Una volta caricato il gioco ci si accorge subito della prima, fondamentale innovazione: adesso è possibile, oltre alle modalità classiche,
giocare in due (con un amico) contro il computer. A quel tempo, quando un amico per passare un pomeriggio insieme non mancava mai, questa opzione rappresentava una vera e propria manna dal cielo. Si improvvisavano tornei, i cui dati venivano scritti a penna su un foglio volante e si giocavano partite su partite migliorando di volta in volta quell'affiatamento di gioco che permetteva, con un po' di pazienza, di creare anche azioni spettacolari.
Successivamente si potevano
scegliere i colori delle maglie e del terreno di gioco: questa opzione, all'apparenza superflua, assumeva connotati di spessore più di 30 anni fa, quando cioè solo pochi fortunati disponevano di un monitor a colori (o di una tv che fosse permesso utilizzare per giocare), mentre i più giocavano su monitor a fosfori ambra o fosfori verdi, con il risultato che spesso i colori di default risultavano poco leggibili a schermo. Si poteva poi scegliere
la tattica offensiva o difensiva della propria squadra e addirittura
decidere il risultato di partenza, per simulare ad esempio il ritorno di una partita di coppa. Infine, ma non per questo meno importante, potevamo scegliere se controllare noi il portiere o lasciare che se ne occupasse il computer. A stento erano abbozzati una League e una Coppa ma il tutto era parecchio minimalista, non esistevano tabelloni, classifiche o statistiche così come siamo abituati a concepirle, queste sarebbero state implementate poi nei giochi sopra citati; tuttavia già un bel passo avanti rispetto al gioco nudo e crudo di International Soccer era stato fatto.