Recensione X-Box One
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Titolo del gioco:
They Are Billions
Anno di uscita:
2019
Genere:
Strategico / RTS
Sviluppatore:
Numantian Games, BlitWorks
Produttore:
BlitWorks
Distributore:
Xbox Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox One (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X) - 1,87 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €29,99
Box
  • Siamo nel bel mezzo di un'invasione... e stiamo perdendo.
  • Ci vuole l'artiglieria pesante in certi casi.
  • Anche i cecchini sono utili, ma da usare con parsimonia.
  • Bisogna raffinare l'olio procedendo nel gioco... ci servir&agrave;.
  • Si combatte anche nel deserto.
  • Il villaggio &egrave; ormai perso... via con la purificazione!
  • Ecco una missione di ricerca.
  • Altra situazione di ricerca, ma questa volta non siamo bene armati.
  • Poteva mancare una bella cover art?
  • Una normale scena di colonizzazione.
Redattore: Antonio 'A77' Iraci Sareri
Pubblicato il: 02-01-2020
Siamo di fronte a un'apocalisse zombie... un'altra volta?

Di invasioni zombie se ne parla ormai da tempo, soprattutto perché letteratura e cinema sfornano ormai da anni materiale sul genere. Con l'evoluzione del tema, che dai morti viventi di Romero agli zombie di Walking Dead ci ha fornito zombie sempre più "organizzati tra loro" e veloci, sono cambiate anche le regole di difesa. Per intenderci il colpo in testa alla Dylan Dog non è più sufficiente per gli zombie moderni che adesso si organizzano in "mandrie" (vedi Walking dead) e sono velocissimi e in grado di penetrare ogni difesa (tipo World War Z con Brad Pitt). Con They Are Billions avremo a che fare proprio con questa problematica, organizzare una difesa valida per la salvaguardia della specie umana dopo che il mondo è andato completamente in rovina.

CI TOCCA SEMPRE TRIBOLARE...

Ci troviamo nel 2265, il pianeta Terra ha subito un’epidemia di zombie a livello mondiale e da decenni l’unica colonia umana sopravvissuta si è nascosta e sviluppata all’interno di un cratere. Finalmente però il fondatore, guarda caso gestito da noi, ha deciso di fare qualcosa per riunificare la Terra sotto un nuovo impero sviluppando nuove colonie ovunque. Bisognerà quindi costruire, mantenere e difendere le colonie dagli infetti con l’uso delle risorse che possiamo o creare o trovare nelle aree di gioco. Il comparto narrativo è abbastanza minimalista e serve più che altro da pretesto per introdurci le caratteristiche del gioco che di fatto sposa due generi: city builder e RTS (Real Time Strategy). Dovremo costruire ma anche difendere i nostri confini dai non morti che, ad orde sempre più corpose, cercheranno di penetrare le nostre linee difensive per infettarci.


Dopo la presentazione, il gioco ci lancia subito nella prima missione con un tutorial ai minimi termini che, però, ci guida per la maggior parte delle dinamiche del gioco. Le citazioni naturalmente si sprecano anche perché sia il genere city builder che il tower defence sono abbastanza inflazionati sul mercato videoludico: di conseguenza trovare similitudini con i vari Clash of Clans, Aven Colony e perché no, anche Frostpunk è assolutamente normale.

UN GIOCO SIMILE SU CONSOLE?

Questo genere di giochi nasce prevalentemente per la fruizione su PC, con l'uso dei canonici mouse e tastiera anche se la tendenza recente è quella di convertirli anche su console comandati manco a dirlo da un controller. Si tratta per lo più di giochi già rodati e conosciuti al pubblico e la vera sfida per gli sviluppatori è rappresentata dall'adattamento di un sistema di controllo che, anche su console deve essere semplice ed efficace allo stesso tempo. Il tutorial ci aiuta anche per i menù di gioco che, complicati al primo impatto, si rivelano poi abbastanza user-friendly dopo qualche partita. Abbiamo una mini-mappa a sinistra, il pannello di controllo al centro e le statistiche a destra.


Ci verranno subito indicati gli obiettivi da raggiungere con le singole missioni con un focus particolare sui problemi e i rischi che possono determinarne il fallimento portandoci verso un'inesorabile game over. Inizieremo naturalmente da un centro di comando, posto all'interno del cratere e che rappresenta il fulcro della nostra futura espansione. Attorno ci sono naturalmente tanti zombie da tenere al di fuori delle nostre mura di difesa. Va detto fin da subito che il gioco è abbastanza difficile, con missioni che possono durare anche per molto tempo e senza la possibilità di salvataggi intermedi: fallire ci costringerà a rigiocare la missione daccapo. La mappa di gioco è inizialmente oscurata, bisognerà sbloccarla man mano che i nostri ranger (ne abbiamo 5) andranno in esplorazione.

CITY BUILDER

Se non ci sono zombie in zona, possiamo iniziare la costruzione di abitazioni e altri edifici. L'edificazione si basa su diversi tipi di risorse: l'oro, prodotto dal centro di controllo e, come ricavo, dalle abitazioni, l'energia prodotta dal mulino, il legno generato dalla segheria. Inoltra bisogna tenere in considerazione anche le riserve di cibo che arriva dal capanno da caccia, dalla pesca o dalla fattoria. Pietra, metallo e, più avanti, petrolio, si ricavano invece dalla miniera e dalla raffineria. Naturalmente serviranno i lavoratori: il treno, ci porta nuovi coloni quotidianamente, sempre che abbiamo spazio nelle abitazioni; alcuni di questi diventeranno lavoratori e saranno pronti per aiutarci nella nostra impresa.


Le strutture che si possono costruire in They Are Billions sono tantissime, e ognuna di esse è vitale al mantenimento e alla crescita della colonia: le abitazioni permettono l’aumento dei coloni e l’aumento dei lavoratori, mentre le strutture di raccolta permettono al centro di comando di avere sempre il necessario per lo sviluppo di nuove espansioni.


Le strutture energetiche permettono lo sviluppo e la distribuzione di energia mentre più avanti sbloccheremo le strutture industriali, di alto livello per grandezza e costo, le strutture per l’esercito, che permettono l’addestramento di nuovi soldati e, infine, le strutture di difesa, che permettono alla colonia di resistere agli attacchi degli infetti.

DIVERSE MODALITA' DI GIOCO

Nel gioco non è presente solo la modalità classica, dove si deve sviluppare la colonia ma esistono altri due tipi di missione: la missione di ricerca e la missione invasione. Nelle missioni di ricerca, prendiamo il comando del nostro eroe, che il gioco ci fa scegliere all’inizio della nostra campagna, e ci incamminiamo all’interno di strutture abbandonate alla ricerca di oggetti utili per l’impero. Possiamo anche guadagnare punti ricerca, monete imperiali o anche kit medici e granate a seconda dei posti che controlliamo. L’oggetto più importante e necessario per completare la missione è uno solo, ed una volta acquisito, l’eroe deve riuscire a tornare all’inizio del dungeon per terminare la missione. Per la maggior parte dei casi le missioni non sono necessarie a portare avanti la storia, ma garantiscono un vantaggio in punti ricerca non indifferente.


Nelle missioni invasione dobbiamo difendere la torretta di controllo da grandi sciami di infetti avendo a disposizione le monete imperiali, raccolte nelle precedenti missioni di colonizzazione e ricerca, per assoldare i tipi di soldato conosciuti e comprare mezzi di difesa. Se la torretta viene distrutta, la missione fallisce. In questo tipo di missione il giocatore deve sfruttare l’ambiente e gli ostacoli naturali per piazzare bene le sue difese e ragionare sulle tattiche giuste per superare la missione. In questo tipo di quest il gioco diventa uno strategico a tutti gli effetti.

LA COMPONENTE RTS

La parte strategica di They Are Billions va oltre le missioni: infatti abbiamo a disposizione un albero delle abilità dove possiamo investire i nostri punti ricerca per sbloccare strutture più avanzate, soldati più forti o agevolare gli edifici e ridurne i tempi di produzione. Alcune tra queste abilità ne richiedono altre per essere sbloccate e possiamo intercambiarle prima di iniziare una qualunque missione; se la missione viene vinta, l’abilità non sarà più rimovibile. Le sezioni di combattimento sono l'anello debole di tutta la produzione con scontri spesso ripetitivi e che vengono vinti più dal numero quantitativo delle nostre truppe che dall'aspetto qualitativo.


Un’altro aspetto da tenere in considerazione è che il gioco è nato per PC e successivamente convertito per console. Per fortuna il gameplay presenta controlli molto semplici e ben fatti, facilmente assimilabili dal giocatore che già dalle prime partite riesce a muoversi con disinvoltura malgrado la complessità delle cose da fare. Il gioco ha un sacco di funzioni e controlli rapidi che il tutorial sfortunatamente non ci insegna, ma è presente durante la partita una tendina dei controlli pronta a ricordarci tutti i controlli base del gioco, imparati precedentemente dal tutorial.

IL CONFRONTO CON AVEN COLONY

Abbiamo pensato infine di confrontare They Are Billions con un altro titolo recensito sulla nostra piattaforma: Aven Colony

A livello Grafico il titolo Mothership Entertainment/Team17 utilizza più gli shader e il fotorealismo digitale a livello di texture e modelli, ben sviluppati e dettagliati mentre They Are Billions si presenta con uno stile più semplice e figurativo, ma comunque di altissima qualità e che non si può non notare. La telecamera inoltre si può girare ad ogni angolo su Aven Colony, mentre su They Are Billions l’angolazione è fissa. A livello audio nessuno dei due titoli è stato localizzato, ma entrambi offrono sottotitoli ben tradotti. Il comparto narrativo è carente in entrambi anche se la trama di They Are Billions ci è parsa leggermente più coinvolgente, magari anche a causa dell'argomento trattato.

COMMENTO FINALE

They Are Billions è un titolo che riesce ad appassionare anche chi, solitamente, non è attratto dal genere, sicuramente grazie al comparto tecnico che comunque fa bene il proprio dovere. Il giocatore rimane incollato alla sedia grazie anche ad un alto livello di tensione che accompagna ogni momento del gioco. Gli zombie sono sempre lì, pronti a sfruttare ogni nostro errore per punirci in maniera inesorabile e condurci ad un tragico game over. Comunque l'intrattenimento dura per tutte le 48 missioni e per le circa 60 ore necessarie al completamento del gioco. Una nota di demerito per il tutorial abbastanza elementare che lascia il giocatore da solo fin dalle prime partite con tutte le difficoltà del caso. Abbastanza buona la parte "city builder", un po' meno la componente RTS con una strategia deficitaria dal punto di vista qualitativo dei combattimenti dove si predilige purtroppo la componente quantitativa.

Modus Operandi:

abbiamo combattuto contro gli zombie grazie a un codice fornitoci dagli sviluppatori attraverso la piattaforma Terminals.io.

They Are Billions è un gioco che fonde due generi in un mix che tutto sommato funziona bene. La componente builder è qualitativamente migliore della controparte RTS ma ad ogni modo il gioco di Numantian Games riesce comunque a catturare il giocatore intrattenendolo per tutta la durata della storia. Malgrado alcune lacune ci sentiamo quindi di consigliarlo pienamente a tutti gli appassionati del genere, mentre gli altri dovrebbero provarlo perché potrebbero rimanerne piacevolmente sorpresi.
  • Splendida atmosfera di gioco
  • Adrenalina pura in ogni momento
  • Comparto RTS leggermente sottotono
  • Narrazione poco sviluppata
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