Recensione X-Box One
<<
<<
Titolo del gioco:
Moving Out
Anno di uscita:
2020
Genere:
Simulazione /Indie
Sviluppatore:
SMG Studio & DEVM Games
Produttore:
Team17 Digital Ltd.
Distributore:
Xbox Store
Multiplayer:
Locale fino a 4 giocatori
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox One (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X) - una connessione a banda larga - un abbonamento a Xbox Live - 770 MB di spazio libero su disco - Prezzo: €24,99
Box
  • Con Moving Out traslocheremo pure nello spazio!
  • Quel divano dovr&agrave; pur passare da quella porta.
  • Ci si mette anche l'acqua in mezzo a complicare le cose.
  • Quel gonfiabile &egrave; messo l&igrave; apposta per ostacolarci, meglio spostarlo prima di cominciare.
  • Un pianoforte in acqua? Non ci pagheranno forse...
  • In tre per spostare quella console. Bisogna sincronizzare i movimenti per&ograve;.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 09-05-2020
Con il nuovo party game di Team17 diventeremo degli esperti di traslochi, anche se non saremo mai bravi se non romperemo un televisore ad ogni viaggio.

Con questa premessa scanzonata, presente più volte all'interno del gioco ci prepariamo ad analizzare il nuovo Indie "firmato" da quei "buontemponi" di Team17. I ragazzi britannici festeggiano in questo modo i 30 anni di attività, durante i quali hanno concepito titoli di una certa rilevanza come Project-X e Worms (cosa mi fai ricordare: "Project-X" per Commodore Amiga mi rimase impresso, oltre per la sua grafica spaccamascella, perché riuscì a finirlo superando un bug che impiantava il gioco in un punto preciso del livello della lava... che tempi! -NdNew_Neo) e hanno prodotto il lavoro di altre software house come nel caso del bellissimo platform Yooka-Laylee - e del più recente The Impossible Lair.


Moving Out si propone come un simulatore di traslochi ma lo fa in maniera del tutto scanzonata rivolgendosi proprio per questo ad un pubblico più piccolo complice anche l'adozione di un ambiente in puro stile cartoon. Lo diciamo fin da subito, a scanso di equivoci, siamo di fronte a un titolo che da il meglio di se esclusivamente se giocato in compagnia, magari sul divano, con il proprio figlioletto. Prerogativa non da poco in periodi di "reclusione forzata" come questo. Parliamone più in dettaglio quindi.

LA SOCIETÀ PIÙ IMPROBABILE DEL MONDO

Una volta installato il gioco, che fortunatamente presenta i sottotitoli in italiano, una breve clip introduttiva ci spiega come diventare dei Furniture Arrangement e Relocation Technician (praticamente FART, cioè "scoreggia"). Ci troviamo nella cittadina di Packmore e, da soli o con i nostri partner dovremo accettare delle richieste di traslochi da vari tizi con l'obiettivo di completare l'incarico nel giusto tempo per ottenere poi un premio alla fine. Siamo davanti a un concept molto semplice, che gli sviluppatori hanno tentato di complicare giusto un pochino proprio per donare un minimo di rigiocabilità al titolo. Alla fine della nostra "missione" infatti verremo premiati con una valutazione in oro, argento o bronzo guadagnando alcune monete da spendere poi per godere di alcuni piccoli minigiochi. Dopo la prima run compariranno anche degli obiettivi secondari da raggiungere per ottenere ulteriori premi affrontando nuovamente i livelli già giocati.


Inizialmente il nostro "nemico" principale sarà costituito dal tempo che impiegheremo per trasportare mobili e suppellettili nel nostro furgone e dall'aver trasportato proprio tutto senza tralasciare niente ma, in sede di obiettivi secondari, interverranno ulteriori parametri come evitare di rompere qualche oggetto e così via. Inizialmente potremo scegliere il nostro personaggio fra gli individui più improbabili mai presentati in un videogame, compreso il tizio con la testa di tostapane, l'unicorno e altre amenità che non vogliamo anticiparvi, aggiungendo anche un minimo di personalizzazione che ci permetterà ad esempio anche di affrontare livelli su una sedia a rotelle.

GAMEPLAY SEMPLICE E RILASSATO...

Moving Out si propone come un gioco semplice e rilassato, tanto che è possibile prolungare i tempi richiesti per le missioni per il gusto di goderselo con partner più piccoli. I controlli sono semplici: il tasto A ci permette di saltare, LT di prendere oggetti, X di lanciare un oggetto dopo aver preso bene la mira (gli oggetti fragili si rompono se lanciati oltre il luogo di consegna) o anche di elargire schiaffi a chiunque ci capiti a tiro, modalità questa molto utile quando compariranno sugli scenari alcuni "elementi di disturbo" e il tasto Y invece serve per evidenziare su schermo tutti gli oggetti che dobbiamo prendere e caricare sul nostro furgone. La difficoltà delle missioni passa attraverso le leggi della fisica, soprattutto quando si tratta di spostare oggetti più pesanti che richiedono la collaborazione di un aiutante oppure oggetti più ingombranti che dobbiamo far passare attraverso le porte. Sotto questo aspetto è necessaria quindi una buona coordinazione dei movimenti fra i componentii del party, altrimenti un divano a L bello grande, da una stretta apertura non passerà mai.


Un altro elemento di difficoltà invece riguarda la sistemazione degli oggetti sul furgone, sempre troppo piccolo per contenere il materiale da trasportare se lo stesso non viene sistemato in un certo modo. In ogni caso la comunicazione fra i giocatori è ridotta all'osso limitandosi alla divisione dei compiti da svolgere e a come muoversi per trasportare gli oggetti pesanti. Una comunicazione comunque ristretta al dialogo in presenza dal momento che il gioco prevede solo una modalità co-op locale con tutti i personaggi su schermo che devono "stazionare" all'interno della stessa stanza: se qualcuno si allontana infatti il gioco riduce lo zoom per tenerli tutti "sotto controllo" con il risultato di bloccare tutti quanti.

... MA NON PER QUESTO TROPPO FACILE

Proseguendo nella storia, per una cinquantina circa di missioni disponibili, le cose si complicano un po'. Faranno la loro comparsa alcuni elementi su schermo, sia in movimento che ambientali, utili per disturbarci durante la nostra attività: agiremo infatti anche in case infestate da fantasmi, animali che intralceranno i nostri movimenti, appartamenti con grandi piscine all'interno, stazioni spaziali e così via. Il gioco comunque un minimo di strategia la prevede, soprattutto in presenza di oggetti fragili e sotto la mannaia del tempo che ci obbligherà più volte a rigiocare un livello cercando quanto più possibile la perfezione per arrivare al giusto riconoscimento. Malgrado la varietà comunque la percezione di ripetitività (alla fine dei conti si fa sempre la stessa cosa) non tarderà a farsi sentire, soprattutto se decidiamo di affrontare la campagna in solitaria. In due o più partecipanti invece le cose migliorano e di molto dal momento che la componente umana strettamente legata all'abilità di ciascuno dei partecipanti, contribuisce a quell'aleatorietà in grado di rendere le partite sempre diverse l'una dall'altra.

CONCLUSIONI

Dal punto di vista tecnico sul gioco non ci sono molti problemi: la grafica in puro stile cartoon è gradevole e fluida e il sonoro ci accompagna con tutta una serie di motivetti musicali che fanno il loro compitino senza eccedere in un senso o nell'altro. Il gameplay è semplice, di facile intuizione e si presta comunque ad un gioco in cooperativa giusto per evitare lo spettro della monotonia. In compagnia è un gioco che va benissimo per trascorrere qualche serata con partner più piccoli, i veri e propri destinatari del gioco. Vale quindi quanto già detto per un altro gioco simile, uscito qualche tempo fa e da noi recensito come Tools Up!. Moving Out è un titolo che non ci sentiamo di consigliarvi se avete intenzione di giocarlo da soli ma che di contro diventa una buona fonte di intrattenimento se avete a disposizione qualcuno con cui condividere le vostre serate all'insegna del puro relax.

Modus Operandi:

siamo diventati esperti di traslochi grazie a un codice fornitoci da Team17.

Moving Out è un gioco carino, che fa dell'humour e del relax il suo punto di forza, ma che si offre principamente a chi ha intenzione di giocarlo in co-op. Da soli lo spettro della monotonia è sempre dietro l'angolo, mentre in compagnia subentra quella componente di aleatorietà in grado di offrire una certa varietà di gioco. Ricordate comunque che è sempre un gioco destinato a un pubblico più giovane, ottimo quindi per passare del tempo con i vostri figlioletti.
  • Gameplay semplice e rilassante
  • In modalità co-op è molto divertente
  • C'è sempre il rischio ripetitività
  • La campagna in singolo non ne giustificherebbe l'acquisto
GLOBALE