Inizieremo da semplici cittadini di Arstotzka, vinceremo la lotteria del lavoro d’Ottobre e ci sarà inviata una lettera direttamente dal Ministero dell’Immigrazione dandoci la buona notizia che siamo stati assunti come ispettori al punto di controllo alla frontiera di Grestin, città confinante con la Kolechia. In cambio riceveremo un salario con cui potremo mantenere la nostra famiglia e un appartamento di classe otto dove alloggiare.
Ci caleremo nel ruolo d’ispettore, dove dovremmo analizzare attentamente ogni persona che vuole attraversare la frontiera, evitando di far entrare contrabbandieri, terroristi e spie nascoste tra la lunghissima fila di immigrati che cercano di varcare la soglia. Come? È un lungo processo burocratico: dovremo analizzare il loro passaporto e altri documenti richiesti stando attenti a non far passare persone con documenti falsi o scaduti.
Partendo dal primo giorno di lavoro, il gioco inizia ad avvisarci su minacce terroristiche nei confronti della gloriosa Astozka, quindi bisognerà prestare molta attenzione su chi vuole oltrepassare il confine e perché. Per prima cosa, controllando i passaporti, poi confrontandoli con altri dati richiesti, come i permessi di soggiorno o per lavorare, stando molto attenti che siano documenti validi e non scaduti, ma non basta. Grazie alle ultime tecnologie come il body scanner, riusciremo ad indentificare contrabbandieri e terroristi che provano a recar danno al nostro glorioso paese.
Detto così sembrerebbe molto semplice, in realtà, non lo è affatto. Ogni immigrato ha una sua storia, una motivazione sul perché vuole attraversare la frontiera e incontreremo molte personalità diverse tra loro: per questo in certi casi dovremo chiedergli di rispondere a certe domande per assicurarci che siano in regola per poter entrare nel nostro paese, in caso contrario dovremo far applicare immediatamente le procedure per l’arresto del malvivente. Saremo noi a decidere il destino delle povere persone che verranno a richiedere il permesso per passare, ed incideremo in modo permanente sulle loro vite, anche in casi spinosi come, ad esempio, quando si presenta a noi una coppia per metà in regola e per metà no. Papers, Please ci porterà ad affrontare dei veri e propri dilemmi morali, tra le scelte, il confronto tra i dati ricevuti e le richieste d’aiuto da parte dei personaggi nel corso della nostra avventura costantemente monitorata dal governo d’Arstotzka per prevenire ogni minimo atto di corruzione o di errore durante il l'analisi di ogni individuo.
Abbiamo 2 modalità: Storia ed Endless. La modalità storia del gioco si snoda in 31 lunghi giorni, in un novembre freddo e monotono. Sono presenti ben venti finali diversi, raggiungibili tramite le scelte che ci vengono proposte ma non sarà difficile, grazie ad una modalità di salvataggio del gioco molto semplice ma intuiva, spostarci ai diversi bivi per vedere i vari finali. Tutto questo in solo quattro ore di gioco, che non sono di certo molte ma che comunque ci impegneranno tantissimo.
La modalità Endless è divisa in tre tipologie: Timed, Perfection e Endurance, dove dovremmo analizzare questa fila infinita d’immigrati che cercheranno di varcare questa impenetrabile frontiera. Ogni tipologia ha un suo sistema d’assegnamento di punti che dipenderanno soprattutto da come e quanti migranti riusciremmo ad analizzare nel minore tempo possibile, ovviamente nel modo corretto.
Il gioco in sé, è rinchiuso in due semplici schermate: la prima e la più apprezzata dai giocatori, è il nostro piccolo ma ben fornito casotto, con un microfono con cui comunichiamo e registriamo ogni singola parola che viene detta, un quotidiano che ci viene dato ogni giorno prima di iniziare il nostro turno e per ultimo, ma non meno importante, il nostro manuale dove troveremo tutte le informazioni necessarie sui documenti richiesti per attraversare questa temibile frontiera. Mentre l’ultima è una schermata dove ci vengono mostrati i nostri risparmi e le nostre spese quotidiane per mantenere la nostra famiglia.
A proposito della nostra famiglia, proprio come nella vita reale, come se fossimo un padre di famiglia dovremo sfamarla ogni giorno, fare in modo che sia sempre riscaldata, che ci siano garantite le medicine da comprare con i nostri risparmi nel caso in cui qualcuno si ammali. Dovremo inoltre cercare e comprare un appartamento sempre di classe superiore per permettere alla nostra cara famiglia, di avere un tetto sopra la testa e quattro pareti dove abitare.