La storia di Gunborg è molto semplice e, purtroppo, anche molto breve: armato di una spada affilata e di un potente scudo per evitare che i nemici lo colpiscano, la sfida del nostro personaggio, un cacciatore di taglie che cerca la strada di casa, è combattere in una folle astronave aliena piena di boss da catturare. Questi boss sono protetti da creature sinistre ognuna con delle caratteristiche diverse ed equipaggiata con un'arma diversa. Ogni cattivo eliminato rilascia l'arma stessa con un limite di munizioni che il nostro eroe può raccogliere e usare contro i nemici.
Gunborg: Dark Matters non è un gioco molto strategico infatti una delle sfide proposte su quanto velocemente possiamo completare i livelli influendo in maniera direttamente proporzionale sul nostro punteggio. Questo stesso sistema ha un moltiplicatore che si cresce uccidendo i nemici e, quando raggiungiamo X3, permetterà il potenziamento dei nostri attacchi con le cosiddette Dark Matters, aumentando così la nostra propensione a fare tutto “in fretta e bene”.
Se tutto questo può essere padroneggiato molto bene nelle fasi iniziali, andando avanti le cose si complicano sensibilmente. Ad esempio, non solo bisognerà affrontare nemici armati, ma sarà necessario anche saltare attraverso alcune aree schivando laser e altre trappole mortali. Ne consegue che l'unico modo per poter andare avanti passa attraverso un'approfondita conoscenza dei pattern di attacco dei nemici oltre che dei meccanismi di funzionamento di armi e abilità.
Il nostro personaggio è dotato di un jetpack che può essere utilizzato fino a tre volte per raggiungere le piattaforme, ma anche per darci la possibilità di saltare costantemente per schivare gli attacchi dei nostri avversari. È necessario poter abbinare questa meccanica dell'essere in continuo movimento ai nostri attacchi e alla nostra difesa, cioè avere la percezione del giusto tempismo per muoverci con l'attacco della nostra spada o di qualsiasi arma che raccogliamo lungo il percorso oltre che dello scudo che ci difende dagli attacchi nemici e fa persino rimbalzare i loro stessi proiettili contro di loro.
L'intelligenza artificiale ha un tempo di reazione molto buono, ricorda persino i giochi arcade, dove se proviamo ad andare avanti nel livello senza eliminare gli avversari, gli stessi ci inseguiranno fino alla fine del livello. Quindi non c'è via di scampo, il gioco è punitivo in questo senso, ma questa è la sfida, pensare velocemente ed eseguire ancora più velocemente.
Il gioco ha 12 fasi (tre delle quali sono Boss-fight) ed è relativamente breve. La scarsa longevità però, ciò non implica una scarsa varietà nei livelli: il gameplay infatti risulta particolarmente variegato, chiedendoci di saltare in alcuni tratti evitando di cadere dalle piattaforme, schivare i laser, per non parlare della varietà di nemici dotati di diversi tipi di armi o scudi, o anche il classico livello in cui un raggio laser ci insegue e dobbiamo trovare una via d'uscita prima di morire.
Inoltre, ciascuno dei boss ha le sue meccaniche che alla fine rivelano un modo unico per sfondare le loro difese e sconfiggerli. L'unica possibilità è quella di insistere ancora e ancora prima di poterne avere ragione. Prima di ogni boss-fight c'è sempre un breve dialogo tra la protagonista e il nemico che aggiungono qualche elemento alla breve storia dell'intero gioco.
Una delle caratteristiche migliori di Gunborg: Dark Matters è il comparto grafico con molti fotogrammi di animazione, che rendono tutto più fluido e frenetico, oltre alle cutscenes di intermezzo che, anche se poche, che sono anche molto dettagliate ed espressive. I colori e gli effetti neon (insieme a un po' di sangue) contribuiscono bene all'atmosfera cyberpunk spaziale.
La colonna sonora è in stile anni '80 e crea un ambiente futuristico e di infiltrazione che si adatta ancora meglio all'atmosfera, ai colori e alla grafica neon del gioco. Le tracce audio sono diverse in ogni livello e contribuiscono a darci quella carica di adrenalina che ci invoglia a giocare, partita dopo partita, nel tentativo di arrivare alla fine. Interessante la presenza di alcuni robot nascosti nei vari livelli che, una volta trovati, ci permettono di sbloccare altre opzioni per la difficoltà e diversi livelli aggiuntivi.
In conclusione quindi Gunborg: Dark Matters è un gioco che compensa la sua breve durata con una buona realizzazione tecnica che, in realtà, presenta ben poche sbavature.
Modus Operandi:
abbiamo testato Gunborg: Dark Matters grazie a un codice gentilmente fornitoci dagli sviluppatori tramite Indie Bros.