Quando la concorrente Marvel cominciò a interessarsi al concetto di multiverso, generando di fatto trame infinite dei suoi supereroi che da morti tornavano improvvisamente alla vita e robe simili, si aprì un intero mondo per le storie narrate prima dai fumetti, poi dalle animazioni e infine anche dalle pellicole cinematografiche. Un'idea ruffiana ma al contempo credibile e lineare per allungare il brodo su personaggi che, nel corso di tanti anni, avevano già dato tutto ciò che potevano ai loro fan. L'idea delle dimensioni parallele comunque non è nuova risalendo addirittura per la prima volta al lontanissimo 1934 quando fu introdotta da Murray Leinster sulla rivista fantascientifica Astounding Stories per essere poi ripresa dalla letteratura fumettistica in primis ma anche narrativa e cinematografica.
In questo settore si è fiondata la famosissima Warner Bros. che, potendo vantare un invidiabile roster proveniente non solo dall'universo DC ma anche dalle tantissime produzioni nel corso dei decenni, un paio di anni fa pubblicò una open beta del gioco MultiVersus un picchiaduro con piccole note platform dove i vari supereroi (buoni e cattivi) se le davano di santa ragione in un universo parallelo dove tutto è possibile e soprattutto è permesso. Fu un successo fuori scala con il riconoscimento del primo premio per i The Game Awards 2022 anche se, dopo l'entusiasmo iniziale, cominciarono a venir fuori i primi problemi dovuti fondamentalmente a un'instabilità del netcode e al farraginoso meccanismo delle transazioni che, dopo una serie di aggiornamenti non efficaci convinse gli sviluppatori nel 2023 a ritirare il gioco dal mercato bollando di fatto il titolo come un enorme potenziale inespresso. Dopo un anno di aggiustamenti e di lavoro, adesso MultiVersus è tornato. Vediamo nel nostro articolo se gli sviluppatori hanno fatto tesoro dell'esperienza passata.
Il gioco che ci viene presentato oggi è sensibilmente diverso rispetto all'originale tanto da richiedere una fase di "adattamento" anche a chi lo ha giocato a suo tempo. Infatti il codice è stato interamente riscritto, puntando questa volta sull'Unreal Engine 5: scelta obbligata per un gioco che, puntando soprattutto sul multiplayer e sui contenuti aggiunti di volta in volta, richiederà continui aggiornamenti. A beneficiarne principalmente è il netcode che adesso offre partite più stabili e lag minori anche se, durante i nostri test al day one abbiamo riscontrato diversi blocchi e crash, plausibili dato che i server si sono visti inondati di richieste. Un paio di giorni dopo, però, le cose andavano decisamente meglio fino alla quasi totale risoluzione di ogni problematica. Ovviamente il gioco dal quale trae inspirazione Multiversus è quel Super Smash Bros di matrice Nintendo, saga che ormai va avanti da diversi anni e che ha il suo punto di forza nelle licenze esclusive della casa nipponica. Sotto questo aspetto anche Warner Bros. si difende molto bene potendo vantare un roster di tutto rispetto di personaggi più o meno famosi con ben 27 lottatori disponibili e altri che verranno sicuramente aggiunti in futuro.
Una volta pronti per iniziare ci verrà chiesto un account WB obbligatorio per accedere a tutte le funzionalità previste dal gioco. Poi inizieremo affidandoci a Shaggy, l'amico fifone di Scooby Doo. Questo servirà da breve tutorial giusto per capire le meccaniche del gioco e le mosse principali. Non ci saranno altri tutorial dopo questo e buona parte delle volte per capire le potenzialità del vostro personaggio (sempre che lo abbiate prima sbloccato), vi toccherà accedervi allo stesso menu (sezione combattenti). Proprio riguardo il menu le altre sezioni riguarderanno il pass battaglia, gli eventi, le missioni, il negozio e la carriera. Fin dall'ìnizio sarà accessibile la campagna PvE che prevederà diverse battaglie contro la CPU ognuna con determinati obiettivi da completare (tipo un tot. di mosse speciali consecutive, evitare di essere colpiti e così via). Il nome di queste campagne è fenditure e si caratterizzano non solo per una serie di incontri intervallati da livelli bonus ma anche per l'ambientazione riferita a un tema in particolare. Al momento ce ne sono un paio disponibili, Caos nel Multiverso e Detective delle Fenditure, ma sicuramente ne arriveranno molte altre. In queste sezioni non potremo equipaggiare i vantaggi (disponibili invece negli scontri diretti) ma alcune gemme speciali in grado di donarci speciali abilità specifiche però per quel tipo di fenditura.
Giocare alle fenditure servirà a potenziare il nostro combattente che, praticando sul campo, assumerà sempre una maggior abilità crescendo di livello ma anche per sbloccare nuovi personaggi dal roster. Controller alla mano abbiamo trovato interessante la modalità fenditure e principalmente la sua capacità nel farci migliorare semplicemente giocando. Insistendo ad esempio sempre sullo stesso personaggio, livello dopo livello ci siamo ritrovati in grado di eseguire combo, schivate e mosse speciali quasi impossibili nelle fasi iniziali, senza neanche rendercene conto. C'è poi lo stimolo delle tante cose da sbloccare, a partire dai nuovi personaggi, alla crescita del livello fino a tutta una serie di skin di personalizzazione. Inoltre solo avanzando di livello potremo accedere alle difficoltà più ostiche: è come se il gioco crescesse insieme a noi.
Se da un lato gli attacchi sono un po' più semplici rispetto alla prima versione del gioco (segno inequivocabile di una rivisitazione del moveset), rimangono ancora difficili parate e schivate per le quali ancora viene richiesto un timing un po' troppo preciso anche se permetteranno di eseguire delle mosse molto efficaci ma comunque non illimitate, come è giusto che sia. Inoltre le mosse speciali e le schivate consumeranno resistenza che si reintegrerà con i giusti tempi di recupero adesso un pochino più lenti: un'ottima scelta per evitare di abusare si un determinato tipo di attacco contro gli avversari. In linea di massima, comunque i combattimenti ci sono sembrati abbastanza bilanciati rispetto al livello di difficoltà previsto in quella determinata situazione.
Il roster al lancio di Multiversus prevede 27 personaggi (non tutti utilizzabili e quasi tutti da sbloccare all'inizio) suddivisi in quattro categorie: tank, assassini, picchiatori e maghi/a distanza derivati comunque dall'universo Warner Bros:
TANK:
PICCHIATORI:
ASSASSINI:
MAGHI/A DISTANZA: