Asterix e Obelix non hanno bisogno di presentazioni. Nati nel 1959 dalla fantasia di René Goscinny e dal talento artistico di Albert Uderzo, hanno accompagnato per tanti anni intere generazioni di ragazzi con fumetti, animazioni e adattamenti cinematografici (questi ultimi non troppo riusciti per la verità). Negli ultimi tempi con l'avvento dirompente dell'animazione nipponica sui nostri schermi, i cari amici galli sono passati un po' in secondo piano ma la loro comicità spensierata e pulita merita comunque la nostra attenzione. Dal punto di vista videoludico, si sono susseguiti negli anni tentativi di programmazione più o meno riusciti. Come non ricordare Asterix & The Magic Cauldron, uscito per Commodore 64 nel lontano 1986, con i fondali che si disegnavano in real time, oppure, per avvicinarci a tempi più recenti, il fornunato Asterix & Obelix XXL edito nel 2003 per PC, PS2 e Nintendo Game Cube e Game Boy Advance. Nel 2006 uscì il seguito, Asterix & Obelix XXL2: Mission Las Vegum per PC e PS2 poi rimasterizzato l'anno scorso per le console più attuali PS4 e Xbox One. Da allora, il vuoto fino all'uscita un po' a sorpresa del terzo episodio della serie che, oltre al cambio degli sviluppatori, OSome Studio e non più i bravissimi e storici Etranges Libellules, ha determinato, come vedremo una vera e propria inversione di rotta.
Chi conosce le avventure di Asterix & Obelix sa già della coriacea resistenza del loro villaggio contro l'invasore romano, della pozione magica del druido Panoramix, del cagnolino Idefix e di tutti gli altri simpatici personaggi; a tutti gli altri consigliamo di recuperare qualche fumetto o cartone, "Le 12 fatiche di Asterix" su tutti (ho passato la mia giovinezza con questo capolavoro! - NdNew_Neo), perché ne vale veramente la pena. Questa volta il druido del nostro villaggio ci chiederà di recuperare il Menhir di Cristallo, utile per fermare la minaccia della sacerdotessa di Thule, Hella Finidrir rapita a sua volta dai bellicosi romani.
Una volta installato il gioco ci troviamo di fronte a una simpatica scelta: giocare in modalità singola oppure in co-op locale con un altro partner. Questa è la prima novità introdotta nel nuovo capitolo della serie XXL, un'innovazione che in realtà stavamo aspettando da anni ormai dal momento che, concepire un gioco su Asterix & Obelix senza poter giocare in due era quanto meno un affronto al divertimento digitale. Fatta la nostra scelta inizieremo con una piccola missione durante la quale dovremo raggiungere il nostro villaggio che serve in realtà da tutorial, giusto per prendere confidenza con i "pochi" e semplici comandi.
Fin da subito quindi ci troviamo di fronte alla seconda grande innovazione apportata dai nuovi sviluppatori. La visuale della telecamera non è più in terza persona ma a volo d'uccello con una camera statica e automatica che segue man mano le gesta dei nostri eroi. Lo scopo per la verità è sempre lo stesso: missione dopo missione pestare (sempre in modo divertente) intere legioni di romani alternando il tutto con qualche piccolo enigma ambientale, di solito limitato a delle leve da attivare per liberare il percorso oppure a brevi missioni secondarie di poco conto. Di conseguenza il gioco ha perso quasi del tutto la componente platform che ne caratterizzava i precedenti episodi e si è trasformato in una sorta di picchiaduro a scorrimento: una scelta che ci lascia più attoniti che perplessi dal momento che apprezziamo sempre le innovazioni, un po' meno le rivoluzioni soprattutto in un gioco che aveva dimostrato tutta la sua forza nei precedenti episodi. Ci troveremo quindi a pestare romani a ripetizione, guidati da un comparto narrativo non troppo ispirato e finiremo, dopo poco tempo, per sconfinare nella monotonia.
Come dicevamo i comandi di gioco sono molto semplici. Con il tasto X colpiremo i nostri nemici generando serie di combo (3 o anche 5), mentre il tasto B serve per saltare (solo con Asterix) intendendo in questo caso un balzo da una piattaforma all'altra ma non in verticale. Il dorsale LB ci mostra invece alcune mosse speciali, fino a un massimo di 4 che comunque consumeranno una barra di energia posta immediatamente sotto la linea vita (rappresentata dai classici cuoricini). Rompere oggetti in giro ci permetterà di ripristinare la nostra energia, mentre prendere a sberle i poveri cinghiali servirà per la linea vita. Con il tasto dorsale LT potremo passare da un personaggio all'altro, naturalmente nella modalità in singolo e noteremo alcuni doverosi cambiamenti tra il veloce e scattante Asterix e il panciuto Obelix. Con il tasto RT infatti Asterix potrà assumere la pozione magica e fare quindi strage di nemici, mentre il buon Obelix inizialmente manderà avanti il cagnolino Idefix ad attaccare i nemici, più avanti potrà sfruttare gli spettacolari effetti del Menhir. Le mosse speciali quindi non sono poi tantissime e sicuramente Obelix è molto più spettacolare del piccoletto ma purtroppo alla fine dei conti si finirà per menare a destra e manca senza un minimo di strategia. Le missioni secondarie non aiutano ai fini della varietà di gioco, trattandosi di una modalità arena mascherata da un minimo di narrazione. Da segnalare anche la mancanza dei boss di fine livello mentre ci sarà lo scontro finale, per niente difficile da superare.
Da un punto di vista squisitamente grafico troviamo fondali ben disegnati e colorati ma senza nulla che faccia gridare al miracolo. Un occhio attento non potrà non notare alcune texture più elementari e qualche lieve incertezza di frame-rate quando i personaggi su schermo aumentano di numero. Anche le cutscene non brillano per qualità con alcuni dialoghi assolutamente desincronizzati con la controparte grafica. Nulla di preoccupante ma la sensazione è quella di trovarsi davanti a un prodotto realizzato a basso budget che ben si sposa con i pochi gigabyte richesti per l'installazione del gioco. Una lieta sorpresa invece è rappresentata dalla presenza del doppiaggio in italiano con la bellissima voce di Massimo De Ambrosis ad interpretare Asterix: i dialoghi comunque non sono tanti e i personaggi doppiati quindi sono pochi, però questa è una bella lezione per prodotti più blasonati che non dedicano alla nostra lingua neanche i sottotitoli, tendenza questa biasimevole e sicuramente opinabile dei giorni nostri. Gli effetti sonori fanno il loro lavoro pur senza punte di eccellenza.
Sul gameplay abbiamo già detto: a parte il rivoluzionato stile di gioco a pagar pegno è sicuramente la varietà, con missioni troppo simili tra loro e quindi una rigiocabilità ridotta all'osso. Durante i primi livelli vedremo degli item irraggiungibili e magari ci toccherà tornare indietro una volta acquisite certe abilità, ma questa è una tendenza riservata esclusivamente ai completisti dal momento che, come vedremo durante l'avventura, non sono assolutamente necessari per la prosecuzione della storia che scorrerà senza intoppi per le circa 10 ore necessarie al completamento. Inoltre se, presi dalla foga, rompiamo alcune casse che servono per raggiungere un determinato oggetto, possiamo rassegnarci all'idea di lasciarlo lì dal momento che non c'è verso di tornare sui nostri passi ed evitare l'errore, a testimonianza di uno sviluppo un po' troppo lineare per un gioco nato nel 2019. E poi c'è l'altro lato della medaglia con la splendida atmosfera che solo Asterix e Obelix sanno regalare, condita dalla solita ironia che li contraddistingue. Dal punto di vista del divertimento il massimo si ottiene giocando insieme a un amico e, infatti, la modalità co-op è l'unica vera innovazione che ci sentiamo di promuovere. Asterix & Obelix XXL3 lascia quindi un po' di amaro in bocca, indirizzandosi a un pubblico molto giovane, ai fan del villaggio di Armorica e, soprattutto a chi può giocarlo in compagnia. Se rientrate in queste categorie allora dovreste dargli una possibilità.
Modus Operandi:
ci siamo divertiti con Asterix & Obelix XXL3 grazie a un codice da Microids tramite K Words.