipingere intere pareti con la pressione di un tasto. Una volta raccolta la spazzatura in appositi sacchetti, questi vanno lanciati all'interno di un contenitore regolandosi con i tasti del controller come un vero e proprio lancio di precisione (ricordate quella vecchia e carina app per cellulare che era Paper Toss? -NdR) anche se fare centro non è proprio difficilissimo viste le dimensioni del container.


Una volta completate le pulizie dovremo provvedere a procurare l'attrezzatura nuova, e lo faremo accedendo alla sezione shop del nostro tablet e acquistando, con il budget a disposizione, le nuove cose da posizionare poi nell'ambiente. Durante il nostro lavoro, gironzolando per le stanze, potremo incappare in oggetti particolari che ci narreranno la storia del loro vecchio proprietario, così come fermandoci a guardare i vari poster potremo approfondire le nostre conoscenze su incontri e gare che si sono tenuti appunto in quella palestra. Una volta completato tutto scatteremo una foto da paragonare all'altra che avevamo scattato all'inizio e il nostro lavoro potrà dirsi concluso dandoci il via a una nuova destinazione.

NON DIMENTICHIAMOCI LA SEDE PRINCIPALE

I guadagni per ogni lavoro potranno poi essere investiti nella nostra base principale: fondamentalmente l'obiettivo è sempre quello di sistemare il campo dei Goats. Alla fine della fiera ci sono due finali diversi alla conclusione del gioco, anche se siamo riusciti a vederne solo uno (che naturalmente non vi accenniamo neanche). Ad aiutarci nel nostro lavoro è presente anche una "builder mode" che ci indica su schermo gli oggetti di interesse (a patto di avere l'attrezzo da lavoro giusto in mano) o anche le aree dove posizionare la nuova attrezzatura.


Tutto va a un ritmo lento e rilassante, compresi i continui andirivieni che ci toccherà fare per completare ad esempio la raccolta della spazzatura (potremo trasportare solo un sacchetto per volta). Mentre la parte della pulitura è particolarmente guidata, e per certi versi anche obbligata, la scelta di attrezzi ed arredi è un po' più libera e affidata alle nostre scelte anche se è la stessa missione principale del gioco che il più delle volte ci suggerisce cosa prendere: la cosa curiosa è che oggetti diversi della stessa tipologia hanno quasi sempre un prezzo simile, quindi la scelta è squisitamente estetica, un po' di libertà in più c'è forse nel posizionamento.

TECNICAMENTE PARLANDO...

In linea di massima non ci sono svarioni degni di nota. La grafica è semplice ma tutto sommato è funzionale allo scopo, pur non brillando particolarmente per chissà quali dettagli. Anche luci e ombre ci sono sembrati credibili visto il contesto (parliamo di vecchie palestre abbandonate alla fine dei conti). Qualche perplessità c'è per alcuni attrezzi un pochino più noiosetti di altri ma soprattutto per la gestione dello shop che, a nostro avviso, andava implementata meglio ad esempio dividendo per categorie (anche interne) l'attrezzatura da comprare e magari creando un menu un po' più accattivante.


Il Controller è ben supportato tranne che nel menu esterno, dove più volte siamo stati costretti a muoverci con mouse e tastiera. Buona la parte narrativa con tutta una serie di informazioni che ci vengono riversate continuamente non solo dalla nostra interlocutrice ma anche dal conduttore radiofonico. Purtroppo il gioco non è localizzato in lingua italiana (malgrado ci siano ben nove lingue disponibili) e questo è certamente penalizzante per chi non conosce benissimo una delle lingue supportate: il rischio è quello di perdersi buona parte della narrazione e delle storie raccontate che poi sono il fiore all'occhiello di tutta la produzione. Per il resto Sports: Renovations va preso per quello che è: un gioco rilassante con il quale trascorrere un po' di tempo in assoluta spensieratezza in un settore tutto sommato nuovo. Se cercate azione e adrenalina, ovviamente, non ne troverete.

Modus Operandi:

abbiamo provato Sports: Renovations grazie a un codice fornitoci da JF Games.

Sports: Renovations è un gioco diverso dal solito. Siamo di fronte a una simulazione lenta e rilassata in un settore tutto sommato poco esplorato. Ristrutturare palestre, per guadagnare e poi reinvestire nel nostro centro sportivo, può essere un buon modo per trascorrere il tempo di tanto in tanto. Peccato per la mancata localizzazione nella nostra lingua, che taglierà fuori tutti coloro che non masticano bene una delle lingue supportate, perché si perderanno in questo modo il vero punto di forza del gioco: tutte le storie che gravitano attorno alle varie palestre che visiteremo. Per il resto ci sarebbe anche qualcosina di migliorabile come la gestione dello shop giusto per fare un esempio, ma in linea di massima il gioco di Goat Gamez raggiunge l'obiettivo di intrattenere e rilassare il videogiocatore. Non cercate azione e adrenalina, perché non ne troverete.
  • Il gioco rilassa al punto giusto
  • Ci sono tantissime storie tutte da conoscere
  • Tecnicamente fa il suo dovere
  • Manca la localizzazione in lingua italiana
  • Il menu dello shop è sicuramente migliorabile
  • Per qualcuno potrebbe essere troppo lento
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