Recensione X-Box One
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Titolo del gioco:
Saint Row The Third Remastered
Anno di uscita:
2020
Genere:
Action / Adventure / Open world
Sviluppatore:
Volition, Sperasoft Studio
Produttore:
Deep Silver, THQ
Distributore:
Koch Media
Multiplayer:
SI
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox One (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X) - una connessione a banda larga - un account Xbox Live - 42 GB di spazio disponibile su disco - Prezzo: €39,99
Box
  • I primi amici.
  • Sparatorie esagerate.
  • Solitaria.
  • Personalizzazioni.
  • Follia.
  • Concitazione.
  • Ragioniamo.
  • Dettagli.
  • Amici.
  • Si dia inizio alle danze.
Redattore: Corrado 'Sakurambo' Micheli
Pubblicato il: 04-06-2020
Irriverente, fuori dagli schemi ed a tratti folle. A distanza di anni rimane il cugino tamarro e psichedelico di Grand Theft Auto. Riscopriamolo insieme...
Togliamo la polvere

Questo titolo ha fatto la sua comparsa negli scaffali nel 2011, ben 9 anni fa. All'epoca come oggi, il mondo dei free roaming non disponeva di una vasta offerta relegando uscite di questa tipologia ad un epico ed a oggi infruttuoso scontro tecnico, con la Rockstar Games. Qualcuno potrà storcere il naso leggendo questa affermazione, ma da un lato prettamente tecnico i picchi raggiunti dalla grande R non sono mai stati eguagliati né da Bethesda (di cui tutti conosciamo le compenetrazioni poligonali) ne da CD Projekt Red. Allora verrebbe da chiedersi come mai, gli sviluppatori di Volition (nello specifico Sperasoft Studio, autori della rimasterizzazione), si siano voluti lanciare in un ginepraio del genere... semplicemente perché erano e sono, vista la remaster, sostanzialmente e concettualmente folli!

Politically Incorrect

I Saints sono stati un fulmine a ciel sereno da parte di uno staff che, contestualmente e negli anni a divenire, ha saputo regalarci titoli quali Dead Island e Dying Light.


Ci troviamo di fronte a un concorrente di GTA che ha, dalla sua, tutta una serie di innovazioni e concept totalmente fuori dai classici schemi di sviluppo.


E per "fuori" non intendiamo innovazioni di natura tecnica quanto invece di un gameplay letteralmente fuori di testa...

L'incipit a cui ci troviamo di fronte è molto semplice: la gang dei Saints ha scalato la vetta nella cittadina di Stillwater, trasformandosi da motivo di ordine pubblico in un brand molto popolare. Ovviamente il passare da una vita spericolata ad una icona pubblicitaria farà si che i nostri beniamini, dopo una rapina finita male, si ritrovino a dover trattare con la gang rivale dei Syndicate.


Conosceremo sin da subito il Villain che darà vita alla nostra rinascita criminale nei panni di Philippe Loren. Ed è solo a questo punto che prenderemo per mano Shaudy e Jhonny Gat in una fuga verso la vittoria!

Piu grande, piu grosso, piu colorato

Avendo rivelato in forma breve l'incipit dell'avventura, andiamo ad analizzare quello che è di fatto il fulcro portante ed il motivo di questa remaster. Sicuramente non lo abbiamo ricordato, e non lo ricorderanno nemmeno le nuove leve videoludiche, come un opera dagli strabilianti effetti tecnici. Ma questo titolo, ha sicuramente a modo suo segnato un epoca per eccessi, eccentricità ed un politicamente scorretto a vagonate. Siamo di fronte ad un classico gangster action atipico, dove al posto del tirapugni potremo usare un enorme dildo, vestiti fetish con i capelli fosforescenti, tanto per intenderci... oppure agghindati come una principessa imbracciando un bazooka...


Tecnicamente e lato gameplay, siamo rimasti fermi all'anno 2011: il titolo infatti ha ricevuto una rispolverata solo di natura grafica, lasciando invariata la gestione delle telecamere (i comandi sempre identici su qualsivoglia free roaming) e senza apportare modifiche sostanziali.


Questo titolo non si pone l'ambizione di riproporre una nuova formula a tratti differente rispetto al passato (vedasi Capcom con remake di Resident Evil 2 e Resident Evil 3), ma ha svecchiato abbellendo il trucco ad un titolo che malgrado l'età, ha da farsi scoprire e riscoprire da chi è in cerca di qualcosa di diverso ed alternativo alle solite avventure. Vestire i panni del pappone passando per il killer o per ladro d'auto, ci consentirà di arricchire lo svolgimento principale della trama di gioco, dilatando in modo esponenziale le ore di gameplay. Elemento da sempre distintivo è la totale, mostruosa e completa personalizzazione del nostro avatar e dei mezzi a sua disposizione.


Il gioco non è soltanto irriverente, ma contiene tutte quelle velleità atte ad accontentare i palati più fini ed i malati di crafting. Certo, il tutto viene fatto a modo suo, con una follia cucita addosso non da poco... sparare pucciosi micetti... sono fuori di testa...

Un'esperienza che vi consigliamo di fare in un mondo folle, colorato e pur sempre attuale, malgrado le rughe dell'età.


Non possiamo non citare infine il comparto multiplayer relativo al titolo, che ci consentirà di seguire la storia di gioco in una folle cooperativa in compagnia di un amico, o di accedere alle orde che, per ovvi motivi, prenderanno il nome di Lorde.

La riedizione di cui nessuno sentiva la mancanza, ma di cui tutti avevamo bisogno

Abbiamo messo le mani su questo titolo, dopo almeno otto anni buoni di latitanza. In effetti, complici i grandi passi avanti compiuti dall'attuale generazione di console, certi titoli vengono ripresi più per impeto nostalgico o come stacco rispetto alla routine contemporanea.


Gamepad alla mano, l'età del titolo si sente eccome. Malgrado ciò non possiamo non elogiare il lavoro svolto, come avrete letto in precedenza Saint Row è in effetti più grande, lungo e colorato. Questo si deve ad una rivisitazione poligonale di tutti gli ambienti di gioco e della città, di una maggior accuratezza nella definizione dei personaggi e del villain, senza però andare a migliorare in modo sostanziale i personaggi non giocanti. Per cui se da un lato avremo un Gat dettagliatissimo, dall'altro i cittadini continueranno ad essere scarni, pur essendo sempre piacevoli da incendiare, investire etc etc..


Per una migliore e coinvolgente esperienza di gioco, vi invitiamo pertanto a resettare quella che è la vostra cultura pregressa e assuefazione a titoli come la serie GTA o Red Dead Redemption 2 per intenderci, lanciandovi però con fiducia nella follia.


Preparatevi pertanto a impersonare gli Third Street Saints, ed affrontare i Morning Star ed i Luchadores. Passando per i Deckers e condendo il tutto battagliando con gli Stags!

Modus Operandi:

Siamo tornati a impersonificare i Santi con questa rimasterizzazione tramite un codice datoci da Koch Media Italia.

Siamo arrivati al dolce di questa recensione, dopo aver ricevuto una scorpacciata di informazioni. Questa remaster non potrà sicuramente vantare un restyling da grido, ma malgrado tutto si pone ampiamente sopra la sufficenza con effetti grafici, 30 fps anche su Xbox One e PlayStation 4 standard e con tanti e tanti contenuti. Questa remaster infatti contiene la quasi totalità dei DLC disponibili in itinere dall'uscita del gioco, allungando una durata di gameplay che, di fatto, vi porterà via un tempo indefinito. Ci sono tante follie da compiere e la curiosità di scoprirle sarà incontenibile.
  • Divertente
  • Fuori dagli Schemi
  • Rinfrescato
  • Il gameplay risente del peso dell'età
  • Fisica dei mezzi rivedibile
  • Qualche rara ma presente compenetrazione
GLOBALE