Come anticipato, sono passati 3 lunghi anni dalla mia ultima esperienza nel mondo 2K, ma comunque consapevole del ruolo e del prodotto da testare, mi sono fiondato con spirito anglosassone nella recensione del nuovo capitolo NBA.
Nel tempo le cose non sono sostanzialmente cambiate, che abbiate atteso il tempo di download digitale anzichè dalla vostra copia fisica del gioco, al primo avvio riconoscerete immediatamente la presentazione scenico/spettacolare di questo sport tanto amato dal pubblico a stelle e strisce. Da subito i ragazzi 2K ci allietano con un interfaccia dei menu pratica ed intuitiva mettendoci immediatamente in condizioni di padroneggiarla, dividendo le sezioni di nostro interesse relative alle specifiche del gioco e della direzione presa.
L'ultima recensione da me effettuata risale al 2015 (a voi l'articolo...) , pertanto le mie aspettative e curiosità sono state ben coltivate. Se siete andati direttamente al punteggio, senza passare dal via leggendo l'articolo, ci tengo però a precisare che parliamo di un ottimo gioco che comunque stenta ancora a toccare l'eccellenza del cosiddetto "gioco definitivo".
Come è lecito aspettarsi i menu ripresentano le stesse varianti delle scorse edizioni: malgrado tutto le modifiche apportate, hanno permesso una gestione migliore dei contenuti dando una maggior sensazione di completezza, migliorando quanto di buono era stato impostato in passato. Le sezioni di gioco, che voteranno i videogiocatori più accaniti in sostenute e metodiche sessioni, sono sostanzialmente Il mio GM e La mia Carriera.
Il mio GM, come sempre, ci metterà nelle condizioni di gestire in toto la nostra squadra nel mondo della pallacanestro professionale. Aspetto non trascurabile di questa sessione risulta la gestione dello staff, dell'allenatore, di ogni singolo atleta con un ampio ventaglio di dati gestionali ad esso correlati, il tutto intervallato da elementi narrativi bene incastonati durante i progressi. La sezione dei draft, relativi ad ogni singolo atleta e la possibilità di gestire all'interno della Mia Lega giocatori e relative squadre storiche, arricchisce l'esperienza in modo esponenziale, dando modo ai puristi del genere di alzare l'asticella del tasso di sfida relativo ai vari risultati ed alla relativa crescita. Relativamente alla Mia Carriera quest'anno la salsa ci viene riproposta con una piccantezza tutta nuova dal punto di vista prettamente narrativo.
Sostanzialmente il nostro avatar virtuale non potrà iniziare la propria personale ascesa nelle stelle della NBA in madepatria, ma dovrà effettuare una ardua e particolarmente complessa scalata per accedervi (non volendo rivelare spoiler in questo senso, lasciamo a voi giocatori la sorpresa di scoprirlo).
Abbiamo parlato di avatar virtuale poiché in questa edizione, rispetto al passato, ci troveremo di fronte ad un editor molto ricco che ci consentirà di personalizzare il nostro alter ego a livelli impensabili rispetto al passato. La costruzione del nostro giocatore richiederà parecchio impegno, con un altissimo tasso di personalizzazione passando dallo stile (abbigliamento e accessori) arrivando a tatuaggi e relative espressioni. Come sempre la nostra vita virtuale avrà luogo presso il Quartiere, vero e proprio centro di comando dei progressi dell'atleta nonchè della vita social del medesimo con un alto tasso di sfide e relative varietà.
Anche quest'anno, come è ormai consuetudine consolidata in diversi titoli, sono presenti le microtransazioni per l'utilizzo dei VC (la valuta con la quale compriamo i miglioramenti. I crediti in sostanza, che possiamo ottenere o giocando o usando proprio le amate/odiate microtransazioni) all'interno del gioco. Fortunatamente, questi "aiutini" non influiranno sulla godibilità del gioco e su chi desidera raggiungere i propri picchi personali semplicemente impegnandosi. La progressione degli atleti ed i relativi crediti acquisiti permetteranno anche ai puristi di ritirovarsi online senza subire vere e proprie situazioni di svantaggio, anzi a nostro parere, traendone benefici.
In questo senso non possiamo non citare l'impeto, una sorta di stato di grazia dell'atleta che, inanellata una serie di esecuzioni e canestri, consentirà in modo transitorio al medesimo di migliorare i propri parametri e concludere la partita con una prestazione sopra le righe. Non aspettatevi pertanto animazioni o situazioni particolari, il nostro atleta sarà semplicemente in grado di eseguire tecnicismi, tattiche ed affondi a canestro senza sostanzialmente commettere alcuna tipologia di errore.
Oltre alle modalità sopra citate, il piatto si presenta alquanto ricco permettendoci di giocare immediatamente sia offline che online sfruttando tutte le squadre del roster, compresa la modalità Blacktop per personalizzabili e divertenti partite fra i campetti di strada. Da ricordare infine che, i relativi crediti acquisiti, ci consentiranno di creare la nostra squadra preferita. In sostanza si parla della formula di Ultimate Team nel quale oltre all'alto tasso di personalizzazione, potremo accedere a competizioni online senza restrizioni con premi particolarmente elevati.
Se siete andati direttamente al punteggio, senza passare dal via leggendo l'articolo, ci teniamo a precisare che parliamo di un ottimo gioco che comunque stenta ancora a toccare l'eccellenza del cosiddetto "gioco definitivo".
Se siete arrivati a questo punto, significa che i contenuti di cui avete preso visione sono stati di vostro gradimento per cui sì, andiamo a vedere insieme se questa giostra vale il prezzo del biglietto.
Possiamo tranquillamente affermare che, sotto l'aspetto prettamente tecnico, graficamente NBA 2K19 risulta davvero un gran bel vedere. Malgrado ciò, e come avrete sicuramente intuito dal punteggio definitivo, l'opera non è esente da difetti che fortunatamente intaccano alcuni dettagli senza di fatto influire sulla godibilità globale. A livello grafico le animazioni di ogni singolo giocatore, così come il singolo campetto o l'arena colma di tifosi, non sono oggetto di critica ma anzi, nell'insieme lasciano il giocatore a bocca aperta per realismo e pulizia.
Nonostante tutto non possiamo non citare qualche piccolo difetto inerente il non sempre preciso e diretto utilizzo dei comandi ed una leggera mancanza di animazioni legate agli scontri fisici veri e propri fra i vari giocatori. Per intendersi, non aspettatevi cadute sul pubblico dopo aver percorso il campo a perdifiato o dopo un forte impatto con l'avversario, d'altro canto dovrete dotarvi di un gran bel colpo d'occhio.
Relativamente ai comandi di gioco ed alla loro efficacia, verrà richiesto un cospicuo numero di ore di pratica nonché un discreto colpo d'occhio onde evitare sconfitte ai limiti del clamoroso. Per il comparto online, non abiamo riscontrato difficoltà insormontabili se non qualche sporadico lag sulle animazioni e ritardi sui comandi che, ad onor del vero non sappiamo se imputare alla nostra connessione rispetto ai server 2K.
Abbiamo avuto modo di testare la grande qualità (ed alcuni suoi difetti) della simulazione di basket per antonomasia, firmata Visual Concepts, grazie ad un codice datoci da Cidiverte