Recensione PC
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Titolo del gioco:
Riven
Anno di uscita:
2024
Genere:
Avventura Grafica / Puzzle / Rompicapo
Sviluppatore:
Cyan Worlds
Produttore:
Cyan Worlds
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema Operativo: Windows 10/11 - Processore: AMD Ryzen 7 2700X Processore a otto core (16 CPUs) 3.7GHz / Intel i5 7000 Series - Memoria: 16 GB di RAM - Scheda Video: AMD Radeon RX 5700XT / NVIDIA GeForce GTX 1070 8GB / Almeno 6GB VRAM - DirectX: Versione 12 - Hard Disk: 30 GB di spazio libero - Prezzo: €33.99
Box
  • Un corridoio vetrato all'interno di una caverna.
  • Questa palla gigante che rotea crea un'animazione se la guardiamo dal punto giusto.
  • Un trono con delle strane leve.
  • Una struttura nell'isola del Boiler.
  • Degli strani oggetti su quello che sembra essere un altare.
  • Una delle key art ufficiali del gioco.
Redattore: Federico 'Zombo' Giunta
Pubblicato il: 04-08-2024
L'arcana civiltà di Riven è sull'orlo del cedimento e sarà compito nostro salvarla, risolvendo vari puzzle, enigmi e catturando l'artefice di tutto il male che si sta riversando su questo mondo.
Un ritorno da 27 anni

Era il lontano 1997 quando Riven: The sequel to Myst venne rilasciato dalla Cyan Worlds con l'aiuto della Red Orb Entertainment su varie piattaforme riscuotendo un discreto successo e diventando così una delle avventure grafiche punta e clicca più famose del suo genere. Soprattutto grazie ad i vari puzzle che andavano risolti per progredire nella storia e sbloccare le prossime parti del fantastico mondo di Riven.


Dopo 27 anni la Cyan Worlds ha rilasciato un remake di Riven che, oltre ad avere un comparto grafico e sonoro migliorati rispetto alla versione originale, lo ha anche reso free-roam e quindi finalmente possiamo esplorare ed osservare questo mondo a 360°, senza essere obbligati a guardare solamente i fotogrammi pre-renderizzati dove l'unico movimento effettivo era quello del cursore del mouse. Il fatto che adesso possiamo effettivamente esplorare Riven in tutta la sua bellezza rende l'esperienza di gioco ancora più affascinante, soprattutto perché la Cyan Worlds ha fatto un ottimo lavoro a ricreare questo mondo fiabesco in decadenza, desolato e quieto. La nostra missione rimane comunque quella di 27 anni fa, liberare Catherine, la moglie di Atrus ed imprigionare per sempre Ghen, salvando così Riven ed i suoi abitanti.

Una storia nella storia

L'animazione iniziale ci mostra un uomo impegnato a scrivere un libro e nel frattempo ci spiega la missione che ci sta affidando che in realtà è composta da due compiti chiave che necessari per la salvezza di Riven e per poter tornare da dove siamo venuti. Ci viene dato un taccuino con delle importanti informazioni sul mondo in cui stiamo per essere teletrasportarti ed un libro prigione in cui abbiamo la missione di catturare Ghen e di trovare Catherine. Più avanti scopriremo che l'uomo che ci ha dato queste missioni si chiama Atrus ed è figlio di Ghen e marito di Catherine.


Alla fine di Myst in realtà, ci viene dato qualche indizio su un possibile sequel dato che Atrus stesso ci dice che avrà bisogno di noi anche in futuro parlando di un avversario ancora più temibile di quelli attuali e di come sua moglie è stata catturata e tenuta in ostaggio da qualche parte in un altro posto. Una volta finita l'animazione iniziale, verremo trasportati in Riven ma all'interno di una prigione piccolissima dove incontreremo una guardia che lavora per Ghen che ci ruberà il libro trappola che ci è stato dato all'inizio da Atrus e che subito dopo verrà messo KO da un ribelle che a sua volta gli ruberà il libro e se lo trascinerà via, liberandoci così dalla prigione minuscola e la nostra avventura potrà finalmente iniziare.

Un mondo pieno di puzzle

Come il mondo di Myst, anche in Riven per proseguire con la storia avremmo bisogno di completare dei puzzle per sbloccare le prossime aree, alcuni possono essere molto intuitivi, altri richiederanno prima un'esplorazione a grandi linee di tutte le isolette di Riven per poi poter tornare indietro, dopo aver ottenuto dei codici o delle soluzioni ad alcuni puzzle, e completare anche le aree iniziali. L'esempio più ovvio lo abbiamo proprio nella prima area, dove ci sono degli strumenti che noi non possiamo ancora capire e che possono essere sbloccati tramite una sequenza di simboli del luogo che ovviamente non conosciamo non essendo nativi di questo posto. Una volta completate tutte le missioni e dopo aver esplorato e capito la cultura degli abitanti di questo posto capiremo che questi simboli sono dei numeri e dobbiamo inserire la sequenza corretta per utilizzare questo macchinario e completare il gioco.


Una differenza che si può notare con Myst è il fatto che i puzzle sono molto più sensati per il contesto in cui sono posizionati: dobbiamo ricordare che sia Myst che Riven sono due luoghi abitati da popolazioni con una loro cultura, una loro lingua, un loro sistema numerico, etc. e che quindi quello che stiamo esplorando non è altro che il frutto della loro evoluzione e storia, quindi è normale trovare edifici come una scuola, delle abitazioni, un tempio, delle caverne etc. Questa cosa accade in Riven, ma in Myst no, infatti i puzzle e le varie aree che sono presenti nel capitolo precedente, non sembrano essere funzionali agli abitanti del luogo, ma sembrano proprio essere stati messi solo per consentire al giocatore di continuare con la storia e quindi non hanno molto senso di esistere in un contesto del genere. Invece in Riven, ad esempio per imparare il loro sistema numerico, troveremo un giocattolo in legno utilizzato per insegnare a contare ai bambini dove ci sono due omini appesi con un filo ad un bastone ed uno squalo sul fondo e ogni volta che viene attivato il giochino ed esce un simbolo, quell'omino scenderà tante volte quanto corrisponde quel numero nel loro sistema numerico.

Una vera e propria boccata d'aria fresca

Questo remake e rework complessivo ha dato al gioco un aspetto totalmente nuovo e sembra proprio di giocare ad un titolo completamente diverso, non solo per il fatto che finalmente possiamo esplorare a 360° tutto il mondo di Riven, ma la grafica migliorata ha valorizzato molto di più quelli che sono gli ambienti magici delle varie isolette: l'isola del tempio dove iniziamo il gioco, l'isola della giungla, l'isola del cratere (o del boiler), l'isola Plateau e l'isola della prigione dov'è tenuta in ostaggio Catherine. Infatti le impressioni che trasmettono tutte queste isole sono di un mondo magico ed incontaminato, a strettissimo contatto con la natura e soprattutto con l'acqua, dove l'arretrata tecnologia dei popoli non interferisce per niente con quella che è la vegetazione e la fauna del luogo, anzi, moltre strutture sono costruite in legno, come anche alcuni dei puzzle e nel complesso l'ambiente è proprio pacifico, non sembra neanche che sia un mondo destinato a morire per colpa della tirannia di Ghen, sembra quasi un paradiso terreno semplicemente pieno di puzzle, alcuni complessi, altri un po' più intuitivi.


Per risolvere alcuni puzzle, potremo utilizzare uno strumento che troveremo nell'isola della giungla composto dal manico in legno e da una lente che ci permette di vedere delle macchie o dei simboli bianchi in alcuni dei puzzle per capire in quale posizione vanno attivati o posizionati, rendendo alcuni puzzle più semplici, ma questo non significa che questo magico oggetto sia in grado di farci comprendere ogni puzzle facilmente, è solo un oggetto che renderà più veloce l'esplorazione e la risoluzione di alcuni dei puzzle, ma non tutti. Gli altri oggetti del nostro inventario sono il taccuino che ci ha dato all'inizio Atrus e che contiene una parte della storia di Riven e poi i diari dei vari personaggi come quello di Catherine e quelli di Gehn.

Tra amore e odio

Nonostante l'iniziale clamore che ha fatto la notizia di un remake dall'amatissimo Riven 1997, la critica si è divisa in due da quando il titolo è stato rilasciato: una buona parte dei giocatori sta amando la cripticità dei puzzle molto più marcata in questa nuova versione, mentre altri disprezzano il fatto che questi puzzle non sono quasi per nulla basati sulla logica o sul ragionamento, ma sono basati sul trovare degli appunti, delle note, degli indizi scritti lasciati sparsi sulle isolette che noi dobbiamo solo andare a trovare esplorando anche più volte i vari luoghi, rischiando molto spesso di non trovare o non capire gli indizi e rimanendo così bloccati. Entrambi i punti di vista sono personali perché ci possono essere alcuni giocatori che preferiscono risolvere i puzzle esplorando più volte le varie isole e ricercare negli appunti gli indizi o le soluzioni, invece altri preferiscono non muoversi troppo e risolvere i puzzle nel posto stesso, senza fare troppi spostamenti.


Riteniamo che in realtà il mondo di Riven essendo relativamente grande, potrebbe diventare dispersivo nel risolvere i puzzle e questo può portare a provare frustrazione e ad arrendersi subito, anche perché nella versione del 1997, i movimenti erano fatti cliccando l'area in cui si voleva andare e ci si teletrasportava immediatamente, c'erano meno animazioni e tutto sembrava paradossalmente più scorrevole, ma in questa versione dove camminiamo o corriamo come degli essere umani normali, l'esplorazione e gli spostamenti risultano molto più lenti anche se sicuramente più realistici. Se si fa molta attenzione a tutti gli appunti sparsi in giro, ai dettagli e ad esaminare accuratamente tutti gli oggetti con cui interagire, all'ambiente circostante e soprattutto alla posizione di tutti quegli oggetti che potrebbero essere degli indizi, i puzzle diventano anche abbastanza intuitivi e poi abbiamo la possibilità di catturare delle immagini instantanee, degli screenshot, che vengono salvati all'interno della libreria del gioco a cui possiamo accedere in qualsiasi momento dal menù.

Modus Operandi:

Abbiamo potuto esplorare il fantastico mondo di Riven e rivissuto questo capolavoro aggiornato e migliorato grazie ad un codice gentilmente fornitoci da Terminals.io.

Il remake di Riven a carico della Cyan Worlds ha spolverato un baluardo del genere puzzle punta e clicca e l'ha riadattato alle aspettative dei giochi moderni, rendendolo esplorabile a 360° e pieno di enigmi complessi che vanno risolti piano piano proseguendo ed esplorando questo fantastico mondo immerso nella natura. La grafica spettacolare con cui sono stati realizzati i luoghi, le isolette ed i personaggi enfatizza perfettamente la tipologia di ambiente in cui ci troviamo e ci permette di immergerci completamente in Riven e con la versione per VR che hanno rilasciato potremmo vivere un'esperienza incredibile visto che già con un monitor, mouse e tastiera esplorare questo mondo è fantastico. I puzzle richiedono molta attenzione perché spesso potremmo trovare durante l'esplorazione la soluzione di un puzzle che ancora magari non abbiamo neanche trovato e alcuni saranno abbastanza complessi da capire, però ciò non è un punto a sfavore per il gioco, anzi, ci costringe a tornare sui nostri passi, a rivedere i vari appunti e a scervellarci sulla possibile soluzione così che il gameplay non diventi mai noioso per gli amanti del genere puzzle.
  • Grafica e ambienti mozzafiato
  • Puzzle complessi ma non troppo
  • Abbastanza longevo
  • Esplorazione a 360°
  • Degno remake della versione del 1997
  • Costoso
  • Per i non amanti del genere puzzle potrebbe risultare noioso
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