Più volte abbiamo parlato delle incredibili opportunità che offre il mercato indipendente ai piccoli sviluppatori: chiunque con pochi mezzi a disposizione può proporre la propria opera sul mercato, cercando di farsi conoscere al pubblico e raccogliendo i feedback di tanti utenti che, in altri tempi, sarebbe stato impossibile raggiungere. Tutto questo genera naturalmente una grande quantità di prodotti qualitativamente scarsi, spesso al limite degli "esperimenti di programmazione" ma, in questo calderone, è possibile anche trovare prodotti ben realizzati, testimoni di un talento sconosciuto e comunque degni della nostra considerazione. Spaziando fra i vari generi, questa volta approdiamo nel campo delle "avventure punta e clicca", un settore pregno di mostri sacri come Monkey Island, Broken Sword, Syberia e potremmo continuare all'infinito. Un settore delicato, seguito da milioni di appassionati in tutto il mondo (me compreso. -NdR) e, soprattutto, da persone sempre più critiche ed esigenti.
I ragazzi polacchi di OhNoo Studio, una compagnia fondata nel 2013 e composta solamente da tre elementi, hanno comunque ben figurato, con un gioco che offre diversi spunti di riflessione e comunque (purtroppo o per fortuna) ampi margini di miglioramento.
Veramente questa volta c'era una regina, di un regno imprecisato, costretta a partire improvvisamente per contrastare l'avvento di Phoenix, una vecchia e pericolosa bestia in grado di distruggere tutto ciò che trova sulla sua strada. La minaccia al proprio regno, costringe quindi la sovrana a una partenza a capo del suo esercito e a lasciare la propria figlioletta nelle mani delle persone di corte. Purtroppo al castello il perfido mago, ambizioso di potere, tramava nell'ombra: in grado di dominare la volontà altrui, sale sulla torre e lancia un sortilegio sulla popolazione e imprigiona la principessa Tsioque (si pronuncia Tcioc) impadronendosi del trono. Poche novità quindi dal punto di vista narrativo, per una storia sentita comunque già migliaia di volte. Naturalmente la nostra missione consisterà nel fuggire dalle catene, manco a dirlo nei panni della principessina, e cercare di ribaltare le sorti del nostro regno sconfiggendo il mago. E la regina? Non vogliamo assolutamente andare di spoiler giusto per non rovinare le sorprese a nessuno, quindi non diremo nient'altro sulla trama del gioco.
Tsioque è un'avventura punta e clicca in rigoroso 2D: con la pressione del tasto sinistro del mouse diremo al personaggio sotto il nostro controllo in quale parte dello scenario spostarsi. Naturalmente saranno possibili diverse interazioni con gli oggetti sullo schermo, evidenziabili dallo stesso puntatore che cambia forma e da un pizzico di intuito. Ogni schermata presenta degli enigmi da risolvere per poter andare avanti e passare alla schermata successiva dopo una breve transizione. Il gioco non presenta alcun tutorial iniziale di sorta, lanciandoci direttamente allo sbaraglio, con buona pace di chi si avvicina al genere per la prima volta. Di conseguenza c'è poco da spiegare, la soluzione degli enigmi è affidata direttamente alla nostra capacità di leggere tra le righe e di ben interpretare la posizione degli oggetti sullo scenario. Parliamo comunque di enigmi intuitivi solo a tratti che spesso contrastano con un dinamismo poco usuale in un gioco di questo tipo. In una locazione ad esempio dei minion ci tireranno barili dall'alto e, l'unica cosa che dovremo fare sarà quella di evitarli saltando o abbassandoci sempre con l'uso del mouse. Queste fasi action, snaturano un po' la tipologia di gioco che si pone come eccessivamente riflessiva e lenta in certi punti (ad esempio nelle noiose camminate di transizione da una locazione all'altra) oppure di contro stranamente dinamica in altri. Il risultato è un mix che finisce per non esaltarsi in nessuna delle due forme.
Dal punto di vista tecnico, il lavoro degli OhNoo Studio si è avvalso della collaborazione di un altro staff, gli Smile, e soprattutto di Alek Wasilewski per le animazioni che sono state realizzate frame by frame interamente a mano, proprio come si faceva una volta. Il risultato si vede: guardando con occhio attento, si nota come i minion che salgono e scendono dalle scale siano abbastanza credibili, così come l'animazione della nostra piccola principessa. Il comparto grafico poi si presenta in una forma cartoonosa ben colorata che si adatta alla trama della fiaba che ci accingiamo a giocare. Anche le musiche e gli effetti sonori, curati da Edward Harrison, sono particolarmente adatte a Tsioque, conferendo la giusta atmosfera alle varie schermate che affronteremo una dopo l'altra. Una piccola nota dolente riguarda la longevità: il gioco lo si finisce in 2-3 ore, un tempo troppo basso anche per un Indie a basso costo.
Così com'è Tsioque si propone a chi già conosce la struttura di questo tipo di avventure, dal momento che la mancanza di un vero e proprio tutorial iniziale, aggravato dalla mancata localizzazione nella nostra lingua non presente neanche per i sottotitoli, rischiano di creare un po' di difficoltà anche, e soprattutto, per alcuni enigmi poco intuitivi. Tutto sommato però questo gioco potrebbe comunque meritare un'occhiatina grazie anche alla simpatia dei personaggi sullo schermo che, con un pizzico di umorismo che non guasta mai, saranno in grado di intrattenerci per tutta la durata della storia. L'imporante è non aspettarsi miracoli.
Modus Operandi:
Siamo tornati nel mondo delle avventure grafiche punta e clicca, testando questo titolo indipendente di fresca uscita, grazie ad un codice datoci direttamente dagli sviluppatori.