Diciamolo subito, Lords of the Fallen è ancora tarato male dal punto di vista dei nemici base. Saranno sopratutto loro la fonte della rabbia e delle imprecazioni, divenendo un ostacolo molto fastidioso al raggiungimento di una vestigia o dal piantare un germoglio al fine di ristorarsi o prepararsi ad affrontare il prossimo boss. Inoltre alcuni di loro hanno una mira chilometrica colpendo il nostro alter ego con magie, frecce o dardi da distanze siderali e una volta che li avrete vicini vi scaglierete contro di loro con una furia omicida senza badare ad un minimo di strategia.
Il soulsilke di HexWorks e CI Games è uscito con alcuni problemi tecnici che hanno creato dei grattacapi soprattutto ai possessori di PC. Anche su console il gioco non è ben ottimizzato, ma si sono susseguiti diversi aggiornamenti dall'uscita (avvenuta il 13 ottobre) grazie ai feedback lasciati dai giocatori e dalla stampa specializzata con le recensioni uscite dopo l'embargo. A poco più di due settimane la situazione è decisamente migliorata, ma la fluidità non è ancora ottimale e può capitare che ci si possa incastrare da qualche parte nello scenario o che troppi nemici attacchino creando un gameplay sbilanciato in più di un'occasione.
Il paradosso è che grazie al level design sopraffino, all'interazione di due mondi paralleli e con boss fight più omogenee e meno punitive, rispetto ai nemici base, il gioco si risolleva alla grande incentivando l'esplorazione e quella voglia di continuare anche dopo svariate morti. Il classico detto “faccio l'ultima e poi smetto” si ripeterà tante di quelle volte che le ore voleranno senza che ve ne accorgiate. Il gioco ha quella scintilla in grado di tenere incollati allo stesso modo, se non meglio, dei soulslike di FromSoftware i maestri che hanno creato il genere toccando la vetta più alta con Elden Ring.
C'è molto da dire su questo diamante grezzo, scopriamolo nella nostra recensione!
FromSoftware è esplosa con Dark Souls (e precedentemente con Demon's Souls) creando un vero e proprio genere, quello dei soulslike, facendo proseliti che cercavano di emulare al meglio (senza riuscirci) le qualità e il level design del titolo giapponese. Uno di questi fu proprio l'originale Lords of the Fallen (sviluppato da Deck13) uscito nel 2014 su PC, PlayStation 4 e Xbox One, che non fece breccia nei giocatori pur avendo delle indubbie qualità, nascoste dalla superficialità degli stessi giocatori nei forum più popolari dei siti di videogiochi non dandogli il giusto valore: un buon titolo che non eccelleva, ma solido e meno punitivo rispetto alla media (personalmente l'ho giocato e finito con una delle tre classi a disposizione, apprezzandolo parecchio. -NdR).
Lo sviluppo del nuovo Lords of the Fallen è stato segnato da non pochi problemi e dal passaggio di più di uno sviluppatore che inevitabilmente ha allungato i tempi di lavorazione, col rischio che la qualità dell'esperienza venisse meno. I diversi trailer di gameplay pubblicati nel corso degli ultimi mesi ci hanno fatto scoprire in anticipo la sua struttura tra combattimenti e interazione tra due mondi con cui è possibile interagire, ma andiamo con ordine.
Lords of the Fallen è ambientato 1000 anni dopo i fatti del titolo originale del 2014, e vede il mondo di Mournstead sotto la pericolosa influenza del dio Adyr che, dopo essere stato sconfitto e imprigionato, vuole tornare con forza attraverso la corruzione dei cinque pilastri che lo tengono sotto scacco. Noi saremo il portalanterna, in grado di interagire con Axiom (il regno dei vivi) e Umbral (il regno dei morti) divenendo il bersaglio di un pericoloso nemico, apparentemente invincibile, che ci da la caccia volendo la nostra lanterna. Lo scopo è quello di purificare i pilastri impedendo ad Adyr di tornare per distruggere e dominare le terre dei vivi. Per farlo seguiremo una lunga strada fatta di nemici comuni da abbattere, altri più forti e gli inevitabili boss da affrontare che una volta abbattuti apriranno nuove strade verso i pilastri.
Come in ogni soulslike si potrà creare il proprio personaggio attraverso diverse classi - ce ne sono parecchie - e modificarlo esteticamente attraverso un editor discretamente realizzato. Una volta entrati in gioco ci aspetta un tutorial decisamente esaustivo che illustra le svariate meccaniche con cui s'interagirà con i due mondi e il combat system fatto di attacchi all'arma bianca e a distanza attraverso vari gingilli che possono essere un catalizzatore magico, archi, balestre e oggetti lanciabili. Da questo punto di vista ogni classe è malleabile e si può passare tra armi e magie diverse, se il livello di alcuni parametri del nostro personaggio vengono soddisfatti (Inferno e Radiosità per le magie e Forza e Agilità per le armi).
Si potranno impugnare due armi diverse o arma e scudo, e con ogni arma o doppia arma è possibile effettuare un attacco speciale premendo due specifici tasti del Controller creando coreografie davvero interessanti e letali. Tale versatilità con le armi è inedito in un soulslike, venendoci in aiuto se avremo addosso una flotta di nemici deboli. Viene da sé che si potranno creare build personalizzate in sintonia con le caratteristiche e capacità del giocatore: dei veri e propri tank a personaggi bilanciati tra attacco fisico e a distanza e arcieri in grado di fare malissimo da grandi distanze. E se aggiungiamo il nutritissimo set di oggetti consumabili che si potranno usare, la strategia degli scontri di ogni tipo ne beneficerà non poco. Gli esperti ci andranno a nozze facendo ballare i nemici e i boss come non mai, mentre chi è alle prime armi faticherà a capire come gestire tutto questo ben di Dio.
Più avanti entreremo nel Ponte del Sonno Celeste, che fungerà da hub, ed esplorando un punto specifico sbloccheremo il fabbro in grado di potenziare il nostro equipaggiamento e inserire delle rune nella armi allo scopo di infliggere un danno maggiore e nel contempo essere più resistenti ai danni degli avversari. Dopo aver sconfitto il primo boss avremo la possibilità di potenziare il Sanguinarix sia dal punto di vista del risanamento dai danni subiti che dal numero di usi. Non mancheranno alcune missioni secondarie dateci dai personaggi dell'hub e da altri che troveremo in giro per il mondo di gioco.
Lords of the Fallen mette a disposizione del giocatore tutti gli strumenti per avanzare al meglio ed essere delle vere e proprie macchine da guerra. Il problema, come vedremo più avanti, sta nella gestione dei nemici base e dell'interazione tra i due mondi.